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PUNTO ILLUMINAMENTO PUNTO ILLUMINAMENTO

N. edificio Unità Operativa contenuta

4.2.2. L’unità Operativa di Radiodiagnostica

Le Unità Operative di radiodiagnostica presenti all’interno dell’offerta ospedaliera pisana sono tre: U.O. Radiodiagnostica 1, diretta dal Prof. Carlo Bartolozzi, posta nell’edificio30A dello stabilimento di Cisanello, U.O. Radiodiagnostica 2, diretta dal Dr. Fabio Falaschi, posta nell’edificio 6 -10 dello stabilimento di Cisanello, e U.O. Radiodiagnostica 3, diretta dal Prof. Davide Caramella, posta nell’edificio18 dello stabilimento di Santa Chiara.

Particolare attenzione verrà posta sulla U.O. Radiodiagnostica 3 del Complesso Ospedaliero di S. Chiara, presso la quale è stata effettuata la fase preliminare di sperimentazione del sistema di illuminazione innovativo.

La U.O. Radiodiagnostica 3 eroga i seguenti servizi:

 radiologia convenzionale (torace, segmenti scheletrici, esami constrastografici);  ecografia (tessuti superficiali e parti molli, addome superiore e inferiore, collo);  tomografia Computerizzata TAC (rachide dorso-lombare, ginocchio, colonna

lombosacrale, bacino, addome superiore e inferiore, torace e mediastino);  risonanza Magnetica RMN (addominale, articolare).

La refertazione è eseguita dai radiologi direttamente a monitor ed i risultati vengono consegnati ai pazienti su supporto digitale (CD-rom).

L’attività diagnostica è riservata nelle ore mattutine a pazienti ricoverati nei reparti rimasti a Santa Chiara ed a pazienti seguiti dal CORD1, mentre nelle ore pomeridiane vengono effettuati esami di radiodiagnostica convenzionale per utenti esterni.

Oltre all'attività clinico - diagnostica, il personale della Radiodiagnostica 3 è impegnato nella ricerca scientifica nell'ambito di applicazioni innovative dell'imaging oncologico, senologico e articolare e nel campo dell'utilizzo di tecnologie informatiche in Radiologia. In quest'ultimo settore, particolare importanza riveste la partecipazione al Centro EndoCAS2 e il contributo offerto nell'organizzazione a Pisa del congresso Computer Assisted Radiology and Surgery.

1 Il Centro Oncologico di Riferimento Dipartimentale (CORD) è ubicato al primo piano del Polo Oncologico Area

Vasta Nord-Ovest, edificio 22, dell’Ospedale S. Chiara di Pisa.

L’attività clinica del Polo Oncologico è focalizzata sull’inquadramento diagnostico, la tipizzazione, la stadiazione, il trattamento medico e il follow-up dei pazienti affetti da neoplasie solide maligne. Nell’ambito del CORD vengono garantiti agli assistiti percorsi terapeutici integrati con specialisti di discipline differenti, le prenotazioni esami e le prestazioni ambulatoriali necessarie.

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EndoCAS (Center for Computer Assisted Surgery) dell'Azienda Ospedaliera Santa Chiara di Pisa, è uno dei principali centri di eccellenza internazionali nel campo della chirurgia minimante invasiva (MIS per gli addetti ai lavori) assistita da calcolatore.

Si tratta di una struttura interamente dedicata alla simulazione medica e chirurgica avanzata, dove si coniugano le più avanzate metodologie di simulazione con la sperimentazione di nuove tecnologie applicate alla salute grazie alla sinergia tra medici, ingegneri, economisti e informatici. Si tratta della prima e unica struttura del genere esistente in Italia, frutto della collaborazione tra Regione Toscana, Università, Scuola Superiore Sant'Anna e Cnr di Pisa. Attualmente il Centro EndoCAS è ubicato nell’Edificio 102 dell’Ospedale di Cisanello.

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4.2.3. Descrizione del caso di studio

Il caso di studio riguarda la sperimentazione del nuovo sistema di illuminazione per le postazioni di refertazione a monitor nella sala ecografica presente all’interno dell’Unità Operativa Radiodiagnostica 3, nell’edificio n.18 del Complesso Ospedaliero S. Chiara di Pisa. Come si è detto tale reparto eroga prestazioni di diagnostica per immagini ed è impegnato nella ricerca scientifica nell'ambito di applicazioni innovative dell'imaging radiologico.

Fanno parte dell'equipe medica i dottori: Davide Caramella, Andrea Calderazzi, Donatella Trippi, Nicola Armillotta, Alessandra Bulleri, Anna Cilotti, Clotilde Della Pina, Chiara Iacconi, Patrizia Giusti, Carolina Marini, Dionisia Mazzotta, Monica Moretti, Alessandro Paolicchi.

4.2.3.1. Caratteristiche del locale

La sala ecografica è situata al piano terra di un edificio a tre piani ed è identificata con il numero 7, viene abitualmente utilizzata da due medici: Dott. Paolicchi e Dott.ssa Lorenzi, e da quattro specializzandi.

Il locale è costituito da una superficie rettangolare di 23,52 m2 con dimensioni in pianta pari a 4,20 m di larghezza e 5,60 m di lunghezza ed ha altezza pari a 3 m.

