UNIVERSITÀ DI PISA
Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere
Corso di Laurea Magistrale in Archeologia
“
GLI ANELLI CON SIGILLO MINOICI E MICENEI: UN
CATALOGO RAGIONATO
”
A.A. 2019/2020 Relatore: Candidata:1
INDICE
UNIVERSITÀ DI PISA ... 0
Corso di Laurea in Archeologia ... 0
PREMESSA METODOLOGICA ... 5
1. L’ANELLO- SIGILLO: UN’INTRODUZIONE ... 7
1.1 Cosa si intende per anello con sigillo ... 7
1.2 Alcune considerazioni sulla funzione dell’anello-sigillo ... 8
1.3 UNA PREMESSA STORICA ... 9
1.3.1 Creta Neopalaziale ... 9
1.3.2 Creta tra il TM II e il TM III ... 10
1.3.3 La Grecia micenea tra il TE I e il TE III ... 11
1.4 ALCUNE PRECISAZIONI TECNOLOGICHE ... 13
1.4.1 L’oro: il metallo più utilizzato per la produzione di anelli-sigillo ... 14
1.4.2 Ordini tipologici degli anelli con sigillo: tipo I – IV in metallo ... 15
1.4.3 Ordini tipologici delle fasce/staffe: un ulteriore elemento di datazione ... 18
1.5 UNA PREMESSA ALLA CATALOGAZIONE DEGLI ANELLI-SIGILLO MINOICI E MICENEI: COME OPERARE UNA PRIMA DISTINZIONE ... 21
2. CATALOGO ANELLI-SIGILLO MINOICI E MICENEI ... 22
AS-MN ... 23
AS-MC ... 84
3. CONTESTI ... 147
3.1 Contesti e cronologia ... 147
3.2 Principali tipologie di contesto ... 149
3.2.1 Contesti funerari: una premessa ... 149
3.2.2 Contesti sacri: i santuari ... 150
3.2.3 I ripostigli ... 151
3.2.4 Anelli-sigillo non contestualizzabili: una precisazione ... 151
3.3 CRETA ... 152
4.3.1 Haghios Charalambos ... 153
3.3.2 Cnosso ... 155
2
3.3.2.2 Poros Katsambas ... 157
3.3.2.3 Sellopoulo... 159
3.3.2.4 Necropoli di Isopata ... 161
3.3.2.5 Necropoli di Zapher Papoura ... 162
3.3.2.6 Anelli-sigillo non contestualizzabili: areale di Cnosso ... 163
3.3.3 Archanes ... 164
3.3.3.1 Necropoli di Phourni ... 164
3.3.3.2 Santuario di Archanes-Anemosphilia... 168
3.3.4 Necropoli di Sphoungaras, Gournia ... 170
3.3.5 Casa Δ-α di Mallia... 172
3.3.6 Necropoli di Mochlos ... 174
3.3.7 Necropoli di Kalyvia-Festòs... 175
3.3.8 Kydonia, Chania: la Necropoli di Odos Palama e gli anelli-sigillo AS-MN 32 e AS-MN 35. ... 176
3.3.9 Necropoli di Armeni-Rethymno... 177
3.3.10 Santuario di KATO SYME: AS-MN 9 unico esempio di anello votivo ... 178
3.3.11 Campagna di Avgos, Kavoussi: un esempio di ripostiglio ... 180
3.3.12 Sigilli di ambito cretese non precisamente contestualizzabili ... 180
3.4. Continente ... 181 3.4.1 ARGOLIDE E CORINZIA ... 182 3.4.1.1 Micene ... 182 3.4.1.1.2 Circolo A ... 183 3.4.1.2.3. Città Bassa ... 185 3.4.1.3.4 Acropoli ... 185 3.4.1.2 Necropoli di Dendra-Midea ... 186
3.4.1.3 Necropoli di Aidonia (CORINZIA) ... 188
3.4.1.4. Necropoli di Prosymna ... 190
3
3.4.1.7 Tirinto: il tesoro di Tirinto e l’insediamento della rocca inferiore. ... 194
3.4.2 MESSENIA ... 197 3.4.2.1 Pylos ... 197 3.4.2.1.2 Tholos Delta ... 201 3.4.2.2 Necropoli di Anthia ... 202 3.4.3 ATTICA ... 203 3.4.3.1 Atene ... 203 3.4.3.2 Necropoli di Varkiza ... 205 3.4.3.3 Necropoli di Perati ... 206 3.4.4 FOCIDE ... 207 3.4.4.1 Necropoli di Medeon ... 207
3.4.4.2 Necropoli di Alonaki - Elateia ... 208
3.4.4.3 Necropoli di Kalapodi ... 209
3.4.5 TESSAGLIA ... 211
3.4.5.1 Georgiko ... 211
3.4.5.2 Necropoli di Mega Monastirion ... 211
3.4.5.3 Dimini... 211
3.4.6 ELIDE ... 212
3.4.6.1 Kakovatos: il caso dell’Anello di Nestore ... 213
3.4.7 LACONIA: il sito di Vaphio ... 214
3.4.8 TRACIA ... 216
3.4.9 ISOLE CICLADI: il caso di Melos ... 216
3.4.10 BEOZIA: Tebe? ... 217
Tabelle Contesti AS-Minoici ... 218
Tabelle Contesti AS-Micenei ... 221
Grafici - Contesti ... 224
4
Tabelle: Forme ... 228
CAPITOLO 4. L’ICONOGRAFIA ... 229
4.1 DECORAZIONI ORNAMENTALI ... 230
4.2 SCENE A CARATTERE FIGURATIVO: ANIMALI E CREATURE MITICHE ... 231
4.2.2 Animali e creature mitiche su anelli con sigillo micenei ... 233
4.3 SCENE CON FIGURE UMANE ... 236
4.3.1 Scene di culto ... 237
4.3.1.1 Scene di culto nel sigillo minoico ... 240
4.3.1.2 Scene di culto sui sigilli micenei ... 246
4.3.2 Taurocatapsia ... 249
4.3.3 Potnia Theròn ... 251
4.3.4 Scene di caccia e combattimento ... 252
4.3.5 Scene con il carro ... 252
5. CONCLUSIONI ... 254
BIBLIOGRAFIA ... 258
5
PREMESSA METODOLOGICA
L’obiettivo del presente lavoro è la catalogazione di tutti gli esemplari di anelli con sigillo di ambito minoico e miceneo (qui convenzionalmente indicati come AS) e quindi lo studio dei dati relativi alla tecnica, funzione, contesto e iconografia dei singoli esemplari per giungere ad una definizione complessiva dell’oggetto che non si concentri esclusivamente sulla raffigurazione e sulla sua simbologia, ma che consenta piuttosto di considerarlo nella sua interezza. Pur essendo determinanti per l’interpretazione funzionale dei sigilli, in questa sede si è scelto di non trattare le cretule in quanto esse meritano un esame approfondito, complementare al tema di questo elaborato.
