I L C U G IN O
DI LISBONA
l •. •. : •••••
t1
DRAMMA
,TradottodalTedesco.
n
eu
v
.;
IN VENEZIA
MDCCXCIX.
CO
X APPROVAZIONE.
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DigtnretrbyGoogle
O ,f ER$ONAGGf.
‘
\ X.*
S1VÉRS,
.WAGNER:
LUIGIA
,sua moglieidseconde nozze.
v ' vf
CAROLINA,
;\
figlidiLuigia.GUGLIELMO
yjSOFIA,
figliadiWagner.TONINO,
fanciullo./ \**r*'.% 4 •:,t .-2
V.« Lj.
IL CONSIGLIERE.
UN GIOVANE
dinegozio.UN SERVITORE.
UN FANTE.
'*vii
'La
scenaé inunacittàdellaGermaniaATTO PRIMO.-
Camera contre porte.
SCENA
I. , \.
Va£NER.
P,'scorsatìn’altra giornata senza checapi- tatasiaverunalettera!
Ma
églinonsalamia miseria...Scioccorossore!perchenonglipa- lesaischiettamentelamiacritica situazione...Dopo
talletteradubitar non posso del suo più efficacesotcorso, subito che sapesse ilmiobisognò.[cava di tascaUnalettera]
Uomo
generoso.
[%']
L’unica brama e he nutreHmiocuore,sièquetlddi ritrovaretmtercon- giuntidimedegni,e
,mc
permesso tl dirloìche divenganloroùtilile grandiricchezze che ilCielomidonò.[ ripone lalettera3
Aimé
.pur
troppo siamomiseri^
ma
indegnideltuo bel cuoreiSCÈNA
ÌI.loria,che conduceTonico vestito miserabilmente e farte,
Wagner
;'on.
Buon
giorno!Seisano?Staibene? _W
ao.Buon
giorno!Poverofanciullo!^eW
imma-gine deir indigènza...Qual delizia sarebbeil rimandartibenvestito a’tuoi genitori.
Ah.
sìfelici momenti
me
liho rapiti persempr .’on.
Non
haifame?..Tonino hagranfame.a *
_ . .IiailizedbyGoogle
IlCugino di Lisbona
Was.
Ton.
Che
seiaffamato?Tutti hafame!Padre hafame Mad?e ha
Wag,
>arame: lì . , r
fame . Ilpovero piccoloToninohalame.
àT riV
tecosparti,,Vi
potrete almeno_ i Va dalliatua
Ton.
Ve'AG Ton.
VPkg
il,vuu ICV.Vsp-t
»
comprardelpane.
\
asubito, eNo
"Più flmc'pa‘Gli^'aTE*
aT
tu"‘madre.
M’ha!
capito»Oh
sì capito ...dare a madre. Madre ha bastonato poveroTonino.Mokobastonato
Padrevenutoacasacosi[A
lubbriaco\,e10- nino ha riduto ed hadettoiPadreeubbria- coE
madre ha battutoil povero loninq sullaboccacosì, così ...ed ha detto:Taci briccone1..E
padre ha detto: gettam
stradaqud
cane•® Tonino
hapianto...perchénonè cane. .
.Povero,poverofanciullo.
SCENA
III*LuigiaifDE/* TI•
. r’.hefaqui questo ragazzino?
Te
l’hopurSiJ
«Itedetto,che nonloposso vedete.%'
atrai^1nuovamente Monaco qualcosa.sleot! PUtèlatua famiglia quanfellas,vuo- ìé, purché a’pitocchi non manchino.i re-
r0N.
fonandola] Non
esser cattiva. Perchém
jUT.Viadiquà.[chiama-] Sofia! ehiSofia!
Xf aG.[sospirando]
V
amiofiglio, ^ •
s
j
;
ipigitizedbyCoogle J
Atto Piimo.
7 *SC È N A IV.
SOFIA,e DETTI.
Lui. Ciacciadicasaquesto sudicio miserabile,e di’allasua gentaglia, chenonardisca diman-,
. darloin unacasacivile
Sof. £ moltocommossa]Eppureèun sì buon ragaz-
j zinò..j • »
Lui. Selotengadunquein cucina madamigella
.
Nellemie camerenonvuo’ vedere untalsu- diciume.
Non
ardirpoidi dare lamenoma
icosa aquellafamiglia: Noinullaabbiamodisuperfluo.
S'OF. £prendeTostinoelobàcio]Vieni,carino.
Lui* {.osservandola]Vergognati!,
E
tuttaquanta suò padre.
Ton.{gittondoaWagnerde'baci]Addiojaddìo T StlF; {parte conToniiio]
SCENA
V.v !<**»
' Luigia,Wacne{i.
» » * . »
Lur.
Come
stiamo? Haidenari? , twag. Dove
gliavreida prendere? u ,Lui. Ciò poco m’importa.; „
#
W*G,Ma
carissima moglie?.,. .Lui.
Ma
carissimo marito! Òggi astutamentede- voavere denari,ecidevi pensare.
^ag.'Aspettasolidodicigiorni; epoiavrògli
uK
timimille fioriniper saldodi pagamentodel- lamia casa.Diquellacasa,nellaquale nac- qui, {afflittissimo] la cui porta era sèmpre / apeftaad ogni bisognoso,- enella, quale pò- f • trò abitare soltantoancora mezzo anno, t
persolacompassionedelcompratore. 'Lui.-
La
tua noncuranza, la tua negligenzaha
• à i
fi
\ IlCubinoz>iLisbona
fattoandarelacasa,e mancarci perfinoipr{r
mibisognidella vita. .
*
Wag.
Luigia, nonesseringiusta. Chi mi sforzò, appena seguitoilnostro matrimonio, a la T sciarela^creatura?. • •>Lui. Io.
Ma
tu doveviesserepiù sincero, enon fingertipiliriccodiquel cheeri.Wag.Io
t’amava. . , . .Lui.
E
per cagione di questo tuo maledettissimo amore,'mitocca pra apatire. .Wag
Chi misforzòavenderelacampagna?Lui. Io.
