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LE VICENDE DEL COMMERCIO INTERNAZIONALE ITALIANO

DAL 1871 AL 1938

Alberto Capanna e Ottavio Messori, Gli scambi commerciali ilell'Iialia

con l’estero dalla costituzione del Regno ad oggi. (Collana di propaganda c studi della Confederazione fascista dei lavoratori del commercio), U nione editoriale d'Ita­ lia, Roma, 1940. U n voi. in 8° di X V I-276 pp. con 20 tabelle statistiche e 77 gra­ fici fuori testo. Prezzo L. 20.

N ella prima delle tre parti in cui si divide il volume, dopo una introduzione riassuntiva delle principali teorie economiche sul commercio estero, si descrivono la politica commerciale e doganale italiana dalla fondazione del Regno con una ampia analisi sul sistema attualmente vigente; i fattori di varia natura che possono in­ fluire sull’andamento del commercio estero, quali le correnti dottrinarie, le necessità di carattere finanziario, g li avvenimenti politici, il movimento migratorio, l'incre­ mento demografico, il tenore di vita della popolazione e lo sviluppo produttivo nazionale.

N ella parte seconda g li autori in un campo pur largamente mietuto dagli stu­ diosi, riescono a chiarire alcuni punti rimasti oscuri per la difficoltà di disporre di dati omogenei.

Sono note le difficoltà che si incontrano per interpretare le statistiche ufficiali del commercio con l’estero, specialmente nel periodo antecedente alla guerra mon­ diale. Inesatta e non curata registrazione delle merci di transito, quando si tratta di merci esenti da dazio, errori nelle rilevazioni della quantità e qualità, originati dalle dichiarazioni degli interessati non sempre controllate dal fisco per le merci non soggette a dazio, difformi criteri seguiti nell’accertamento per quelle soggette a dazio, considerandosi ora il peso lordo, ora il peso netto, ora il peso netto legale (detra­ zione di una tara presuntivamente fissata, qualunque fosse in realtà). Per la deter­ minazione dei valori delle merci si è adottato in Italia fino al 1921 il sistema dei valori stabiliti d’ufficio, mentre in seguito prevalse il sistema dei valori effettivi risultanti dalle dichiarazioni degli interessati. Ambi i sistemi hanno offerto in pratica proprii inconvenienti che si sono cercati di eliminare apportando correzioni varie a cura dell’Istituto centrale di statistica.

Altri errori si possono incontrare ancora per quanto si riferisce ai paesi di provenienza e di destinazione delle merci per l ’imperfetto metodo di rilevazione, che la tecnica perfezionata va attualmente sempre più eliminando.

G li autori, prendendo le mosse da un’indagine compiuta da A. Pellegrini, lim i­ tatamente al periodo dal 1903 al 1933, hanno cercato di completarla, risalendo agli anni intercorrenti fra il 1861 ed il 1903 e aggiornandola a tutto il 1938, per costruire una serie omogenea dei valori delle importazioni ed esportazioni. Fra gli accorgimenti adottati per procedere all’opera di revisione delle statistiche ufficiali,

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L E V I C E N D E D E L C O M M E R C IO I N T E R N A Z I O N A L E I T A L I A N O 263 meritano di essere ricordati : la revisione della composizione del commercio speciale di importazione e di esportazione sulla base dei criteri adottati a partire dal 1930, la quale per altro si potè compiere solo a partire dal 1877, risultando da tale anno i valori delle temporanee importazioni ed esportazioni; rettifica dal 1881 in poi delle grandi quattro categorie del movimento commerciale, secondo la natura dei prodotti; presa in considerazione dal 1919 al 1931 delle merci importate in conto riparazioni per le quali nelle statistiche ufficiali apparivano le quantità c non i valori; aumento per alcuni anni, fino al 1921, dei valori delle importazioni e delle esporta­ zioni per tener conto di alcuni coefficienti di correzione consigliati dall'Istituto cen­ trale di statistica.

Le cifre cosi rettificate sono state poi ridotte in lire-merci aventi costante po­ tere di acquisto, per eliminare l'influenza del fattore monetario, è stato all’uopo adottato un numero-indice dei prezzi interni delle merci all’ingrosso.

I risultati delle complesse elaborazioni sono esposti in numerose e chiare ta­ belle, completate da indovinati grafici inseriti in appendice al volume, la cui parte terza è dedicata appunto al commento analitico degli elaborati, condotto con cautela c perizia: molto interessanti sono i confronti tra il movimento per alcune singole merci o gruppi di merci, tra produzione, importazione ed esportazione, e le rifles­ sioni sull'andamento degli scambi per provenienza e destinazione.

