7.2 Metodologia applicata
7.3.3 Valutazioni degli impatti sull’ambiente
L'analisi dei flussi di traffico è stata utile per ottenere il quadro generale di aumento del traffico dovuto agli scenari proposti. Per valutare gli impatti sull’ambiente sono stati, invece, analizzati due dei cinque scenari visti finora tramite una procedura LCA con i metodi visti nel paragrafo 7.2.1. Gli scenari presi in esame sono il primo, il più attuale, il terzo, che si avvicina maggiormente alle linee guida del nuovo piano regionale siciliano.
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Nelle Tabella 30, Tabella 31, Tabella 32 sono stati riportati tutti i percorsi presi in considerazione (centroide-impianto), riportando per ognuno degli stessi le caratteristiche ad esso associati al fine di poter identificare il peso dei diversi fattori all’interno della funzione costo di trasporto. Come si vede per ogni percorso sono stati associati: la distanza centroide impianto (km), il flusso di RSU (t) e numero di mezzi utilizzati ogni giorno.
Tabella 30: Scenario 1- Percorso dai centroidi alle discariche.
Nome località (Centroide) Flusso RSU (t/giorno) Numero mezzi utilizzati (20t) Percorso Centroide - Discarica Distanza Centroide Discarica (km solo andata) Acireale 131 7 Acireale-Motta 21 Agrigento 139 7 Agrigento-Siculiana 20 Bagheria 119 6 Bagheria-Palermo 30 Biancavilla 212 11 Biancavilla-Motta 20 Caltagirone 72 4 Caltagirone-Catania 60 Caltanissetta 77 4 Caltanissetta-Gela 63 Catania 336 17 Catania-Catania 22 Corleone 61 3 Corleone-Partinico 37 Enna 97 5 Enna-Enna 6
Gangi 15 1 Ganci-Castellana Sicula 44
Gela 85 4 Gela-Gela 14
Giarre 87 4 Giarre-Motta 32
Licata 80 4 Licata-Siculiana 37
Mazzara Vallo 90 5 Mazzara Vallo-Campob. di Mazzara 16
Messina 169 8 Messina-Mazzarrà 52 Milazzo 141 7 Milazzo-Mazzarrà 19 Noto 64 3 Noto-Augusta 53 Palermo 558 28 Palermo-Palermo 12 61 3 Partinico-Palermo (3) 17 47 2 Partinico-Partinico (2) 4 Ragusa 208 10 Ragusa-Ragusa 12 S. T. Riva 63 3 S.T.Riva-Mazzarrà 92 S. A. Militello 58 3 S.A.Militello-Mazzarrà 59 Sciacca 61 3 Sciacca-Sciacca 10 Siracusa 221 11 Siracusa-Augusta 23
Termini Imerese 72 4 Term.Imerese-Castellana Sicula 65
Trapani 211 11 Trapani-Trapani 21
SCENARIO 1 Centroide --> Discarica
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Tabella 31: Scenario 3 – fase A – Percorso dai centroidi agli impianti di TMB.
Tabella 32: Scenario 3 – fase B – Percorso dagli impianti di TMB ai cementifici.
Nome località (Centroide) Flusso RSU (t/giorno) Numero mezzi (20t) Percorso Centroide - TMB Distanza Centroide TMB (km solo andata) Acireale 131 7 Acireale-Motta 21 Agrigento 139 7 Agrigento-Siculiana 20 Bagheria 119 6 Bagheria-Palermo 30 Biancavilla 212 11 Biancavilla-Motta 20 Caltagirone 72 4 Caltagirone-Catania 60 Caltanissetta 77 4 Caltanissetta - Siculiana 74 Catania 336 17 Catania - Motta 9 Corleone 61 3 Corleone - Palermo 59
Enna 97 5 Enna - Motta 74
Gangi 15 1 Ganci - Palermo 99
Gela 85 4 Gela - Siculiana 91
Giarre 87 4 Giarre-Motta 32 Licata 80 4 Licata-Siculiana 37 Mazzara Vallo 90 5 Mazzara del Vallo - Siculiana 81 Messina 169 8 Messina-Mazzarrà 52 Milazzo 141 7 Milazzo-Mazzarrà 19
Noto 64 3 Noto - Catania 74
Palermo 558 28 Palermo-Palermo 12 Partinico 108 5 Partinico-Palermo 17 Ragusa 208 10 Ragusa - Catania 74 S. T. Riva 63 3 S.T.Riva-Mazzarrà 92 S.A. Militello 58 3 S.A.Militello-Mazzarrà 59 Sciacca 61 3 Sciacca - Siculiana 44 Siracusa 221 11 Siracusa - Catania 44 Termini Imerese 72 4 Termini Imerese - Palermo 52 Trapani 211 11 Trapani - Palermo 78
SCENARIO 3A - Centroide --> Imp. Trattamento Meccanico Biologico (TMB)
Nome località (TMB) Flusso CSS (t/giorno) Numero mezzi (20t) Percorso TMB - Cementificio Distanza TMB - Cementificio (km solo andata)
Motta S.A. 368 18 Motta S.A. - Ragusa 97
357 18 Palermo - Isola delle Femmine 15
130 7 Palermo - Porto Empedocle 144
Siculiana 227 11 Siculiana - Porto Empedocle 10
Mazzarrà S.A. 184 9 Mazzarrà S.A. - Augusta 179
Catania 241 12 Catania - Modica 97
SCENARIO 3B Imp. Trattamento Meccanico Biologico (TMB) --> Cementificio
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L’analisi sviluppata tramite la procedura SimaPro è relativa alla scelta di limitare lo studio e la corrispondente quantificazione degli impatti ambientali agli scenari di gestione dei rifiuti solidi urbani ipotizzati e precedentemente descritti.