Ma
tu doveviesserepiùprudente.Wag.
Chi misforzòagiocare amigliaiaifiorini?Lui Io...
Ma
tudoveviessere più cauto.v/ag Chi mi sforzò?..
Ma
tunon sai dare,cheT
una solarisposta a tuttele dimande, chetifo," ,
Lui. Invecedicercare Scuse per le tue pazzie,
**
farestimeglioa portarci dal compratore del- lacasa, per incassare il restante de’mille fiorini.
Wag.
Haipurlettalasuarisposta.Lui.
Che
risposta?Una
mezza parola detta vai piùdi mille scritte;ma
lacomodità*
la co- moditàèuna granbellacosa.Wag.
C
araLuigia,quell’
uomo
siè mostrato trop- poavido, per poterci lusingare che siaper- pagare avantiiltempo,senza sin sensibilffc basso.
; J- ' ' •'
.
Lui.
E
Che granmaleè poi, sesi perde qualche cosa? Senti;scriviglid’avere incaricatome
diaccomodarequestoaffare.
Wag. Ma
... .Lui.
Ma
,<fmille voltema
»Oggiancordevoave-redefiàri,seno,sonoesposta adunoscorno
r tepribifè'ir '• •“* •
.
WAC.Se
nonavestibisognoditroppo, potrei pre- gareSivers. -a.
Atto Paimo.
„»
ì Lui. Quelmalcreato,burbero, villanaccìo;no, no assolutamente:epoihobisognodicinquecen-
<. to fiorini;eSiversecinquecentofiorini, so-
no unaveracontraddizione
.
Waq.
Cinquecentifiorini!Lui; Pregar quelVillano!Ottogiornisonofinsidì non volermiincomodare finallamia camera,
reglichiesicosìquaranta lecchini , e 1’im- pertinentemirispose:
Non
hodenaridaim-prestare.- ” '
' .
"
.
Wac.E'
unuomo
regolato, che misura il suo, e che pur troppononhamolto dagettarevia..Lui
.. appuntoperquestot’è amico.Ognisimi- leamailsuo simile.Ma
gliho detto l’ani-mò
mio;edaqueltempo in qua nons’i piùfattovedere,WA«.Carà,
seyieti1’accesso a chiunque ti nega denarim
Lui.
I
Wro
Luti
i •
Wag.
Lui.
Wag
Lui.
if
1
W
AG LuiI
Lascia,lascialetueprediche,giànontistan bene,escriviinvece
.
Dunque
anchequestopoco.Non
so capire qualespirito dicbhtraddizione da qualchetempoinqua t’abbia invaso; non basta eh’io ti risparmi là fatica dell’an- darvi ? ' ' ' '-C',:-:”t- i*•'*•Tcmo^
cheeglisiaper doleretròpporibasso.Sì,sefosse tantofacile il Corbellarmi, co?
me
te. *.;•Eh!lenostre circostanze..;
Non
sono per anco tantocritiche.‘Porse cheilcuginodiLisbona...
.E seviene
/siam
noi forse sicuri1
’dfcl suo aiuto? :-n) ,
‘ •'rie? .'•.'iidii-.J
Non
c’épuntodidubbio» 'Nòridice espres- samentelasua ultimaIetterà, chè bramadi trovarcipoveri, per potere con nofspartire lesuegranricchezze?*Noò
siati»hoi i suoia 4
I
3 Il Cugino'di Lisbona
prossimiparenti?
E
chealtro avrebbe eglià fareco’suoidenari? • •: ,
Wag.
S
i puòmaritare, oppure soccorrere poveri, che loson senza loro colpa.
Lui.
E
taleson’ io co’mieifigli.Ma,
a che set- vonquesteinutiliciarle?-Siediti,estrivi.-IWag.J
sitJt]Oh
dio! '•/ *! . tLui. Scrivi, scrivi *. se ciò costa.anche qualche cosa, il cugino pagheràtutto.
Wag.
S
onoallafinedellemiesperanze.i Lui. Vorrei, chefosti alla fine delle.tue prediche,
cscrivessi. -v", ^
Wag.
Giacché assolutamente lo devo* scriverà.. L'f'jpO. < , i-.'i- ! »..L•.
Lui. Finalmente una volta.(Qualpena s’haco’ma*
riti,che devotiessere guidatiquaipargoletti!) Così va bene,bravo,unsospiroinaggiunta! Inverità non égiàlieve fatica lo scrivere due righe
.
Wag.
Quandosi prevedechesidovran pagar care;[/rdi
U
carta)operasecondola tuacoscien- za,,ericordatidime,
edellanostra prole.Lui. E' già,gran tempo che non ho bisognodi ammaestramenti*e perciòrisparmiati lafati- ca.
Ma
aproposito,come
vanno gli affari, delConsigliere? Ieriavete.parlatolungamente insieme;siéallafinedichiarato? 'Wag. Non
ancora precisamente,ma
da qualche con-gettura,sembrache
k
suemire sianodiretteaSofia. .... i
Lui. Questasarebbebella!
Non
1’accorderò. Sì sensibile tortonons’bada fare allamiafiglia Carolina.Sovvengati poi,che1’unica condi- zione sotto la quale ti. perdonai l’inganno colquale m’acquistasti per moglie, si fula positivapromessa, che la mia figlia doveva primadellatuaessereprovveduta._• Qaogle
i
1
ÀTiO .PmMff,
? cfWa«.
Entrambesonomiefiglie,etu giurastid’ es- sermadreaSofia. - .Lui. Alle corte,deveprendere Carolina.
Wag.Tu
nonSeigiila padrona dell’inclinazione d’unuomo
libero.Se nonama
Carolina?Lui. Senon
ama
Carolina,èunpazto,edin tal casoneppurtuafigliasarebbe conluifelice.Wae.La
nostra povertà probabilmente lo distorrà!' v-dall’una,e.dall'altra.> % . j <
lui. Cliel’haiforsemanifestata?
Wag. No, ma
sembrava che la volesse scoprire.Deve
aver. sentitoparlare alcerto della ven*dita dèlianostra casa.