In base alle rettifiche apportate, il movimento complessivo del commercio estero, presenta un andamento secolare ed un movimento ciclico e vi è correla­ zione tra l’andamento delle importazioni e quello delle esportazioni? L’indagine si presenta agevole, per cause varie, per il 1911-1913, e non per il periodo succes­ sivo ; essa avrebbe potuto essere maggiormente approfondita, se si fosse tenuto pre­ sente lo studio classico, condotto con finezza e profondità di analisi incomparabili dallo Jannaccone : « Le relazioni fra commercio internazionale, cambi esteri e circo­ lazione monetaria nel quadriennio 1871-1913 », pubblicato ne « L a riforma sociale» del 1918, e riprodotto nel volume « Prezzi e mercati » (Torino, Einaudi, 1936). L'opera, altamente meritoria, degli autori va lodata perché mette a disposi­ zione degli studiosi un materiale imponente, in prima approssimazione elaborato, il quale forse suggerirà di modificare alcune conclusioni riguardo a particolari ed importantissimi aspetti della nostra vita economica nazionale.

Le cifre ufficiali dal 1861 al 1938 concludono sempre con il cosidetto sbi­ lancio commerciale (eccedenza di valori delle importazioni di merci sui valori delle esportazioni); fa eccezione l’anno 1871, in cui le esportazioni superano le impor­ tazioni per 113 milioni.

Secondo le cifre rettificate si ha :

1) U n saldo attivo (eccedenza di esportazioni sulle importazioni in 11 anni e precisamente nel 1871-1872-1876-1878-1880-1881-1882-1883-1894-1897-1899);

2) U n saldo passivo (sbilancio commerciale) attenuato, in alcuni anni assai sensibilmente.

N e l primo decennio (1861-1870) in complesso si ha un miglioramento di 859,7 milioni, con una media annua di 85,9 m ilioni. V i concorre, con 247,8 milioni, l ’anno 1861, nel quale secondo le cifre ufficiali, il saldo passivo risultava invece di 343,3 milioni, mentre secondo quelle rettificate, di appena 95,5 milioni :

ECCEDENZA DELLE IM PORTAZIONI SULLE ESPORTAZIONI (esclusi i metalli preziosi) in milioni di lire correnti

valori ufficiali valori rettificati miglioramento ( + )

(a) (b) (c » a — b) 1861 3 4 3 .3 9 5 .5 + 2 4 7 .8 1 8 6 2 2 5 3 .4 1 9 5 .8 + 5 7 .6 1 8 6 3 2 6 8 .5 2 0 5 .2 + 6 3 .3 1 8 6 4 4 1 0 .3 3 5 3 .0 + 5 7 .3 1 8 6 5 4 0 7 .6 3 5 1 .8 + 5 5 .8 1 8 6 6 2 5 5 .7 1 9 4 .4 + 6 1 .3 1 8 6 7 1 5 2 .2 7 9 .0 + 7 3 .2 1 8 6 8 1 0 9 5 3 0 .9 + 7 8 .6 1 8 6 9 1 4 3 .6 6 4 .4 + 7 9 .2 1 8 7 0 13 9 .1 6 3 .5 + 7 5 .6 — 2 4 8 3 .2 — 1 6 3 3 .5 + 8 5 9 .7

I valori del predetto periodo sono espressi in lire correnti, il numero indice dei prezzi adottato risalendo soltanto al 1870: per g li anni successivi, come si è già detto, i valori rettificati sono stati ridotti in lire aventi potere di acquisto uguale a quello del 1938. G li autori del volume in esame opportunamente mettono in evi­ denza le differenze risultanti tra i valori ufficiali espressi in lire correnti e i valori rettificati aventi lo stesso potere d'acquisto, nelle eccedenze d elle importazioni sulle esportazioni e nei saldi attivi e passivi. Il confronto è senza dubbio interessante; mi sembra tuttavia che sia più conclusivo se esso si effettui riducendo anche i valori ufficiali alla stessa unità monetaria. H o proceduto al calcolo che espongo soltanto nei saldi e secondo i periodi adottati per ragione di omogeneità dagli autori.

Il primo periodo, 1861-1870, di cui si è fatto cenno, è caratterizzato dal compimento della unificazione del Regno con l'annessione del V eneto prima e delle provincie romane in seguito.

Ecco le caratteristiche degli altri sei periodi : 2°, 1871-1880 immutata composizione territoriale;

3°, 1881-1897, perturbazioni nel campo economico, finanziario e commerciale; periodo di transizioni e di assestamento;

4°, 1898-1913, grande sviluppo dell’economia nazionale; 5°, 1914-1920, conflitto mondiale;

6°, 1921-1929, crisi d ell’immediato dopo guerra e ripresa dell’economia na­ zionale ;

7°, 1930-1938, depressione m ondiale: forti ostacoli al commercio estero in relazione anche dell'autarchia economica.

La seguente tabella mette in evidenza lo scarto esistente nei saldi attivi e passivi delle importazioni sulle esportazioni complessivamente, per ogni periodo con­ siderato, a seconda che si considerino i valori rettificati od i valori ufficiali. Trattan­ dosi di periodi diversamente estesi, si è calcolata la media annua.

