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Volumi dell’attività di ricovero del Meyer: anni 2004-2013

-5.000 10.000 15.000 20.000 25.000

Anno 2004 Anno 2005 Anno 2006 Anno 2007 Anno 2008 Anno 2009 Anno 2010 Anno 2011 Anno 2012 Anno 2013

Ricoveri Ordinari Day Surgery Day Hospital

14Il regime di ricovero si riferisce alla particolare modalità organizzativa di erogazione dell’assistenza ospedaliera. Esso si distingue in ricovero ordinario – che prevede l’assegnazione di un posto letto e la permanenza del paziente continuativa con pernottamento nella struttura ospedaliera – e in Day Hospital (Day Surgery se viene effettuata un’attività di tipo chirurgico), caratterizzato dalle seguenti condizioni: si tratta di un ricovero o di un ciclo di ricoveri programmato; è limitato ad una sola parte della giornata e non prevede il pernottamento nella struttura; fornisce prestazioni multi-professionali o pluri-specialistiche che necessitano di un tempo di esecuzione che si discosta in modo

Relativamente alle attività di ricovero, sia in regime di ricovero ordinario che diurno (day surgery e day hospital), il grafico precedente mostra come il Meyer, nel corso dei dieci anni presi in considerazione, abbia più che raddoppiato la propria capacità ricettiva.

Se si mette a confronto il 2004 col 2013, i ricoveri ordinari sono aumentati di circa il 30%, mentre sia l’attività di day surgery e quella del day hospital sono in pratica triplicate.

Come verrà ampiamente descritto di seguito, l’incremento dell’attività del Meyer nel corso degli anni non è stato meramente numerico: si è assistito infatti ad un mutamento importante di tipo qualitativo che ha interessato sia la tipologia dei casi clinici trattati dall’Ospedale che le modalità assistenziali messe in atto per gestire questo considerevole incremento di volumi, associato, come poi vedremo, anche ad un incremento della complessità delle diagnosi e delle cure e dei bisogni assistenziali dei pazienti, senza dover operare un eccessivo incremento di risorse (quanto meno non proporzionato all’incremento dell’attività).

Un primo importante aspetto di differenziazione tra il Meyer 2004 e quello attuale è rappresentato dal tipo di casi trattati.

Attraverso l’analisi della produzione specifica per Diagnosis Related Groups (DRG)15 è possibile stimare, relativamente ai ricoveri effettuati in regime ordinario, l’impatto assistenziale (in termini di risorse da impiegare e complessità delle prestazioni erogate) sulla struttura, ricorrendo ad un indicatore di sintesi, associato a ciascun DRG, che è il “peso relativo”16.

Poiché nel nostro Paese, negli anni considerati dall’analisi, si sono succedute tre differenti versioni del sistema DRG (in Italia è stata impiegata la versione DRG 10 fino al 2005, la versione 19 dal 2006 al 2008, infine a partire dall’anno 2009 la versione 24, attualmente in uso), con valori di pesatura differenti, è stato necessario ricondurre tutti i ricoveri ordinari dal 2004 in poi alla versione attuale (Versione 24.0 dei DRG), allo scopo di rendere confrontabili i dati di anni differenti, utilizzando le logiche e le tecniche di conversione (il cosiddetto “crosswalk”) tra le differenti versioni dei DRG statunitensi (Rif. Centers for Medicare &

Medicaid Services: www.cms.gov).

Attraverso questa ricostruzione, è possibile associare all’attività di ricovero ordinario erogata dal Meyer in ciascun anno un peso medio (media aritmetica dei pesi relativi DRG-specifici associati ai casi trattati) confrontabile.

