• Non ci sono risultati.

Cinquecento autografi dell'Archivio Storico del Comune di Genova tra storia e collezionismo

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2021

Condividi "Cinquecento autografi dell'Archivio Storico del Comune di Genova tra storia e collezionismo"

Copied!
70
0
0

Testo completo

(1)

R A F F A E L L A PO N TE

CINQUECENTO AUTOGRAFI

DELL’ARCHIVIO STORICO DEL COMUNE DI GENOVA

TRA STORIA E COLLEZIONISMO

(2)
(3)

Q uando, nel 1 7 9 7 , la vecchia Repubblica di G enova, che ancora si reg­

geva sull’ordinam ento ideato e voluto da A n d rea D oria, cadde tra vo lta dal

turbine rivoluzionario giunto d ’oltralpe, i docum enti dell’am ministrazione

cittadina, fino ad allora gelosamente custoditi presso i va ri u ffici ad essa pre­

posti, furono concentrati in Palazzo Ducale (dove ebbero pure sede le varie

am m inistrazioni che si succedettero sotto i G o ve rn i ligure, francese e piem on­

tese), e com inciarono per loro una serie di vicissitudini che sarebbero durate

ben oltre un secolo e m ezzo 1.

T ra il 1 7 9 7 e il 1 8 1 4 l ’ordinam ento am m inistrativo di G en ova cambiò

per ben sei vo lte, e, poi, con le Regie P atenti del 3 0 dicem bre 1 8 1 4 e 3 1 lu­

glio 1 8 1 5 , il re di Sardegna affid ò la città ad un Corpo D ecurionale com posto

da 8 0 mem bri, da lui nom inati scegliendoli tra due classi, quella dei nobili

e quella dei possidenti, professionisti e com m ercianti, con a capo due Sindaci.

Il Corpo D ecurionale, che ebbe sede al pianterreno del braccio di levan te di

Palazzo Ducale, di cui disputava il possesso al G o vern o piem ontese, durò in

carica fino a tu tto il 1 8 4 8 . Fu solo dopo la prim a legge sull’ordinam ento co­

munale e provinciale (legge del 7 ottobre 1 8 4 8 , sostituita poi da quella del

23 o ttob re 18 5 9 ), che il M unicipio di G enova, con la legge 5 giugno 1 8 5 0 ,

rinunciando ai d iritti sul Palazzo Ducale, ricevette in cambio il Palazzo D oria

Tursi in Strad a N uova (poi via G aribaldi), dove ha sede tuttora.

A l momento del trasloco avvenne la divisione degli archivi: il grosso dei

docum enti rim ase all’A rch ivio di Stato, con sede nel Palazzetto C rim inale at­

tiguo al Palazzo Ducale, m entre nella nuova sede comunale furono trasp ortati

i fondi delle antiche M agistrature preposte all’am m inistrazione e all’ap p rovvi­

gionamento della città (Padri del Comune, Censori, A bbondanza, P ro vviso ri

del Vino) e i docum enti posti in essere dalle am m inistrazioni succedutesi tra

il 17 9 7 e il 1 8 4 8 , prim o nucleo dell’A rch ivio Storico Civico.

Una com missione comunale appositamente istituita si preoccupò di tro ­

1 L. Sa g i n a t i, L ’Archivio Storico del Comune dì Genova, G enova 19 7 4 .

(4)

vare una sistemazione a queste antiche carte e le affidò ad un funzionario ci­

vico, Giuseppe G am baro, il quale, coadiuvato da Ippolito Federici, che poi

gli succedette, procurò, pur in mezzo alle altre incombenze, di sistem are nel

modo migliore l ’archivio, che aveva trova to - come scrisse - « in uno stato

di confusione e di abbandono indicibili ». Il loro successore, A ngelo Boscassi,

subentrato n ell’incarico nel 1 8 8 8 , resse l ’A rch ivio per v e n t’anni, ma, im pe­

gnato in mille altri incarichi, poco si interessò del suo ordinam ento, anche se

non trascurò di arricchirlo con alcuni im portanti acquisti.

Le carte antiche rim asero per circa sessant’anni a Palazzo Tursi, accanto

a quelle che venivano man mano archiviate dai vari u ffici civici, senza che

alcuno praticam ente le consultasse. Solo Francesco Podestà, figlio di un pic­

colo industriale del corallo e appassionato di storia lo c a le 2, fece un accurato

spoglio di tu tti i docum enti dei Padri del Comune, compilando più di 5 .0 0 0

schede che, caduto in miseria dopo la m orte del padre per la sua incapacità

di condurre l ’azienda fam iliare, cedette al Comune, assumendo, per un m ode­

sto compenso, l ’incarico di archivista, che tenne fino alla m orte, avvenuta nel

1 9 1 2 .

Intanto, con le elezioni del gennaio 1 9 0 5 , erano en tra ti a Tursi uomini

nuovi, tra cui G aetano Poggi, dotto cultore di storia lo c ale 3, il quale, d ive­

nuto Assessore, con un ambizioso progetto illustrato alla nuova G iu n ta, a f­

fron tò il problem a della conservazione e della valorizzazione del patrim onio

artistico e storico della città. In seguito alla sua proposta, nacque l ’U fficio

Belle A rti (ora Servizio Beni C ulturali), con lo scopo non solo di curare il pa­

trim onio artistico del Comune, che aveva avuto un enorme increm ento in se­

guito alle donazioni della Duchessa di G a llie ra 4, ma anche di restaurare, tu ­

2 Francesco Podestà ( 1 8 3 1 -1 9 1 2 ) scrisse: Storia dell’Acquedotto, G enova 18 7 9 ; Il Colle di S. Andrea in Genova, in « A tti Soc.Ligure di Storia Patria », X X X III (19 0 1); L ’isola di Tabarca e la pesca del corallo (in « A tti Soc, Ligure di Storia Patria », X III (1984); Escursione archeologica in V al Bisagno, G enova 18 7 8; I l Porto di Genova, G enova 19 1 3 .

3 Gaetano Poggi (18 5 6 -19 19 ) scrisse: Genoati e Viturii in « A t t i Soc. Ligure di Storia Patria », X X X (1900); La Polcevera, G enova 1 9 0 1 ; Le due Riviere, G enova 1 9 0 1 ; La Tigullia, G enova 19 0 2 ; Luni ligure-etrusca e Luni colonia romana, G enova 1 9 0 4 ; Genova romana, preroma­ na e medievale, G enova 19 1 4 .

4 M aria Brignole Sale ( 1 8 1 1 -1 8 8 8 ), moglie di Raffaele De Ferrari, duca di G alliera e Principe di Lucedio, è nota per le sue grandi opere benefiche a favore, particolarm ente, delle città di G enova e di Parigi: alla città di G enova, da essa dotata, tra l ’altro, di tre Ospedali, donò in vita il Palazzo Rosso, l’avita dimora della sua famiglia, con quanto conteneva, compresa una

(5)

telare e valorizzare tu tto il patrim onio artistico della città, compresi i m onu­

m enti pubblici e p rivati, che in realtà esulavano dalla com petenza del C om u­

ne stesso. N el program m a varato dal Poggi fu compreso anche l ’A rch ivio S to ­

rico, che, separato d all’archivio corrente e da quello di stato civile, fu trasfe ri­

to al pianterreno di Palazzo Bianco, presso l ’U fficio di Belle A rti, di cui ve n ­

ne a far parte. Q ui rim ase per lunghi anni n ell’oblio, perché i D iretto ri del-

l ’U fficio e la maggior parte dei funzionari avevano una preparazione essen­

zialmente artistica e m olti ambiziosi progetti da realizzare e gli storici, quali

A chille N eri e A rtu ro C od ign ola5, dedicarono le loro energie alla creazione

del M useo del Risorgim ento, divenuto poi Istituto M azziniano. A nzi, nel

19 3 4 , in occasione della sua inaugurazione presso la casa ove ebbe i natali

Giuseppe M azzini, per dare a questo maggior lustro, trasferirono in via Lo-

mellini una parte dei docum enti d ell’A rch ivio Storico, ma la divisione del ma­

teriale venne fa tta con incredibile leggerezza, senza un preciso criterio

storico-politico e senza rispettare l ’integrità delle serie, causando alcuni danni

irreparabili. In questa occasione una parte della raccolta di autografi dell’a r­

chivio passò all’istitu to M azziniano e v i rimase.

