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Capitolo 2 La gestione della qualità in azienda

3.3 UNI EN ISO 9001:2015: Introduzione e annessi

L’Introduzione dello standard fornisce una panoramica dei concetti fondamentali che è utile conoscere prima di leggere la norma. La parte introduttiva definisce lo scopo dello standard e conseguentemente che cosa può aspettarsi un’organizzazione dalla sua utilizzazione, vengono inoltre esposti quelli che saranno i principi cardine della nuove edizione: l’approccio per processi che al suo interno incorpora il Plan-Do-Check-Act e il Risk based thinking. L’ultima parte dell’introduzione è dedicata alle relazioni con gli altri standard, viene specificato che la norma fa riferimento alla ISO 9000 e alla ISO 9004 e che la nuova struttura permette di allinearsi con gli altri sistemi di gestione e rendere le relazioni facilitate e più coerenti.

L’Introduzione è suddivisa in quattro paragrafi:

“0.1Generalità”: l’Introduzione inizia così: “Per un’organizzazione l’adozione di un Sistema di Gestione per la Qualità è una decisione strategica che può aiutare a migliorare la sua prestazione complessiva e costituire una solida base per iniziative di sviluppo sostenibile”. Parlare di sostenibilità, richiedendo all’organizzazione di considerare il contesto e le parti interessate, rende lo standard il riferimento ideale per una visione di “Qualità Responsabile”, secondo la quale l’organizzazione può accrescere la soddisfazione del cliente prestando attenzione alla collettività e al contesto, e permette l’integrazione sostanziale dei sistemi di gestione che hanno come comune denominatore il Risk Based Thinking67. Nel primo paragrafo vengono elencati i benefici derivanti dall’adozione del SGQ, e introdotti l’approccio per processi, il ciclo PDCA e il Risk Based Thinking. Vengono infine

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Il testo del seguente paragrafo è tratto dalla norma UNI EN ISO 9001:2015 “Sistemi di gestione per la qualità – Requisiti”, 2015, le parti in corsivo citano testualmente lo standard.

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specificate le forme verbali utilizzate all’interno dello standard per aiutare il lettore nella comprensione del testo: ““deve” indica un requisito, “dovrebbe” indica una raccomandazione, “può” (may) indica un permesso, “può” (can) indica una possibilità o capacità”.

“0.2 Principi di gestione per la qualità”: i principi sui quali si basa lo standard sono descritti nella ISO 9000.

“0.3 Approccio per processi”: il paragrafo viene ulteriormente suddiviso in tre parti. La prima definisce le generalità di questo approccio basato sull’assunto che un’organizzazione è composta da attività e processi collegati tra di loro che vanno compresi e gestiti come un sistema. La seconda descrive il ciclo Plan-Do-Check-Act (o ciclo di Deming) che “può essere applicato a tutti i processi e al sistema di gestione per la qualità nel suo insieme”, non è quindi un requisito della norma ma un metodo da applicare ai processi per ambire al miglioramento. Infine la terza parte fa riferimento al Risk Based Thinking e alle azioni necessarie per gestire i rischi e le opportunità.

“0.4 Relazione con altre norme di sistemi di gestione”: la norma è maggiormente compatibile con gli altri standard ed è supportata da due documenti guida che aiutano a comprenderla meglio, la ISO 9000 e la ISO 9004. Il concetto di base è che lo standard da solo non comprende tutto ciò che serve sapere per gestire in maniera efficace il proprio SGQ ma solamente i requisiti minimi.

Alcuni concetti citati nell’introduzione vengono ripresi nella parte finale della norma costituita da due Appendici A e B.

L’Appendice A si intitola “Chiarimenti su nuovi struttura, terminologia e concetti” e contiene alcune precisazioni sulla terminologia e concetti principali che risultano completamente nuovi o che sono variati rispetto all'edizione precedente. Ecco, dunque, che si specifica cosa si intende per prodotto e servizio, per bisogni ed aspettative delle parti interessate, per gestione del rischio, per "documented information", per gestione della conoscenza di un'organizzazione e per controllo dei prodotti e dei servizi forniti da fornitori esterni.

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Nella sezione dedicata alla terminologia lo standard specifica “Non vi sono requisiti che impongono di sostituire i termini utilizzati da un’organizzazione con i termini che la presente norma internazionale utilizza per specificare i requisiti del Sistema di Gestione per la Qualità. Le organizzazioni possono decidere di utilizzare i termini che meglio si adattano alle loro attività operative”. Emerge quindi una delle caratteristiche del nuovo standard che si presenta meno prescrittivo rispetto all’edizione precedente. Infatti oltre ad essere stati eliminati specifici documenti che dovevano essere presenti (ad esempio il Manuale della qualità), viene lasciata maggior autonomia applicativa: vengono descritti i requisiti ma ogni organizzazione personalizzerà il suo SGQ in base alle proprie esigenze. Rispetto all’edizione del 2008 sono rilevabili alcune differenze terminologiche, elencate nel prospetto tratto dallo standard.

Figura 10: Principali differenze terminologiche tra la ISO 9001:2008 e la ISO 9001:2015 ISO 9001:2008 ISO 9001:2015

Prodotti Prodotti e servizi

Esclusioni Non utilizzato

Rappresentante della Direzione Non utilizzato Documentazione, MQ, procedure

documentate, registrazioni

Informazioni documentate

Ambiente di lavoro Ambiente per il funzionamento dei processi

Apparecchiature di montaggio e misurazione

Risorse per il monitoraggio e misurazione

Prodotto approvvigionato Prodotti e servizi forniti dall’esterno

Fornitore Fornitore esterno

Fonte: UNI EN ISO 9001:2015 “Sistemi di gestione per la qualità – Requisiti”, 2015. Prospetto A.1.

Già l’edizione del 2008 sottintendeva per prodotto anche l’erogazione del servizio, nella nuova il termine servizio viene esplicitato proprio per comprendere tutte le categorie di output (hardware, servizi, software etc.). Le modalità di rilascio dei prodotti sono diverse rispetto a quelle dei servizi per i quali è necessaria l’interazione del cliente e per questo la conformità ai requisiti non può essere confermata prima dell’erogazione del servizio stesso.

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L'Appendice B, invece, si concentra sugli altri standard internazionali che si occupano di Qualità, fornendone un elenco dettagliato e una breve descrizione. Lo scopo, ovviamente, è quello di aiutare il lettore a padroneggiare tutte le risorse disponibili per comprendere meglio i concetti illustrati nella nuova ISO 9001:2015. Gli annessi sono inseriti nella norma a puro titolo informativo e non comprendono veri e propri requisiti da rispettare.