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UNIONE NAZIONALE CANTIERI INDUSTRIE NAUTICHE ED AFFIN

2 SCELTE STRATEGICHE IL CASO VELA SPA Il caso Vela SpA contiene informazioni e dati di fantasia

UNIONE NAZIONALE CANTIERI INDUSTRIE NAUTICHE ED AFFIN

Personale

Il personale impegnato nell’attività alla data odierna, 21 ottobre 2000, è di 198 operai e 26 impiegati con la seguente evoluzione temporale:

Periodo Numero di addetti

Budget 2001 200

Anno 2000 240

Anno 1999 260

Anno 1998 255

Prodotto

La produzione della Vela SpA è riconducibile alle seguenti linee principali:

1. Costruzione di scafi per imbarcazioni e relativa bardatura in tre reparti produttivi:  costruzione scafi in vetro resina per la produzione interna e per terzi,

 costruzione scafi in legno per la produzione interna e per terzi,

 eventuale ulteriore bardatura interna per la vendita di scafi finiti con il proprio marchio; 2. Costruzione di vele per gli scafi in un unico reparto;

3. La figlia del titolare, Sig.na Margherita, appassionata di moda, ha iniziato nello scorso anno la commercializzazione di nuovi prodotti per il tempo libero, principalmente rivolti al mondo della vela, e prevede di continuare anche per il futuro.

Al fine della analisi l’ing. Rossi aveva sintetizzato l’importanza relativa delle diverse linee di prodotto secondo le seguenti percentuali:

Linea di prodotti Importanza relativa (%) Scafi in legno 30

Scafi in vetro resina 40

Vele normali 20

Vele da competizione 5

Abbigliamento 5

Il mercato globale

Il mercato globale degli scafi, sia in vetro resina che in legno, è di 300 miliardi in Italia, 2 miliardi di Franchi Francesi in Francia, 400 milioni di marchi in Germania e di circa 250 miliardi di lire nel resto d’Europa.

Francia 25% Italia 20% Spagna 20% Grecia 15% Germania 8% Altri 12%

In aggiunta al mercato sopra definito è necessario considerare il settore delle vele da competizione pari a circa il 30% (caratterizzato da un canale distributivo particolare e da clienti molto esigenti) e quello dei ricambi pari al 5%.

Le caratteristiche della concorrenza e gli accordi esistenti sono tali per cui le esportazioni di ogni singolo Paese equivalgono le importazioni. I dati non sono disponibili in modo disaggregato per prodotto.

Per quanto riguarda l’abbigliamento non vi sono dati attendibili salvo una sensazione apparsa sulla stampa specializzata che indica il mercato apparente di circa 95 miliardi in Italia e di 500 milioni di FF in Francia.

Attrattività di settore e, o segmento

Le situazioni analizzate dall’ing. Rossi portano alle seguenti considerazioni rilevanti:

“Dimensione Fornitori”

 Le principali case costruttrici delle resine denunciano un esubero di capacità produttiva;  L’approvvigionamento di legni adeguatamente stagionati diventa sempre più difficoltoso;  Alcune riviste specializzate prevedono che alcuni produttori di tessuto proporranno nuovi

prodotti più elastici, specie per il segmento delle vele da competizione.

“Dimensione Prodotti sostitutivi”

 Lo sviluppo dei wind surf non ha influenzato nel passato il mercato dei piccoli scafi;

 Non vi dovrebbero essere problemi per quanto riguarda le canoe, anzi può essere visto come un prodotto a cui rivolgersi per l’area abbigliamento.

“Dimensione potenziali entranti”

 La concorrenza attuale è abbastanza aggressiva;

 Le barriere all’entrata non sono rilevanti per l’area produzione ma vi sono canali di vendita affezionati agli attuali esistenti;

dimensioni;

 E’ prevista una visita di una delegazione di produttori Giapponesi ed un’altra di Coreani nei prossimi mesi.