V ennero poi la guerra, il trasferim ento dei docum enti insieme alle opere

d ’arte in luoghi lontani dai bom bardam enti, il rito rn o di questi a G enova, ma

in varie sedi di fortuna, m entre si ricostruiva Palazzo Bianco e si restaurava

Palazzo Rosso, trasform andolo da antica dim ora patrizia in un moderno mu­

seo, cosicché fu solo nel 1 9 6 8 che l ’A rch ivio fu riaperto ufficialm ente al pub­

blico, dopo una chiusura trentennale, ma in realtà senza che nessuno, a parte

pochissimi studiosi, v i avesse mai fa tto ricerche. Esso rappresentò perciò una

vera m iniera di docum enti inediti, e ben presto videro la luce m olti saggi sto­

rici, recanti citazioni più o meno vaste dei suoi documenti, rim asti fino ad

allora ignorati.

L ’A rch ivio Storico com prende anche una notevole raccolta di m anoscrit­

ti di storia genovese, form atasi tra la fine d ell’O ttocento e i prim i del N ove­

cento per acquisti e per donazioni, che non fa tecnicam ente parte dell’A rc h i­

ricca biblioteca e un’im portante quadreria, e legò in morte il Palazzo Bianco, perché fosse desti­ nato a sede di esposizioni museali.

5 Si deve al Neri il Catalogo del Museo del Risorgimento di cui il 1° volume fu pubblicato nel 19 1 5 (Milano, A lfie ri e Lacroix) e il 2 ° volume nel 19 2 4 , in occasione delle onoranze trib uta­ tegli da ammiratori e amici per l ’ 8 2 ° compleanno. Per la vita e le opere di A rturo Codignola (18 9 3 -19 7 1) cfr. L. Ba l e s t r e r i in « A tti Soc. Ligure di Storia Patria », n.s., X I (19 7 1); e E.

Co s t a in « Rassegna Storica del Risorgimento », L X III (1971).

(6)

vio stesso, ma è di notevole interesse storico. Essa ebbe inizio nel 18 8 2

quando, essendo stata messa in ven dita dal figlio la biblioteca dell’avvocato

M atteo M olfino, il Regio D elegato Straord in ario al Com une di G enova, C a r­

lo A stengo, avendo appreso che essa conteneva numerosi m anoscritti in teres­

santi la storia genovese, per evitare che essi andassero ad arricchire qualche

biblioteca straniera, come spesso accadeva all’epoca, ne acquistò una m e tà 6.

Q uesti m anoscritti non andarono ad increm entare l ’analogo fondo della C iv i­

ca B iblioteca Berio, ma furono depositati nell’A rch ivio Storico e, affiancati

pochi anni dopo (188 6 -8 8 ) da un notevole gruppo di m anoscritti già apparte­

nuti tra la fine del secolo X V I e l ’inizio del X V II allo storico e lettera to G iu ­

lio Pallavicino, form arono il prim o nucleo del fondo m anoscritti. Q uesto si

arricchì nei decenni seguenti grazie ad altri acquisti e a vari legati e donazio­

ni, com prendenti anche un grande numero di autografi.

Nel 1 9 1 3 il Legato Polleri, di cui si parlerà dopo più diffusam ente, die­

de inizio al fondo autografi, che si arricchì poi con il dono delle lettere di

Giuseppe V e rd i a Giuseppe De Am icis nel 1 9 3 7 . Nello stesso anno il C om u­

ne acquistò un centinaio di lettere, d atate tra il 17 8 6 ed il 1 8 4 8 , indirizzate

ad Ippolito D urazzo e al figlio M arcello, notevoli per la posizione di rilievo

avuta da questi nella vita culturale della città e per i nom i dei firm atari, che

ben legano per l ’argomento con le lettere della seconda m età d ell’O ttocento,

indirizzate a Jacopo D ’O ria e a G ian C arlo D i Negro, dono della fam iglia

D ’O ria.

A questo fondo si ricollega idealm ente anche il m s.49, acquistato nel

1 8 8 2 , contenente 95 lettere autografe del Cardinal G iulio M azarino a G ian-

nettino G iustiniani, « spia » della Francia a G enova, che non si sono inserite

in questo catalogo, perché già ampiamente studiate.

È sem brato non privo di interesse far conoscere un prim o elenco di que­

sti au to g rafi7 che possono incuriosire non pochi studiosi.

6 L ’altra metà fu acquistata dalla Biblioteca U niversitaria di G enova, cfr. anche L. Sa g i-

n a t i, L ’Archivio Storico del Comune di Genova: fondi archivistici e manoscritti in « A tti Soc. Ligu­ re di Storia Patria » n.s. X V II (1977).

7 L ’Archivio Storico possiede anche un ricco epistolario già appartenente alla famiglia Brignole Sale, che si spera di poter catalogare in tem pi successivi.

(7)

* "k

L ’uso della parola autografo come sostantivo è abbastanza recente in

tu tte le lingue, in fa tti soltanto a partire dagli anni T renta dell’O ttocento so­

stantivo ed aggettivo ven nero comunem ente usati nel senso di scritto di p er­

sona più o meno celebre. O ccorre, inoltre, ricordare che le collezioni di auto­

grafi del secolo scorso e dei nostri giorni differiscono radicalm ente dalle ra c­

colte di le tte re di personaggi illustri, o di curiosità, poste in essere soprattutto

a partire dal X V I secolo, in quanto allora l ’autografia ven iva presa in conside­

razione come garanzia di autenticità, poiché massima im portanza veniva a ttri­

buita al contenuto delle scritture e dei docum enti.

Con la R ivoluzione francese e la conseguente dispersione delle carte con­

servate alla Bastiglia é, poi, di quelle di num erosi archivi e biblioteche, eccle­

siastici e nobiliari, si vennero a trova re disponibili sul m ercato corrisponden­

ze letterarie, scientifiche, docum enti storici. Q uesta enorm e o ffe rta indusse

all’acquisto studiosi e persone colte, anim ate dal desiderio di salvare quelle

carte dalla distruzione certa.

Inizialm ente l ’interesse per tali raccolte rim ase circoscritto ad un num e­

ro lim itato di persone, studiosi o scrittori, che speravano di tro va rvi notizie

inedite, ed in fa tti scarso interesse suscitarono le prim e ven dite che si fecero

a Parigi tra il 1 8 2 0 ed il 1 8 2 7 . Nei decenni successivi un num ero sempre cre­

scente di persone venne contagiato dal « gusto » per gli autografi, dapprim a

manifestato soltanto da alcuni dotti, cosicché il num ero dei concorrenti au­

mentò ad ogni nuova v e n d ita 8.

La prim a asta di soli autografi si fece a Parigi nel 18 2 2 e si misero in

vendita i doppioni di una ricchissima collezione (Villenave) iniziata appunto

con le carte portate via dalla Bastiglia, ma ebbe un esito poco incoraggiante,

per lo scarso interesse del pubblico. Successivam ente si pubblicò, sem pre a

Parigi, il M anuel de l ’amateur d ’autographes (183 6 ) di P.J. Fontaine, nel quale

si enum eravano le principali ven dite dal 1 8 2 0 al 1 8 3 5 , indicando il prezzo

(generalmente assai basso) raggiunto dagli autografi più quotati, si nom inava­

no i principali raccoglitori e si dava qualche ragguaglio sulle loro collezioni.

I raccoglitori m enzionati dal Fontaine erano, una quarantina a Parigi, cinque

nel resto della Francia, ma in realtà erano orm ai numerosi anche lontano da

Parigi e dalla Francia.

