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UNA FAMIGLIA CATTOLICA Scorci di vita quotidiana

Marco e Lorenza sono sposati da dodici anni e hanno due bambine: Elisa di die-ci anni, e Anna di sette.

Marco è libero professionista e lavora nel campo immobiliare. Lorenza invece, di comune accordo con il marito, dopo la nascita della seconda bambina ha lasciato la sua attività lavorativa e ora si dedica alla famiglia.

Marco al mattino si alza per primo, dà la sveglia a tutte le sue donne e dopo la colazione, lui o Lorenza accompagnano le bambine alla scuola elementare. Termina-ta la scuola, è il nonno che va a prenderle e poi tutti insieme si trovano per il pranzo.

Il nonno, papà di Lorenza, ha un suo appartamento ma divide con loro il pranzo e la cena. Vivono tutti nella stessa grande casa, dove oltre al nonno vi sono la mamma di Marco e altri familiari, ognuno con il proprio appartamento.

Lorenza segue le bambine nello svolgimento dei compiti, che poi guarda anche il papà. Dopo la cena, la mamma accompagna le bambine a letto e poi anche Marco passa a fare due chiacchiere con loro, prima che si addormentino.

Marco ha scelto di svolgere il suo lavoro tenendo conto degli spazi da dedicare alla famiglia.

C’è modo e modo di seguire il lavoro, potrei fare anche molto di più nella mia atti-vità ma per scelta interrompo sempre a pranzo e alle sei del pomeriggio, tranne eccezio-ni, per poter trovarci ai pasti e passare un po’ di tempo insieme.

A parte l’attività di volontariato, in vari settori del sociale e della vita pubblica che Marco segue e che gli occupa alcune sere in settimana, cercano di trascorrere insie-me il tempo libero.

Noi viviamo pienamente il senso della famiglia per cui il tempo libero lo trascorria-mo generalmente insieme, le ferie le passiatrascorria-mo insieme, il sabato e la domenica anche.

Spesso, nel fi ne settimana si recano nella loro baita in montagna, dove Lorenza e le bambine trascorrono anche l’estate, e dove nei fi ne settimana ospitano amici e co-noscenti. Appena possono fanno qualche piccolo viaggio.

Cure familiari e vita domestica

I lavori di casa li segue Lorenza perché a Marco fra una cosa e l’altra non rimane molto tempo, ma appena può dà anche lui una mano. Cercano anche di responsabi-lizzare fi n da piccole le fi glie nelle attività domestiche.

Nonostante le attività professionali, familiari, domestiche e sociali, è comunque importante ogni tanto ritirarsi nel proprio intimo a rifl ettere sui propri comporta-menti e sui propri sbagli, anche nei rapporti con gli altri.

Gli spazi personali uno li cerca nei momenti di silenzio e di rifl essione, magari camminando in un bosco, perché ciò che può darti la religione è questa continua ricer-ca; la rifl essione, il silenzio ti aiutano a interrogarti sulla strada che stai seguendo e a capire se sei sulla strada giusta. La frenesia di oggi minaccia seriamente questa capa-cità di rifl essione e quindi questo ti porta a volta a fare scelte aff rettate nelle relazioni personali e familiari. Bisognerebbe poter rallentare il mondo.

Per quanto riguarda le cure sanitarie, di cui si occupa Lorenza, seguono la me-dicina tradizionale, ma in particolare con le bambine cercano soprattutto di puntare sull’educazione, sulla prevenzione e il controllo. Anche l’alimentazione e l’abbiglia-mento per le fi glie è curata da Lorenza che si occupa in generale dell’amministrazio-ne casalinga. Permettono alle bambidell’amministrazio-ne, che già cominciano a guardarsi in giro, di se-guire la moda dei ragazzi ma cercano di insegnare loro il senso critico e l’attenzione verso le cose essenziali della vita.

Essere cattolici oggi

Da un po’ di tempo Lorenza, Marco e le bambine hanno iniziato a seguire il cam-mino del catecumenato, un nuovo percorso di catechesi che la loro parrocchia sta sperimentando e che porta dopo un cammino personale e di comunità a ricevere il sacramento della comunione e della cresima in una sola volta, e a riprendere come scelta propria il battesimo ricevuto alla nascita. Un percorso interessante per le pro-prie fi glie e per l’intera famiglia che augura di poter intraprendere ad altri.