Il Capitolo 1 è stato concepito come un’introduzione generale al sigillo. Ne vengono descritti l’origine e il profilo storico suddivisi per ambito territoriale, vengono fatte considerazioni in merito ai proprietari e alla sua funzione, alla forma, alla composizione, ai materiali impiegati e alle tecniche utilizzate; ed infine vengono prese in esame le differenze tra il sigillo minoico e quello miceneo, che fondamentalmente permette di effettuare una divisione del catalogo in due parti, cioè Minoici e
AS-Micenei.
Il Capitolo 2 è costituito dal catalogo. Al fine di discutere i singoli esemplari, è stato creato un unico Catalogo AS, suddiviso in due sezioni per una maggiore facilità di consultazione e differenziazione per area geografica: AS-Minoici, indicati con la sigla AS-MN, e AS- Micenei, identificati con l’acronimo AS-MC. I sigilli sono catalogati secondo una successione cronologica basata sulla datazione stilistica (perché quasi sempre possibile), in rapporto al contesto, all’evoluzione della forma dell’oggetto e alle tecniche produttive. Vengono inseriti sia i sigilli che dispongono di una precisa contestualizzazione sia quelli di difficile localizzazione con lo scopo di rendere lo studio quanto più completo possibile. Il catalogo è formato da tabelle con i dati principali riguardanti la descrizione dell’oggetto, le relative immagini e la condizione di conservazione del reperto, cioè, più dettagliatamente, il luogo di conservazione e di ritrovamento, la datazione stilistica e contestuale, il materiale, la forma, le dimensioni, gli elementi figurativi, descrizione dell’immagine e una sintetica bibliografia. Di fondamentale supporto per tale catalogazione e punto di riferimento per lo studio è risultato, naturalmente, il CMS, cioè il corpus dei sigilli minoici e micenei; grazie ad
6
una ricerca sistematica, ha notevolmente semplificato il lavoro di raccolta delle immagini e delle informazioni basilari sugli anelli.
Il Capitolo 3 contiene l’analisi dei contesti di ritrovamento di tutti i sigilli di ambito minoico e miceneo e si completa con tabelle riassuntive.
Nel Capitolo 4 ci si concentra sull’analisi iconografica delle immagini, ponendo particolare attenzione alla ricorrenza delle rappresentazioni in termini cronologici e geografici, mentre per quanto riguarda il significato delle scene presenti sui singoli esemplari ci si limita ad una sintetica introduzione ai frequenti dibattiti interpretativi, perché sono spesso relativi ai campi dell’iconologia e dell’ideologia religiosa e quindi esulano dagli scopi della tesi.
Nel capitolo conclusivo si espongono le considerazioni finali sull’importanza e sulla funzione che generalmente l’anello sigillo riveste nella società egea del Tardo Bronzo. Si precisa infine che nel testo, quando non specificato diversamente, i termini “sigillo” e “anello” vengono usati come sinonimi di anello-sigillo.
7
1. L’ANELLO- SIGILLO: UN’INTRODUZIONE
1.1 Cosa si intende per anello con sigilloL'anello con sigillo è uno dei manufatti più interessanti dell'arte e dell'artigianato dell'Età del Bronzo nell’Egeo, che nel mondo minoico e poi in quello miceneo risulta particolarmente importante per l'evoluzione della glittica e lo sviluppo tecnologico. Concepito come un vero e proprio anello con castone, costituito da una placca decorata, e da una fascia - o staffa - che permette di indossarlo1, può essere realizzato in vari materiali, pietra dura, osso e metalli, in particolare oro2. Pur non avendo una chiara origine, l’ipotesi più probabile è che derivi dal sigillo lenticolare in pietra che durante il Medio Minoico è stato, in alcuni casi, placcato in oro3 per cui la nuova forma sarebbe il
risultato di una combinazione di fattori funzionali, economici e sociali.
La prima attestazione dell’anello-sigillo in metallo è presente a Creta tra il MM II e il MM III4, periodo in cui questa tipologia non è presente in Egitto e in Medio Oriente
dove gli anelli di questo tipo si sono diffusi soltanto alla metà del XVI secolo a.C.5
quando la società cretese e quella della Grecia continentale erano nel loro pieno sviluppo. Ne consegue che gli anelli con sigillo, soprattutto quelli in oro, debbano essere intesi come “un'invenzione minoica”6 e il periodo Neopalaziale dovrebbe essere
considerato come la fase iniziale di produzione e di uso di questo tipo di manufatti. Sul
1 Sia che si tratti di indossarlo al dito o come ciondolo appeso ad una corda oppure ad una catena. 2 Per il numero totale e le percentuali vedi Tabella 1. Materiali p. 13 e Tabelle Materiali pag. 225 e ss. 3 Ad esempio, dai sigilli lenticolari CMS IX, 204 e CMS IV, 39 originariamente entrambi placcati in oro;
questa supposizione ha portato Younger a sostenere che l’anello-sigillo fosse realizzato con matrici in pietra (Younger 1983, 109-136). Invece, Yule ipotizza che la versione in metallo derivasse da modelli in pietra presenti già nel AM I-MM IB (ad esempio vedi CMS II 1 159. 192. 350), ma non vengono descritti come veri e propri anelli (Yule 1981, 75-78). Betancourt sostiene che i precursori degli anelli in oro siano i sigilli in bronzo e argento, esemplari di una fase di produzione sperimentale (Vedi Catalogo AS-Minoici; per approfondire vedi Betancourt 2010, 93-90).
4 Le prime cretule realizzate con l’impronta di anelli-sigillo in metallo sono documentate negli archivi di
Festòs del MM II (Krzyszkowska 2005, 127), ma i primi esemplari di anelli in metallo sono stati ritrovati ad Haghios Charalambos, AS-MN 1 e AS-MN 2 e sono datati al MM III (Krzyszkowska 2005, 127; vedi Capitolo 3. Contesti, paragrafo 3.3.1).
5 Secondo T.G.H. James, gli scarabei trovati sulle dita del defunto rappresentano la prima forma di anello
con sigillo in Egitto e durante il Medio Regno sono stati inseriti in staffe in metallo per essere indossati al dito. Ma gli anelli con sigillo realizzati completamente in metallo prezioso compaiono durante il Nuovo Regno, intorno al 1550 a.C., quando vengono usati per sigillare i documenti (Becker 2018, 47-48; per approfondire vedi James 1997, 31-46).
8
Continente le prime testimonianze risalgono al Tardo Elladico I7 e sono documentate fino al TE IIIC.
