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1.5 Utilizzo del compensato in campo nautico

Plywood Design Matteo Vittone

1.5.1 Il ventesimo secolo

Durante il ventesimo secolo il compensato venne uti-lizzato, nel campo nautico, nella realizzazione di navi da guerra e dragamine, barche a vela, e piccole imbar-cazioni vendute in forma di kit di montaggio per l’au-tocostruzione delle stesse da parte dell’acquirente.

Interessante fu l’utilizzo di questo materiale nelle navi da guerra e non solo, utilizzandolo al fine di realizzare una scocca senza telaio portante, di grande leggerezza e difficilmente individuabile da radar e dai sensori ne-mici. Più tardi invece, grazie alla facilità di approvvigio-namento del materiale e grazie alla facile lavorazione dello stesso, vide una grande applicazione nel mondo del DIY.

1.5.1.1 Haskell Boat Company

La Haskell Boat Company di Ludington, nel Michigan, fu attiva sul mercato della produzione navale tra il 1917 e il 1934. In questi anni sviluppò un unico modello di canoa in compensato di circa 5 metri di lunghezza.

Inoltre, Henry L. Haskell e J.W. Beiger svilupparono un processo per l’estrazione di albumina dal sangue deri-vante dal macello di animali, dalla quale ne ricavarono un adesivo economico e soprattutto impermeabile, da-gli stessi denominato “black albumin glue”. Utilizzando questo nuovo tipo di collante naturale, produssero un compensato a tre strati con i layers esterni di betulla e lo strato centrale di sequoia di spessore pari a 1,5 mm. Gli strati venivano pressati a 200 psi (circa 14 kg/

cm2) e riscaldati a 220 gradi Fahreneit (circa 105 °C), rendendo così il pannello del tutto solidale. La misura standard del pannello realizzato era 1,5x6,0 m.

Famosa era la pubblicità del prodotto di casa Haskell, che riportava la dicitura:

“Stronger than steel per unit of weight

— Boil Me, Bake Me, Soak Me, Break Me — They make me into Haskell Canoes”[39]

Per la realizzazione di una canoa veniva utilizzato un singolo foglio di compensato tagliato a forma di “but-terfly”. Veniva fatto “bollire” in acqua per 3 ore, in segui-to, mentre era ancora caldo e umido, veniva posiziona-to all’interno di uno stampo e tramite alcuni martinetti

Note:

39. 2017, A short history of plywood in ten-ish objects (https://www.vam.ac.uk/ar-ticles/a-history-of-plywood-in-ten-objects);

Fig. 49: pubblicità della Haskell Canoe, 1917-1934 (a destra);

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Fig. 50: planimetria e componenti della Fairmile Patrol Boat.

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1.5.1.2 Fairmile Patrol boat

La britannica Fairmile Patrol boat, realizzata dalla Fair-mile Company intorno al 1940, fu l’imbarcazione che ottenne maggior successo durante il periodo di guer-ra; i telai perpendicolari rispetto all’asse di questa im-barcazione erano realizzati con del compensato basato sull’utilizzo di bakelite.

La Fairmile Patrol boat seguiva un processo di prefab-bricazione e per velocizzare la produzione venne ide-ato un processo di decentralizzazione della produzio-idraulici veniva modellato, dandogli la forma voluta.

Le canoe così realizzate, erano incredibilmente legge-re, meno di 27 kg, ma allo stesso tempo erano molto robuste e capaci di portare fino a 7 uomini. Presentava-no una larghezza al centro di circa 85 cm e una profon-dità di 35 cm, garantendo così spaziosità e comoprofon-dità.

Inclusi nell’acquisto vi erano sedili in compensato di betulla, un portapacchi e un remo in legno laminato definito “Redskin paddle”.

La società dopo il 1934 utilizzò la sua esperienza nel campo del compensato e dei collantiresistenti all’acqua nella produzione di velivoli e veicoli in compensato [40].

ne presso aziende anche non specializzate nel settore nautico[41].

Fu così che le Fairmile boats vennero costruite in India, Egitto, Hong Kong, Australia, Nuova Zelanda e Sud Afri-ca. Grazie a questo processo fu inoltre possibile abbat-tere i costi di produzione, visto che, per la realizzazione dei componenti delle imbarcazioni, non era necessaria alcun tipo di manodopera qualificata.

La Fairmile patrol Boat raggiungeva una lughezza di 112 piedi, pari a 34 metri, e un raggio dello scafo pari a 5 metri[42], questi dati ci fann capire come il proces-so dovesse essere particolarmente organizzato al fine di portare a termine senza alcuni problemi ne errori la composizione di queste imbarczioni, che non erano proprio di modeste dimensioni.

