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- Tutela e valorizzazione dei beni e delle attività culturali

Nel documento deliberazione n. 28 (pagine 35-39)

Nelle pagine seguenti sono riportate le descrizioni delle Missioni e dei Programmi realizzati dalla Regione, con indicazione sintetica degli obiettivi previsti e delle politiche per conseguirli, nonché

Missione 5 - Tutela e valorizzazione dei beni e delle attività culturali

Il programma di governo della legislatura regionale ha promosso ed ha consentito di avviare politiche innovative per la valorizzazione dei beni e delle attività culturali, mettendo al centro la valorizzazione integrata delle eccellenze delle Marche, incentivando la conoscenza del patrimonio culturale marchigiano nelle sue varie articolazioni con una particolare attenzione posta al tema della vivibilità e della valorizzazione dei piccoli borghi del territorio.

Nei territori pesantemente colpiti dal sisma le comunità locali hanno riservato attenzione particolare alle risorse culturali, patrimonio culturale e attività diverse, percepite come risorse identitarie da cui ripartire e leva economica per una nuova crescita e proprio allo sviluppo di questi territori.

Con riguardo all’area del sisma, l’azione regionale di settore si è orientata secondo tre traiettorie principali:

1. aumentare e migliorare la connettività dei territori e dei luoghi della cultura accessibili, ed incrementare la funzionalità e la qualità dei contenuti che circolano su piattaforme dedicate;

2. intervenire con misure specifiche laddove la presenza solo di danni lievi consenta un ripristino della funzionalità dei contenitori culturali più veloce e immediata;

3. potenziare e favorire la gestione integrata del patrimonio culturale attraverso misure specifiche di sostegno alle reti e più in generale, alle aggregazioni.

Con la nuova programmazione, nelle aree del sisma come nel resto della regione, si dovrà procedere ad una maggiore integrazione degli interventi fin qui condotti in una logica puntuale, per innescare dinamiche virtuose di ripresa delle attività economiche e di sviluppo del territorio. Saranno infine promossi - subordinatamente alla disponibilità di risorse dedicate FUS Sisma per le prossime annualità - interventi per il rilancio e lo sviluppo dei territori colpiti a partire dalle attività di animazione culturale e di spettacolo dal vivo.

Nel disegnare un nuovo approccio sistemico di intervento nel settore dei beni e delle attività culturali è essenziale un piano regionale di sviluppo culturale, basato sulla valorizzazione integrata delle Marche a livello nazionale e internazionale, capace di coniugare costa ed entroterra, turismo e cultura, enogastronomia e paesaggio.

Per ottenere questo risultato sarà essenziale valorizzare la trasversalità della cultura in tutte le politiche regionali, sia a valere su risorse ordinarie che su risorse extraregionali, nell’ambito della nuova programmazione comunitaria e del Next Generation EU, superando i perimetri disciplinari e di competenza settoriale per dare continuità ai processi e alle linee di intervento.

La nuova programmazione dei fondi comunitari 2021-2027 ed extraregionali dovrà coniugare all’interno di progetti territoriali la componente culturale integrandola pienamente sia agli interventi di investimento sul patrimonio costruito, per la riqualificazione urbana in chiave culturale e per il risparmio energetico, sia agli interventi di valorizzazione delle piccole e medie imprese e delle attività culturali, integrando le azioni in fondi diversi. Particolare valore assume in questo quadro il sostegno alle imprese culturali e creative, ai progetti di valorizzazione economica della cultura, anche in sinergia tra pubblico e privato, sfruttando le diverse opportunità di finanziamento europeo, in stretta connessione con la ricerca, la formazione, l’istruzione, il settore delle attività produttive e l’agricoltura.

Cruciale da questo punto di vista appare l’inserimento di prodotti e servizi culturali e per l’educazione all’interno della rinnovata Strategia di Specializzazione Intelligente della Regione Marche, un traguardo a lungo atteso e finalmente raggiunto. Se si delega a questo comparto una quota importante del valore aggiunto e dell’occupazione, è infatti altrettanto importante che gli operatori siano realmente portatori di innovazione, capaci di fronteggiare le sfide e di creare modelli di business con standard competitivi in ambito nazionale e internazionale.

Fondamentale sarà l’impegno per una implementazione del digitale applicato ai beni e alle attività culturali, con piani e progetti ad hoc che capitalizzino quanto già realizzato e accrescano la possibilità per le aziende regionali di lavorare efficacemente sul patrimonio culturale e sulle attività in chiave digitale.

Nell’attuazione dei programmi di attività regionali un ruolo crescente e centrale rispetto alla gestione dei progetti sarà riservato alla Fondazione Marche Cultura, alla quale – sulla base degli indirizzi strategici regionali – si intende affidare un ruolo operativo ed attuativo delle diverse misure, in particolare, a quelle riferite al cinema, agli audiovisivi, alla gestione e promozione di eventi, alla valorizzazione del patrimonio culturale. Per molti settori, inoltre, la Fondazione Marche Cultura dovrà agire come una vera e propria agenzia regionale di servizi al territorio ed ai soggetti che sullo stesso operano attivamente.