Sulla base dei dati archeologici8 e della condivisione della cronologia alta egea, è stato ipotizzato un periodo di utilizzo di circa quattro secoli, tra il 1750 e il 1300 a.C.: le fasi principali della produzione e della circolazione di questi beni corrispondono al TM I-TM IIIA sul versante cretese (1675-1300 a.C.) e al TE I-TE IIIA2 (1675-1330 a.C.) in ambito Continentale9.
1.2 Alcune considerazioni sulla funzione dell’anello-sigillo
Per quanto il presente lavoro non preveda l’analisi delle cretule, grazie alla catalogazione degli anelli-sigillo è possibile fare considerazioni sulla loro funzione, sullo status e sul ruolo del loro proprietario nella società minoica e micenea. Si trattava, in ogni caso, sicuramente di una posizione di prestigio poiché i materiali impiegati, in particolare l’oro, comportavano un’elevata disponibilità di risorse. Poiché la misura media del castone inciso è di 1,2-2 cm10, l’iconografia risultava comprensibile solo da vicino e la prima impressione era determinata proprio dal materiale impiegato per cui evidentemente i proprietari degli anelli facevano affidamento, primariamente, sull’impatto visivo che questo produceva, poi sul contenuto iconografico11, in modo tale
che l’immagine veicolasse un messaggio solo in una seconda fase. Un terzo livello di percezione è quello simbolico12: alcune scene e figure potrebbero essere state assegnate a particolari cariche o a determinati individui.
Di conseguenza si potrebbe affermare che un anello con sigillo, in particolar modo quello in oro, aveva almeno due funzioni che lo identificavano e lo caratterizzavano. Doveva servire principalmente come simbolo del prestigio di chi lo indossava, anche se l'iconografia non era evidente al primo impatto. La seconda funzione era collegata
7 Gli anelli più antichi sono stati ritrovati nel Circolo A di Micene (vedi Capitolo 3. Contesti e paragrafo
3.3).
8 Vedi Capitolo 3. Contesti.
9 Vedi Capitolo 3. Contesti e Tabelle Contesti da pag. 218.
10 Si intende la media generale di tutti gli anelli con sigillo minoici e micenei, anche se gli esemplari
continentali sono tendenzialmente di più grandi dimensioni (vedi Catalogo AS).
11 L’oggetto veniva riconosciuto come anello-sigillo per il materiale (soprattutto nel caso dell’oro) e
veniva associato automaticamente ad una determinata iconografia (Krzyszkowska 2005, 126-128). La monocromia dell’oro permetteva la comprensione dell’immagine solo da vicino (Becker 2018, 28). Lo stesso principio doveva valere anche per le impressioni degli anelli in oro su argilla: sia il riconoscimento che l’interpretazione delle immagini erano possibili solo se chi osservava aveva familiarità con l'iconografia (Becker 2018, 28-29).
12 I simboli potevano essere riconosciuti e interpretati come tali con l'aiuto di convenzioni (Crowley 2013,
9
simboli ben precisi. L'impronta di un sigillo, quindi, equivaleva ad una firma e poteva essere ricondotta al proprietario, che si identificava tramite l'immagine presente su di esso.
Il ruolo sociale e il suo status finanziario determinavano il valore dei materiali e la realizzazione dell’oggetto, per cui sono di fondamentale importanza non solo l'accesso a determinate risorse, ma anche l’autorizzazione a indossare un tale gioiello nell’ambito della società minoica e micenea13.
1.3 UNA PREMESSA STORICA
1.3.1 Creta Neopalaziale
Come è già stato anticipato, l’anello-sigillo in metallo è una nuova tipologia di sigillo minoico, le cui prime attestazioni risalgono al MM II, che si diffonde sull’isola nella piena età Neopalaziale14. Il maggior numero di reperti relativi a questo periodo è in oro, ma si notano anche esemplari in argento, bronzo (i più antichi), piombo e in pietra15. Durante questa fase il sigillo in metallo viene realizzato con tecniche diverse16. Gli anelli in bronzo sono caratterizzati da una lavorazione più semplice e spesso venivano rivestiti con una lamina dorata o d’argento e lavorati con grande maestria ad imitazione dei modelli più preziosi17. I sigilli in piombo sono ancor meno raffinati, in quanto
realizzati a stampo e, solo in alcuni casi, rivestiti con altri materiali. Il diametro della fascia misura mediamente 1,2 cm, e le dimensioni risultano talmente ridotte da far pensare che l’anello venisse indossato da donne o bambini oppure indossato al dito mignolo; secondo altre ipotesi veniva appeso come ciondolo, mentre secondo altre doveva servire solo come impugnatura del sigillo18.
13 Becker 2018, 25.
14 Krzyszkowska 2005, 126; Galanakis 2005, 50-55.
15 Vedi Catalogo AS-Minoici e Tabella Materiali AS-Minoici pp. 225.
16 Non è presente la tipologia IV, si ha solo un caso a Creta di questo tipo di lavorazione per quanto
riguarda AS-MN 50 (Vedi Tabella Ordini tipologici della lavorazione degli anelli, paragrafo 1.4.2). L'analisi della tipologia della tecnica di produzione degli anelli ha portato all’individuazione di quattro diverse modalità di fabbricazione descritte nel paragrafo 1.4.2.
17 Krzyszkowska 2005, 130.
18 Al contrario, gli esemplari del periodo successivo, parallelamente a quelli micenei, presentano fasce più
grandi e adatte per essere indossate alla mano e sono caratterizzati da una complessa decorazione che si sviluppa a vari livelli (vedi Capitolo 3. Contesti).
10
Per quanto riguarda la decorazione bisogna ricordare che il repertorio decorativo della glittica è inizialmente dominato da motivi ornamentali semplici, quali linee, fiori, spirali, motivi geometrici vari, ma che con la fine del MM III e l’inizio del TM I si registra una drastico cambiamento nelle scene incise sugli anelli-sigillo in termini di soggetti per la versatilità dei motivi compositivi, che si arricchiscono anche grazie ai contatti che Creta stabilisce con l’Egitto e il Vicino Oriente all’inizio della Tarda Età del Bronzo19; si nota anche un notevole incremento delle scene con animali e figure umane come protagonisti e si rileva una varietà di pose e gesti, resi con linee che diventano sempre più fluide e armonizzano l’intera composizione, tanto da creare l’illusione del movimento20.
1.3.2 Creta tra il TM II e il TM III
Il periodo successivo alle distruzioni della fine del TM IB è una fase di cambiamenti, in stretta connessione con lo sviluppo della civiltà micenea nella Grecia Continentale21. I principali contesti cretesi del TM II-III sorgono nell’area centrale dell’isola e il punto di riferimento per l’evoluzione culturale del periodo è rappresentato dai centri dell’area di Cnosso22, a conferma che gli anelli con sigillo costituiscono ancora uno dei fattori di distinzione sociale, anche se pochi sono databili a questa fase. Infatti, alcuni anelli, recuperati in contesti TM II-TM III, su basi stilistiche vengono datati all’età Neopalaziale e quindi devono necessariamente essere interpretati come cimeli di famiglia risalenti al TM I23.