Lut. Sicuramente,edame.Glidissi chela ven-
devamo
per non essere comoda abbastanza per ricevereil cuginodi Lisbona. Anzi lo incaricaid’informarsisottomano
sene potes- simoavereunapiù grande,epiùbella.
SC
1E N A Vi
Carolina, tdeiti.:;
Car.
Buon
giorno signor padre.Avete letteredal.cugino diLisbona? i. ...
Wag
.No
miafiglia. . ;;Car.E'veramenteda disperarsi,che non venga eglistesso,ochenonscrivaalmeno.
Lui.
La
lettera saràforsedirettaals'gnor Solting y oppureeglistessosaràper viaggio.Wag.[»
pone atrelfre] > ; i .r-’
Car. Ebbene,signoramadre,avròuns ebemìseal- .. laGuirmar
!
s
.. . .i ->*•jv..; .?•/.*v Lui. Sì cara,oggiancora
.
Gar^
SonsicurachemiStaràameraviglia. .Lui.
Lo
pensoanch’io;fraun’ora avrò denari,
e anderò/subitoda Maddalena Dupuis.
Car. Vivoglioaccompagnare,signoramadre.
Lui.
A
che serve?Tipuoifidaredel miogusto.1
io II GutitfodiLisbona
Gas.
No,
signoramadre, in simili cose, segnoU
miatesta
.
Lui. CJomeVuoi.’ - *.
*>t. • t
Car. Avetevedutoilipioorologio? •; ,
Lui.
No
“fórseV
avrà presoierise»tuofratello, Car.óh,
sel’ha presoegliy non lo vedrò più*Certamente Vavrà perdutoal gioco, oppur venduto. • 1*
/ò.: :
Lm. Non
lovuo’ credere!Ma
se-purfosse, tene compreròurtopiù belio.i4
ì. !• .• .1Cjìr.Ecco Guglielmo. - ’y
*
' 1s
e E vii,
•”/ *1 j i-GuCUèuCOi,»:-DnTT*,.i;rr:n,>.£ .vj.T
- •’1
ÌVj’•'*» ròr Tiri r- Gud.
Buon
giornO. <>o1y/o I* .*•Ldi.’Oggileisortitoabuon* ora. ^ “..
Gug.Sì.
;;
. •
.
•'*' , « •
Car.EhiGuglielmo, dov’èilmio. orologio £ Guq.E' ito,
Car. Questasìcheèbella.
Lui. £'ito? Inche
modo?
Guo.
L’ho
perduto. >,Lui. Perduto?
Non
locredo:di’laverità; tusii chenonpossosoffrirelebugie.Guc.
L’ho
impegnatoper pagarei miei debitidicaffè. •• ' - n > • ;
"Wag.
G
uglielmo! Sailanostra dolorosa situazione;
eppure...
Guc,Iononne hocolpa. Io non !’horesado*
-)s •lotosa. ' . •••
J' ,v. . a
Wag,
Anche date'rimproveri!Ciò
mi stracciailcuore. . •-u: :
Lui.
Ma
tufai per ognibagattellatanteparoleco*me
sefosseper cadereilmondo!
E' vero.*< hafactomale, inabisogna scusarlo,ègio-
vane. ~ c >! , ....)
«T ,.>; T
Digitized byGoogle
N
—VX- J • —r
,
Atto PbiNo
f>. IT»Wag.
(Quali massime!)G
ug.Mi
volevanfararrestare,ediopensai ch’era meglio che andassel’prologio, di quelloeh’espormia talescorno.
Lui.
Oh
sicuro!£
quantone hai avuto?Gug.
Trentafiorini.NPag.E
pehacostatinovantaquattro.* *
Lui. Bisogna dispegnarlo.
Gug.A,yete denari,signoramadre?
Ha
forsescrit- toilcuginodiLisbona?Lui.
No.
*Gug.
Scommettereilamiatesta,che ilcaro Signor cuginoèunmillantatore.Car.Signoramadre,se ciòfosse?
Lui. Bisognerebbe pensare adaltri espedienti. Io conto moltissimosultuomatrimoniocol
Con*
sigliere.
Car.£’ benunacosasingolare,cheeglitarditan- toaspiegarsi
.
Gug. Ah,
ah,lodicoanch’io.-S
C E N A Vili,
StVBRS,gDETTI. - r.. r->* - *1 -J
Siv.’
Buon
giorno!Wag.
[/fal\a,iglidilamano]Lui>'
(£'qui questovillanaccio!)[gli vota co'
mi
figlilespalleJ
V
Benveputo,ilmiocaroSiVers,da otto gior- ninonv’hopiùveduto.
Siv.
Ho
fattenuove diligenze, ho cercato degli uomini...Lui.
Ed
ha ritrovato degliorsi,ilsignorDiogenede’ nostritempi.. * -
Car.
Ah
,ah,ph.Iride-) .Gug,In ogni casacisondeglispecchi.
Sjv. A’suoicomandi. S*
madama,
ho ritrovatojtm.
DigitizedbyGoogle
(I II Cogin» di LiSbònA
anchedegliorsi;
ma
in numero mollò rfta£- giore,pavoni, gatte, volpi; coccodrilli, ca-
maleonti g.>barbagianni, ed oche madami- gella.
Lui.
Che
bellacompagnia!Ellasisarà9enza dub- biodivertitoa meravigliai ..Siv. Appuntoi comesipuò divertire tfn
uomo
che compatisceipazzi» e detesta i malvagi.Lui.
Ed
ellafusìinfelice dinon rinvenire, che soli oggettidegnidella sua compassione, ed odio?Siv. Quasi?..
Ma
appunto- comelamoda cangia gliabiti,così cangiaessai nomi deHe vir- tùe de’v\t)< In brevenon avrem piùvi- 0| ,zia.Leprodigalitàsichiama,liberalità;l’osti- nazione costanza;< 1' avarizia sobrietà-, la calunnia sincerità; F inganno destrezza;la'
loquacità facondia; la Voluttà tenerezza;•
f
ipocrisia pietà; la vanagloria valore. In poche parole, quasi tuttigliuominiehevi--' di,sonoilcontrariodiquelehe voglionoap- parire.Wag.