“Dimensione Acquirenti”

 La preparazione del Cliente sta diventando sempre più specializzata, desiderando prodotti sempre più innovativi per prestazioni ed immagine.

“Dimensione della Concorrenza” a livello Italia

 Le principali società costruttrici di scafi risultano le seguenti:

Società Fatturato 1999 (miliardi)

Boat-International 70

Scafi Star 45

Cantieri Garda 25

Altri piccoli costruttori

Le principali società costruttrici di vele risultano le seguenti:

Società Fatturato 1999 (miliardi)

Verbania vele 38

Vele sud 15

Genova vele 10

Venezia Competizioni 10

France Competition (solo commerciale) 5 Altri piccoli costruttori

 Nessun concorrente presenta una produzione integrata di vele e scafi, potendo presentare una tradizione consolidata in entrambi i settori.

“Dimensione sistema pubblico”

 Alcuni uomini politici, per altro senza grosso seguito, propongono di introdurre un ulteriore redditometro sulle barche ed una tassa speciale su alcuni beni del settore nautico;

 Il sindacato di settore è molto disponibile e comprende le iniziative dell’impresa rivolte alla competitività.

“Dimensione redditività”

 I dati sono molto variabili da impresa ad impresa indicando, in generale, una tendenza a peggiorare.

“Dimensione e crescita del mercato”

 La crescita del mercato è da considerare a livello medio per il futuro dato che da sempre ci si lamenta sulle condizioni esterne ma nonostante tutto non si vede una regressione dato che il tempo libero dei clienti tende ad aumentare (in particolare ci si attende un trasferimento dei clienti verso le vele da competizione o di sostituzione delle proprie con nuove a maggior prestazioni).

Competitività dell’impresa

Al fine della valutazione della competitività dell’impresa l’ing. Rossi aveva posto alcune domande al titolare della società ed aveva avuto le seguenti risposte:

D. Il Prezzo di vendita, con le conseguenti possibili strategie sui costi e sulla differenziazione, è importante?

R. Si lo è per le vele e gli scafi in resina, non lo è per gli scafi in legno e per le vele di competizione.

D. Il nostro costo interno è elevato o in linea rispetto alla concorrenza o presenta margini di opportunità?

R. Non abbiamo una contabilità industriale per centro di costo, non sono in grado di allocare i costi in modo completamente corretto per prodotto se non in modo parziale; credo che vi siano numerose sacche di inefficienza, specialmente nell’area del personale, che risulta sotto utilizzato per qualità e per produttività.

D. Come ritiene il nostro servizio al cliente?

R. L’immagine della Vela SpA è molto buona, i Clienti ci hanno sempre considerato una “boutique” del settore; lo dimostra anche il nostro recente investimento per la creazione, nei centri velici, di aree di ritrovo con il nostro marchio ed il successo che essi hanno.

D. Devo ritenere che, di conseguenza, la qualità sia elevata?

R. In realtà il mercato percepisce un livello qualitativo dei nostri prodotti più elevato di quello che effettivamente è in quanto si proviene dalla nostra tradizione degli scafi in legno, dal nostro ruolo di sponsor di alcune gare prestigiose e dal fatto che i nostri prezzi elevati favorissero tale sensazione in un cliente non ancora molto competente.

Nell’introduzione dei manuali di qualità e delle norme ISO 9001 (di cui non abbiamo ancora la certificazione), ci siamo accorti che la qualità interna veniva garantita da pochi ed esperti collaudatori e riparatori finali piuttosto che in tutte le fasi del ciclo.

R. Non è mai stato un problema in quanto fino a poco tempo fa il Cliente era sempre in coda, oggi stiamo scoprendo che il nostro tempo di risposta è piuttosto lungo, quando abbiamo lo scafo non abbiamo le vele e viceversa.

