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3 CE3 – ESCLUSIONE DELLE AREE INTERESSATE DA FENOMENI DI FAGLIAZIONE

3.4 APPLICAZIONE DEL CRITERIO .1 Generalità e dati utilizzati

3.4.6 Verifiche successive al 2015

Le verifiche effettuate successivamente alla consegna della CNAPI del 2015 hanno evidenziato la pubblicazione di due aggiornamenti del database DISS (Database of Individual Seismogenic Sources).

In primo luogo il 21/07/2015 sono stati resi disponibili i dati della versione 3.2.0 che, oltre a contenere alcune modifiche delle sorgenti che non hanno avuto impatto sulle aree CNAPI,ha introdotto una nuova tipologia di sorgente rispetto alle precedenti versioni del DISS. Si tratta di una struttura litosferica regionale, denominata Subduction Zone ITSD001 “Calabrian Arc”. Considerando quanto contenuto nella relazione descrittiva che ha accompagnato la pubblicazione di tale versione nel contesto dell’utilizzo del database DISS nella stima dei possibili fenomeni di fagliazione superficiale, non si sono ravvisate

possibilità di eventi di fagliazione superficiale a terra connessi con la SDZ dell’arco calabro. In quanto:

 nel settore settentrionale dell’area non è più attivo il processo di subduzione, essendosi verificata la saldatura del wedge orogenico dell’Appennino meridionale con i carbonati dell’avampaese costituenti il substrato autoctono dell’avanfossa.

 nel settore meridionale, tuttora attivo, l’emergenza in superficie della SDZ può essere ubicata, soprattutto grazie ai profili sismici a riflessione eseguiti nella piana abissale ionica (fig. CROP), al bordo esterno del cuneo accrezionario situato nel basso Ionio; all’interno del medesimo cuneo sono presenti alcune faglie inverse considerate sismogenetiche e inserite nel DISS 3.2.0 (vedi zone composite da ITCS095 a ITCS099 in figura 3/3). Comunque queste strutture hanno la potenziale zona di emergenza in mare.

Pertanto si è ritenuto che tale struttura non comporti esclusioni relativamente al criterio CE3.

Fig. 3/3 Strutture del catalogo DISS v. 3.2.0 in Italia meridionale con evidenziata la zona di

Successivamente, il 24/04/2018 è stata pubblicata da INGV, la versione 3.2.1 (aggiornata a luglio 2016), del database DISS (DISS Working Group, 2018) (fig. 3/4).

Le modifiche introdotte da questa versione hanno da un lato portato a nuove esclusioni e dall’altro ad alcune teoriche reintegrazioni di territori precedentemente esclusi in base alla precedente versione. Tuttavia, nello spirito della GT29 dell’ISPRA e alla luce della dichiarazione INGV che accompagna la pubblicazione del catalogo DISS3, si è ritenuto che l’esclusione da applicare rispetto alla pericolosità da fagliazione debba essere effettuata in modo cautelativo e quindi debba essere operata sommando le coperture delle versioni del DISS successive a quella utilizzata nella prima realizzazione della CNAPI (versioni 3.1.1, 3.2.0 e 3.2.1).

Per effettuare le verifiche su eventuali interazioni tra le aree potenzialmente idonee e la somma dei cataloghi DISS si è applicata la procedura indicata per il 1°livello di analisi (punto 3.4.2).

Per quanto attiene il catalogo ITHACA, dato che viene dichiarato da ISPRA come in continuo aggiornamento, si è proceduto ad un monitoraggio specifico effettuando periodiche verifiche riguardo le zone interessate dalle aree CNAPI. In alcuni casi è stato rilevato l’inserimento nel catalogo di nuove strutture interferenti con la CNAPI e sono state apportate modifiche, portando a nuove esclusioni.

3Dahttp://diss.rm.ingv.it/diss/index.php/21-downloads/12-downloads (Disclaimer notice) si legge: “… The Database was designed as "work in progress", and as such it is open to later additions and improvements.

For these reasons and due to its intrinsic nature, the Database cannot be guaranteed to be complete, accurate and updated in any part, and will be subjected to successive revisions. Although the Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia makes every effort to supply the best available information on seismogenic processes, no warranty, expressed or implied, is provided as to the accuracy and reliability of all the data supplied in the Database. Users are cautioned to consider carefully the provisional nature of the data and information before using it for decisions that concern personal or public safety or in relation with business involving substantial financial or operational consequences. Conclusions drawn from this Database, or actions undertaken on the basis of its contents, are the sole responsibility of the user.”

Fig. 3/4 Strutture del catalogo DISS v. 3.2.1 (da webgis suhttp://diss.rm.ingv.it/diss/)

3.5 CONCLUSIONI

L’utilizzo dei due cataloghi sopra descritti ha permesso di applicare il criterio CE3 utilizzando lo stato dell’arte nella conoscenza delle potenziali faglie capaci presenti sul territorio nazionale; tale conoscenza è sicuramente incompleta, come esplicitamente riconosciuto dai compilatori di tali cataloghi e come testimoniato dal frequente aggiornamento dei cataloghi stessi alla luce dei nuovi dati

Nella guida SSG-9 (IAEA 2010) il problema viene esplicitamente affrontato al cap. 3, raccomandando l’esecuzione di indagini (rilievi di dettaglio in superficie, geofisica,

di escludere la presenza di faglie o, se presenti, la loro potenziale attivazione. Nella fase di screening a scala nazionale, l’utilizzo dei dati disponibili, effettuato includendo conservativamente anche le strutture esplicitamente dichiarate incerte, ed utilizzando un buffer per tenere in conto l’incertezza nell’ubicazione dettagliata delle strutture, permette una notevole riduzione del rischio fagliazione nelle aree non escluse ma chiaramente non elimina la necessità di specifici studi di dettaglio nelle successive fasi di caratterizzazione.

3.6 BIBLIOGRAFIA Guide IAEA:

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DISS Working Group (2015). Database of Individual Seismogenic Sources (DISS), Version 3.2.0: A compilation of potential sources for earthquakes larger than M 5.5 in Italy and surrounding areas. http://diss.rm.ingv.it/diss/, Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia; doi:10.6092/INGV.IT-DISS3.2.0.

DISS Working Group (2018). Database of Individual Seismogenic Sources (DISS), Version 3.2.1: A compilation of potential sources for earthquakes larger than M 5.5 in Italy and surrounding areas. http://diss.rm.ingv.it/diss/, Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia; doi:10.6092/INGV.IT-DISS3.2.1

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4 CE4 – ESCLUSIONE DELLE AREE CARATTERIZZATE DA RISCHIO E/O