Struttura di riferimento: P.F. Beni e attività culturali

Missione 05 – Programma 01

Valorizzazione dei beni di interesse storico

Una nuova visione della cultura capace di intervenire nel processo di evoluzione sociale ed economica della comunità anche con interventi di rigenerazione urbana, nei centri storici e in luoghi marginali, per i quali i fenomeni di aggregazione culturale possono fare la differenza.

Le attività nel quadro di politica regionale sopra delineato e in coerenza con le principali leggi di settore assicureranno interventi a sostegno di attività e investimenti per gli istituti e luoghi della cultura (musei, biblioteche, archivi, siti archeologici) dando priorità allo sviluppo di reti e sistemi territoriali per una gestione virtuosa del patrimonio culturale e per il miglioramento dell’offerta di servizi e al fine di una più efficace fruizione degli istituti stessi.

I progetti a titolarità regionale saranno finalizzati, in particolare, a creare sperimentazioni multidisciplinari, reti territoriali, forme innovative di intervento che favoriscano l’integrazione e la sinergia tra sistemi e realtà diverse, superando la frammentazione e promuovendo la comunicazione delle principali realtà del territorio.

Tra questi, il progetto di valorizzazione dei Borghi delle aree interne, che, anche grazie al festival Marchestorie, tradurrà in forme di eventi vicini alle persone e facili da fruire, seppur nella loro autenticità e rigore storico, un corposo lavoro di ricerca e valorizzazione del formidabile patrimonio di cultura immateriale regionale. Un altro intervento diretto regionale metterà a confronto le migliori proposte di progetto artistico in centri e borghi storici con modalità innovative e multimediali per sperimentare come l’arte contemporanea possa davvero intervenire sui luoghi per cambiarne la fisionomia e promuoverne la conoscenza e l’attrattività.

Inoltre, nei prossimi anni, il progetto centrale di questa missione sarà il totale recupero strutturale e funzionale nonché la valorizzazione della dimora storica denominata “Villa Buonaccorsi” a Potenza Picena, per la quale il Ministero della Cultura ha recentemente esercitato il diritto di prelazione, con la preannunciata volontà di trasferire immediatamente dopo l’uso della stessa alla Regione Marche ed alle istituzioni locali. Considerato l’alto valore storico artistico della dimora, esempio tra i maggiori a livello internazionale di dimora e parco storico, bene protetto dal FAI International, il Governo Regionale, d’intesa con gli enti ed i soggetti del territorio (Comune di Potenza Picena, Amministrazione Provinciale di Macerata, Camera di Commercio delle Marche ed Università regionali) intende procedere alla costituzione di una apposita Fondazione di partecipazione ed avviare una serie di interventi coordinati volti al graduale recupero anche funzionale della struttura ed alla valorizzazione degli immensi spazi della struttura. Un master plan commissionato alla Università Politecnica delle Marche, sulla base degli indirizzi di massima già impartiti in quanto emersi dal tavolo tecnico costituito dalla Regione Marche, che già da mesi si occupa di queste problematiche, inquadrerà gli aspetti programmatici e progettuali, sulla base di processi di sostenibilità economica e finanziaria, che anche in questo caso non potranno essere disattesi. L’obiettivo è quello di fare di Villa Buonaccorsi un centro di valore nazionale ed internazionale assicurando, al contempo, la piena fruizione pubblica e la sostenibilità gestionale.

Struttura di riferimento: P.F. Beni e attività culturali

Missione 05 – Programma 02

Attività culturali e interventi diversi nel settore culturale

Particolare attenzione sarà riservata al settore dello spettacolo dal vivo e del cinema e audiovisivo, sia per quanto attiene i profili qualitativi e quantitativi della produzione, sia per quanto riguarda la salvaguardia dei livelli occupazionali, considerato che queste filiere hanno sofferto molto più di altre del lungo periodo di emergenza dovuto al COVID 19.

In materia di spettacolo dal vivo si riconosce un ruolo fondamentale di sostegno del sistema alle erogazioni ministeriali del Fondo Unico per lo Spettacolo (FUS), ambito per il quale la Regione intende attuare azioni di consolidamento e supporto. Con i cd. soggetti di Prioritario Interesse regionale dovranno essere rimodulati e messi a punto i meccanismi di convenzione con la Regione, al fine di profilare in modo ottimale la funzione svolta in favore del sistema e degli operatori marchigiani.

La Regione interverrà sia realizzando direttamente propri progetti culturali sia sostenendo, con contributi o servizi, quelli proposti da enti pubblici, da istituti culturali e da realtà associative e soggetti diversi del territorio. Priorità, criteri di riparto, modalità attuative verranno individuate con gli strumenti previsti dalla normativa vigente che sono i piani settoriali triennali e i programmi operativi annuali.

Si prevede di privilegiare forme di forte coinvolgimento degli enti locali e dei soggetti culturali operanti nel territorio, privilegiando per la Regione il ruolo di programmazione strategica, di servizio e di coordinamento, di supporto nelle attività di produzione, valorizzazione e sviluppo della cultura.