L’EcoIndicator 99 suddivide gli impatti sull’ambiente in 11 categorie (cancerogenicità, effetti respiratori da inquinanti organici e inorganici, cambiamenti climatici, radiazioni, ozono stratosferico, ecotossicità, acidificazione/eutrofizzazione, uso del suolo, minerali, combustibili fossili), successivamente aggregate in tre macrocategorie principali: salute umana, qualità dell’ecosistema e consumo di risorse.
In tale metodo di valutazione degli impatti è stato utilizzato l’approccio gerarchico e i risultati dell’analisi sono espressi nei grafici in punti (Pt o MPt: millesimi di Pt) che è l’unità di misura che il software utilizza per attribuire un valore numerico all’impatto ambientale.
L’immissione dei dati all’interno del SimaPro, presi da riferimenti aziendali e in letteratura, all’interno della sezione “Processi” del software, ha permesso di assemblare i vari processi e ottenere una completa analisi dei dati nella loro totalità.
Lo sviluppo della procedura ha reso necessaria l’assunzione di alcune ipotesi di base, le quali sono di seguito elencate:
• è stata ipotizzata l’esistenza di impianti di recupero per le frazioni in uscita dalle unità di selezione e trattamento (carta, plastica, materiali ferrosi, materiali non ferrosi). Tali impianti, uno per ogni frazione merceologica che tratta il relativo flusso proveniente da tutte le unità di selezione, sono stati localizzati in una posizione baricentrica della regione Sicilia calcolando una distanza media tra impianti di selezione ed impianti di recupero pari a 100 km;
• per il trasporto dei materiali recuperabili dalle unità di selezione agli impianti di recupero sono stati utilizzati mezzi di trasporto di dimensioni ridotte (3.5 - 7 t) in funzione dei quantitativi da trasportare;
• i consumi per tonnellata di rifiuto trattato nell’unità di selezione e trattamento dei TMB sono stati ipotizzati pari a circa 0.051 kWh per il consumo dell’elettricità e a 0.01 MJ il consumo di combustibile;
• l’impianto di recupero della plastica ha i seguenti i consumi per tonnellata di rifiuto trattato dell’impianto di recupero della plastica sono stati ipotizzati pari: pari a circa 0.0381 kWh per il consumo dell’elettricità e a 0.65 MJ il consumo di combustibile;
• le unità “Cementifici” alimentati con CSS sono state modellate con impianti di incenerimento per rifiuti solidi urbani.
I dati di efficienza di recupero degli impianti sono stati desunti da letteratura e variano in funzione della tipologia di impianto:
• impianto recupero materiali ferrosi: 80%; • impianto recupero materiali non ferrosi: 88.35%; • impianto recupero carta e cartone: 85.5%;
• impianto recupero plastica:LDPE 34.2% - LLDPE 21% - PP 4.8% I grafici seguenti riportano il risultato del calcolo per i scenari presi in considerazione.
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Complessivamente si evidenzia che il consumo dei combustibili fossili è in assoluto l’impatto maggiore. Altri impatti significativi sono i danni causati alla respirazione da composti chimici inorganici e gli impatti sul cambiamento climatico.
Scenario 1
L’applicazione del metodo Eco-indicator99 (H) al primo scenario ha mostrato come i centri di produzione maggiormente impattanti siano, ovviamente (date le diversioni), quelli di Catania e Palermo. In particolare, in riferimento alle diverse componenti esaminate, il centroide di Catania determina un impatto di circa 7 MPt, mentre Palermo si attesta a circa 17MPt. Le componenti più influenti sugli impatti sono da collegare al trasporto su strada dei rifiuti dai centri di produzione agli impianti di smaltimento, in questo caso le discariche. Trattasi dei “combustibili fossili” e degli “inquinanti inorganici”, i quali sono in netta prevalenza rispetto alle altre.
Gli impatti dovuti agli altri centri sono quasi trascurabili, eccetto quelli di Biancavilla, Messina, Ragusa, Siracusa e Trapani che si attestano a circa 1,5÷2 MPt.
I suddetti impatti sono direttamente proporzionali ai costi di trasporto, che a loro volta dipendono dai quantitativi di rifiuti da trasportare. Nel complesso l’impatto dovuto al trasporto su gomma è preponderante (90%) rispetto all’impatto dovuto all’utilizzo delle discariche (10%).
La Figura 60 mostra la caratterizzazione degli impatti generati dalla fase di trasporto dei rifiuti, dai centroidi di produzione alla discariche.
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185 Scenario 3 - fase A
La fase A , che prevede il trasporto degli RSU recuperati da raccolta differenziata verso gli Impianti di Trattamento Meccanico Biologico, evidenzia (Figura 61), come nel caso dello scenario 1, un elevato impatto del trasporto dei rifiuti dal centroide di Palermo. L’impatto, anche se in misura minore rispetto a quello di Palermo, è notevole anche per i centri di produzione di Catania, Biancavilla, Ragusa, Siracusa, Trapani e Acireale (da 6 a 18 MPt). Anche in questo caso, le componenti maggiormente impattanti sono i “combustibili fossili” e gli “inquinanti inorganici”.
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187 Scenario 3 – fase B
La fase B riportata nella Figura 62, considera il trasporto del CSS dagli impianti di TMB ai cinque cementifici presenti in Sicilia (Modica, Ragusa, Augusta, Isola delle Femmine, Porto Empedocle).
L’analisi dei dati ottenuti evidenzia che il flusso che determina il maggiore impatto (17 MPt) è in uscita dall’impianto di Motta S. Anastasia, in esso infatti vengono trattati i RSU dei centroidi di tutta la Sicilia Nord Orientale.
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