Peròvisondegliuominifedoni.Siv.
Uomini
imbecilli, vorrete dire. Quest’è la migliorclassed’uomini eh* ioconosca. Uo- mini, che per debolezzanonfanmale.Lui.
A
qualdiquesteclassiappartieneella,signorSivers ? ,>-
Siv, [rtrt^abadarle]
Ho
-ritrovatoun sol artigiano; chemi sembrò degnodellarrtiacompassione\j dico,chemi sembròt?se veramente lo-sia/ losa quello che conosce ogni piegadel cuo.,
re
umano
.
CjAR.{VGuglielmofibeffatidi/«;]
Siv. Avanti unamisera casuccia posta intma re- motastrada,sentii unfierissimo contrasto\ - ascoltai una donna, che unitamente» due
Atto PiimqJ
.1 15 prandi fàgli maltrattavano nelmodo
il più barbaroilmarito,ilpadre. Seppi da’ vicini, chequestieraunfalegname,unuomo
onora, to,ma
alsommo
imbecille;chelapigrizia, lanegligenza, laprodigalità della sua fami, glia, ridottol’aveanoallamendicità; chel’in-
degnamoglie, quattro giornifa,vendutiavea glistrumentidelsuo mestiere per potercom- parireco’fiali aunconvitòdiriozze...
G.iustocielo! * \ v
Siv.
E
questasnaturata tigre caricava ilsuoma.‘ritocò’più pungenti rimproveri,e lotormen- tavaper pane, nel
momento
cheessa tolto gli aveva ognimezzodiprocurarlo.Lui. (Possa morire, se questo diavolo non ha unicamente pernoiinventata questabella sto.
rietta
.)
Car.[consentimento')
E
comehaellasoccorso quelpover
uomo
? .S'V. Glicompraiinecessaristrumentipelsuo man.‘
lenimento,l’istruiinegliobblighid’unpadre difamiglia, gl’insegnai a diventar padrone
1 .. dellasuapessima moglie. [presenta tabaccoa' Luigia)
Comanda?
Lui. Laringrazio.
Me
l’immaginava già, cheì/suoi beneficierandipocaspesa
.
Siv. lonon sonricco;eselo fossi anche, non soccorrerei alcuno per renderlo ozioso.
S
C- E N A
' IX.v. ^ ,
** Sofiaconunfagottino,eputti,
Lui.
Cos’è
questo?•• Guu. D’ondeviene? . .Car.Dalla posta? ••
Sof. Dal mercante Solting, che 1’ebbe dal suo- corrispondentediLisbona.*: v *
t+
Il Cugino ni Lisbona Lui.[aUegrìtrìma]Lo
manderàilcugino.Cab.[cunatopra]Ah,dalcuginodi Lisbona!
Gug.Finalmentesifavedere quel
\/aq,{rimproverandoli)]GiiglielrtiO...
Guc,
Non
hoforseragione? In ógniletterasifa grande colle sue immense ricchezze$ senza cheneabbiamoavutoaltro profitto, che di spendere perla posta.
Sof. Luigia']
(Ilservodimandaotto zecchini per lespese.
J
Luf. Ottobecchini!E'pazzo?
W
ag.O
ttozecchini!
Lui. Glieli thanderòdomani
.
Sof. Glielo dissianch’io...(
Ma
vuol essere su- bito pagato, oppureriportailfagottino.) Lui* (Vorreidar la testa nelmuro.) [aWagner](Trovaqualcheespediente',
ma
nonchiedere nulla a quelvillarfaccio.J [guardando/’orologio]Devo
andare. Frattanto pagatelo,[parte]Car<(Quest* èUnaffrónto.J
Mamma
, viscorda- te,che devo venire àncorió ? [parte]W
ag.(Sondisperato\}[parte]
Goe. L’aprirò,seponvai tanto,lo testituiròài
£
ortatore. .
n
trattoVeramentedegnòdilei.Sof.
No
,carofratello.Ciò nonconviene.Gw* Bene
w.Eccoidenari...Diavolonon'hoU
botaintasca
.[a siten]
M’
imprestifrattan- toellagli otto zecchini. Ih un’ óra glielirendo. ' '
Srv. Ionotisonun orsodi Quelliche ballano..v
Glialtriorsi,
come
ella sa,non guadagnano denari,enon tengonocassa.
Guc.[incamminandoti]
Uh!
vero pezzehtaccio.
[parte]
Sof. [t'incammina]
Dove
madamigella- 5of. [con rotroro]Io».,:
Atto Pa imo.
* tf Siv. Buonagiovane,eccogliotto zecchini.Tut*toquantoilCapitale,cheorapossiedo.
Sof. CaroSivers.Ellasiprivadi tutto ilsuo de- naro*em.r r, •, . , .,; Siv. Silenzio! Pagatel’uomo. CercheràPoccasio-
hediparlarvi,ancor oggivihoa daredelle
buone nuove. , t . . .
.
Sof. [respirando]
Oh!
unicoamico*cheho. Vi puà, essere una buona nuovaper
me
?[parte]$1V. [l{ guarda dietro, poi va«Ha;portadi VefiwJ Ehi!
Amico Wagner. Una
parola*
SCENA
X.. . •< \Sivees,
Wagner*
• Siv.Waq
Siv.
Wa«.
Sin
Guc.
Lui.
Siv.
. - x •
Wagner*
Wagner! Cosi«
tratta iniamico?1
Co»?
> » }'' < ',••
Bene.Iohopagatogliottozecchini*
[consorpresi, (trbt&ndili la *****, ÉCaminetto'}
Non
posso*nonosopatiate.[itkerarid*0]Basta così. (Sciocco!)
SCÈNA XI.
Guglielmoeoacoltrilo,epetti*
Vogliamo
ora vedere cosaetmandadi bello ilsignor cugino da Lisbona. farà ad aprireilfagottino]Diamine,com’èbenimbal-lato -
S C
fi tiA XII.
...
"r•1 '
t: , .< .t 1„t
Luigia, Ceeolina,Sofia, e PETTI-
Sei bencuriosa, Carolina.