D. Che cosa mi dice dal punto di vista delle caratteristiche del prodotto?

R. L’esperienza accumulata nella costruzione degli scafi in legno ci dice che essi sono molto validi; lo scafo in vetroresina è poco differenziato verso il cliente; le vele sono costruite con materiali tradizionali, ma abbiamo in questo settore dei veri appassionati nello studio delle dimensioni, delle forme, dei tessuti, delle bacchette di irrigidimento in funzione della lunghezza dello scafo e dell’altezza dell’albero. Credo molto nella possibilità di utilizzare tale esperienza per prodotti simili e, o con mezzi di lavoro comuni (sa il futuro marito di mia figlia è un appassionato paracadutista).

D. Dal punto di vista del potenziale di ricerca e sviluppo siamo focalizzati sulle vele?

R. Sì perché gli scafi sono prodotti maturi anche se abbiamo un esperto dedicato allo studio per il miglioramento della manutenzione degli scafi in legno.

D. E dal punto di vista del processo cosa mi dice?

R. I nostri impianti sono abbastanza flessibili in quanto la planimetria a punto fisso per gli scafi permette di puntare sulla professionalità degli uomini, che, purtroppo, è significativamente diminuita nell’ultimo periodo.

La produzione delle vele è effettuata con mezzi sovradimensionati rispetto alla nostra capacità di vendita media in un mercato con elevata stagionalità.

Le consiglio di analizzare meglio il capitale investito in attività fisse in modo da comprendere l’effettivo utilizzo della capacità produttiva.

D. E’ razionale il consumo di materiale nei prodotti?

R. Sono convinto che gli scarti siano troppo elevati, ma il punto debole sono le riparazioni che dobbiamo continuamente fare per errori di costruzione.

D. La struttura organizzativa e la qualità dei quadri della Vela SpA come è?

R. Fino ad ora è stato tutto basato su di me, tanto che mi chiamano il “commenda”, ma adesso è mia intenzione favorire l’inserimento di mio figlio Francesco nel settore degli scafi e di mia figlia Margherita in quello delle vele.

E’ mia intenzione, inoltre, favorire lo sviluppo di alcuni quadri interni e dei migliori operai con corsi di formazione e maggiori responsabilità gestionali anche se mancano le procedure organizzative e compiti chiari; ho sempre fatto tutto da solo con il mio compagno di scuola, il rag. Verdi, oggi responsabile amministrativo. (Verdi è mio coetaneo, ma vede molto bene il suo inserimento qui). Dal punto di vista organizzativo continuerò a seguire la distribuzione e

Adesso arrivederci, vado, ma sono a Sua disposizione per qualsiasi altra domanda voglia farmi in merito all’importanza dei diversi settori, all’importanza relativa degli elementi di missione esterna e di conoscenza del mercato, ad una valutazione più approfondita degli elementi di produzione interna; adesso digerisca tutte queste informazioni e poi passi a trovarmi.

Scusi, una ultima domanda, qui sulla porta:

D. Come sono le spese generali e di struttura?

R. Con la stessa struttura e spese generali potremmo aumentare il fatturato di almeno dieci miliardi all’anno; per questo vedo bene la commercializzazione di prodotti di abbigliamento e qualche altro prodotto simile.

L’ing. Rossi si era, poi, fatto parte diligente nell’ulteriore analisi suggerita dal titolare sul capitale fisso impegnato nel processo ed aveva applicato la catena del valore alle attività fisse strumentali, esclusi i fabbricati, che sono tutti di proprietà.

Catena del valore relativa all’utilizzo della capacità produttiva (capitale fisso) all’interno dell’impresa

La catena del valore risulta così analizzata:

Attività Situazione

Logistica in entrata

 Nessun problema particolare, accettazione ed immagazzinamento adeguati

 Il capitale fisso è di 500 milioni di lire

M A R G I N E LOGISTICA IN INGRESSO ATTIVITA’ OPERATIVE LOGISTICA IN USCITA MARKETING E VENDITE ASSISTENZA TECNICA ATTIVITA’ INFRASTRUTTURALI

GESTIONE DELLE RISORSE UMANE

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