Durante il TM III il numero dei ritrovamenti dei sigilli cala drasticamente e si assiste ad un ulteriore cambiamento nell’uso e nelle proprietà dell’anello; sono maggiormente diffusi gli esemplari in materiali meno pregiati – piombo e pietre dure – più facilmente lavorabili con l’impiego di tecniche semplici. I cambiamenti, strettamente legati alla
19 Krzyszkowska 2005, 132-144; Galanakis 2005, 50-55, 97.
20 È possibile risalire all’anello con sigillo anche sulla base delle impressioni delle immagini presenti sulle
cretule, da cui si deduce che quelle che presentano delle linee nitide e ben definite erano state ottenute da anelli in oro, mentre quelle con linee più frastagliate da esemplari in bronzo o in pietra dura (Krzyszkowska 2005, 130-131).
21 Tra i cambiamenti che coinvolgono l’ambito economico-sociale e funerario si possono menzionare: la
nuova pratica di sepoltura con tombe individuali o di famiglia, non più comunitarie; le armi, i gioielli, i bronzi e i sigilli molto simili tanto che è difficile distinguere i prodotti cretesi da quelli micenei; la rottura con la tradizione amministrativa minoica e Cnosso che rimane come unico centro palaziale sotto il controllo miceneo con l’uso di tavolette in lineare B e l’introduzione di pratiche di siglatura più semplici rispetto al periodo precedente.
22 Vedi Capitolo 3. Contesti, paragrafo 3.3 Creta.
11
Grecia micenea, includono anche l’aumento delle dimensioni complessive dell’anello e l’appiattimento del repertorio figurativo. Gli ordini tipologici25 realizzati in questa fase
sono il II, III, IV, mentre non è presente il I tipo26. Anche per quanto riguarda le fasce si registra un incremento del numero delle tipologie27.
Alla fine del periodo, il declino nella produzione degli anelli sigillo è molto evidente28: cambiano anche i soggetti rappresentati con la completa assenza di scene di culto; le figure umane rimangono solo nelle scene di taurocatapsia29 mentre aumentano i motivi ornamentali, rappresentati soprattutto dalla riproduzione in serie di alcuni elementi, quali lo scudo ad otto e nodi sacri30, e le scene con gli animali, ritratti in pose statiche e rigide, sono tendenzialmente simmetrici e antitetici.
1.3.3 La Grecia micenea tra il TE I e il TE III
Durante il TE I (1600-1500 a.C.) in Grecia emergono le potenti élite aristocratiche ed è soprattutto Micene a rappresentare il fulcro della nuova società: nel sito si registrano i maggiori cambiamenti di natura sociale che si riconoscono nelle elaborate pratiche di sepoltura dei Circoli funerari31. I ricchi corredi delle tombe a fossa testimoniano non solo la grande ricchezza, la forza e l’importanza militare dei membri dell’aristocrazia 32,
ma anche gli stretti contatti con Creta per la presenza di manufatti in stile minoico33. In questo contesto sono particolarmente importanti gli anelli con sigillo in oro stilisticamente databili al TM I34. Nel TE IIIA2 si registra un cambiamento drastico connesso ad organizzazioni centralizzate che fortificano le cinte murarie e avviano
24 Vedi Catalogo AS.
25 Vedi paragrafo 1.4.2. L'analisi della tipologia della tecnica di produzione degli anelli ha portato
all’individuazione di quattro diverse modalità di fabbricazione descritte nel paragrafo 1.4.2.
26 Vedi Tabelle ordini tipologici degli anelli e il paragrafo 1.4.2. 27 Vedi Tabelle decorazioni delle fasce e il paragrafo 1.4.3.
28 Il Neopalaziale presenta un repertorio iconografico molto ricco, poi con il TM II - III si rileva un
cambiamento: sempre meno figure umane, scompaiono le scene di culto, a riprova di un generale declino della società palaziale; sono presenti le rappresentazioni del Signore/Signora degli Animali e gli animali rampanti (in particolare leoni e grifoni). Continuano le rappresentazioni della taurocatapsia, dove la figura umana assume pose innaturali e rigide (o saltano sopra la testa del toro o sopra la sua schiena); lo scudo ad otto e il nodo sacro diventano elementi riempitivi (Krzyszkowska 2005, 132-144; Galanakis 2005, 97-98).
29 Vedi nota 27. 30 Vedi nota 27.
31 Vedi Capitolo 3. Contesti, dal paragrafo 3.4.
32 Le maggiori evidenze provengono dal ricchissimo Circolo A, dove sono stati ritrovati i primi anelli con
sigillo micenei (vedi Capitolo 3. Contesti, paragrafo 3.4.1.1).
33 Vedi Capitolo 3. Contesti.
12
programmi di costruzione sotto lo stretto controllo del Palazzo35. Diminuiscono le tombe con ricchi corredi, si riducono i manufatti importati e si avvia una produzione in serie, tanto che anche la fabbricazione di anelli in metallo, sempre meno frequente, impiega l’uso delle tecniche più semplici36.
Molte tombe dell’area centro-meridionale della Grecia rimangono in uso per lungo tempo (dal TE I al TE II-III) e i depositi chiusi sono molto rari37; di conseguenza gli anelli-sigillo sono datati tra il TB I-II e il TB II-IIIA, il momento di massimo splendore della civiltà egea. Il riuso degli spazi funerari spesso rende però difficile comprendere a chi appartenessero i singoli oggetti ritrovati nelle tombe. Con il TE IIIB si verifica la completa distruzione dei centri palaziali del Continente con la conseguente fine della produzione di anelli con sigillo.
La maggior parte degli anelli con sigillo micenei è realizzata in oro38 e vengono
impiegate tutte le tipologie di lavorazione, anche se quella più diffusa è la III39. Le fasce
presentano una notevole varietà di decorazioni40, anche se i tipi più diffusi sono il IVg e
il IIa41. In generale la misura del diametro dell’anello miceneo varia da 1,5 a 2-3 centimetri, per cui i sigilli risultano più grandi e quindi più facilmente indossabili. L’analisi del repertorio iconografico della glittica micenea, in generale, e più specificatamente degli anelli sigillo in toto attestano la presenza, già nel TE I, di un artigianato locale ben avviato, che seleziona e rielabora gli elementi della tradizione cretese42, un’originalità che si manifesta nella composizione e nell’uso dello spazio scenico sovraffollato e anche nella resa delle figure.
Dell’ultima fase di produzione abbiamo pochissimi esempi che si contraddistinguono per l’incastonatura piatta e per il design geometrico con motivi schematici e ripetitivi.