Nel locale è presente una fonte di aerazione e illuminazione naturale costituita da una finestra larga 1,4 m e alta 1,7 m composta da un telaio in legno verniciato di colore chiaro, a supporto di un vetro traslucido e corredata di apposita schermatura, in grado di regolare l’intensità luminosa naturale. La fonte di luce naturale è posta a nord ed è fronteggiata da un alto edificio che impedisce l’ingresso di luce diretta.

L’ambiente è provvisto di controsoffittatura in pannelli di fibra minerale di colore bianco con struttura portante a vista, pavimentazione in linoleum di colore chiaro e pareti con finiture ad intonaco civile, tinteggiato con tempera lavabile bianca. L’intero perimetro del locale è cinto da una balza in linoleum di colore giallo chiaro alta 182 cm.

L’illuminazione artificiale è costituita da tre apparecchi: due presentano un’ottica di tipo dark light ed alloggiano rispettivamente due lampade fluorescenti tubolari da 35W cad, meglio descritti più avanti, e uno, posto centralmente, contiene una lampada ad incandescenza da 100W a luce gialla con regolatore di luminosità. Tutti gli apparecchi sono incassati nel controsoffitto.

Il locale è accessibile da un corridoio, privo di illuminazione naturale e illuminato artificialmente da corpi illuminanti aventi caratteristiche simili a quelli installati in sala ecografica.

La sala è attrezzata con due piani di lavoro posizionati ad L aventi rispettivamente lunghezza di 300 cm e 163 cm e profondità di 80 cm e 60 cm. Sul piano più grande sono installati due monitor BARCO a scala di grigi e un monitor HP a colori da 17”, sull’altro è posta una stampante.

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Pagina | 123 Gli arredi del locale sono costituiti dai due piani di lavoro sopra descritti realizzati con pannelli in fibra a media densità (MDF) con finitura melamminica di color acero e due poltroncine in eco pelle di colore blu. Oltre alle attività di refertazione e diagnosi, la sala viene utilizzata per lo svolgimento di ecografie, a tale scopo sono presenti al suo interno: un lettino, un ecografo (ESAOTE TECNOS), un lavabo, un carrello medicale, un armadietto porta- medicinali e una piccola libreria con scrivania utilizzata come archivio e piano di appoggio. Il profilo di occupazione dell’ambiente risulta variabile in funzione dei carichi di lavoro.

Il fatto che la sala non venga utilizzata esclusivamente per la lettura e la diagnosi di immagini al monitor, rende necessario un tipo di illuminazione molto flessibile poiché il compito visivo varia sistematicamente dal lettino per le visite al piano di lavoro su cui sono installati i monitor per la refertazione.

Di seguito sono riportate la planimetria del locale e le indicazioni del rilievo fotografico (V. Figure da 4.15 a 4.18).

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Figura 4.16: immagine fotografica 1, postazione di refertazione.

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Figura 4.18: immagine fotografica 3, archivio.

4.2.3.2. Individuazione dei compiti visivi svolti dai lavoratori

Le attività svolte dal personale medico sono essenzialmente le seguenti: 1) controllo lista esami in carico o in lavorazione su monitor HP;

2) Ricerca esame su monitor Barco e successiva visualizzazione su tutti i display che costituiscono il sistema di lettura;

3) Eventuali ricerche di esami pregressi effettuati dal paziente da monitor Hp e successiva visualizzazione su monitor Barco;

4) Refertazione mediante sistema di dettatura vocale o mediante tastiera con contemporanea visione del referto su monitor Hp. Spesso accade che il medico detti il contenuto del referto mentre visiona le radiografie sui monitors Barco ad un secondo operatore che scrive con tastiera al monitor Hp;

5) lettura di prescrizioni mediche o referti cartacei, appoggiati sul piano di lavoro; 6) Svolgimento di ecografie e conseguente visione di esse sul monitor dell’ecografo. L’oggetto prevalente della visione è dunque costituito dal monitor per PC e dai due monitor per diagnostica radiologica. L’altezza del punto di vista è di circa 140 cm dal pavimento (altezza degli occhi della persona adulta seduta).

Ai fini della valutazione del comfort visivo, è da tenere presente che le attività svolte dai lavoratori, pur se riconducibili ad attività al videoterminale, richiedono attività visive molto

Pagina | 126 impegnative, in relazione alla necessità di un’osservazione prolungata e al rischio di commettere errori diagnostici.

Di solito il personale medico tiene spenta l’illuminazione artificiale a soffitto, ad eccezione della lampada ad incandescenza, che trovandosi al centro del locale e avendo la possibilità di essere dimmerata, costituisce un agevole soluzione agli eventuali problemi di illuminazione ambientale. Ciononostante, la presenza di una fonte di luce naturale oscurabile rende possibile una quantità di scenari illuminotecnici di facile adattamento alle esigenze dell’operatore.

La caratteristica del locale di attingere a innumerevoli scenari luminosi al variare delle esigenze, oltre che un punto di forza, rappresenta anche una particolare problematica per il caso di studio, in quanto la regolazione dell’illuminazione ambientale viene lasciata di volta in volta nelle mani dell’operatore che usa la sala in quel dato momento, senza nessuna sicurezza della sua correttezza e senza la possibilità di individuare una situazione ottimale che sia utilizzabile indiscriminatamente da tutti i lavoratori.