Un cristiano cattolico crede fortemente nella comunità. La prima comunità è la sua famiglia, poi viene la comunità cristiana che per quanto possibile si cerca di vive-re, anche se oggi è diffi cile trovare lo spazio per vivere a pieno tali esperienze. Poi c’è la

comunità più ampia che incontri tutti i giorni nella scuola e nel mondo del lavoro ric-ca di esperienze laiche e diversifi ric-cate, valide anch’esse.

Sulle regole religiose, come ad esempio in fatto di digiuno, Marco è abbastanza elastico mentre Lorenza le pratica con più costanza. Marco pensa che siano comun-que altre le regole importanti della vita e di un buon credente.

Penso che sia importante leggere qualsiasi legge morale e laica con i propri occhi e il proprio modo di pensare, senza comportarsi in modo automatico. Il rapporto con la religione è un fatto sì comunitario, ma anche e prima di tutto personale e spirituale.

Ognuno ha il proprio cammino nel rapporto con Dio che poi si condivide con gli altri.

Seguono quindi le pratiche religiose, come la messa, i momenti di preghiera, ma senza costrizione, perché credono che la scoperta religiosa di fede sia un fatto perso-nale. Un’educazione religiosa è importante per il fatto di stimolare nei fi gli un inte-resse, ma poi la scelta vera e propria la deve fare ognuno per se’.

Festeggiano le feste tradizionali del Natale e della Pasqua nella loro famiglia “al-largata”, nella comunità

Però è importante anche mantenere i momenti di intimità e aff ettività familiare.

Le cose importanti nella vita

Nell’educazione non ci sono regole precise o cose fi sse da trasmettere. L’impor-tante è insegnare a vivere la vita in tutti i suoi aspetti, saper esprimere la propria opi-nione ma saper ascoltare anche quella degli altri.

Marco è cresciuto “mangiando pane e oratorio”, un’esperienza di condivisione, anche di animazione e divertimento che gli ha dato molto, ma gli ha dato molto an-che l’aver avuto da piccolo delle insegnanti alle elementari “comuniste”, e lui ha sem-pre trovato dei forti legami fra alcuni valori profondamente sociali e i valori cristia-ni.

In famiglia parlano dei problemi comunitari e mondiali,

poi i fi gli vivono comunque quello che tu vivi, il fatto che i genitori si impegnino nell’ambito della pace, della solidarietà e dell’impegno, il fatto che le porti “sul posto” a vedere con i propri occhi è un esempio che vale molto più delle regole.

Lorenza e Marco sono molto interessati e aperti a incontrarsi e confrontarsi con persone di ogni appartenenza religiosa ed internazionale e insegnano anche alle bambine questi valori della convivenza. Nel suo lavoro Marco viene a contatto con molti stranieri e cerca di instaurare rapporti di amicizia. Si è anche impegnato con-cretamente per off rire delle garanzie per gli stranieri che cercano casa.

Anche gli stranieri devono poter avere le stesse opportunità di tutti per avere una casa: volere la badante e la manovalanza che noi non svolgiamo e poi impedire loro di avere una casa e una vita dignitosa si scontra con tutti i valori cristiani e rende vane le varie pratiche.

Marco è convinto che ognuno possa insegnare qualcosa senza che questo signi-fi chi mancarsi di rispetto o rinunciare alla propria fede.

L’intelligenza sta nel cercare di cogliere in ognuno quello che ti può insegnare senza dare nulla per scontato o fi darsi dell’apparenza.

Crediamo molto nel dialogo ecumenico e inter religioso, pensiamo che una perso-na di fede cristiaperso-na abbia delle vere e proprie responsabilità in questo cammino, anche se a volte purtroppo sono proprio le forze religiose a scontrarsi.

Un altro valore importante è evitare comportamenti di spreco, per questo Mar-co non ama molto i festeggiamenti sfarzosi, nemmeno quelli cerimoniali dei matri-moni o battesimi e altri riti, quando preferirebbe un pasto semplice insieme alla fa-miglia, agli amici e alla comunità.

La semplicità è qualcosa che devi portarti dentro in tutte le cose, nel parlare, nel mangiare, nel vestire, anche come forma di rispetto per ciò che sta accadendo nel mon-do.

Incontro con

UNA FAMIGLIA LUTERANA (E VALDESE)