già! Luigia!
Mi
puniscicontroppa crudeltà.Lui, L/ho"^ ricevuto;l‘ho vinta. Maledetto Siversj
tivogliocacciar dicasa,se lodovessianche ferecolmezzodella giustizia.O"**}
viveDELL*ATTOraiMO,
I *?
ATTO SECO N D O.
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S
C. E N A
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•- Guglielmo,Gasolina.
Guc.Cjarolinatiprego,nonessertinemica?
Non
calpestarlafortuna,chetisioffre.lìBarone
;
t*adora. 1 ; "
Gas.
Ma
nonmi piace.;• •• :Guc. Perchéseiimpazzita nel Consigliere.
Car.
E
tunella sorelladelBarone, ed iolo do-vrei sposare, perché altrimenti non te la vuoi dare.Eccoil motivo deltormentarmi, chefai.! .. u:Gug.
E
vvero,latuafortuna non sipuò
separare dalla mia,.Ildiveniredaunapoveracittadina unariccabaronessaéforseunnulla? J Gas.IlConsiglieremipiacepiù, e poibramereistabilirmiinquestacittàperessersempre vi-cinaallasignoramadre. •1 '
Gug.
Crediforse,cheilConsiglieretiami?Car.SI,lasignoramadrel’ha«letto.
Gog.L’amor materno la fatravedere-, i’eglìha dellemire su qualcuna,quest’ èSofia , epoi*
giàtU. ;0• < .7-0
Ca*. Che! Avrebbea preferirmiSofia!Ciét
mi
fa-rebbe disperata,ma
non pud«ssere.Gug.
Credimelo, sorella.EgU
vien giornalmente danoi,forseancoroggi saró< in istato di con-vincerti.E
poipensa,sorella, quanto felici saremo.Tu
avraiunmarito ricco,enobile;iounamogliericca,e bellissima.
Noi^fare-*
4
V, <*
*4 , Il Cuginodi Lisbona
mo
unasolafamiglia. Viaggeremfo,e stare?-me?sejnpre? allegri.'
. / ’> ;
r]’
Car. Tuttovabene,
ma
mi dispiace, che la si-gnoramadrenullasaper debba.
Gug.
No,
peramordelCròio:sottoil più rigoro-sosilenziosoltantocipuòrenderfeliciil Ba-rone.Lo
vedi da te, Oheilsuorango l'ob-bliga a cercare un luogo, dove sconosciuta sialanostranascita dimmi disì,sorella, e noi partiamo ancor òggi.
Car.
Devo
prima convincermi de'sentimenti del;. Consigliere. ’ ... v- • i
Gug.Seil tuo consenso dipende dalla sita isdiffe-renza, son appienofelice. i;
Car.
E
poit’ho da dire, chela signora madre -daqualchetempoinqua nutre un pensiero chemiva moltissimo a genio. Il cuginodi .»Lisbona hasolitrentaquattr'anni, ed è tan-toricco...Che
pensitu d’untal marito?Gug.IlcuginodiLisbona éun chiacchierone, vi
-....scommetto la. mia testa, e ne fafedeogni
sualettera,sempresicontraddice.
E
poiho
ini sentito,chesiabruttissimo,d’unafecciamo--v,yStruosa, e guercio..; ,i
Car.
Non
lovoglio,.no, no.<r
.Gug.
Non
lasciar questo partito1,Se le ricchezze delcuginosonouncastell’inaria, come son i;; J;.certo, noncirest’altro,che andar a.cercarl’elemosinaincompagniade’ nostri genitori.
Car.
Ma
ilConsigliere?<Ju$,r
Vado
dlaluiinquestomomento
.Benpresto saraicertadelsuorifiuto, [porti} .3)fT0f»*;
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Atto Secondo.
SCENA II
t '* 4. r •
~
•... v . :: Carolina.
>
Sofiagliavrebbe a piacere più di
me
!Oh
. . ciònotipuòessere! Senza vanità soncentovolte piùbelladi lei, e poi... sempreben Vestita
.[chiama]Ehi?Sofia,Sofia?..
La
vuo’considerare attentamente per vedere, se sia"
possibilel’innamorarsidi.lei.[riIna unnastro]
SCÈNA
III.• Sofia,c detta'>^_
Sof.
VJbè
vuoi*sorella? >>Cari
Puntamiquesto nastro.- ....Sof.
Te
lopuoi puntareda te,hodafare in cu-cina.'Car. Ho
dachiamarelasignoramadre? Sof.No,
no.[gitolo punta, *Carolina la considera]«} Possoandarmene?
Car.
Sì,teipermetto.
Sof. Carolinaj tu puoi trattarmi in tal
modo
? Sonpur tuasorella.Car. Eccolasolitatuacanzone, va,va.
SCENA IV.
IlConsigliere,edette, - •... i
Con. Perdoni,se...
Car.Serva sua, signor Consigliere.
Sor. [/’inchina
,tvuol partire]
Con.Ella partealmioarrivo?
Sof. Scusi...affaridomestici...
Car.
La
lasciandare.Ha
dafareincucina.Con. Ella possiede tutte le perfezioni del
i
-suo sesso.
r
ai IICosinodi Lisbona Sof.
Mi
faarrossire,Car.
Va
unavolta, acciocchéilpranzo non vada male.La
signoramadresenz'altrononé mol-to edificata deltuo cucinare.Sor. Permetta...
Con.(Quanto la compiango!) [a ScjU)Si
com-- piacciad’avvisare il suo signor padre ,che
Cab.
Ha
daparlareconmio padre?Con.[tempre con fredda tìvlhéf]Sì,madamigelle
.
Car.[conmohocivettismo}Probabilmented’un aliare v’trilevante. j'.rv :U'•:? ••
. 1•
‘
Co».Sì, madamigella.
Car.
Non
loposso sapereanch'io?Co». Giànonleresteràgrantemposecreto
.
Car.Intal
modo
nonci potrà neppureesserpre-sente.
-
‘
-1
Con. Ciòdipenderàdalsuo signor padre.
Car. Selepossoesseregiovevole colla mia inter-cessione,comandi.lo posso moltoappresso mia madre. -, s, .
.(
Con.
Ha
troppabontàperme.
Car.(
Non
vuol perancospiegarsi.)
Con.(
Che
scioccnerella!}Car. Ci hascrittocinostrocuginodiLisbona..
Con.Sì? .;‘*;w•••
; •
Car.
Mi
porteràun
abito d’una regina Indiana. .fattodipiume,e tutto guemito di perle
•
> diamanti
.
Con.'
Ho
piacere.Car.Oltrediche sembra, che m’abbia destinato unsorprendentedononuziale.
-/
I
Atto Secondo,
*7f
Con.
Ho
piacere.Car. Dice la signora madre,che sarebbemolto bello perilmioahitodasposa.
Con,Bellissimo.
Car.