35 Krzyszkowska 2005, 193-195. 36 Krzyszkowska 2005, 193-195.
37 Vedi Capitolo 3. Contesti, paragrafo 3.4.
38 Vedi Tabella Materiali (pp. 13) e Tabella ordini tipologici degli anelli (pp. 17).
39 Vedi paragrafo 1.4.2. L'analisi della tipologia della tecnica di produzione degli anelli ha portato
all’individuazione di quattro diverse modalità di fabbricazione descritte nel paragrafo 1.4.2.
40 Vedi paragrafo 1.4.3 e Tabelle tipologie decorative delle fasce pp.19-20. 41 Vedi paragrafo 1.4.3.
42 La tradizione minoica potrebbe non essere stata compresa nella sua interezza, oppure sono stati
modificati o eliminati i motivi che non erano in linea con il pensiero miceneo (Krzyszkowska 2005, 193-195).
13
La presenza di scene complesse in combinazione con i criteri già menzionati indica spesso l'uso di materiali metallici, poiché, in realtà, grazie alle loro proprietà erano molto adatti alla realizzazione di composizioni dettagliate a figure multiple.
La duttilità dei metalli permetteva di sfruttare un'area più ampia rispetto a quella disponibile su ogni altro materiale: mentre i sigilli di pietra venivano lavorati con la punta di un trapano, che limitava il dettaglio dell’immagine43, il metallo veniva inciso con punte diverse, più o meno grandi. In questo modo l'orafo poteva realizzare una decorazione più complessa, con linee curve e modulari, e poteva prevenire il rischio di scheggiature o rotture.
La difficoltà nell’individuazione della saldatura tra la staffa e la piastra decorata è indice di una notevole abilità nella lavorazione artigianale. La forma del castone maggiormente impiegata è quella ovale44 dato che garantisce una superficie di incisione più ampia e ne
facilita la lavorazione.
43 La punta del trapano produceva dei piccoli fori e dei segmenti che rendevano lo stile della
rappresentazione schematico e rigido (Becker 2018, 62-63). Sono pochi gli esemplari di anelli-sigilli in pietra dura, pari al 6% (vedi Tabella Materiali pp.13 e 225 e ss.).
44 Pochi sono gli esempi di anelli con sigillo di forma circolare e circoscritti alla fase sperimentale iniziale
(AS-MN 7, AS-MN 8, AS-MC 9). La quasi totalità, pari al 97%, ha una forma ovale (Vedi Tabelle Forme AS pp. 228). MATERIALE TOT. AS NR % su nr. METALLO 122 114 93% argento 2% 3 3% bronzo 3% 4 4% oro 75% 91 80% piombo 5% 6 5% metalli combinati 5% 6 5%
metallo non id. 2% 2 2%
PIETRA DURA 122 7 6% agata 1% 1 1% calcedonio 1% 1 1% clorite 1% 1 1% cristallo di rocca 2% 3 2% diaspro rosso 1% 1 1% OSSO 122 1 1% Tabella 1. MATERIALI
14
1.4.1 L’oro: il metallo più utilizzato per la produzione di anelli-sigillo
Fin dal Neopalaziale, l'oro è il metallo preferito per la produzione di anelli con sigillo. La sua esclusività e la sua rarità hanno fatto sì che diventasse fin dal principio un materiale percepito dalla società come “prezioso”, e quindi quasi sempre limitato ad un gruppo sociale ristretto, con l’uso di un linguaggio elitario di forme ed immagini eccezionale45. Nella cultura minoica l'oro non era facilmente reperibile, per cui era
considerato un materiale estraneo ed esotico a causa della sua assenza sull'isola di Creta46. Veniva importato dalle aree minerarie più vicine dell’Eubea e dell’Egitto47, oppure dalla più lontana Anatolia48. È possibile soltanto formulare delle ipotesi sull'origine dell'oro dell'Egeo dato che risulta particolarmente difficoltoso risalire allo specifico giacimento di provenienza49. I risultati delle analisi condotte da W. Müller50 indicano che non esistevano leghe d'oro standardizzate, ma che il materiale era probabilmente usato nella sua forma grezza a seconda della disponibilità, specialmente nel caso degli anelli con un contenuto d'oro pari al 90%51.
I luoghi di produzione non sono stati individuati52 perché probabilmente il processo di fabbricazione prevedeva la fusione53 della materia nella sua forma pura da lavorare nell’immediato per la realizzazione di lamine54. Gli anelli in oro si costituiscono di parti
diverse che sono saldate insieme55 e lavorate, in un secondo momento, con un martello e uno stilo56.
45 P.K. Wason sostiene che la capacità di possedere oggetti esotici era importante per l’affermazione del
potere sociale: i materiali importati testimoniavano legami commerciali internazionali, che inizialmente venivano stabiliti e controllati dalle élite, e creavano nuove forme di influenza sociale come manufatti di prestigio (Wason 1994, 105).
46 Secondo Branigan c’è la possibilità che l’oro potesse essere stato estratto da Creta (Branigan 1974, 63).
Tuttavia, non ci sono prove a sostegno di questa ipotesi.
47 Branigan 1974, fig.1. Inoltre, potrebbero venir presi in considerazione anche dei depositi in Macedonia
o in Bulgaria (vedi Becker 2018, 59).
48 L'oro potrebbe provenire anche dai ricchi giacimenti minerari anatolici che potrebbero essere stati alla
portata dei commercianti minoici dall’Età del Bronzo in poi, mentre il commercio con l'Egitto può essere avvenuto attraverso anche una linea indiretta con il Levante e Cipro (Branigan 1974, 63).
49 Becker 2018, 59.
50 Analisi a raggi X e ultrasuoni (Müller 2003a e 2003b). 51 Müller 2003b. tav. C.
52 Secondo Branigan i metalli avrebbero potuto essere fusi anche in forni per la cottura della ceramica che
raggiungevano temperature comprese tra i 1000-1100° (Branigan 1974, 90). Ma questa procedura non doveva essere necessaria.
53 La fusione dell’oro puro avviene a 1066° (Branigan 1974, 90).
54 Soprattutto in riferimento al tipo di anelli III (Vedi paragrafo 1.3.2). Le lamine d’oro degli anelli-sigillo
sono generalmente spesse 1 millimetro, questo richiedeva un alto grado di abilità artigianale e conoscenza dei materiali (Papasavvas 2008, 169-181; Müller 1994, 709).
55 La saldatura doveva avere un grado di fusione inferiore rispetto all’oro puro: a tale scopo veniva quindi
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L'analisi della tipologia della tecnica di produzione degli anelli è particolarmente utile perché, in comparazione a quella stilistica e iconografica, consente di catalogare questi oggetti secondo un ordine cronologico. Lo studio completo e approfondito57 è stato
possibile grazie alle analisi condotte da W. Müller negli anni 200058: le misurazioni a
raggi X e agli ultrasuoni hanno chiarito l’esatta composizione dei manufatti e questo ha portato all’individuazione di quattro diverse modalità di fabbricazione59.