8 P.J. Fo n t a i n e, Manuel de l'amateur d'autographes, Parigi, 18 3 6 .

(8)

In Italia, per esempio, collezionista accanito era C arlo A lb erto , al quale

si deve in massima parte la preziosa raccolta, tu tto ra conservata nella B iblio­

teca di Torino. Fuori dal Piem onte, una preziosa collezione, ricca di pezzi ra ­

ri, fu posta in essere da A n ton io G an d in i (1 7 8 2 -1 8 4 2 ), m aestro di musica al

servizio di Francesco IV duca di M odena; alla m orte del proprietario venne

incorporata nella raccolta Cam pori e lasciata poi per legato alla città di M od e­

na. V anno ricordati, ancora, il bibliografo Bartolom eo G am ba (morto nel

1 8 4 1 ), la cui collezione fu acquistata in parte dalla Biblioteca im periale di

Vienna, il conte G ilb erto Borrom eo di M ilano e il letterato M arco A n ton io

C orniani degli A lg arotti, della cui collezione, orm ai dispersa, sono in com­

mercio m olti autografi riconoscibili per il bollo che portano.

Il valore commerciale che venivano via via assumendo gli autografi in ­

centivò l ’attività di ladri e falsari che riforn ivan o il m ercato, operando fu rti

sempre più frequenti in biblioteche ed archivi pubblici e p rivati, m entre i col­

lezionisti spesso chiudevano un occhio sulla provenienza del m ateriale che v e ­

niva loro o fferto in vendita. C iò nonostante ai collezionisti, o « rig attieri del­

la scienza », per usare u n ’espressione assai eloquente, non bisogna negare il

m erito di aver salvato dalla distruzione u n ’enorme quantità di docum enti p re­

ziosi, proprio avendo fa tto attrib u ire agli autografi anche un valore com­

merciale, così come occorre precisare che non tutto il m ateriale che si tro va

sul m ercato proviene da fu rti, ma spesso da scarti mal fa tti e da ven dite

inconsulte.

Le raccolte di autografi, oltre agli scritti di poche carte, di cui sono di

solito com poste, com prendono ta lo ra in te ri volum i a u to g ra fi9, o lib ri a

stampa con autografi degli autori o degli antichi proprietari. Gli' autori posso­

no in fa tti apporre indirizzi autografi agli esemplari che mandano in dono, e

spesso postillano e correggono l ’esem plare che tengono per proprio uso, così

come m olti prop rietari di lib ri usano scrivere il loro nome sui fogli di guardia

o sui frontespizi, apporre notizie sull’autore e sull’edizione, note e com menti

in margine o a pie’ di pagina, cose che possono far inorrid ire i b ib liofili ma

che, al contrario, entusiasm ano i collezionisti d ’autografi e gli studiosi che ri­

trovano i lib ri postillati dal Tasso o d all’A lfie ri, o leggono le firm e del Foscolo

e di G iosuè C a rd u cci10.

9 Per esempio la maggior parte dei m anoscritti di Giulio Pallavicino conservati presso PArchivio Storico del Comune di Genova.

10 II Carducci scriveva regolarmente sui libri il suo nome, il luogo e la data in cui li ave­

(9)

È chiara l ’im portanza che gli autografi possono avere come docum enti

storici, lettera ri, biografici: un autografo sicuro può servire a convalidare altri

scritti di dubbia attribuzione. G li autografi, inoltre, forniscono il m ateriale

più prezioso per gli studi di grafologia: nella scrittura di certi personaggi si

possono notare le m odificazioni o la totale trasform azione spontanea, o a rtifi­

ciale, di questa attraverso il tempo, docum ento inconfutabile dell’evoluzione

(o involuzione) del personaggio stesso. Enorm e è per esempio la d ifferenza

tra le scritture di Napoleone semplice ufficiale e quella di Napoleone im pera­

tore, così pure radicale è la trasform azione subita dalla scrittura del C avour.

Non bisogna dim enticare, poi, il valore commerciale degli autografi, au­

m entato via via. E im possibile stabilirlo a priori, anche approssim ativam ente,

poiché è determ inato, oltre che dalla quantità, dalla qualità dell’autografo

stesso. La ra rità non è che uno degli elem enti che contribuiscono a determ i­

narne il valore, e non sempre il più im portante. O ltre che della rarità si deve

tener conto della maggiore o minore celebrità d ell’autore, dell’im portanza del

testo, d ell’essere questo testo sconosciuto o già pubblicato, dell’essere in tera­

mente autografo o solo firm ato, datato o meno. Im portante è anche vedere,

nel caso di le ttere, il destinatario certo o almeno identificabile, e, in questo

caso, se è un personaggio illustre o m e n o 11.

E possibile form arsi un certo criterio per la valutazione da un punto di

vista com merciale esaminando i cataloghi che si sono ven uti pubblicando, ca­

taloghi che sono molto u tili anche per i fac-simili che contengono. In Italia

i fac-simili pubblicati sono p o c h i12, e non si sono mai avute riviste specializ­

zate dedicate al collezionism o d ’autografi, m entre ne hanno da tempo F ran ­

cia, G erm ania, Inghilterra e S ta ti U n iti13.

va acquistati, il nome di chi glieli aveva eventualmente donati, il prezzo pagato per l ’acquisto o per la rilegatura ed altre notizie, le più varie.

11 J. Lh o m e r, La collection d'autographes, Parigi 19 2 7 .

12 In Italia si può citare una sola raccolta generale, edita a Napoli nel 1 8 7 0 da Giuseppe Palermo, dal titolo Isografìa ovvero raccolta di 2 .0 0 0 firm e e monogrammi degli uomini più celebri e rinomati che vissero nel corso di undici secoli dal 742 a l 18 7 0 (vi sono incisi 1 .2 6 0 firm e e mono­ grammi di italiani e 2 4 0 di stranieri, senza però dire dove si trovano gli originali). M igliore, ma limitato ai soli artisti, è la raccolta di fac-simili pubblicati a Firenze dal 1 8 6 9 al 18 7 3: La scrittura di artisti italiani (sec. XIV-XVII) riprodotta con la fotografia, con notizie sulla loro vita, compilata da Gaetano M ilanesi e pubblicata da Carlo Pini. Vanno ricordate, inoltre, la raccolta Autografi dei principi sovrani della Casa di Savoia (1247-1859), pubblicata a Torino nel 18 8 3 , e quella pub­ blicata a Venezia nel 1 8 8 1 , relativa alle firm e dei Dogi.

13 Per i libri va citato C. Va n b ia n c h i, Raccolte e raccoglitori dì autografi in Italia, Milano 19 0 1.

(10)

Le raccolte di autografi appartengono al cosiddetto collezionism o m ino­

re che, a differenza del grande collezionismo (per es. di opere d ’arte o di fila ­

telia), non cerca una giustificazione anche come investim ento economico, o

come mezzo per accrescere il prestigio sociale del collezionista. Fenom eno di

origine assai antica, ha permesso la raccolta sistematica di oggetti che o ffrisse­

ro un particolare interesse per la storia, per la scienza o per l ’arte, o che p re­

sentassero comunque carattere di originalità e ricercatezza: per esempio rac­

colte di ex libris, di sigilli, di etichette, di menus. Tale collezionismo può r i­

manere lim itato al puro divertim ento, talvolta anche maniacale, del « curio­

so » che ama conservare oggetti strani e rari, oppure dare l ’avvio ad una ricer­

ca illum inata e originare preziose raccolte, come quelle conservate in M usei

e Biblioteche (per es. orologi, autografi e tc .)14.

La storia delle collezioni, di qualsiasi genere, proprio perché esse sono

il fru tto di operazioni determ inate da vari e le m e n ti, costituisce una form ida­

bile fonte di inform azioni, non solo per la storia d ell’arte, della lettera tu ra

e delle scienze, ma anche per la storia politica ed economica.

Fu proprio verso la fine del X I X secolo che il mondo della cultura e d el­

l ’arte venne pervaso dal cosiddetto « spirito eclettico », per cui i collezionisti

furono portati a raccogliere e ad accostare fra loro quanti p ro d otti una stessa

età o età vicine offrivan o, disponendoli in modo che conservassero un p o ’ di

quell’aura vitale, sufficiente a sciogliere il « gelo del M useo » I5. In tale cli­

ma culturale, alla raccolta di base (es. autografi) si unisce tu tto ciò che può

avere attinenza (ritagli di giornale, ritra tti, articoli): il collezionista si lascia

guidare più dalla fantasia e dal desiderio di avere che dalla razionalità e p arte­

cipa in prim a persona alla raccolta attraverso attività di ricerca e di scam­

bio 16. Nei casi in cui l ’impegno si rivolga ai ricordi di personaggi storici o

della cultura, è facile trovare una spiegazione in term ini di curiosità in te lle t­

tuale e, in certi casi anche di com partecipazione alla vita e agli interessi dei

personaggi cui il collezionista si è rivo lto .