Nel 2022 ricorrono 600 anni dalla nascita di Federico da Montefeltro e a Urbino, Senigallia e Gubbio si svolgeranno numerosi eventi che celebreranno la figura di Federico, rilanciando tutto il territorio dell’antico Ducato, con ripercussioni anche nel settore del turismo. L’anniversario può rappresentare infatti una formidabile occasione per comunicare l’immagine delle Marche, di Urbino e di altri importanti luoghi legati alla figura di Federico come Senigallia, attraverso un programma articolato di eventi e la realizzazione di specifiche azioni di promozione culturale e turistica, idonee a favorire una piena valorizzazione del territorio regionale a livello nazionale ed internazionale.

Nel prossimo triennio saranno celebrati anche altri artisti e uomini illustri, in particolare Gaspare Spontini, le cui celebrazioni (170 anni dalla morte) culmineranno nel 2024 con il 250° anniversario della nascita.

Tra i grandi eventi è in corso di programmazione due significative mostre: una dedicata al “Rinascimento Adriatico” e una dedicata all’arte contemporanea e agli artisti marchigiani che si realizzerà nella prestigiosa sede del Parco Archeologico del Colosseo e una serie di convegni di rilievo internazionale per esaltare il valore scientifico-culturale delle iniziative.

Un altro grande evento in via di definizione riguarda un ciclo pluriennale di mostre in varie località ed approfondirà il “Seicento nelle Marche”, il barocco e gli artisti che hanno lasciato tracce significative sul territorio.

Grande attenzione sarà riservata allo sviluppo sul territorio dell’industria cinematografica, le cui benefiche ricadute sul territorio, sia in termini occupazionali che di promozione turistica e culturale, sono a tutti note.

Nella prossima programmazione dei fondi comunitari il Governo Regionale intende destinare una quota significativa di risorse, sia per la realizzazione di produzioni cinematografiche, che per la formazione dei mestieri (Academy ed iniziative similari), sia per la realizzazione di strutture permanenti di servizi destinati allo sviluppo dell’industria cinematografica (studios). Sulla base degli indirizzi e dei programmi regionali, spetterà poi alla Fondazione Marche Cultura dare pronta attuazione alle misure anche con il coinvolgimento di soggetti pubblici e privati, in considerazione del fatto che la vasta portata degli interventi richiederà anche l’inevitabile ricorso a forme di partenariato pubblico – private, da realizzarsi nella massima trasparenza ed in coerenza con la vigente normativa in materia.

La felice esperienza dell’iniziativa denominata “Marche Storie”, realizzata nel 2021, volta alla rivitalizzazione ed alla valorizzazione dei borghi delle Marche ed al recupero dei tratti identitari delle comunità e dei luoghi, rappresenta uno dei capisaldi della politica culturale della Regione Marche per l’attuale legislatura. È intenzione del Governo regionale potenziare questa iniziativa, estendendola ulteriormente nel territorio ed assicurando alla stessa il massimo coinvolgimento delle realtà locali, nonché assicurarne il massimo della sua promozione in ambito nazionale ed internazionale, al fine di caratterizzare ulteriormente l’offerta della nostra destinazione turistica con nuovi ed interessanti contenuti culturali.

In sinergia con le azioni di sostegno ai musei ed alle reti museali del territorio la Regione intende continuare a valorizzare il patrimonio conservato negli istituti culturali marchigiani e a promuovere i percorsi tematici con modalità innovative di collaborazione e di interazione tra collezioni e pubblico, fra sedi museali e mondo dello spettacolo, fra turismo culturale e realtà economiche e produttive.

Struttura di riferimento: P.F. Beni e attività culturali

Missione 05 – Programma 03

Politica Regionale Unitaria per la tutela dei beni e delle attività culturali

Il quadro di riferimento fornito dalla programmazione comunitaria (in particolare, POR FESR) e dalle altre risorse nazionali di intervento (es. Fondo per lo Sviluppo e la Coesione) trova integrazione e visione complessiva nella programmazione per il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), all’interno del quale la Cultura viene identificata, insieme al turismo, come componente della Missione 1- Digitalizzazione, Innovazione, competitività e cultura.

La strategia individuata a tale proposito è fortemente ispirata a quattro principi cardine:

1. Trasversalità della programmazione, atta a generare dinamiche economiche intersecanti altri settori dell’azione regionale, quali attività produttive, manifatturiere, agricoltura, lavoro giovanile e qualificato, innovazione anche non tecnologica;

2. Attenzione ai settori produttivi culturali e creativi ed alle attività culturali a forte input industriale (fotografia, cinema, design, digitale);

3. Valorizzazione del patrimonio culturale pubblico con interventi di recupero e di gestione sostenibile dello stesso;

4. Sviluppo di progetti di digitalizzazione del patrimonio culturale e delle attività culturali ad esso connesse.

Struttura di riferimento: P.F. Beni e attività culturali

Nel documento deliberazione n. 28 (pagine 35-39)