• Non ci sono risultati.

Valutazione della performance delle Aziende sanitarie

Nel 2001 la Regione Toscana, ha affidato al gruppo di ricerca della Scuola Superiore Sant'Anna l'incarico di predisporre un progetto per un sistema di valutazione e

valorizzazione della performance delle aziende sanitarie toscane. (decreto n.7425 del

18/12/2001).

Con questi presupposti il Laboratorio Management e Sanità, costituito dalla Scuola Superiore Sant'Anna, ha progettato e implementato il Sistema di Valutazione della Performance ad oggi attivo in tutte le aziende sanitarie della Toscana. Il sistema fornisce un quadro di sintesi dell'andamento della gestione delle aziende sanitarie, utile alla valutazione della performance conseguita, ma anche alla valorizzazione dei risultati ottenuti.

Le dimensioni di valutazione che compongono il sistema sono relative a: • livelli di salute della popolazione

• capacità di perseguire gli orientamenti del sistema regionale

• socio sanitaria (di qualità, di appropriatezza, di efficienza e di capacità di governo della domanda e di risposta del sistema sanitario per le attività dell'ospedale, del territorio e della prevenzione)

• esterna (data all'attività aziendale dai cittadini come utenti, compresa l'efficacia dei processi di comunicazione esterna)

• interna (il livello di soddisfazione del personale delle aziende sanitarie) • efficienza operativa e della performance economico finanziaria (capacità

aziendale di perseguire le tre condizioni di equilibrio della dinamica economico finanziaria - reddituale monetario, finanziario e patrimoniale. Le analisi sono fornite a livello di azienda, zona-distretto e stabilimento.

Dal 2017 ci sono rappresentazioni sintetiche anche a livello di percorso.

Metodologia

II risultati riportati da ogni azienda (o zona-distretto o stabilimento) sono sintetizzati nella figura del "bersaglio", suddiviso in cinque settori circolari che rappresentano le fasce di valutazione.

L'azienda capace di centrare gli obiettivi e di ottenere una buona performance riporta risultati vicino al centro del bersaglio, in zona verde. I risultati meno positivi compaiono progressivamente nelle fasce più lontane dal centro.

I criteri di riferimento per determinare la valutazione sono i seguenti:

• se esistente, è stato considerato uno standard internazionale riconosciuto o nazionale (ad esempio: il tasso di cesarei massimo auspicato dall'OMS) • in caso di assenza di uno standard internazionale di riferimento è stato

considerato uno standard regionale definito con delibera regionale o nel piano sanitario regionale

• in caso di assenza di uno standard regionale di riferimento è stata considerata la media regionale o la media delle aziende del network, se l'indicatore è presente anche sul sistema di confronto con le altre regioni.

Dal 2017 al bersaglio si aggiunge una lettura diversa dei dati presenti nel sistema attraverso una nuova modalità di rappresentazione basata sulla logica dei percorsi. Sono stati identificati gli indicatori di performance di 5 percorsi (nascita, oncologico, salute mentale, cronicità, di assistenza domiciliare e residenziale per la popolazione anziana) rappresentati sotto forma di "pentagramma" con cinque fasce di valutazione, come nel bersaglio. L'obiettivo è stato quello di analizzare i risultati considerando non il soggetto erogatore dei servizi, ma l'utente a cui sono rivolti. In una logica di superamento dei confini organizzativi a favore della continuità ed integrazione dei servizi nella prospettiva dei percorsi assistenziali, i pentagrammi sono stati realizzati non solo a livello di area vasta, ma anche di zona-distretto per fornire una rappresentazione più vicina alla realtà territoriale in cui vivono i toscani. Le note del pentagramma sono indicatori che fanno parte di uno o più indicatori compositi presenti sul bersaglio.

Il Servizio sanitario toscano è stato recentemente interessato da una profonda riorganizzazione, approvata dal Consiglio regionale con la legge n. 84 del 28 dicembre 2015. Dal 1° gennaio 2016 sono costituite le tre grandi nuove Aziende Usl, una per ciascuna Area vasta, che accorpano le 12 precedenti. Le 3 Aziende erano nel 2017 articolate in 34 distretti sanitari. Sono inoltre presenti 4 Aziende Ospedaliero- Universitarie (AOU Careggi, AOU Pisana, AOU Senese e AOU Meyer), la

Fondazione Toscana G. Monasterio (FTGM) e l’Istituto per lo Studio e la Prevenzione Oncologica (ISPO), che dal 1° Gennaio 2018 ha cambiato la propria denominazione in Istituto per lo Studio, la Prevenzione e la Rete Oncologica (ISPRO), a seguito dell’assorbimento dell’Istituto Toscano Tumori.

Nel 2017, spetta principalmente ai Direttori per la programmazione delle tre Aree vaste il ruolo di coordinamento dell’attività ospedaliera di questi centri con quella territoriale delle Aziende Usl.

CAPITOLO 2 2.1 Obiettivo

L'obiettivo del presente progetto di tesi è comprendere se i requisiti di accreditamento richiesti alle unità operative ospedaliere, relativi alle condizioni strutturali, organizzative e di funzionamento, siano rinvenibili nella documentazione sanitaria presa in esame e se il raggiungimento di questi stessi requisiti possa essere messo in relazione con i modelli organizzativi di assistenza infermieristica esistenti e operanti nell'unità operativa.

L'obiettivo dello studio si inserisce nel progetto più ampio di monitoraggio della qualità del servizio sanitario erogato attraverso l'analisi della documentazione clinica e la verifica del raggiungimento effettivo dei requisiti di accreditamento tramite l'analisi di eventuali scostamenti dal risultato atteso.

Il progetto di tesi si inserisce nell'ottica di condivisione di criteri omogenei per standardizzare il sistema di valutazione degli obiettivi e di miglioramento della qualità assistenziale ospedaliera.

La qualità è un fenomeno dinamico e multidimensionale; secondo la certificazione ISO- 9000.2008 (International Standard for Organizations) la qualità in sanità è l'insieme delle caratteristiche di un prodotto o servizio che gli conferiscono la capacità di soddisfare bisogni espressi o impliciti, tenendo conto anche delle esigenze degli operatori.

Con la sigla ISO 9000 si identifica una serie di normative e linee guida sviluppate dall'Organizzazione internazionale per la normazione che definiscono i requisiti per la realizzazione all'interno di un'organizzazione di un sistema di gestione della qualità, al fine di condurre i processi aziendali, migliorare l'efficacia e l'efficienza nella realizzazione del prodotto e nell'erogazione del servizio, ottenere e incrementare la soddisfazione dell'utenza.

Per questo è stato necessario implementare un sistema di verifica della qualità, dal carattere organizzativo e gestionale, per monitorare e misurare i processi che hanno

impatto diretto sull'esito del servizio e cura dei pazienti, per stabilire una precisa matrice di responsabilità e prevenire le criticità.

Documenti correlati