Q uesto vale senz’altro per l ’avvocato Francesco Polleri, nato a G en ova

nel 1 8 4 2 , (già resosi benem erito in v ita nel campo della beneficenza), il quale,

alla sua m orte, avvenuta nel gennaio del 1 9 1 3 , legò al Com une di G en ova una

14

A. Boime,

Artisti e im prenditori,

Torino 1990.

15

Tipici di questo indirizzo culturale sono gli allestimenti museali di stampo ambientali-

stico, volti a restituire il clima storico di un tempo passato.

16

M. A lb erti,

C ollezionism o m inore,

Milano 1984.

(11)

preziosa collezione di ricord i interessanti e curiosi, alla cui raccolta aveva de­

dicato una lunga serie di anni; questa com prendeva alcune centinaia di auto­

grafi, lettere ed altri scritti di uom ini illustri di ogni tempo e paese, special-

mente di personaggi del nostro O ttocento e d ell’epoca risorgim entale, accom­

pagnati m olto spesso dai loro ritra tti. L ’accettazione di tale donazione da

parte del M unicipio di G en ova avvenne ufficialm ente con deliberazione del

Consiglio Com unale, in data 2 7 gennaio 1 9 1 3 , in seguito alla relazione del

Boscassi (archivista ed economo del Comune) che, in data 2 0 gennaio aveva

esaminato iLm ateriale e, preso atto dell’interesse della raccolta, aveva espres­

so la convinzione (cito le testuali parole) che « non potesse che riuscire giove­

volissim a a chi si dedica a coltivare le discipline storiche e biografiche, p oi­

ché di ogni personaggio, in apposito fascicolo, trovansi le date della nascita

e della m orte, un cenno sommario della vita e, dei più, il ritra tto ».

Il passo successivo com piuto dalla C ivica Am m inistrazione fu quello di

scegliere il luogo in cui depositarli; si scelse l ’A rch ivio Storico, ritenuto luogo

idoneo non soltanto per la loro conservazione, ma anche per la loro valorizza­

zione. Successivam ente, al m omento della costituzione dell’istitu to M azzi­

niano, gli autografi e gli scritti riguardanti personaggi legati alle vicende ri­

sorgimentali andarono ad increm entare quelle raccolte.

Il

m ateriale conservato presso l ’A rch ivio Storico com prende poco più

di un centinaio di autografi (per la precisione 1 1 9 ), la maggior parte dei

quali è corredata da ritra tti e notizie biografiche e, talvolta, anche da atti

di nascita e di m orte, degli autori degli scritti. La parte più cospicua com­

prende varie lettere di musicisti, lib rettisti e cantanti fam osi (Vincenzo B elli­

ni, Jules M assenet, Saverio M ercadante, Felice Romani, A delin a Patti, G iu ­

ditta Pasta) e di cantanti più o meno famosi che scrivevano al Sanguineti,

impresario del T eatro C arlo Felice, per accettare o ricusare le sue o ffe rte di

ingaggio.

V anno ricord ati, in oltre, gli autografi di uom ini p olitici (Adolphe

Thiers, Léon G am betta, Jules Ferry), scrittori (Zola, V icto r Hugo, Dumas f i­

glio), m atem atici, astronom i (G .D .C assini), com m ediografi e attori (G iacinto

G allina, E rm ete N ovelli, E leonora Duse); e ancora di C arlo V , Jean Baptiste

Colbert, Eugenia Bonaparte, moglie di Napoleone III.

Nel costituire questa raccolta Francesco Polleri si è attenuto a quello

che era, allora, il criterio più seguito dai collezionisti, cioè considerare ogni

autografo quasi fosse una reliquia, facendo passare in seconda linea il con te­

nuto; in tal modo il collezionista, non dovendosi im porre alcun lim ite, poteva

(12)

collezionare autografi di uom ini celebri di ogni tempo, di ogni paese, di qual­

siasi professione o condizione sociale17. Per la classificazione e la cataloga­

zione degli autografi, gli schemi usati erano numerosi e, anche assai com plica­

ti (classi, sottoclassi, in rapporto, per esempio, con la cronologia e la geogra­

fia) 18, ma la maggior parte dei collezionisti dell’epoca, tra cui il P olleri, op­

tarono per classificazioni semplici ma com plete, corredando, quando possibi­

le, gli autografi di ritra tti degli autori, di fac-simili delle loro scritture, di fogli

con notizie biografiche. Si giunge così all’assurdo, come nel caso d ell’autogra­

fo di François Bazaine (n. 16 5 8 ), quando u n ’elegante cartella in cartoncino

bianco di cm. 4 0 x 3 0 , decorata con u n ’elaborata scritta a grandi lettere acque­

rellate « Il M aresciallo Bazaine » e recante n ell’interno del p iatto anteriore un

ritra tto finem ente incorniciato, contiene, o ltre ad un atto di nascita, solo un

foglietto bianco con incollato sopra un fram m ento di pochi centrim etri qua­

drati con la sola firm a. A n co r più intriganti sono certe cartelle, come i

nn. 1 6 7 6 e 1 6 7 7 , contenenti una il ritra tto e cenni biografici di N atalia O bre-

novitch, regina di Serbia, e l ’altra il ritra tto in una cornice acquerellata, a fir­

ma « Ducloz », e l ’atto di nascita di Em ile O llivier, ma p rive dei rela tivi auto­

grafi, vivam ente agognati, ma mai ottenuti.

Nel 1 9 3 7 M ons. G iacom o M . D e Am icis, V icario della C uria genovese,

donò all’A rch ivio Storico un gruppo di lettere scritte da G iuseppe V e rd i allo

zio, l ’ing, G iuseppe D e Am icis. Nel gran mare della corrispondenza verdiana

- si pensi che dopo tre n t’anni che l ’istitu to Nazionale di Studi V erd iani di

Parm a raccoglie e cataloga le lettere del M aestro, che « la sorte ha sparpaglia­

to, come fogli della Sibilla, ai quattro angoli del mondo », non si sa ancora

quante siano - questa piccola raccolta di 5 5 lettere potrebbe sem brare poco

significativa. In realtà, l ’interesse del pubblico, dopo quasi un secolo dalla

scom parsa19, è sempre rivo lto alla musica del « cigno di Busseto », e non so­

lo alle opere rim aste costantem ente presenti sulle scene dei teatri di tu tto il

mondo, ma anche verso quelle partitu re che ebbero in origine una vita effim e­

ra, e a questo interesse globale per la produzione musicale si aggiunge un sem­

pre crescente interesse per ogni aspetto della sua personalità. Perciò le sue le t­

17 A l contrario le raccolte poste in essere per m otivi di studio, o prevalentem ente per es­ si, devono essere più o meno specializzate e si valutano secondo il loro contenuto o secondo che gli autografi siano o meno inediti; non esistono doppioni da alienare.

18 E . Bu d a n, L ’amatore d ’autografi, M ilano 19 0 0 , pp. 16 3 -1 6 9 . 19 Giuseppe Verdi è deceduto a Milano il 2 7 gennaio 1 9 0 1 .

(13)

tere, « che sono sintetiche, scarne, ma proprio per la loro b revità hanno un

linguaggio singolare, schietto, incisivo », sono insostituibili per conoscere « le

insospettate sfaccettature e la straordinaria profondità di interessi » della p er­

sonalità v e rd ia n a 20. Sem bra quasi che il M aestro fosse presago di tu tto que­

sto, quando scrisse al conte O pprandino A rrivab en e: « M a che necessità vi

è d ’andar a tira re fu o ri delle lettere di un m aestro di musica? Lettere che sono

sempre scritte in fre tta , senza cura, senza im portanza, perché il m aestro sa

che non deve sostenere una reputazione di letterato. Non basta che lo fischi­

no per le note? No signore! A nche le lettere! A h! è una gran seccatura la cele­

brità! » 21.