Tipo I) Gli anelli in oro massiccio60 o “solidi” sono costituiti da due pezzi – piastra e
fascia – che vengono saldati insieme. Sono per la prima volta attestati a Creta61 mentre si trovano sul Continente a partire dal TE I. Se ne contano circa 15 esemplari62, che si combinano con le fasce: Ia, IIa, IIIa63. Il metodo di fabbricazione di questa tipologia è il più semplice, ma solo meno del 20% degli esemplari è stato così realizzato perché l’alto valore dell’oro è stato determinante in questa scelta dato che la tendenza generale è stata quella di cercare di risparmiare sul costo del materiale ottenendo comunque il massimo risultato64.
Tipo II) Anelli ad intaglio: sigilli in oro, le cui piastre sono realizzate in pietra o in altro
metallo65. Dopo l’esecuzione del motivo decorativo, il castone veniva ricoperto da una lamina dorata ad imitazione degli esemplari del Tipo I. La qualità del materiale impiegato e il grado di lavorazione erano tendenzialmente scadenti66, tanto che anche la
processo l’artigiano doveva prestare attenzione al fatto che la lega metallica non si distinguesse troppo dalle lamine in oro e per questo era utilizzata la tecnica di brasatura (per approfondire vedi Becker 2018, 60-61; Papasavvas 2008, 174).
56 Becker 2018, 60-63.
57 Gli studi degli anni ’80-’90: gli anelli in oro venivano realizzati solo a fusione, tramite l'utilizzo di
matrici in pietra. I. Pini, nel 1984,sostiene questa ipotesi, ma sottolinea che era possibile solo nel caso di sigilli con nucleo interno, per esempio gli anelli micenei di tipo IV o per quelli più semplici in bronzo (CMS II, 3 XXXIII-XXXV). Younger nel 1984 divise gli anelli in metallo in 7 tipologie, in base alla forma, alla sezione e al grado di decorazione (Younger 1984, fig.83). Anche Xenaki-Sakellariou nel 1989 distinse 7 categorie; nel 1996 Effinger operò ulteriori classificazioni con varianti A-C, basate sull’analisi delle caratteristiche del design generale dell’oggetto (Effinger 1996, 9-18,79).
58 Müller ha condotto una serie di studi tra il 1994 e il 2003 sugli anelli con sigillo minoici e micenei
(Müller 2003b, tav. C; per approfondire vedi Müller 2003a-2003b).
59 Oltre alle pubblicazioni di Müller 2003a,2003b vedi anche Becker 2018, 57-87. 60 “Anelli solidi” (Becker 2018, 66).
61 AS-MN 3 e AS-MN 4.
62 Vedi Tabella ordini tipologici degli anelli pp. 17. 63 Vedi Tabelle tipologia decorazione fasce pp. 19-20. 64 Vedi tipo III, anima cava.
65 Oro e metalli non sono saldati metallurgicamente ma meccanicamente, attraverso inserti in bronzo
(Becker 2018, 69-72).
66 Il metallo si corrodeva velocemente e le piastre si staccavano facilmente dalla fascia (infatti spesso è
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raffigurazione si consumava facilmente poiché la lamina dorata era sottile e non ben eseguita67. Sono stati ritrovati circa 17 esemplari68 del tipo II, in combinazione con fasce di tipo Ia, IVf, IVb, IVd69.
Tipo III) Gli anelli con anima cava rappresentano la tipologia maggiormente impiegata
per i sigilli minoici e micenei in oro, con un totale di 61 esemplari catalogati nel Corpus
AS, datati tra il TB I e il TB III70. Sono il risultato del processo di fabbricazione più
complesso con gli anelli di più alta qualità. Il tipo III è in associazione a 26 varianti decorative delle fasce71.
Tipo IV) Si tratta di anelli bimetallici, una tecnica di fabbricazione che si sviluppa a
Creta e sul Continente durante il TB III. Non è facile ricostruire il metodo di produzione perché la corrosione dei nuclei metallici impedisce un’accurata analisi72. Nonostante la
scelta dei materiali73, gli anelli sono ben eseguiti e presentano incisioni di alta qualità.
Le fasce associate a questa tipologia sono sempre realizzate in metallo solido e ricoperte di lamina d’oro o d’argento.
significa che i parametri relativi al materiale, alla produzione, all’iconografia erano reciprocamente dipendenti.
67 La lamina poteva staccarsi per una mancata saldatura (Becker 2018, 71). 68 Vedi Tabella ordini tipologici degli anelli pp. 17.
69 Vedi Tabelle tipologia decorazione fasce pp. 19-20.
70 29 anelli-sigillo minoici e 32 anelli-sigillo micenei (Vedi Tabella ordini tipologici degli anelli, pp.17). 71 Per esempio: Ia-c, IIa-d, IIIa-c, IVa-K, Va-h (Vedi Tabelle tipologia decorazione fasce pp. 19-20 e
Fig.1, pp. 18).
72 Generalmente l’integrità degli anelli è fortemente compromessa (Vedi i dettagli del Catalogo AS). Sono
stati identificati in bronzo, ferro e argento, una varietà di materiali che non ha permesso di riconoscere una standardizzazione tecnica (Becker 2018, 76).
73 Venivano scelti materiali scadenti che si corrodevano facilmente (simili al tipo II) e potrebbero essersi
17 TIPO I 3, 4, (5?), 8 3, 7, 8, 10, 11, 13, 17, 43, 46, 53, 54, 55, 59 TIPO II (5?) 6, 15, 18, 36, 48, 49, 52, 53, 54 12, 16, 18, 34, 37, 52, 60 TIPO III 9, 10, 12, 13, 16, 17, 19, 20, 21, 22, 23, 24, 25, 26, 27, 28, 29, 30, 31, 32, 33, 35, 39, 40, 44, 46, 47, 51, 57 1, 2, 4, 5, 6, 14, 15, 19, 20, 22, 23, 24, 25, 26, 27, 28, 29, 30, 31, 32, 33, 35, 36, 39, 40, 41, 47, 48, 50, 51, 57, 58 TIPO IV 50 21, 38, 49
Tabella 2. ORDINI TIPOLOGICI DI LAVORAZIONE DEGLI ANELLI (immagini degli anelli tratte da Becker 2018, p.66).
18
Fig. 1 TIPOLOGIE DI FASCE (tratta da Becker 2018, 80)
1.4.3 Ordini tipologici delle fasce/staffe: un ulteriore elemento di datazione
L'analisi delle tipologie decorative delle fasce degli anelli-sigillo è un importante criterio di datazione, equivalente alle considerazioni tecnico-iconografiche. L'ultimo studio è stato realizzato da N. Becker74 che identifica 5 tipi di staffe e 29 sub-varianti75.