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LE VICENDE DEL COMMERCIO INTERNAZIONALE IT A U A N O 265

ECCEDENZA (—) O DEFICIENZA ( + ) DELLE IM PORTAZIONI SULLE ESPORTAZIONI IN M ILIONI D I LIRE CON POTERE D I ACQUISTO 1938

valori ufficiali valori rettificati miglioramento (-f )

peggioramento (— ) (a) (b) (c — a — b) 1871-1880 — 5.430,98 + 511,11 + 5.942,09 1881-1897 — 24.635,14 — 12.159,80 + 12.475,34 1898-1913 — 57.311,84 — 43.894,90 • q . 13.412,92 1914-1920 — 80.607,29 — 80.077,92 + 529,37 1921-1929 — 51.355,54 — 48.002,26 + 3.354,28 1930-1938 — 25.628,79 — 26.272,31 + 643,51 Media annua 1871-1880 — 543 + 51 q . 594 1881-1897 — 1.902 — 715 + 1.187 1898-1913 — 3.582 — 2.712 + 870 1914-1920 — 11.512 — 11.440 q . 72 1921-1929 — 5.706 — 5.333 + 337 1930-1938 — 2.847 — 2.919 — 72

Salvo che nell'ultimo periodo (1930-1938) in cui i saldi passivi (eccedenza delle importazioni sulle esportazioni) nei valori rettificati presentano un lieve peg­ gioramento, in tutti gli altri periodi, i valori rettificati presentano sensibili m iglio­ ramenti specialmente nei primi tre; nel decennio 1871-1880 anzi, mentre secondo le cifre ufficiali, vi è una eccedenza di importazioni di 5.430,90 milioni, con una media annua di 543 milioni, secondo i valori rettificati le esportazioni superano le importazioni per 511 milioni, con media annua di 51,1 milioni, con un migliora­ mento quindi di 594 m ilioni; il quale si eleva a milioni 1.187 nel periodo 1881-1897 e tocca ancora i milioni 870 nel 1898-1913.

La perfezionata tecnica nelle rilevazioni del commercio estero tende ad elim i­ nare anzi annullare cosi le imperfezioni che prima si lamentavano.

N eg li ultimi anni le cifre ufficiali coincidono quasi con quelle rettificate. La differenza di 643.51 in complesso per il periodo 1930-1938 è dovuta ai primi due anni 1930 e 1931; per g li anni successivi i valori ufficiali coincidono con i valori rettificati.

T ogliendo le cifre da una delle numerose tabelle in cui è messo in evidenza il valore del commercio speciale per abitante per ogni anno, ho calcolato le medie quinquennali e quindi il numero indice prendendo per base il quinquennio 1 8 7 1 -1876.

MEDIA QUINQUENNALE

DEL VALORE DEL COMMERCIO SPECIALE PER ABITANTE (in lire-merci con potere di acquisto 1938)

P e r i o d o I m p o r t a z i o n i C i f r e N u m e r o a s s o l u t e i n d i c e K s p o r t a z i o n i C i f r e N u m e r o a s s o l u t e i n d i c e K c c e d e i u a d e l l e i m p o r t a z i o n i s u l l e e s p o r t a z i o n i ( — ) o d e l l e e s p o r t a z i o n i s u l l e i m p o r t a z i o n i < + > 1871-1875 206,63 10 0 ,0 0 207,70 10 0 ,0 0 — 1,07 1876-1880 216,10 1 0 4 ,5 8 218,88 10 5 ,3 8 + 2,78 1881-1885 261.10 104.79 251,47 121,07 — 9,63 1886-1890 275.5'> 133,35 217,87 10 4 ,8 9 — 57.68 1891-1895 228.59 1 1 0 ,6 2 217,69 104,81 — 10.90 1896-1900 257.52 1 2 4 ,6 2 249,58 1 2 0 ,1 6 — 7.94 1901-1905 330.24 1 5 9 ,8 2 299,44 144,17 — 30.80 1906-1910 471.88 2 2 8 ,3 7 335,08 161,33 — 136.80 1911-1915 467.88 2 2 6 ,4 3 353,41 170,15 — 114.47 1916-1920 565.74 2 7 3 ,7 9 179,69 86,51 — 386.05 1921-1925 429.95 208,71 300,45 144,65 — 129.50 1926-1930 506.78 2 4 5 ,2 6 361,31 173,96 — 145.47 1931-1935 313.32 151,63 243,04 117,01 — 70.28 1936-1938 259.63 125,65 220,06 105,95 — 39.57

Tenuto conto della popolazione, le importazioni toccarono il massimo nel quinquennio 1916-1920 con un aumento del 173.74 % in confronto al 1871-1875, il quale si riduce al 25.65 nel triennio 1936-1938 : le esportazioni invece toccarono il massimo nel 1911-1915 con un aumento del 7 0 .1 5

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% su ll’origine, che a sua volta si riduce al 5.95 % nell’ultimo biennio. Quali siano le complesse cause influenti sull’andamento del commercio estero, è descritto minutamente nel pregevole volume del quale si è voluto mettere in evidenza qualche risultanza della laboriosa e meri­ toria elaborazione.

CORPORAZIONI D'ARTI E MESTIERI 267

CORPORAZIONI D ARTI E MESTIERI, BILANCIO DEL COM­

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