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– Utile per azione

Sezione 21 – Utile per azione

21.1 Numero medio delle azioni ordinarie a capitale diluito

Totale 31/12/2014 Totale 31/12/2013 Media ponderata azioni (numero) 759.750 759.750 Risultato attribuibile alle categorie di azioni (euro) 3.062.996 3.039.000 Utile base per azione (basic EPS) - (euro) 4,03 4,00 Risultato diluito per azione ordinaria (euro) 4,03 4,00 In base a quanto disposto dallo IAS 33, paragrafi 10 e 33:

a) l’EPS (earning per share) base è calcolato dividendo il risultato economico attribuibile ai possessori di strumenti ordinari di capitale della Società per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante l’esercizio;

b) l’EPS diluito è calcolato partendo dal valore dell’EPS base, determinato come sopra indicato, tenendo conto, al denominatore, degli effetti di potenziali azioni ordinarie con effetti diluitivi.

Al 31/12/2014 la Società, ritiene attribuibili dividendi ai possessori di azioni ordinarie nella misura di 4,00 Euro.

Pertanto l’utile in base alle previsioni dell’Art. 25 dello Statuto è accantonato:

1. Riserva ordinaria, quanto ad Euro 408.400, in base alle previsioni dell'art. 25 dello Statuto;

2. Riserva Straordinaria quanto ad Euro 612.599, in base alle previsioni dell'art. 25 dello Statuto;

3. Riserva Straordinaria quanto ad Euro 23.996, in base alle determinazioni del Consiglio di Amministrazione;

Per la determinazione dell’EPS base il numeratore risulta, pertanto, pari a 3.063 mila Euro. Per quanto riguarda il denominatore, la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione è rimasto invariato, pari a 759.750.

La Società non ha riacquistato azioni proprie. Non sono emesse ed in circolazione azioni con effetti diluitivi.

Pertanto EPS base ed EPS diluito coincidono.

PARTE D

Informativa di settore

PARTE E

Informazioni sui rischi e sulle

relative politiche di copertura

funzioni di controllo (Ufficio Ispettorato ed Internal Auditing, Ufficio Risk Governance / Funzione di Compliance ed Antiriciclaggio), affinché sia garantita una corretta e completa rappresentazione dei rischi assunti dalla banca sia al Consiglio di Amministrazione ed al Collegio Sindacale sia agli azionisti e a tutti coloro che hanno interesse diretto ed indiretto nella solidità della società.

Nel rispetto del principio di proporzionalità, il controllo dei rischi avviene attraverso metodologie e processi adeguati all’operatività della Banca.

Il presidio ed il controllo dei rischi sono assicurati dalla funzione Risk Management dell’Ufficio Risk Governance. In particolare, alla funzione Risk Management sono attribuiti i seguenti compiti:

 proporre all’Organo con Funzione di Gestione, le metodologie, gli strumenti e le procedure per l’individuazione, la misurazione, il monitoraggio e il controllo delle più rilevanti tipologie di rischio;

 misurare e valutare l’esposizione ai rischi rilevanti, producendo la relativa reportistica;

 verificare il mantenimento nel tempo di profili di rischio coerenti con le linee strategiche definite dal Consiglio di Amministrazione;

 revisionare periodicamente i modelli e le metodologie adottate, segnalandone le eventuali carenze e proponendo gli adeguamenti ritenuti necessari;

 verificare il rispetto dei limiti operativi definiti tanto dalle normative esterne quanto dall’organo strategico, proponendo per questi ultimi gli adeguamenti se necessari;

 collaborare con l’outsourcer informatico ed i gruppi di lavoro sui progetti di gestione del rischio;

 curare la produzione e conservazione della documentazione metodologica inerente le attività in discorso;

 elaborare periodicamente i report sull’analisi andamentale e della tendenza al rischio della clientela affidata;

Con cadenza annuale, in occasione della pubblicazione del bilancio, il Risk Management predispone anche l’Informativa al Pubblico contenente le “….informazioni riguardanti l’adeguatezza patrimoniale, l’esposizione ai rischi e le caratteristiche generali dei sistemi preposti all’identificazione, alla misurazione ed alla gestione di tali rischi”, compendiata nel documento “Pillar 3, Informativa al pubblico, situazione al 31/12/2014”, pubblicato nelle pagine dedicate al Bilancio del proprio sito internet www.carifermo.it.

• delineato il Sistema dei Controlli Interni della Banca, definendo ruoli e responsabilità di Organi e funzioni aziendali e identificando la normativa interna fondante il Sistema stesso;

• definito i criteri per l’individuazione delle Operazioni di Maggiore Rilievo, da sottoporre al vaglio preventivo della funzione di Risk Management.

Il nuovo Sistema dei controlli interni rafforza il ruolo delle funzioni di controllo e, in particolare, del Risk Management che è attivamente coinvolto nel monitoraggio delle esposizioni creditizie.

La Banca e i suoi Organi aziendali promuovono la diffusione e lo sviluppo della cultura del rischio in modo trasversale e a tutti i livelli aziendali, in particolare mediante la formazione del personale. Al fine di diffondere la cultura del rischio, è inoltre predisposta adeguata informativa per gli Organi aziendali sulle novità previste dalle normative rilevanti, aventi impatto sull’operatività aziendale, con evidenza del livello di conformità aziendale ed i necessari interventi di adeguamento.

e la Gestione del Rischio di Credito” approvata dal CdA il 24 giugno 2014, è volta ad ottenere un soddisfacente rapporto tra rendimento e rischio nell’ambito di un attento ed efficiente tessuto socio-economico del territorio di riferimento, è perseguito, anche in ottica di frazionamento del rischio, l’ampliamento del portafoglio clienti nelle aree in cui la presenza della banca è meno significativa.

La politica creditizia della banca pone particolare attenzione anche alla fase di erogazione e monitoraggio del credito, affinché siano evitati fenomeni di concentrazione del rischio verso imprese e settori merceologici e, relativamente al segmento famiglia, verso talune classi di età.

Nell’erogazione del credito di lungo periodo si cerca di privilegiare i consumatori con mutui destinati principalmente all’acquisto di immobili residenziali ad uso abitativo.

A tutela tanto del debitore e della sua famiglia, quanto della banca, si persegue una politica di continuo sviluppo, anche in termini di efficienza di prodotti, dell’intermediazione assicurativa nel settore del rischio puro, con coperture del rischio morte, invalidità e licenziamento.

La struttura organizzativa e decisionale predisposta alla gestione del rischio di credito è articolata su più livelli di autonomia, cha vanno dalle Succursali, differenziate in classi