In questa sede viene adottato lo schema elaborato dalla studiosa nel 2018.
Tipo I) È il tipo di decorazione più semplice in quanto caratterizzato da una fascia d’oro
piatta, quasi rettangolare, lavorata in vari spessori e solida (Ia)76. Le varianti sono a
granulazione semplice (Ib), costituita da una solida striscia rettangolare con decorazione, e ad intreccio di fili d’oro (Ic), rappresentata da un unico esemplare (AS-MN 23).
Tipo II) La staffa di tipo III è costituita da una sezione semicircolare e nelle sue varianti
la superficie risulta liscia (IIa) oppure presenta delle tacche e delle nervature, più o meno fitte e ondulate (IIb, c, d)77.
74 Becker 2018, paragrafo 4.4 (pp. 79-85).
75 J.G. Younger nel 1984 ha proposto 7 tipologie diverse (Younger 1984, 6); A. Xenaki-Sakellariou nel
1989 ha realizzato una classificazione più dettagliata con 18 varianti limitate agli anelli micenei – ha cercato di collegare tipologie anelli-tipologie fasce-contesto archeologico – (Xenaki-Sakellariou 1989, 10, tipi a-r).
76 Vedi Tabelle tipologia decorativa fasce, pp. 19-20 e fig. 1, pp. 17. 77 Vedi Tabelle tipologia decorativa fasce, pp. 19-20 e fig. 1, pp. 17.
19
(IIIc)78. Il tipo III è associato a tutti gli anelli, ad eccezione della tipologia IV, ed è cronologicamente riferibile a tutto il TB I.
Tipo IV) Questo tipo di staffa è costituito da 2-3 lamine d’oro che possono essere lisce
oppure decorate con nervature, punzonature, intrecci e inserti in metallo79. Si datano al TB IIIA-B.
Tipo V) Si tratta della tipologia più elaborata ed è presente sugli anelli di tipo III. La
fascia, realizzata con lamine di notevoli dimensioni, è datata al TB I-TB II80.
PERIODO TIPO decorazione
fascia AS-MN AS-MC MM III-TM
IA
Ia, IIa 3, 4, 8, 15 -
TM IA-IB
Ia, IIa, IIc, IId Ive, IVc 9, 12, 13, 15, 17, 18, 19, 20, 25, 26, 27, 28, 29, 30, 31, 32, 33, 35, 40, 46 - TM I-II TE I-II
Ia, IIIa, IIIc
21, 23, 24 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 10, 11, 13, 17
TB I-II Vc, Vf 16, 22, 39 14, 19 TB IIIA-IIIB
Ia, Ib, Ic, IIa, II,b, IId, IIIb,
Iva, IVb, IVd, IVf, IVg, IVh, IVi, IVj, IVk, Va, Vb, Vd, Ve, Vg, Vh 47, 49, 50, 51, 52, 53, 54, 57 12, 15, 16, 18, 20, 21, 22, 23, 24, 25, 26, 27, 28, 29, 30, 31, 32, 33, 34, 35, 36, 37, 38, 39, 40, 41, 43, 46, 47, 48, 49, 50, 51, 52, 53, 55, 57, 58, 59, 60
Tabella 3. TIPOLOGIE DECORATIVE DELLE FASCE IN ORDINE CRONOLOGICO
78 Vedi Tabelle tipologia decorativa fasce, pp. 19-20 e fig.1, pp. 17.
79 Vedi Tabelle tipologia decorativa fasce, pp. 19-20 e fig.1, pp. 17. I tipi IV e V sono costituiti da pezzi
diversi.
80 Vedi Tabelle tipologia decorativa fasce, pp. 19-20 e fig.1, pp. 17. I tipi IV e V sono costituiti da pezzi
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TIPO I
a: AS-MN 3, 15, 29*, 44*, 53, 54 * sigilli di dubbia assegnazione
AS-MC 13, 54, 55, 59, 60 b: AS-MC 27 c: AS-MC 41 TIPO II a: AS-MN 4, 5, 6?, 7?, 8*, 18*, 29*, 44*, 50 AS-MC 3*, 18, 24, 46, 49, 53 b: AS-MN 9, 12, 13, 20, 25, 26*, 27, 31, 32, 35, 40, 46 c: AS-MN 10,26*, 30, 39 d: AS-MN 28 AS-MC 23 TIPO III a: AS-MN 18* AS-MC 3*, 7, 8, 10, 11, 17 b: AS-MC 25 c: AS-MN 21, 23, 24 AS-MC 4, 5, 6 TIPO IV a: AS-MC 21, 22, 40, 42?, 52 h: AS-MC 32, 33 b: AS-MC 37 i: AS-MC 47 c: AS-MC 1, 2 j: AS-MC 20 d: AS-MN 49 k: AS-MC 35, 39, 51 e: AS-MN 19 f: AS-MN 47,52 AS-MC 50 g: AS-MC 15, 16, 26, 30, 31, 43, 57 TIPO V a: AS-MN 51 AS-MC 58 b: AS-MC 12, 36 c: AS-MN 16, 22*, 39 AS-MC 19 d: AS-MC 28 e: AS-MC 29, 43 f: AS-MN 22* AS-MC 14 g: AS-MN 57 h: AS-MC 48
21
SIGILLO MINOICI E MICENEI: COME OPERARE UNA PRIMA DISTINZIONE
Una breve ma necessaria premessa al Catalogo AS, che anticipa il Capitolo 4, è sicuramente relativa ai criteri iconografici distintivi che identificano come tali i sigilli di ambito cretese e quelli di ambito continentale.
Gli anelli-sigillo minoici, come già accennato, presentano dimensioni ridotte sia del castone che della staffa e dal punto di vista decorativo sono caratterizzati da scene figurate, soprattutto di tipo cultuale (adorazioni, epifanie, estasi e processioni) con la presenza di simboli “volanti/sospesi” e di figure umane aniconiche, proporzionate, che si distinguono per la varietà dei gesti; gli elementi vengono inseriti nello spazio in modo armonioso e naturale senza la sovrapposizione delle linee, cosi da dare l’impressione di ordine.
Lo stile che viene classificato come miceneo presenta invece una forte caratterizzazione ornamentale che si traduce nella reiterazione degli elementi, nella rigidezza delle forme e nella composizione statica e sovraffollata. Le figure umane presentano volti ben caratterizzati e compiono azioni standardizzate con la rappresentazione uniforme delle figure, le scene cultuali si riducono a sole processioni, mentre aumenta il numero dei registri e si fanno sempre più numerose le rappresentazioni animali. Le dimensioni generali del sigillo aumentano, come già accennato.
Solo con l’avanzare del TB III si assiste ad una inversione di tendenza con una produzione più omogenea: il repertorio figurativo è ristretto e caratterizzato da motivi ornamentali, soprattutto animali in composizioni antitetiche che occupano totalmente la superficie del sigillo, le linee incise diventano sempre più rigide e meno naturali.
