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IL SETTORE CALCIO

2.3 STRATEGIE E VANTAGGIO COMPETITIVO NEL CALCIO

2.3.4 Il vantaggio competitivo nel calcio

Analogamente alle varie imprese che operano nei più disparati settori dell’economia, anche le società di calcio, per attuare la loro strategia e raggiungere gli obiettivi e i traguardi prefissati, devono tenere conto delle proprie competenze nel complesso, identificando quelle che permettono il raggiungimento di un vantaggio rispetto ai

133 Il diagramma è tratto da U. Lago, A. Baroncelli, S. Szymanski, (2004)” Il business del calcio. Successi sportivi e rovesci

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competitors.134 Soltanto una corretta identificazione dei propri punti di forza e di debolezza, nonché dei vantaggi competitivi già acquisiti o acquisibili, permetterà ai

club di definire il giusto percorso per raggiungere successi sportivi e soddisfacenti

risultati economico finanziari.135

Le competenze che consentono di ottenere un vantaggio competitivo che sia difendibile nel lungo periodo sono quelle più difficilmente imitabili; tra queste, per esempio, si possono elencare per le società di calcio136:

 la reputazione;

 l’organizzazione societaria;  l’innovazione;

gli asset intangibili.

La reputazione, in particolare, è una capacità distintiva che il prodotto o la marca guadagnano per effetto della posizione conquistata sul mercato; è rappresentata dall’esperienza positiva che i consumatori hanno sperimentato sul prodotto stesso o sulla marca. Questa fonte di vantaggio competitivo è senza dubbio una delle più difficili da imitare; essa, infatti, a differenza delle risorse strategiche, non può essere acquistata sul mercato, ma deve essere sviluppata internamente, in un arco di tempo piuttosto lungo. In Italia, società come la Juventus, l’Inter o il Milan hanno sviluppato una storia ultracentenaria fatta di successi e soddisfazioni che è difficilmente imitabile nel breve periodo. Ciò permette a queste società di stipulare i più ricchi contratti di sponsorizzazione e attrarre i migliori calciatori e tecnici, nonché di avere un ingente numero di tifosi al seguito.137

La struttura organizzativa, intesa come fonte di vantaggio competitivo, è quell’insieme di rapporti non solo economici, ma soprattutto sociali, che l’impresa intrattiene con altre aziende o con i clienti. Si tratta di rapporti spesso molto più ricchi, che vanno oltre i meri rapporti economici, perché includono elementi come la fiducia e

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Lago U., Baroncelli A., Szymanski S., (2004) ”Il Business del calcio. Successi sportivi e rovesci finanziari”, Egea, Milano,pag.170

135

Ibidem pag.181

136

Lago U., Baroncelli A., Szymanski S., (2004) ”Il Business del calcio. Successi sportivi e rovesci finanziari”, Egea, Milano,pagg.187

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l’esperienza personale, che sono di difficile imitazione e rappresentano, quindi, una competenza distintiva importantissima.138 Essa consente, spesso, di generare profitti più elevati rispetto ai costi sostenuti. Nel mondo del calcio, un eccellente esempio di struttura organizzativa, intesa come competenza distintiva, è il Manchester United (lo stretto legame club-tifosi ha permesso a questa società di costruire una lunga serie di successi).

Tra i vantaggi intangibili non si può non annoverare l’innovazione. Con tale termine si intende non solo la creazione di nuovi prodotti, ma anche il miglioramento di quelli già esistenti. E’ quindi necessario che l’innovazione sia in grado di remunerare per intero il capitale che l’ha generata e che la spesa sostenuta dalla società risulti minore rispetto a quella delle altre imprese che operano nello stesso mercato.139 Nell’ambito calcistico le innovazioni possono riguardare l’aspetto tattico (un particolare schema di gioco), una formula manageriale, ecc.. E’ facile intuire come questi elementi siano difficilmente difendibili, per la natura stessa del business del calcio, diventato ormai un gioco seguito da tutti i media e da un pubblico che aumenta continuamente.

Fondamentale per raggiungere un vantaggio duraturo è ancora la creatività e

l’avanguardia dei componenti di ogni club (il possesso di strutture di allenamento di

ultima generazione, la cura dei propri atleti non solo in chiave fisica ma anche psicologica). A tal proposito, ancora una volta, la società italiana leader in questo settore è l’A.C. Milan, che è stata la prima ad avanzare il progetto di MilanLab: un centro di ricerca scientifica ad alto contenuto tecnologico per monitorare le prestazioni fisiche e l’evoluzione di ogni singolo atleta.

Gli asset immateriali, o intangibili (ad esempio il sapere e la capacità di farlo fruttare), a differenza di quelli materiali (che sono potenzialmente disponibili a tutti gli operatori economici e che quindi tendono a trasformarsi rapidamente in “commodities”), assumono un ruolo fondamentale perché sono di difficile duplicazione e spesso irripetibili.140

138

Hamel, G. Prahalad, C. K. (1990). “The core competence of the corporation”. Harvard Business review, May-June, pagg.79-91;

139 Stuart T.E., (2000)“Interorganizational alliances and the Performance of firms: a study of growth and innovation rates in a

high-technology industry”, Strategic Management Journal, vol.21, pagg. 791-811

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Utilizzando sapientemente le risorse a propria disposizione, le società calcistiche facilitano l’incremento dei propri profitti e l’acquisto di nuove quote di mercato a danno dei concorrenti: come già accennato in precedenza, la capacità dei manager risiede nell’analizzare attentamente sia l’ambiente interno che quello esterno alla società, per individuare quelle che possono essere competenze distintive, su cui basare la propria strategia di mercato. Le competenze, proprio perché distintive, sono difficilmente imitabili e permettono alla società che le detiene di mantenere nel tempo una posizione dominante rispetto ai competitors.141

Fino ad ora, volutamente, non è stato citato come vantaggio competitivo il possesso di ingenti risorse finanziarie, anche se intuitivamente si può pensare che l’uguaglianza “migliori calciatori=vittorie”, sia operazione vincente. Malgrado non manchino eccellenti esempi di gestione di società di calcio “provinciali”, è raro che venga colmato il notevole gap competitivo con le grandi imprese calcistiche. Per fermarsi alla situazione italiana, è agevole rimarcare come le grandi squadre milanesi e torinesi finiscano con il monopolizzare il primato nel campionato nazionale, mentre eccezionali sono i casi in cui la supremazia delle stesse è stata interrotta dalle sporadiche vittorie di squadre assai meno titolate.

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