La raccolta dell’A rc h ivio Storico (55 lettere indirizzate all’ing. D e Am i-

cis tra il 1 8 6 4 e il 1 8 9 9 , cioè alla vigilia della sua morte) ripercorre il rapporto

quarantennale che legò il com positore all’ingegnere, che, conosciuto casual­

mente a G en o va nel 1 8 5 9 , divenne ben presto un sincero amico e un insosti­

tuibile agente d ’ affari, e contribuì in modo determ inante a legare il M aestro

alla nostra città. G en ova, dove V erd i sbarcò nel ’4 7 reduce da varie peregri­

nazioni per m ettere in scena le sue opere, divenne la sua dimora invernale

per fuggire alle nebbie di S a n t’Agata. I V erdi, per interessam ento di M ariani,

abitarono dapprim a al piano nobile della villa Sauli in via S. Giacom o di Cari-

gnano n ° 1 3 , poi, verso la fine del ’74, lasciarono v illa Sauli per trasferirsi

nel Palazzo D oria, prim a n ell’ammezzato ai piani alti e poi nel ’77 n e ll’appar­

tam ento principesco al piano nobile, con i sontuosi saloni che videro C arlo

V e tanti altri personaggi storici.

Sicuram ente questo carteggio può illum inare sui m otivi che spinsero il

M aestro a scegliere G en ova, fra tante città italiane (Giuseppina avrebbe p re­

ferito Napoli) per trasco rrervi una buona parte dell’anno. C ertam ente il clima

mite e asciutto d ell’inverno genovese, con i tiepidi m attini soleggiati e i lim pi­

di tram onti, così diverso dalle nebbie della valle padana e nello stesso tempo

la facilità di raggiungere questa, devono averlo convinto, ma sicuramente non

può essere estranea a questa decisione il carattere riservato dei G enovesi, che

doveva avere un grandissimo valore per V erdi, uomo d ifficile e scontroso, ge­

losissimo della propria intim ità e desideroso di quiete e di silenzio.

Se le lette re di V e rd i sono state oggetto recentem ente dell’accurato stu­

dio di Leonello Sartoris, già citato, il carteggio D urazzo aspetta ancora di es­

20 L. Sa r t o r i s, Nuovi inediti verdiani, G enova 1 9 9 1 , p . 15. 21 A , Al b e r t i, Verdi intimo, Milano 1 9 3 1 , p . 2 60 .

(14)

sere studiato, ricondotto alla sua interezza (una parte è conservata presso la

C ivica Biblioteca Berio) e utilizzato per u n ’opera che illustri il panoram a cul­

turale della G en ova ottocentesca.

Qualche anno fa Giuseppe M arcenaro, convinto che « certi caratteri del pas­

sato, proprio perché passato, piacciono enorm em ente al nostro presente, ric­

chi come sono di stim oli e rim andi », ha curato una m ostra, allestita al Banco

di C hiavari in via G aribaldi, dove il visitatore, guidato con mano esperta tra

oggetti d ’arte e docum enti rari, potesse compiere un viaggio nel passato, to r­

nando nella G en ova della prim a m età d ell’O ttocento, respirando l ’atm osfera

di allora, riviven d o avvenim enti e incontrando personaggi illustri. Il risultato

fu sicuramente affascinante ma effim ero, come lo sono le m ostre tem poranee,

e il bellissim o catalogo22, ricco di n otizie e, ancor più, di suggestioni, riesce

a stim olare il desiderio di una migliore conoscenza di questo periodo della sto­

ria della nostra città, ma non ad appagarlo. Le vedute d ell’epoca, le stampe,

gli acquerelli del G aribbo, ci m ostrano il vo lto di una città orm ai perduta per

sempre; la descrizione della V illetta, dove G ian C arlo Di Negro riu n iva una

cerchia di amici colti e raffin a ti, le vedute della villa Pallavicini, la splen­

dida villa di Pegli, ideata e volu ta da Ignazio Pallavicino, nipote d ell’insigne

botanica C lelia Durazzo, la rievocazione di quel congresso degli Scienziati

Italiani del 1 8 4 6 , in occasione del quale, per l ’ultim a volta, le sale del Palazzo

Rosso, rip ortate al loro splendore da A n ton io Brignole Sale con lunghi lavori

di restauro, aprirono le loro p orte per sontuosi ric e vim e n ti23, tu tto questo ci

induce a sperare che un valente storico riesca a far riv iv e re questi fogli ingial­

liti, ridonandoci il volto della G en ova del primo O ttocento, che, come una

dama non più giovane ma ancora seducente, conservava il fascino del suo an­

tico splendore, sotto il piccone degli urbanisti e sotto l ’incalzare della « m o­

d ernità ».

22 Magasìn Pittoresque, una Genova del primo Ottocento, a cura di G . Ma r c e n a r o, G eno­ va 19 8 9 .

23 L. Sa g i n a t i, I Duchi di Galliem tra Genova e Parigi: vita di due nobili cosmopoliti da un epistolario inedito, in A a .V v ., I Duchi di Galliera. A lta finanza, arte e filantropia tra Genova e l ’Europa nell'Ottocento, G enova 1 9 9 1 .

(15)

INDICE DEGLI AUTOGRAFI*

Collocazione: 15 5 2

Data: Roma, 2 8 O ttobre 18 2 0

M ittente: A iren ti, Giuseppe Vincenzo, vesco­ vo di Savona O .S .D .

Destinatario: Marcello Durazzo

Testo: G li comunica la sua nomina a Vescovo di Savona ed il suo arrivo per la metà di dicembre. Provenienza: Acquisto Pasteur, 19 3 7 Collocazione: 1553

Data: Savona, 3 Giugno 18 2 4

M ittente: A iren ti, Giuseppe Vincenzo, vesco­ vo di Savona O .S.D .

Destinatario: M arcello Durazzo

Testo: Lo prega di interessarsi affinché il p it­ tore Baratta si accordi con il cardinale Spina, per il pagamento di un quadro da questi com­ missionatogli per la Cattedrale di Savona. Provenienza: Acquisto Pasteur, 19 3 7 Collocazione: 1 5 5 4

Data: 15 Giugno 18 2 4

M ittente: A irenti, Giuseppe Vincenzo, vesco­ vo di Savona O .S.D .

Destinatario: M arcello Durazzo

Testo: Lo inform a di aver scritto al pittore Ba­ ratta di essere pronto ad anticipargli i soldi per il quadro, ma che questi ha rifiutato. Provenienza: Acquisto Pasteur, 19 3 7 Collocazione: 15 5 5

Data: 14 Giugno 18 2 4

M ittente: A irenti, Giuseppe Vincenzo, vesco­ vo di Savona O .S .D .

Destinatario: Marcello Durazzo

Testo: G li comunica di aver portato a cono­ scenza del card. Spina la richiesta del pittore B aratta di lire 2 .6 0 0 .

Provenienza: Acquisto Pasteur, 19 3 7 Collocazione: 1 2 2 6

Data: Milano, 4 A prile 1 7 9 0

M ittente: A m oretti, Carlo Destinatario: M . Malacarne

Testo: Dà informazioni bibliografiche e noti­ zie varie.

Provenienza: Acquisto Collocazione: 15 2 2

Data: Milano, 2 0 Febbraio 18 1 0 M ittente: A m oretti, Carlo Destinatario: Ippolito Durazzo

Testo: Invia allegata una nota del giardiniere di Desio con un elenco di piante disponibili e un altro di piante che si desiderano. Provenienza: Acquisto Pasteur, 19 3 7 Collocazione: 15 2 1

Data: Milano, 3 Gennaio 1 8 1 1 M ittente: A m oretti, Carlo D estinatario: Ippolito Durazzo

Testo: G li comunica di aver finalm ente pro v­ veduto all’invio del Catalogo delle piante di Desio, accompagnato da un minerale da lui de­ siderato. Provenienza: Acquisto Pasteur, 19 3 7 Collocazione: 1 5 1 4

Data: M ilano, 5 Giugno 1 8 1 1 M ittente: A m oretti, Carlo Destinatario: Ippolito Durazzo

Testo: Lo inform a dell’arrivo di una cassa di piante.

Provenienza: Acquisto Pasteur, 19 3 7 Collocazione: 15 1 3

Data: Milano-Desio, 6 Giugno 1 8 1 1 M ittente: A m oretti, Carlo

Destinatario: Ippolito Durazzo

Testo: Lo inform a che la cassa di piante da lui spedita non è ancora giunta, contrariam ente a quanto gli fu per errore comunicato. Provenienza: Acquisto Pasteur, 19 3 7

Collocazione: 1519

Data: Milano, 20 Agosto 18 11

* L ’indice è disposto secondo l ’ordine alfabetico dei m ittenti

(16)

M ittente: A m oretti, Carlo Destinatario: Ippolito Durazzo

Testo: Annuncia l’invio di una pianta; dà no ti­ zie di sè; accenna alla trasvolata degli A ppen­ nini da parte di Madame Blanchard. Provenienza: Acquisto Pasteur, 19 3 7 Collocazione: 15 2 0

Data: Milano, 2 7 O ttobre 1 8 1 1 M ittente: A m oretti, Carlo Destinatario: Ippolito Durazzo

Testo: Lo informa di aver ricevuto una visita della di lui figlia, Principessa Centurione, e annuncia una prossima spedizione di piante. Provenienza: Acquisto Pasteur, 19 3 7 Collocazione: 1 5 1 7

Data: Milano, 13 Novembre 1 8 1 1 M ittente: A m oretti, Carlo Destinatario: Ippolito Durazzo

Testo: Invia due pianticelle vive per un vetturale. Provenienza: Acquisto Pasteur, 19 3 7 . Collocazione: 1 5 1 6

Data: Laigueglia, 1 1 Luglio 18 1 3 M ittente: A m oretti, Carlo Destinatario: Ippolito Durazzo

Testo: Annuncia l ’invio di un Catalogo a stampa delle piante dell’O rto di Monza; dà notizie circa le sue ricerche mineralogiche sui monti intorno a Laigueglia, ove si trova per i bagni di mare.

Provenienza: Acquisto Pasteur, 19 3 7 Collocazione: 15 1 5

Data: Milano, 2 O ttobre 18 1 3 M ittente: A m oretti, Carlo Destinatario: Ippolito Durazzo

Testo: Lo inform a delle piante disponibili a Desio fra quelle da lui richieste.

Provenienza: Acquisto Pasteur, 19 3 7 Collocazione: 1 5 1 8

Data: Desio, 16 O ttobre 18 13 M ittente; A m oretti, Carlo Destinatario: Ippolito Durazzo Testo: Tratta di uno scambio di piante. Provenienza: Acquisto Pasteur, 19 3 7

Collocazione: 15 1 2

Data: Milano, 17 Febbraio 1 8 1 6 M ittente: A m oretti, Carlo Destinatario: Ippolito Durazzo

Testo: Invia sue pubblicazioni, dà notizia di alcune novità botaniche.

Provenienza: Acquisto Pasteur, 19 3 7 Collocazione: 12 2 7

Data: Genova, 10 Febbraio 18 4 5 M ittente: Ansaldo, G iovanni Destinatario: Ignoto

Testo: Chiede una raccomandazione per o tte ­ nere l ’aggregazione al Collegio di M atem ati­ ca, e dà notizie di certi lavori di pittura e di doratura.

Collocazione; 12 2 8

Data: Genova, 14 Settem bre 18 5 1 M ittente: Ansaldo, Luigi

Destinatario: G iovanni Ansaldo

Testo: Chiede al fratello di comperargli a Lon­ dra degli strumenti chirurgici.

Collocazione: 12 2 9

Data: Como, 7 Novembre 18 9 2 M ittente: A ntona Traverso, Giannino Destinatario: Carlo Rapetti

Testo: Si scusa di non poter intervenire alla riunione del circolo Leonardo da Vinci. Provenienza: Legato Polleri, 19 1 3 Collocazione: 1 6 5 1 -1

Data; Genova, 3 Novembre 18 2 5 M ittente: Assarotti, O ttavio

Destinatario: U n conte non identificato Testo: Parla di progetti di miglioramento del­ l ’istitu to dei Sordom uti e dell’orfanotrofio di G enova (firma autografa).

Provenienza: Legato Polleri, 19 13 Collocazione: 16 5 1-2

Data: s.d.

M ittente: Assarotti, O ttavio

Testo: Quaderno autografo (non firmato) del P. A ssarotti, con scritti riferentesi alla Storia Sacra.

Provenienza: Legato Polleri, 1 9 1 3

(17)

Collocazione: 1 6 5 0

Data: [Calais, 5 Luglio 1850] M ittente: Augier, Emile Destinatario: Eugène Heim

Testo: Annuncia il suo prossimo arrivo a Parigi. Allegati: A tto di nascita, ritratto , monumento e iscrizione.

Provenienza: Legato Polleri, 19 1 3 Note: Data del tim bro postale Collocazione: 15 8 7

Data: G enova, 5 Giugno 18 3 4 M ittente: Badano, Girolamo Destinatario: [Marcello Durazzo]

Testo: G li trasm ette, allegata, una « Memoria concernente la Facoltà e Classe M atem atica ». Provenienza: Acquisto Pasteur, 19 3 7 Collocazione: 10 10-p

Data: s.d.

M ittente: Barabino, Carlo

Testo: Appunti sulla storia dell’architettura presso vari popoli e civiltà.

Descrizione: C art.; sec. X IX ; mm. 3 1 0 x 2 1 0 ; cc. 4 scritte sul r. e sul v.; minuta.

Collocazione: 1 5 4 6

Data: Firenze, 10 Gennaio 18 8 7 M ittente: Barabino, Nicolò Destinatario: Luigi A rnaldo Vassallo Testo: Lo inform a che tutto è pronto per la

conferenza di sabato 15.

Provenienza: Acquisto 1 9 4 0 Collocazione: 1 5 4 7

Data: Roma, aprile (s.g. e s.a.) M ittente: Barabino, Nicolò Destinatario: Luigi A rnaldo Vassallo Testo: G li comunica delle inform azioni sull’at­ tività del M inistero della P.I. relativa alle Bel­ le A rti.

Provenienza: Acquisto 1 9 4 0 Collocazione: 1 2 3 0

Data: Napoli, 2 3 O ttobre 18 3 8 M ittente: Barroilhet, Paolo

Destinatario: Francesco Sanguineti, impresa­ rio teatrale

Testo: Inform a che non potrà calcare le scene del Carlo Felice per il Carnevale 18 3 9 -4 0 , dati i precedenti impegni.

Provenienza: Legato Polleri, 19 13 Collocazione: 14 8 0

Data: [Firenze], 7 Agosto 18 4 6 M ittente: Bartolini, Lorenzo Destinatario: Marcello Durazzo

Testo: A ffid a alla sua generosità e al suo sape­ re la difesa del proprio progetto per il monu­ mento a C ristoforo Colombo.

Allegati: Copia del progetto di un monumento a Cristoforo Colombo del Bartolini. Provenienza: Acquisto Pasteur, 19 3 7 Collocazione: 12 3 1

Data: s.d.

M ittente: Battaglia, Giacinto Destinatario: Luigi Toccagni

Testo: Rim provera l’ amico per non avergli in­ viato il lavoro promesso.

Collocazione: 16 5 8 Data: s.d.

M ittente: Bazaine, Francesco Achille, mare­ sciallo di Francia

Testo: Firma autografa (ritagliata) Allegati: A tto di nascita, ritratto. Provenienza: Legato Polleri, 19 13 Collocazione: 12 3 2

Data: G enova, 3 0 Luglio 1 8 4 1 M ittente: Beigioioso Trivulzio, Cristina Destinatario: Lazzaro Rebizzo

Testo: Dà notizie circa la salute dei suoi cari. Collocazione: 1233

Data: s.d.

M ittente: Beigioioso Trivulzio, Cristina Destinatario: Lazzaro Rebizzo

Testo: Dà notizie della sua salute poco buona. Collocazione: 12 3 4

Data: G enova, 2 8 Luglio 18 5 8 M ittente: Belgrano, Luigi Tommaso Destinatario: Jacopo D ’O ria

Testo: Lo inform a della nomina a membro del

(18)

la Commissione per la raccolta e l’illustrazione delle epigrafi liguri.

Provenienza: Dono Famiglia D ’O ria Collocazione: 12 3 5

Data: G enova, 2 Agosto 18 5 8 M ittente: Belgrano, Luigi Tommaso Destinatario: Jacopo D ’Oria

Testo: Dà notizie dell’attività della Commis­ sione per la raccolta e l’illustrazione delle epi­ grafi liguri

Provenienza: Dono Famiglia D ’Oria Collocazione: 12 3 6

Data: G enova, 2 0 Agosto 18 6 1 M ittente: Belgrano, Luigi Tommaso Destinatario: Jacopo D ’Oria Testo: Chiede un appuntamento. Provenienza: Dono Famiglia D ’O ria Collocazione: 12 3 7

Data: G enova, 18 Febbraio 18 6 4 M ittente: Belgrano, Luigi Tommaso Destinatario: Jacopo D ’Oria

Testo: Invia le bozze di una pubblicazione da rivedere.

Provenienza: Dono Famiglia D ’Oria Collocazione: 12 3 8

Data: Milano, 2 8 Gennaio 18 2 9 M ittente: Bellini, Vincenzo Destinatario: Felice Romani

Testo: Dà indicazioni per la stesura del libret­ to di un’opera.

Provenienza: Legato Polleri, 19 1 3 Collocazione: 15 0 5

Data: Milano, 2 7 Gennaio 1 8 4 6 M ittente: Bellotti, F.

D estinatario: Marcello Durazzo

Testo: Lo inform a che l ’Accademia di Belle A rti di Milano sarà lieta di esaminare i disegni del monumento a Colombo, previa autorizza­ zione del G overno.

Provenienza: Acquisto Pasteur, 19 3 7

Collocazione: 1506

Data: Milano, 28 Febbraio 1846

M ittente: Bellotti, F.

Destinatario: Marcello Durazzo

Testo: Lo inform a che gli sono pervenute le cinque casse contenenti i disegni e modelli del monumento a Colombo ed anche l’autorizza­ zione del G overno per farne l’esame. Provenienza: Acquisto Pasteur, 1 9 3 7 Collocazione: 16 5 2

Data: Tonno, 2 0 Novembre 18 8 1 M ittente: Bellotti Bon, Luigi Destinatario: V . Solesio

Testo: Parla del manifesto di annunzio del re­ pertorio del teatro Paganini, durante il C arne­ vale del 1882.

Allegati: A tto di nascita e di m orte, necrolo­ gia, cenni biografici di E. M ontasio (a stam­ pa), ritratti (3)

Provenienza: Legato Polleri, 19 1 3 Collocazione: 1 2 3 9

Data: Bologna, 2 8 Maggio 18 7 3 M ittente: Beltrami, Eugenio Destinatario: Eugenio Cremona

Testo: Lo prega di incontrarsi con una persona che deve recarsi il giorno successivo a Milano per i funerali del Manzoni.

Provenienza: Legato Polleri, 19 1 3 Collocazione: 15 7 2

Data: Genova, 2 8 A prile 1 8 1 7 M ittente: Bertara, Gerolamo Destinatario: Lilla De M ari Durazzo Testo: Augura un lieto soggiorno a Pisa, ecc.. Provenienza: Acquisto Pasteur, 1 9 3 7 Collocazione: 1 2 4 0

Data: Massa, 2 4 Luglio 18 2 2 M ittente: Bertoloni, A ntonio Destinatario: Tommaso de Ambrosis Testo: Lo prega di conservare presso di sé un documento che gli è pervenuto.

Collocazione: 1 4 9 0

Data: Bologna, 10 Dicembre 18 3 2 M ittente: Bertoloni, Antonio Destinatario: Marcello Durazzo

Testo: Ringrazia per i due abbonamenti alla

(19)

« Flora Italica »; avendo sentito che il prof Vi- viani ha chiesto un aiuto per la cattedra, rac­ comanda caldamente Gerolamo Guidoni. Provenienza: Acquisto Pasteur, 19 3 7 Collocazione: 1 4 9 1

Data: Bologna, 19 Maggio 18 3 0 M ittente: Bertoloni, Antonio Destinatario: M arcello Durazzo

Testo: Lo inform a di avergli inviato due opu­ scoli ed un suo articolo da far pervenire ai re­ dattori del G iornale Ligustico; chiede notizie del giardino allo Zerbino.

Provenienza: Acquisto Pasteur, 19 3 7 Collocazione: 14 9 2

Data: Bologna, 2 4 Febbraio 18 2 7 M ittente: Bertoloni, Antonio Destinatario: M arcello Durazzo

Testo: Ringrazia per l’invio di due copie del G iornale Ligustico e per aver stampato il suo articolo; annuncia che fra pochi giorni uscirà un suo libro di botanica.

Provenienza: Acquisto Pasteur, 19 3 7 Collocazione: 14 9 3

Data: Bologna, 3 Novembre 18 2 5 M ittente: Bertoloni, Antonio Destinatario: M arcello Durazzo

Testo: Prom ette di inviare presto delle piante per il suo giardino allo Zerbino ed un articolo per il G iornale Ligustico.

Provenienza: Acquisto Pasteur, 19 3 7 Collocazione: 14 9 4

Data: Bologna, 2 9 O ttob re 1 8 2 1 M ittente: Bertoloni, Antonio Destinatario: M arcello Durazzo

Testo: Invia un libro di botanica e chiede se è disposto a cambiare i due fascicoli delle « piante napoletane » di Cirillo con qualche li­ bro di belle arti e letteratura.

Provenienza: Acquisto Pasteur, 19 3 7 Collocazione: 12 4 1

Data: Acqui, 23 luglio (s.a.) M ittente: Bindocci

Destinatario: G iovanni Polleri

Testo: Si scusa di non poter accettare un invito. Provenienza: Legato Pollen 19 1 3

Collocazione: 12 4 2

Data: Torino, 14 A prile 17 4 7 M ittente: Bogino, G iam battista Destinatario: Conte Bertone

Testo: Dà disposizioni per l ’ingresso di due funzionari spagnoli in Savoia, firma autografa. Collocazione: 16 5 3 -1

Data: Torino, 2 4 Dicembre 1756 M ittente: Bogino, G iam battista Destinatario: ignoto

Testo: Auguri, firm a autografa Provenienza; Legato Polleri, 19 13 Collocazione: 16 5 3-2

Data: Torino, 2 4 Dicembre 1756 M ittente: Bogino, Giam battista Destinatario: ignoto

Testo: Auguri e attestazione di stima, firm a autografa.

Allegati: A tto di nascita e morte, iscrizione, ritratto (a colori).

Provenienza: Legato Polleri, 19 1 3 . Collocazione: 1243

Data: Torino, 15 Settem bre 1766 M ittente: Bogino, G iam battista Destinatario: Marchese D ’Ormea

Testo: Lo inform a di un cambio di guardia tra Ufficiali, firm a autografa.

Collocazione: 12 4 4

Data: Torino, 2 9 O ttobre 17 6 8 M ittente: Bogino, G iam battista

Destinatario: Conte di Cartor, Casale Monferrato Testo: Dà inform azioni su copie di documenti che gli ha inviati, firm a autografa.

Collocazione: 12 4 5

Data: Tonno, 5 O ttobre 1 7 7 1 M ittente: Bogino, G iam battista Destinatario: Cavalier Bertodano

Testo: A pprova il suo operato riguardo all’in­ cidente occorso al D irettore delle Regie G a ­ belle Calieri, firm a autografa.

(20)

Collocazione: 12 4 6 Data: 18 del 18 4 7

M ittente: Bon, Francesco Augusto

Destinatario: Francesco Sanguineti, impresa­ rio teatrale

Testo: Propone modifiche al calendario delle rappresentazioni teatrali.

Provenienza: Legato Polleri, 19 1 3 Collocazione: 12 4 7

Data: S, G iovanni Teduccio, 6 agosto (s.a.) M ittente: Boschetti, Amina

Destinatario: Carlo D ’Ormeville

Testo: T ratta dell’allestimento di un Ballo al Teatro San Carlo.

Provenienza: Legato Polleri, 19 1 3 Collocazione: 12 4 8

Data: Parigi, 12 Luglio 18 1 3 M ittente: Boselli, Benedetto Destinatario: G .B . Assereto

Testo: Tratta di una questione d ’affari. Collocazione: 16 5 4

Data: Firenze, 23 Gennaio 17 6 2

M ittente: Botta Adorno, A ntoniotto, genera­ le, maresciallo austriaco, diplomatico, commis­ sario imperiale in Italia.

Destinatario: Conte Firmian a Milano Testo: Si compiace del felice arrivo a Milano di un noto prigioniero, e ringrazia il Conte di avergli comunicato la notizia.

Allegati: A tto di nascita, cenni biografici, ritratto, notizie sul ritratto e sul Castello di Silvano. Provenienza: Legato Polleri, 1 9 1 3

Collocazione: 16 5 5 Data: Parigi, I Maggio 18 8 8

M ittente: Boulanger, Georges, generale di di­ visione

Destinatario: ignoto

Testo: È dispiaciuto di non trovare una nota m anoscritta inviatagli dal corrispondente. Allegati: A tto di nascita e di morte, ritratto. Provenienza: Legato Polleri, 19 1 3

Collocazione: 1249

Data: Milano, 20 Ottobre 1872

M ittente: Braga, Gaetano Destinatario: A lfredo D ’Andrade

Testo: Dà notizie del suo ballo « Reginella », che andrà in scena al teatro C arcano a M ilano e poi a Venezia.

Provenienza: Legato Polleri, 1 9 1 3 Collocazione: 15 3 4

Data: Venezia, 2 1 Novembre 18 0 1 M ittente: Brignardelli, Clemente Destinatario: Michelangelo Piana

Testo: G li dà notizie della stampa di una tra ­ duzione di un compendio di letteratura italia­ na e lo prega di cercare qualche associato. Provenienza: Acquisto Pasteur, 19 3 7 Collocazione: 15 3 8

Data: Venezia dal Seminario di M urano, 23 Maggio 18 0 1

M ittente: Brignardelli, Clemente Destinatario: Michelangelo Piana

Testo: Desidera riannodare i rapporti epistola­ ri con l’amico, dopo il lungo silenzio forzato. Provenienza: Acquisto Pasteur, 19 3 7 Collocazione: 15 3 7

Data: Venezia, 10 Giugno 18 0 1 M ittente: Brignardelli, Clem ente Destinatario: Michelangelo Piana

Testo: Dà notizie di sè e della sua vita nel Se ­ minario a Murano.

Provenienza: Acquisto Pasteur, 19 3 7 Collocazione: 1 5 3 1

Data: Frascati, 2 2 O ttobre 1 8 0 2 M ittente: Brignardelli, Clemente Destinatario: Michelangelo Piana

Testo: Dà notizie del suo viaggio a Roma e di un piacevole soggiorno di tre giorni a Firenze. Provenienza: Acquisto Pasteur, 19 3 7 Collocazione: 15 3 2

Data: Roma, 12 Marzo 1803 M ittente: Brignardelli, Clemente Destinatario: Michelangelo Piana

Testo: Dà notizie del suo soggiorno a Roma. Provenienza: Acquisto Pasteur, 19 3 7

(21)

Collocazione: 15 3 3

Data: Roma, 7 Maggio 18 0 3 M ittente: Brignardelli, Clemente Destinatario: Michelangelo Piana Testo: Ringrazia per una cortese offerta. Provenienza: Acquisto Pasteur, 19 3 7 Collocazione: 15 3 5

Data: Somasca, 16 M arzo 1 8 0 6 M ittente: Brignardelli, Clemente Destinatario: Michelangelo Piana

Testo: G li comunica il suo trasferim ento da Roma a Somasca, dove è stato riaperto il C ol­ legio, che era stato soppresso nelle passate v i­ cende.

Provenienza: Acquisto Pasteur, 19 3 7 Collocazione: 1 2 5 0

Data: G enova, 7 A prile 18 3 2 M ittente: Brignole Sale, Antonio Destinatario: Tommaso De Ambrosis Testo: Lo inform a che gli è m olto difficile fa r­ gli avere la raccomandazione richiesta. Collocazione: 10 9 7

Data: Voltri, 1 1 A prile 18 8 6 M ittente: Bngnole Sale, Maria

Destinatario: B. Piccardo, Sindaco f.f. del Co­ mune di V oltri

Testo: Ringrazia lui e la cittadinanza per la proposta di far suonare nella sua villa qualche brano musicale dalla banda municipale. Provenienza: E x Comune di V o ltri 19 2 7 Collocazione: 1 6 5 6

Data: s.d.

M ittente: Brisson, Henri, presidente della Ca­ mera dei Deputati di Francia, ex presidente del Consiglio dei M inistri.

Destinatario: Jules Ferry Testo: Dispaccio telegrafico.

Allegati: A tto di nascita e di m orte, ritratto, cenni biografici.

Provenienza: Legato Polleri, 1 9 1 3

Collocazione: 1252

Data: Milano, 7 Ottobre 1844 Mittente: Calvi, Gerolamo Luigi

Destinatario: Jacopo D ’Oria

Testo: Lo inform a dell’esito delle ricerche, che lo ha incaricato di fare a Milano, per trovare qualche iscrizione di Cesare Lamba D ’Oria. Provenienza: Dono Famiglia D ’Oria. Collocazione: 1 2 5 1

Data: M ilano, 16 Settem bre 1864 M ittente: Calvi, Gerolam o Luigi Destinatario: Jacopo D ’Oria

Testo: Ringrazia per l ’invio di una pubblica­ zione e dà sue notizie.

Provenienza: Dono Famiglia D ’Oria Collocazione: 14 7 8

Data: Roma, 2 0 Luglio 18 2 0 M ittente: Camuccini, Vincenzo D estinatario: Marcello Durazzo

Testo: Dà notizie del suo soggiorno a Napoli, dove ha avuto l ’incarico di ritrarre il Re e la Regina.

Provenienza: Acquisto Pasteur, 19 3 7 Collocazione: 14 7 7

Data: [Roma], 2 6 Dicembre 18 2 2 M ittente: Camuccini, Vincenzo Destinatario: Marcello Durazzo

Testo: Si scusa di non aver terminato i disegni come aveva promesso, avendo avuto un im­ portante incarico dal Papa.

Provenienza: Acquisto Pasteur, 19 3 7 Collocazione: 1475

Data: Roma, 1 1 Agosto 18 2 3 M ittente: Camuccini, Vincenzo Destinatario: Marcello Durazzo

Testo: Annuncia che i disegni sono term inati e presto li spedirà.

Provenienza: Acquisto Pasteur, 19 3 7 Collocazione: 14 7 6

Data: [Roma], 2 0 Settem bre 1823 M ittente: Camuccini, Vincenzo D estinatario: Marcello Durazzo

Testo: Lo inform a che consegnerà i disegni al Sig. Bombelli per la spedizione e ringrazia per l ’invio della lettera di cambio.

Provenienza: Acquisto Pasteur, 19 3 7

Riferimenti

Documenti correlati

Denominazione: Galleria d'Arte Moderna - Magazzino Complesso monumentale di appartenenza: Villa Reale Denominazione spazio viabilistico: via Palestro, 16 DATA [2 / 7]. Data

Debutta al Teatro Carlo Felice di Genova venerdì 13 maggio 2022 alle ore 20.00 (repliche il 14, 15, 20, 21, 22 maggio) Rigoletto, melodramma in tre atti di Giuseppe Verdi,

Con la collaborazione di: Teatro alla Scala, Accademia Teatro alla Scala, RAI, i 9 Municipi della Città di Milano, Consiglio regionale della Lombardia, Castello Sforzesco, Teatro

In fondo l’ateismo contemporaneo, nella sua immen- sa fatica di liberarsi da una cultura religiosa passata, si trova alla vigilia di una esplosione di fede che, a motivo di una

fascicolo legato con cucitura d'archivio precedente segnatura dell'unità archivistica: Repubblica Veneta

E ciò nonostante i percorsi dei nostri protagonisti non sono sempre lineari, il che li rende più vicini a noi: la grandezza di Verdi consta proprio nel lasciare comunque aspetti

L’air populaire Nel cor più non mi sento, tiré de l’opéra La bella molinara de Paisiello, qui avait déjà attiré l’attention de Beethoven, fut utilisé par Paganini dans une de

l'affidamento avviene in cottimo fiduciario nel rispetto dei principi di trasparenza, rotazione, parità di trattamento, previa consultazione di almeno cinque operatori