E
che POOlo po*tevamvederdopo?
A
che farmi ritornarem
mezzastrada? *'lJCredeva,chefosteandatain
m&W
•i6 II Cosino di
Lu*o»a
Lur. Perdoni!Eragià allafinedellacontrada.Siv. Per bacco!
Con
lei non vorrei correre al - pallioj^ i
• •
Lui.
(Quest’uomo
vive permio
tormento.) Ca*.Presto,Guglielmo,presto.Lu.. Prendi Sofia,dagligli1òtto zecchini
.
Sof. Ilsignor Siversgliha pagati.
Lui. Sì!
Siv. Lidia a
me,
ecosìandrà tutto inordine, Lui; dargli'}E
bene Guglielmo? Ti spic-cieraiunavolta? '>'**
Car.
Muoro
d’impazienza!t y ••
Lur.
Oh!
eccounaletteraleggiamo.[l'apre*Ugge]Colla presentelemandoalquante rarità Indiati*, Ilbastimento che portalemie ricchezze,nonè per anco approdato,'
ma
giornalmentelaspettojEd
allorasperadi abbracciarla ilsuofedelcu*tino...Stenebàrg. • •'*
Car.Rarità! Saransicuramenteperle:.
Lur.
Mi
sarebberpiùgraditiidiamanti.
Gug.
E
perme
votrei,che*ciTossero stanghe d’oro.[cavafuori]
Ma
che diayolo è questo?Un
G
rembialeconpennacchi! uccelli! una noce ndiana!dellefreccie...ilditfvollo porti col- le suerarità. [parte] "
Car.
Che
belleperle! chebei>.diamantiL Che m
siamaledetto!
O
eglièpazzo, o cicorbella* benbene.[parti).
\
\ .- .Lui. [fuoridìsi’} Impertinente! Temerario! Truf- farcicosìindegnamenteottozecchini...
Siv.
Che
non mi sonostatiperancorestituiti...Lur. [aiTugw»-}Veramentetuodegnoparente.[pat- toggi/ttonrabbia]
Vag.
Saegliforse... ^.• *
Ntv. I miei otto zecchini.^
Lui.
Venga
mire!Mi
sentirà isuoiregali...Siv. Imieiótt<— zecchini* - it ^^i./..*. ..
* Ttir
DigitizedbyGoog
V
T 'V » f»
Atto Primo.
1 ij Lui. {.comeapro] Impostore1 Vendi fumo!1 Siv.
Ma
imieiottozecchini?..Lui. Qui,quij..sipaghicolieraritàIndiane.[gli getta lerobeeparte]• >
Sor. {raccoglie tutto, guarda con espressione i ivers, e parteMortificate»]
SCENA XIII.
•“ \
. I •
f
Wagner
,Sivers.-,1.. . *•..*/
s,v.
Eh? Che
vi pare?Che
bel contegno1.Che
docilità della vostra famiglia!
Wag.Io
sono unuomo
infelice.Siv. Voisieteun uomo,cheprecipitasè,elasua famiglia collasua dabbenaggine.'
WAG.Ahl
xSiv. Finorasentiiper voila piùviva compassio- ne,
ma
adesso...*Wag. Che
?Siv.
Ho
scopertoin voiundifetto,che...Wag. E
quale?Siv,
La
superbia.E
guaia quello, che collami-<
-• seriacongiungelasuperbia; egli è capacedi"• tutto. >
3#^ag.
I
o superbo! *
Siv.?
E
chealtrovitrattennedalchieder ame
gli i:jottozecchini?
W
ag.Non
giàlasuperbia;{con sfocio]ma
miamo- glienonvivuolessereobbligata.Siv.
Ma
chesietevoi? unuomo,
odunostucco?Wag.
Chiamatemiquel che volete...ma
sonuomo
d’onore, e
come
tale, no, che nonposso,» operarealtrimenti.
Siv. Vicredeisciocco,
ma
per solo temperamen- to,nongiàpermassima. v'*-Wag.
Sacchelamiapiùcarafigliavien oppressa,mipungeilsuo destino;
ma
essanonlosco- liCubinodiLisbona,dram. b/ /
11 Cucino di Lisbona
, ' te,edionon loposso cangiare...So,che1 micialtri figli non calcano il sentiero che guidaallaverafelicità;
ma
disprezzano esii la miaautorità,enon curanole mieammo-
'nizioni. So, che miaconsorte mai non
mi
corrisposeconamoreUgualealmio,'ma
pur troppolomeritai.Sur.
Lo
meritaste? , * ~NPag.Sì, con ingannolaresimiai mfspacciaipet piùricco di quel ch’era,efuipreteritoade- gni e ricchi rivali. E' ella forse da biasi- marsi,sesipermise quei divertimenti,aqua- lil’autorizzavanolemiemillantatericchezze? L’ingannai, ed ora dovrei farmi il tiranno d’unamoglie da
me
resainfelice? Siv.Non
scuso gl’inganni;ma
vìva ilCielononvidipiùcrudelmente punitoun inganno amo- roso.
Wag.
Amico!Siv. Se sonoilVostroamico, Selodevo essere, lasciatemi parlare: son povero; colla verità soltantovipossoessergiovevole,elovoglio*
Tutteleragioni che m’adducete per iscusa- reilvostro contegno, sono ne’ vostri stessi occhi,purchévivogliatebadate, meri sofis- mi:l’averetantoamatovostra moglie*el’a- verviservitodi menzogneper ottenerla è
un
fallodel vostro cuore, derivato da gioventù c leggerezza.
Ma
per qual ragione usurpa questastessaconsortein oggi un incompati- bileascendente sopradivoi? Essa perseguita lavostra Sofia, educa i suoi propri figli al vizio,non mette freno néallaloroalterigia, néallaloroprodigalità;epure sa essa, che lavostrarovina e opera sua!Questasola ca- saviresta,etrapoco.... . »,Wag. Ah!
Sivcrs,questacasanoné piùmia.'
Atto Pi
ite©»Siv.
Come?
^Ac.ln
questomomento
vaessaariceveregliul.timimille fiorini)chemisidevono.
Siv»
£
quando sarai* questi consumati, colasa- ràpoi?Wag.
IlmiocuginodiLisbona...Siv. Ilvostro cugino di Lisbona èindigente, e poiè
uomo
;quanto facilmente cangia1’uo-mo
dipensiero!E
di più, Se vede vostra moglie...Wac.Lo
saprà secondarle, e meritarsi ilsuoaf-'fetto
.
Siv.
E
losperateancoradopo la Scena nata per lerarità Indiane? Qual moglie!La
vostra Sofia, chetanto merita) Vien daessarigetta- ta,avvilitafinalgradodi serva, ead ogn!momento
maltrattata;ma
essa non senteil suo destino, mi dite voi.Oh
Wagner!Lo
sente,e Iosentenelmodo
il più crudele..»Ilfigliòpoi,il favorito della màdre, è un Complessòdellepiùvilisfrenatezze»Lafiglia più giovane,alla qualenon manca neppure Unode* difettidella madre, è oltre a ciòsi scioccae Sciapita» che ogni altra madredi leisi vergognerebbe. Wagner! peramòt dì voistesso
,per quel strettissimo conto, che dorrete rendereungiorno dell’educazionedel- lavostraprole...siateuhavolta
uomo;
ab- bracciateunlodevolerigore,ebastiquestoa sottrarvidaquell’ orribile precipizio,che da voistessopreparatovisiete.
Wag. Hò
resainfelicemiamoglie; sia ciò legge- rezia,pazzia,od amore,ellaèperòsempre permiacolpa infelice,edio non posso af-fliggerla-.
v
. *SiV. [omfirmiticheporisubitomodini] In
nome
del Cielo! Bramereidinonavervi avvertito,tan.b %
i
Il Cugino di Lisbona
to
meno
v’avreste a rinfacciare!Ma
essere avvertito, e ciò nonostante... Wagner,voi sognate ora;ma
guaiavoi allorche vi de- sterete. Allorché il rammarico ed ildolore truciderannolavostra Sofia; alloracheimis- fatti enormi morir faranno vostro figlio so- pra d’un palco; allorché la debolezza,eil libertinaggiorenderannol'altravostrafigliala piùvile ed infame creatura; -allorchéla vo.straconsorte riconoscerài suoi traviamenti, esidispererà; allorché voi pagherete rifio dellavostra dabbenaggine, e de’trascorsi di vostrafamiglia inunatetracarcere...Wagner, vogliail Cielo che allorain vanoa ricordar nonviabbiatediquantoin oggisinceramen- tevidissi. -
W>g.
Sivers,Sivers!Parlacosì 1’amicoall’amicoj‘
SCENA XIV.
;'
Luigia,edetti.
Lui. [didentro]
Come!
Eglièancorqui*Siv.
Ah!
ciòriguardame:
vado,difficilmentepo.treifrenarmi
.
Wag.
Voiodiatemiaconsorte.Siv. Sì:perchévirese infelice.Addio.(V Incammi- na
,et*incontrainLuigia]
Lui. Aspetti ^signor Sivers,eprendagliotto zec- chini,che imprestòallamiaragazza.
Siv, Benvolentieri.
Lui. Eccoli,[cavaunaborsaelopaga]
E
COSÌ?Vo-
leva pur andare,cos’aspetta ora.*Siv. I suoiringraziamenti.
Lui.
Ah
,ah,ah![moltoallora]In altroincontro signorSjvers,inaltroincontro.§'V.
Madama; madama
! Forse pria di quel ehe selopensa, avràrincontro di dovermi rin*graziare,[parte]
litized toyCooglf
/.
Àt^ahiMrf.
. ti$
C
'E N A XV.
*i .• . •/« k. ; ' V
WrtCNEft,LuiafA.
».i*r*•' i ^ •.
lui.
Hai
mai vedutounuomo
sì impertinente,, comequesto!i
Wac.
[addolorato]Haiavutoil denaro?Lui. Sì.
^ag.
T’hadetrattomolto?Lui. Nelpaese non v’hapiùostinatousuraio;dì v
# millefiorini
me
ne voleva dare seicento: ba- sta...collemiepersuasivelo ridussiaconten- tarsidisolicentotrenta.Wag.
Centotrentafiorinidisconto,per un’anticipa.. zionedisolidodicigiorni!
E
ciò larpotesti?(Sivers,Sivers!)
Lui. Cieraforseunmigliorpartito?
WaG.
[conunpo'd'amarena) Piuttostoimpegnarac- quante delle tue superflue galanterie, e diquellediCarolina. ' . ,
Lui.
E
porsiirttalguisainboccaalmondo?
Ren- derpalese la nostra misera situazione, ac- ciocchéilCopsigliere cangidiparere,«lasciCarolina. (
Wag. Dammi
ildenaro. .. i.Lui.
Ah,
ah,ahiA
te?Perché?Wag.
Per tenerne conto. ,Lui.
Ah,
àh, ah, che bravo econopno! Voglio morire,sedomani nonrivestirebbetuttiipo- veridelvicinato.Vag. No,
non lofarò.Vogliotenerneilpiòstret- toconto.Perdona,cara,se risolutamentelo chiedo.
Lui.
Lo
vuoi davvero?Wag.
Sì,nonadirarti.Una
fortenecessità...Lui. Ebbene,eccolo,[glidìi laborsa3
Éd
orpen- sa tu per noi.ObbediscialtuoamicoSivers,b 3
l} f II Cubino di Lisbona
lasciatiguidaredallasua prudenza. Volontà, riamentemicedestiil maneggio di casa,
or
loriprendi.Pazienza!
Tu
sei marito, ed io SO obbedirti.Puòesserech'ioallevolteabbia mancato,ma
sonopiù checerta,chetuman.
chetaidi più.Iofuisoltanto un poco con- discendente versoimieifigli»
ma
tu losei verso rimondo
,Non
vuo* rammentarti la promessafattamidilasciarmilacuradegli afe feridomestici-,nonvuo*ricordarti,che ilno- stro attuai contegno decide della felicità dt nostrafigliaCarolina, e per conseguenza del nostrobenessere.Non
tivogliorinfacciare i tuoiinganni, senza de’ quali diventata sarei unafelicissimadonna. Viveancora ilConsu
gliere aulico, ed il suostato è abbastanza
conosciuto. .
Wac TU
ntùtntsctU
bortd]Prendilo,prendilo,Luw
già! Luigia!
Mi
puniscicontroppa crudeltà.Lui, L/ho"^ ricevuto;l‘ho vinta. Maledetto Siversj
tivogliocacciar dicasa,se lodovessianche ferecolmezzodella giustizia.O"**}
viveDELL*ATTOraiMO,
I *?
ATTO SECO N D O.
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S
C. E N A
I..•,•
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.••':/
•- Guglielmo,Gasolina.
Guc.Cjarolinatiprego,nonessertinemica?
Non
calpestarlafortuna,chetisioffre.lìBarone
;
t*adora. 1 ; "
Gas.
Ma
nonmi piace.;• •• :Guc. Perchéseiimpazzita nel Consigliere.
Car.
E
tunella sorelladelBarone, ed iolodo- vrei sposare, perché altrimenti non te la vuoi dare.Eccoil motivo deltormentarmi, chefai.! .. u:Gug.
E
vvero,latuafortuna non sipuò
separare dalla mia,.Ildiveniredaunapoveracittadina unariccabaronessaéforseunnulla? J Gas.IlConsiglieremipiacepiù, e poibramereistabilirmiinquestacittàperessersempre vi- cinaallasignoramadre. •1 '
Gug.
Crediforse,cheilConsiglieretiami?Car.SI,lasignoramadrel’ha«letto.
Gog.L’amor materno la fatravedere-, i’eglìha dellemire su qualcuna,quest’ èSofia , epoi*
giàtU. ;0• < .7-0
Ca*. Che! Avrebbea preferirmiSofia!Ciét
mi
fa- rebbe disperata,ma
non pud«ssere.Gug.
Credimelo, sorella.EgU
vien giornalmente danoi,forseancoroggi saró< in istato dicon- vincerti.E
poipensa,sorella, quanto felici saremo.Tu
avraiunmarito ricco,enobile;iounamogliericca,e bellissima. Noi^fare-
*
4
V, <*
*4 , Il Cuginodi Lisbona
mo
unasolafamiglia. Viaggeremfo,estare?- me?sejnpre? allegri.'
. / ’> ;
r]’
Car. Tuttovabene,
ma
mi dispiace, che lasi- gnoramadrenullasaper debba.
Gug.
No,
peramordelCròio:sottoil piùrigoro- sosilenziosoltantocipuòrenderfeliciilBa- rone.Lo
vedi da te, Oheilsuorango l'ob- bliga a cercare un luogo, dove sconosciuta sialanostranascita dimmi disì,sorella, e noi partiamo ancor òggi.
Car.
Devo
prima convincermi de'sentimenti del;. Consigliere. ’ ... v- • i
Gug.Seil tuo consenso dipende dalla sita isdiffe- renza, son appienofelice. i;
Car.
E
poit’ho da dire, chela signora madre- daqualchetempoinqua nutre un pensiero chemiva moltissimo a genio. Il cuginodi .»Lisbona hasolitrentaquattr'anni, ed ètan- toricco...Che
pensitu d’untal marito?Gug.IlcuginodiLisbona éun chiacchierone, vi
-....scommetto la. mia testa, e ne fafedeogni
sualettera,sempresicontraddice.
E
poiho
ini sentito,chesiabruttissimo,d’unafecciamo-
-v,yStruosa, e guercio..; ,i
Car.
Non
lovoglio,.no, no.<r
.Gug.
Non
lasciar questo partito1,Se le ricchezze delcuginosonouncastell’inaria, come son i;; J;.certo, noncirest’altro,che andar a.cercarl’elemosinaincompagniade’ nostri genitori.
Car.
Ma
ilConsigliere?<Ju$,r
Vado
dlaluiinquestomomento
.Benpresto saraicertadelsuorifiuto, [porti} .3)fT0f»*;
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Atto Secondo.
SCENA II
t '* 4. r •
~
•... v . :: Carolina.
>
Sofiagliavrebbe a piacere più di
me
!Oh
. . ciònotipuòessere! Senza vanità soncentovolte piùbelladi lei, e poi... sempreben Vestita
.[chiama]Ehi?Sofia,Sofia?..
La
vuo’considerare attentamente per vedere, se sia"
possibilel’innamorarsidi.lei.[riIna unnastro]
SCÈNA
III.• Sofia,c detta'>^_
Sof.
VJbè
vuoi*sorella? >>Cari
Puntamiquesto nastro.- ....Sof.
Te
lopuoi puntareda te,hodafare incu- cina.'Car. Ho
dachiamarelasignoramadre? Sof.No,
no.[gitolo punta, *Carolina la considera]«} Possoandarmene?
Car.
Sì,teipermetto.
Sof. Carolinaj tu puoi trattarmi in tal
modo
? Sonpur tuasorella.Car. Eccolasolitatuacanzone, va,va.
SCENA IV.
IlConsigliere,edette, - •... i
Con. Perdoni,se...
Car.Serva sua, signor Consigliere.
Sor. [/’inchina
,tvuol partire]
Con.Ella partealmioarrivo?
Sof. Scusi...affaridomestici...
Car.
La
lasciandare.Ha
dafareincucina.Con. Ella possiede tutte le perfezioni del
i-
suo sesso.
r
ai IICosinodi Lisbona Sof.
Mi
faarrossire,Car.
Va
unavolta, acciocchéilpranzo non vada male.La
signoramadresenz'altrononémol- to edificata deltuo cucinare.Sor. Permetta...
Con.(Quanto la compiango!) [a ScjU)Si
com-
- piacciad’avvisare il suo signor padre ,che son venuto.
Sor. .c
SCENA
r'V.
j A
~1'
Carolina,ilConsigliere.
**.7 ‘
w '• \
Cab.
Ha
daparlareconmio padre?Con.[tempre con fredda tìvlhéf]Sì,madamigelle
.
Car.[conmohocivettismo}Probabilmented’un aliare v’trilevante. j'.rv :U'•:? ••
. 1•
‘
Co».Sì, madamigella.
Car.
Non
loposso sapereanch'io?Co». Giànonleresteràgrantemposecreto
.
Car.Intal
modo
nonci potrà neppureesser pre-sente.
-
‘-
1
Con. Ciòdipenderàdalsuo signor padre.
Car. Selepossoesseregiovevole colla mia inter- cessione,comandi.lo posso moltoappresso mia madre. -, s, .
.(
Con.
Ha
troppabontàperme.
Car.(
Non
vuol perancospiegarsi.)
Con.(
Che
scioccnerella!}Car. Ci hascrittocinostrocuginodiLisbona..
Con.Sì? .;‘*;w•••
; •
Car.
Mi
porteràun
abito d’una regina Indiana. .fattodipiume,e tutto guemito di perle
•
> diamanti
.
Con.'
Ho
piacere.Car.Oltrediche sembra, che m’abbia destinato unsorprendentedononuziale. -
/
I
Atto Secondo,
*7f
Con.
Ho
piacere.Car. Dice la signora madre,che sarebbemolto bello perilmioahitodasposa.
Con,Bellissimo.
Car.
Devo
ridere, che la signora madre pensi all’abito nuzialeprima che si sia trovatolo2
oso,1èanche daridere.Car.Peròchi sa?
Con.Sì* sì.
Car.Sidicondellevoltedigran pazzie
,
Con.
Oh
sì,glienepossofarfedeanch’io .Car. Cosìperesempiosidice,cheancovossignoria siasulpiedediammogliarsi.
Con.Perdoni,son su mieipiedi
.
Car.
Ah,
ah,ah,nonl’intende?Vuoldire,che è per prender moglie.Con.Possibile!
Car.E’vero?
Con.
Non
loso.Car.Scherza.Chi dunque1*avrebbe da sapere?
Con. Voglio maritarmi.
Ma
ilse...dipendedall’og- gettodelmio amore.Car. Questo, noncredo chefarà difficoltà.
Con.
Lq
crede ella? 'Car.Basta, chenonvada perlelunghe.Ipream- boliseccan oltremodo.
Con.Seguiròisuoiconsigli. '
Car.(
Non
socapirlo!O
mi vuol gradevolmente sorprendere,omiofratelloharagione.)No*
havedutomiofratello?
Con,
No.
(GraziealCiclo, eccoigenitori.)•\
IlCucinoniLisbona
SCEN/É
\VE
-, ;Wagner,
Luigia,edetti., r •WAG.Ben
venuto,signor Consigliere,-;Lui. Serva divota..
_ w
Con.Perdonino,selihosturbatidai loroaffari.•
Lui. Nienteaffatto.'
Wag.
P
urtropposonosenzaaffari.
Car*
Ha
daparlared’unaffareinteressantissimo.Wag.[(iCarolina']Lasciacidunquesoli. ' 'Lui. Perchè?Puòesserchelainteressi.
Con.. Per li miei morivi m’ho procuratofonore dellaloroconoscenza, edappunto per quest’
oggettoli hoincomodati.
Lui. Cisaràcarodisaperlo.
Con.
Lo
bramo: nonsose durante la nostra co»noscenza, s’abbia» data la penad’esaminar©
ilmiocarattere.Ioalmeno nonhotrascurata veruna occasionedi mostrarmicomesono.
Vag.
S
emprequai
uomo
onesto.Con, Nel
modo
che bramod’esseresaminato,ho esaminatounagiovane,.collaquale vorreidi- videre benie
vita. Son certo,eh’ essa
mi
possa renderfelicé... e lìpregoaconcedermi perisposalaloroSofia.Lui. [con sorpresa] Sofia!
,
Car.[incamminandosi]
Buon
appetito;signor Consi»gliere.(PrendoilBarone.)[,parte]
-
- SC
fiN A
3VII;
r Luigia»ilConsigliere_
Wagner
Lui. Sofia!diss’ellaSofia?Con.Sì,
madama
.Lui.
La
sua domanda, mi sorprende alsommo,
signorConsigliere...E
capirnonso...CredevoAtto Secondo.
: *9sicuramente>chefosseperrendergiustiziaai meritidi Carolina
.
Ccn.Chièpadronedellasuainclinazione?Io ho solamente occhiper Sofia.
Una
giovanebuona,_innocente,pienadi prudenza,enonricca,fu sempremail’oggetto dellamiapassione
.
Lui.
Eh
!.. Ci son ancor dellegiovani più povc- V redilei.
Con.Se appieno conosciuto avesse il mio
modo
di• pensare,si avrebbe risparmiata la pena,di volerapparir piùriccadiquel cheloè.Co- nosco appienoilpessimostato delle lor facoltà.
Lui. [con notabìl confusione]Io...nonvoglionegare...
che... chelanostrasituazionesiaoraun po’
disordinata;
ma
...abbiamo uncuginoinLis- bona...Con.
Bramo
di tutto cuore, che corrisponda alle sue speranze!Ma
non avendo perancofatto nullaalorovantaggio, dubito chelosia mai perfare.Cerco solamenteSofia...E
lias- sicurochelamiarichiestamai seguitasareb- be, s’ella fosse ricca ... sarà un capriccio,ma
io bramereidifaretuttaquantalafortuna dimiamoglie.La
gratitudinefacrescere l’a-more.> . *
Lui.
E
perchènon puòsoddisfare, atalsuocapric- cioCarolina? ,Con.Perchè non l’amo... Pensinallamia diman- daemisignifichino la loro determinazione.
Sehandelleragionidi rifiutarmi,o di pre.
ferireunafiglia all’altra,ci vorrà pazienza, [verroWagner]lamiastima perciònonsialtera
.
[a Luigia]Rifletta solamente se la parzialità persuafiglia,debbafarrigettare ungenero, eh’èdispostoadividerelesuefacoltà colla fa- migliadel suocero.[t>arte]
. . ) *
r
. \