15 DRG: Categoria di ricoveri ospedalieri definita in modo che essi presentino caratteristiche cliniche analoghe e richiedano per il loro trattamento volumi omogenei di risorse ospedaliere. Per assegnare ciascun episodio di ricovero ad uno specifico DRG sono necessarie le seguenti informazioni: la diagnosi principale di dimissione, tutte le diagnosi secondarie, tutti gli interventi chirurgici e le principali procedure diagnostiche e terapeutiche, l'età, il sesso e la modalità di dimissione. L’attribuzione viene effettuata mediante un algoritmo che analizza le suddette informazioni e determina il gruppo di appartenenza. (Fonte: Ministero della Salute).

16 Il peso relativo del DRG fornisce una misura del consumo medio di risorse associato ai ricoveri afferenti a ciascun DRG: maggiore è il peso e più elevato risulterà il carico assistenziale della corrispondente casistica.

Conseguentemente, il peso relativo può essere impiegato come indicatore proxy della complessità del ricovero, in

La tabella seguente mostra, per ciascun anno considerato, il numero di dimessi con DRG correttamente calcolato (quindi inviato correttamente in Regione per la remunerazione) ed il peso medio ricalcolato (che dà, come già ricordato, una stima, in questo caso media, delle risorse da impiegare per effettuare quel dato gruppo di prestazioni di ricovero e quindi della complessità della casistica trattata).

Tabella 1. Dimessi da ricovero ordinario e peso medio della casistica: anni 2004-2013

Anni Dimessi da RO con DRG correttamente calcolato Peso Medio (ricalcolato in base alla Versione 24.0 dei DRG)

2004 6.840 1,21

2005 6.865 1,28

2006 7.306 1,35

2007 7.329 1,36

2008 6.334 1,52

2009 7.930 1,43

2010 9.060 1,42

2011 8.938 1,45

2012 9.035 1,44

2013 8.875 1,44

Dai dati emerge in maniera evidente come dal 2004 al 2013 la complessità della casistica trattata (e quindi l’entità delle risorse necessarie per poterla erogare) sia notevolmente aumentata (si realizza un incremento percentuale del 19%) e che questo incremento sia stato, nel corso degli anni, progressivo.

In rosso viene segnalato un dato anomalo, relativo al 2008, relativamente al quale è necessario effettuare un piccolo approfondimento.

In apparenza potrebbe sembrare che, nel 2008, la complessità della casistica trattata dal Meyer abbia subito una notevole impennata rispetto agli anni precedenti, con valori che poi non sono stati più raggiunti negli anni successivi.

In realtà il 2008 presenta il numero più basso di dimissioni del decennio a causa della trasformazione dei posti letto del Dipartimento di Emergenza (che producevano ricoveri e quindi DRG) in posti letto di Osservazione Breve (che seguono un altro circuito remunerativo, correlato al fondo indistinto, per funzioni, che viene elargito dalla Regione all’ Azienda, comunque non DRG- correlato). La mancanza di questi ricoveri urgenti (circa un migliaio ed a bassa complessità) ha prodotto una mancata “diluizione” del peso medio dell’Ospedale e quindi un innalzamento “fittizio” dello stesso.

Infatti, applicando una tecnica che consente di correlare direttamente il peso ai volumi (la cosiddetta “casistica pesata” che non è altro che il prodotto tra il numero dei dimessi ed il peso relativo DRG-specifico) è possibile “normalizzare” l’andamento della complessità dei ricoveri negli anni, senza che questo sia influenzato eccessivamente dalla numerosità dei casi.

Il grafico successivo illustra l’evoluzione nel tempo dei dati dopo normalizzazione: le due curve, che rappresentano il numero di dimessi da ricovero ordinario e i casi “pesati”, hanno praticamente un medesimo andamento.

A partire dal 2004, volumi e complessità dei casi hanno subito un incremento progressivo; nel 2008, come effetto del trasferimento e della variazione organizzativa del Pronto Soccorso precedentemente citata, si è assistito ad una flessione e quindi ad una forte ripresa (con la nuova struttura a regime) fino al raggiungimento del plateau dell’ultimo periodo.