Note:

40. Tom McCloud, A Haskell Goes Home:

The Restoration of a Haskell Molded Plywo-od Canoe. WoPlywo-oden Canoe Issue 179, Octo-ber 2013 (https://www.wcha.org/content/

haskell-boat-company);;

41. Fairmile motor launch - Radio fit (http://

jproc.ca/rrp/fairmile.html);

42. Christopher WILK, Elizabeth BISLEY, Plywood: a material story, p. 166, United Kingdom, Thames and Hudson, 2017;

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1.5.1.3 PT - Patrol Torpedo Boat

L’utilizzo del compensato nel campo della realizzazio-ne di navi da guerra raggiunse il suo apice durante la seconda guerra mondiale con la produzione della PT Patrol Torpedo Boat, iniziata nel 1942.

Se infatti l’impiego del compensato nela realizzazione di queste imbarcazioni si limitasse in realtà solo ai pon-tili, agli accessori interni e al rivestimento interno ed esterno delle paratie, le barche furono descritte come una “flotta di compensato” [43].

Spesso si trova in bibliografia l’informazione, che aves-sero una struttura in legno compensato; in realtà inve-ce, erano costituite da due assi diagonali in mogano di spessore pari a 25 mm e uno strato di tela impregnata di colla nel mezzo. A tenere insieme tutto questo c’e-rano migliaia di viti di bronzo e rivetti di rame. Questa tipologia di costruzione permetteva una rapida ripara-zione degli scafi delle barche, anche in prima linea, da parte del personale della forza di base.

Cinque barche Elco sperimentali inoltre furono prodot-te in forma di kit di montaggio e inviaprodot-te alla Long Beach Boatworks per testare l’assemblaggio a distanza.

In seguito alla vittoria della guerra e allo sbarco in Nor-mandia del 6 Giugno 1944, la stampa popolare america-na parlava di “miracolo”, determiamerica-nato dalle tempistiche record nella produzione di queste navi in compensato,

669 navi ogni mese[44]. Tali articoli sponsorizzarono l’u-so del compensato nel campo nautico, nominandolo di fatto, il materiale del futuro.

Note:

43. https://www.warhistoryonline.com/

instantarticles/thoughsteelruledwave s w o o d e n b o a t s st i l l fo u n d p l a -ce-ww2-m.html;

44. https://www.militaryfactory.com/ships/

detail.asp?ship_id=Higgins-PT-Boat;

45. Gabe Christy, Although Steel Ruled The Waves, Wooden Boats Still Found A Place In WWII, 2017 (https://www.warhistoryonli- ne.com/instant-articles/though-steel-ru- led-waves-wooden-boats-still-found-pla-ce-ww2-m.html);

Fig. 51: composizione della Patrol Torpedo Boat, Elco - Higgins a confronto (a destra).

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1.5.1.4 Minesweeper - YMS

Se l’utilizzo del legno nella realizzazione delle veloci PT Boats era legato alla loro leggerezza, data dal compen-sato, e alla loro rapidità di produzione, l’impiego del le-gno nella realizzazione delle dragamine era legato alla necessità di rendere inefficaci i detonatori magnetici con i quali venivano attivate le mine dei tratti marittimi, soprattutto costieri, durante il periodo della seconda guerra mondiale.

Negli USA vennero costruite 481 dragamine di questa tipologia, denominate YMS, che prestarono servizio dal 1942 al 1957 [45].

FIg. 52: PT Boat 109, 1943 (in alto);

Fig. 53: una Minesweeper in azione (a destra).

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1.5.1.5 High-Speed Launch (HSL)

Le High-Speed Launch, avevano il compito di recupera-re gli aviatori caduti in marecupera-re durante la battaglia d’In-ghilterra; furono sviluppate inizialmente da ingegneri tedeschi, per poi essere riprese e perfezionate dagli inglesi. Nel 1940, durante la stessa battaglia d’Inghil-terra, combattuta soprattutto tra i cieli britannici, gli inglesi si accorsero della necessità di sviluppare una flotta di navi destinata a questa attività di recupero pi-loti caduti in mare.

Fu così che venne istituita la Air Sea Rescue Service, flotta formata da imbarcazioni con scafo in mogano a doppia tavola, armate di mitragliatrici e lunghe circa 19 metri [46].

1.5.1.6 LCVP Boats

Le LCVP Boats, definite come le imbarcazioni che han-no fatto vincere la seconda guerra mondiale agli alleati, sono state sviluppate attraverso diversi step successivi

[47]: