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Forme di Mercato

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Academic year: 2021

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Testo completo

(1)

Università degli studi di Salerno

Corso di LM in Economia

Corso Corporate Governance

A.A. 2018/2019

II SEMESTRE

Docente: CRISTIAN BARRA

email: cbarra@unisa.it

ricevimento: Giovedì (14:30/16:30)

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Cosa determina l’ammontare del profitto ottenuto da un’impresa?

Il prezzo praticato al consumatore sarà alto/basso?

Il consumatore trae benefici dalle decisioni dell’impresa?

Tipo di CONTESTO DI MERCATO IN CUI L

IMPRESA OPERA

IL GRADO DI CONCORRENZA

Quanta concorrenza deve affrontare un’impresa?

Le forme di mercato si distinguono in base al grado di concorrenza che si

determina tra le imprese:

A)

CONCORRENZA PERFETTA

B)

MONOPOLIO

C)

CONCORRENZA MONOPOLISTICA

(3)

FORMA DI MERCATO

CARATTERISTICHE PRINCIPALI CONCORRENZA

PERFETTA

Numero molto elevato di imprese che competono tra loro, ciascuna piccola rispetto all’intera

industria.

Nessuna è capace di influenzare il prezzo (price-taker)

MONOPOLIO Una sola impresa opera nel mercato e non subisce concorrenza da parte di altre imprese

CONCORRENZA MONOPOLISTICA

Diverse imprese, pur avendo potere di mercato, non sono protette da barriere all’entrata

OLIGOPOLIO Un numero ridotto di imprese, protette da barriere all’entrata

1.  Grado di libertà con cui nuove imprese possono entrare nell’industria

2.  Natura del prodotto

(4)

4 FORMA DI MERCATO NUMERO DI IMPRESE BARRIERE ALL’ENTRATA NATURA DEL PRODOTTO

ESEMPI IMPLICAZIONI PER CURVA DOMANDA

IMPRESE

A CONCORRENZA

PERFETTA Infinito Assenti Omogenea (beni indifferenziati) Cavoli, carote Orizzontale L’impresa è price-taker

B CONCORRENZA

MONOPOLISTICA Molte Assenti Beni differenziati Idraulici, ristoranti Decrescente, ma relativamente elastica.

L’impresa ha un basso grado di controllo sul prezzo

C OLIGOPOLIO Poche Significative Beni differenziati

o omogenei Cemento, automobili, apparecchi ature elettriche Decrescente.

Impresa dipendente dal prezzo praticato dai rivali

D MONOPOLIO Una Significative o

forti Unico Fornitori locali di public utilities Decrescente, ma più anelastica che in oligopolio. L’impresa ha un notevole grado di controllo sul prezzo

Caratteristiche delle quattro forme di mercato

(5)

struttura di mercato in cui un’impresa opera

performance (profitti) dell’impresa

comportamento/condotta

performance (profitti) di altre imprese

condotta aggregata delle imprese

di un’industria

performance dell’intera industria

(6)

6

A) CONCORRENZA PERFETTA

Cosa succede quando ci sono molte

imprese che competono tra loro? Quali

sono le conseguenze per i consumatori?

Le ipotesi della concorrenza perfetta

Ø Esiste un numero elevato di imprese nell’industria. La singola impresa

produce una quota trascurabile dell’offerta totale

Ø Acquirenti e venditori hanno una conoscenza perfetta del mercato

Ø Esiste libertà di entrata/uscita

Equilibrio di breve periodo dell’impresa

Il profitto è massimizzato quando il costo marginale eguagli il ricavo marginale

Il fatto che le imprese producano al costo medio minimo e che ottengano profitti normali mantiene i prezzi al livello più basso possibile.

Sopravvivono le imprese migliori

Se i costi medi sono inferiori ai ricavi medi l’impresa otterrà extra-profitti

Incompatibilità tra concorrenza perfetta ed economie di scala

Quando l’impresa cresce e si sviluppano economie di scala l’impresa può praticare

prezzi inferiori costringendo imprese più piccole ad uscire dal mercato. La

concorrenza perfetta viene meno

.

Equilibrio di lungo periodo

Se le imprese già operative ottengono extra-profitti, nuove imprese saranno attirate

nell’industria

L’aumento di offerta porta al calo del prezzo, finchè le imprese otterranno solo profitti normali

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B) MONOPOLIO

Cosa succede quando sul mercato opera

una sola impresa? Quali sono le

conseguenze per i consumatori?

Ampiezza scelta per la definizione dell’industria

confini arbitrari

E’ importante il grado di potere monopolistico che l’impresa esercita

Grado di sostituibilità del proprio prodotto

Barriere all’entrata

Ø Economie di scala (monopolio

naturale)

Ø Differenziazione del prodotto e

fedeltà alla marca

Ø Proprietà o controllo di

importanti fattori di produzione

Ø Proprietà o controllo delle reti di

vendita al dettaglio o all’ingrosso

Ø Protezione legale

Ø Fusioni e acquisizioni

Ø Tattiche aggressive

Ø Intimidazione

Prezzo e output di equilibrio

Ø La curva di domanda dell’impresa coincide con la curva di domanda dell’industria

Ø Variando la quantità offerta, l’impresa monopolista influenza il prezzo

Ø Il profitto sarà tanto maggiore quanto meno elastica è la curva di domanda (in funzione del grado di sostituibilità del prodotto) Ø Nel lungo periodo i prezzi saranno più elevati rispetto alla concorrenza perfetta e la quantità scambiata inferiore

Ø Il monopolista può ottenere profitti anche se non usa le tecniche produttive più efficienti,

Ø Può però raggiungere notevoli economie di scala e impiegare extra-profitti in ricerca e sviluppo che possono portare a prodotti migliori e/o a costi inferiori

Ø La concorrenza potenziale può influenzare i prezzi e la quantità tanto più sono bassi i costi di entrata e uscita

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8

C) CONCORRENZA

MONOPOLISTICA

(Chamberlin)

Cosa succede quando ci sono molte

imprese concorrenti ma ciascuna di esse

cerca di conquistare il consumatore con

un particolare prodotto?

E’ la situazione più vicina alla concorrenza perfetta

Ipotesi

Ø Esiste un numero piuttosto elevato di imprese. Ciascuna ha una quota piccola di mercato (nicchia) Ø Ciascuna non deve preoccuparsi “troppo” delle azioni/reazioni dei concorrenti

Ø Non c’è interazione strategica tra le imprese Ø C’è libertà di entrata nell’industria

Ø Ogni impresa produce un prodotto differenziato; può aumentare il prezzo senza perdere tutta la domanda

Equilibrio

Ø Nel Breve: si possono ottenere extra-profitti, tanto maggiori in funzione dei parametri della domanda

Ø Nel lungo: nuove imprese entreranno nel mercato; si azzereranno gli extra-profitti

Concorrenza non di prezzo:

Sviluppo del prodotto pubblicità

Svantaggi rispetto alla concorrenza perfetta

Ø Verrà venduta una q-tà di output minore ad un prezzo maggiore (differenza non sempre eccessiva); Ø Le imprese non produrranno in modo da

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D) OLIGOPOLIO

Cosa succede se poche imprese

dominano il mercato? Concorrenza

spietata o collusione?

Poche imprese offrono un certo prodotto

Ci sono però differenze significative tra i comportamenti delle imprese

oligopolistiche legati al fatto che i prodotti siano virtualmente identici o

differenziati

1) Interdipendenza strategica tra le imprese: ognuna deve tenere conto

delle altre, dai cui comportamenti dipende il profitto di ciascuna

2) Ci sono barriere all’entrata simili a quelle che proteggono il monopolista

dalla concorrenza potenziale, diverse da industria a industria

Due esigenze contrastanti che muovono gli oligopolisti:

1) Voler eliminare l’interdipendenza strategica con le rivali, colludendo per

massimizzare il profitto congiuntamente

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Equilibrio di un’industria in oligopolio collusivo

Le imprese possono accordarsi:

Ø Sui prezzi

Ø Sulle quote di mercato

Ø Sulle spese di pubblicità, …

Ø per dividere quote di mercato

Cartello (es. Opec)

Le imprese possono competere

tra loro attraverso una

concorrenza non di prezzo

Collusione tacita

1) Le imprese fissano lo stesso prezzo del leader

Leadership di prezzo dell’impresa barometro

Domanda delle imprese gregarie (follower) ricavata

in via residuale (D di mercato – D leader)

2) Regole condivise dalle imprese (quando non c’è un

leader riconosciuto): es. prezzo fissato in base al costo

medio come prezzo di riferimento

Fattori che favoriscono la collusione:

Ø conoscenza reciproca delle imprese

Ø uso di tecniche di produzione e costi medi simili Ø produzione di beni simili

Ø mancanza di segreti Ø stabilità del mercato Ø legislazione favorevole

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Oligopolio non collusivo

A) La rottura dell’accordo collusivo

B) La teoria dei giochi

C) La curva di domanda a gomito

Tentazione di tradire riducendo il prezzo o vendendo oltre la quota assegnata

a)  Quanto è possibile ottenere senza innescare la reazione delle altre imprese?

b)  Se inizia una guerra di prezzo chi la vincerà?

?

a)  Congetture sulle reazioni altrui b)  Disponibilità a rischiare

Studia con approccio formale l’interazione strategica

tra più soggetti per individuare per ciascuna impresa (Nash):

a)  Strategie dominanti (maximin=attitudine prudente e maximax=attitudine ottimista) che portano a una riduzione dei prezzi: entrambi i giocatori trovano conveniente ridurre il prezzo indipendentemente da quanto il rivale deciderà….Ma sarebbe preferibile colludere e decidere insieme. Ma anche in questo caso potrebbero decidere di tradire l’accordo e ridurre il prezzo (il dilemma del prigioniero) b)  Giochi più complessi senza strategie dominanti: in casi di più imprese, strategie

alternative di prezzo, .. Complessità le imprese cambiano strategia in base alle diverse circostanze

Anche in assenza di collusione, i prezzi possono restare stabili:

- se un oligopolista riduce il prezzo i rivali si sentiranno costretti a fare altrettanto

- se un oligopolista aumenta il prezzo i rivali non lo seguiranno per catturare parte della clientela

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Discriminazioni di prezzo

Oligopolio e consumatori

In quali circostanze le imprese possono

praticare prezzi diversi a diversi

consumatori? Quali sono le conseguenze?

Se gli oligopolisti colludono e massimizzano congiuntamente i profitti agiranno di fatto come un monopolio con prezzi alti per i consumatori. C’è però un effetto di bilanciamento del potere di mercato di imprese con interessi contapposti

Svantaggi:

Ø Le imprese sono più piccole (minori ec. di scala) Ø Le imprese ricorrono di più alla pubblicità

Vantaggi:

Ø Parte dell’extra profitto può essere investito in R&S

Ø La concorrenza non di prezzo attraverso la differenziazione amplia le possibilità di scelta per il consumatore

Le imprese vendono il prodotto a prezzi diversi sul

mercato per massimizzare i profitti purchè:

-l’impresa sia in grado di fissare il prezzo

-non ci sia possibilità di arbitraggio (rivendita da

parte dei consumatori ad un prezzo più alto)

Ø di primo grado (prezzo diverso per ogni unità) Ø di secondo grado (quantitativi di acquisto)

Ø di terzo grado (caratteristiche omogenee dei consumatori; segmenti)

Vantaggi:

-la discriminazione come mezzo per indurre i concorrenti ad uscire dal mercato

-la discriminazione come mezzo per aumentare i profitti

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