22
2. CATALOGO ANELLI-SIGILLO
MINOICI E MICENEI
23
AS-MN
CATALOGO
SIGILLI MINOICI
24
AS-MN 1
Oggetto: anello-sigillo in bronzoN° inventario: 11850
Museo/Collezione: Museo archeologico di Haghios Nikólaos - Creta Area/sito di provenienza: caverna di Haghios Charalambos (Lasithi) Luogo di ritrovamento: ossario
Datazione stilistica:MM II - MM III
Datazione del contesto: MM IIB Materiale: bronzo
Forma: ovale Peso: -
Misure: L.1,58 cm; H. 1.72 cm; Ø - Tecnica di lavorazione: incisione?
Informazioni generali sulla decorazione: decorazione ornamentale di tipo
geometrico
Elementi/soggetti figurativi
- Ambiente:
-- Animali:
-- Creature ibride:
-- Decorazioni geometriche: linee parallele (4), quadrato - Figure umane:
-- Mezzi di trasporto:
-- Oggetti non id.:
-- Scrittura: -
- Simboli: -
- Strumenti:
-- Strutture:
-- Vegetazione:
-Tipologia/decorazione anello: -/IIc? Descrizione:
decorazione ornamentale costituita da due file di linee parallele (4) che si incrociano formando quadrato con tratti verticali.
Bibliografia:
25
Oggetto:anello-sigillo in argento N° inventario: 11877
Museo/Collezione: Museo archeologico di Haghios Nikólaos - Creta Area/sito di provenienza: caverna di Haghios Charalambos (Lasithi) Luogo di ritrovamento: ossario
Datazione stilistica: MM III - TM I? Datazione del contesto: MM IIB Materiale: argento
Forma: ovale Peso: -
Misure: L.1,59 cm; H. 1,73 cm; Ø -
Tecnica di lavorazione: incisione, punzonatura
Informazioni generali sulla decorazione: decorazione ornamentale di tipo
vegetale Elementi/soggetti figurativi - Ambiente: roccia - Animali: -- Creature ibride: -- Decorazioni geometriche: -- Figure umane: -- Mezzi di trasporto:
-- Oggetti non id.:
-- Scrittura: -
- Simboli: -
- Strumenti:
-- Strutture:
-- Vegetazione: papiro (5), fili d’erba (5)
Tipologia/decorazione anello: - Descrizione:
AS in pessimo stato di conservazione.
La decorazione è caratterizzata dalla presenza di 5 piante di papiro e 2 fili d’erba, disposti simmetricamente a specchio.
Bibliografia:
26
AS-MN 3
Oggetto:anello-sigillo in oroN° inventario:HMEm 530
Museo/Collezione: Museo archeologico di Heraklion - Creta Area/sito di provenienza:Necropoli di Mavro Spileo - Cnosso
Luogo di ritrovamento: tomba a camera nr. IX, camera E, parete nord, in
prossimità della sepoltura femminile in larnax.
Datazione stilistica: MM II - TM I Datazione del contesto: MM II - TM III? Materiale: oro (Au 96,5%, Ag 1,2%, Cu 2,2%)
Forma: ovale Peso: 1,4 g
Misure: H. 0,97 cm; L. 0,84 cm; Ø 1,3 cm Tecnica di lavorazione: incisione
Informazioni generali sulla decorazione: decorazione ornamentale-scrittura Elementi/soggetti figurativi - Ambiente: -- Animali: -- Creature ibride: -- Decorazioni geometriche: -- Figure umane: -- Mezzi di trasporto:
-- Oggetti non id.:
-- Scrittura: Lineare A, 19 segni - Simboli: -
- Strumenti:
-- Strutture:
-- Vegetazione:
-Tipologia/decorazione anello: I /Ia Descrizione:
Iscrizione in Lineare A di 19 caratteri che si aprono a spirale, dall'esterno verso l'interno, e sono separati da una linea incisa.
Bibliografia:
Becker 2018 (R1); CMS II, 3 038; Crowley 2013, E 333; Krzyszkowska 2005; Müller 2003b; Alberti 2001, Forsdyke 1926-1927.
27 Oggetto: anello-sigillo in oro
N° inventario: HMm1017
Museo/Collezione: Museo archeologico di Heraklion - Creta Area/sito di provenienza:Necropoli di Phourni - Archanes
Luogo di ritrovamento: Tholos B, al centro della necropoli - struttura a due
piani costituita da una tomba a camera datata TM IA. AS-MN 4 ritrovato nella Stanza del Pilastro, sotto i resti del piano superiore.
Datazione stilistica: MM III
Datazione del contesto: MM II - TM IA Materiale: oro
Forma: ovale Peso: -
Misure: H. 1,5 cm; L. 1,4 cm; Ø 1,25-1,4 cm Tecnica di lavorazione: incisione
Informazioni generali sulla decorazione: scena di culto/ Potnia Theròn Elementi/soggetti figurativi
- Ambiente: - - Animali: -
- Creature ibride: grifone - Decorazioni geometriche: - - Figure umane: 1 fig.femminile - Mezzi di trasporto: -
- Oggetti non id.: - - Scrittura: - - Simboli: - - Strumenti: - - Strutture: - - Vegetazione: -
Tipologia/decorazione anello: I/I-IIa Descrizione:
Sul margine dx è rappresentata una fig. femminile fluttuante che indossa una gonna campanulata e tiene un braccio teso in avanti e uno indietro. Al centro della scena è presente un grifone in volo, con le ali spiegate e la testa sollevata. Epifania divina o Potnia Theron (?).
Bibliografia:
Becker N. 2018 (R3); Crowley 2013, E 15; Krzyszkowska 2005, Dimopoulou -Rethemiotakis 2004; Vassilicou 2000; Sakellarakis 1997; Marinatos 1993; Sakellarakis 1991; Younger 1984.
28
AS-MN 5
Oggetto: anello-sigillo in ferro e argentoN° inventario: HMInv.-Nr.u.
Museo/Collezione: Museo archeologico di Heraklion - Creta
//
Area/sito di provenienza:Santurario di Archanes-Anemposphilia
Luogo di ritrovamento: è stato trovato in situ, al mignolo della mano sx di
un individuo (sacerdote), nel corridoio dell'edificio.
Datazione stilistica: -
Datazione del contesto: MM IIIA
Materiale: nucleo in argento, rivestimento in ferro Forma: ovale
Peso: -
Misure: H. -; L. -; Ø - Tecnica di lavorazione: -
Informazioni generali sulla decorazione: - Elementi/soggetti figurativi - Ambiente: - - Animali: - - Creature ibride: - - Decorazioni geometriche: - - Figure umane: - - Mezzi di trasporto: - - Oggetti non id.: - - Scrittura: - - Simboli: - - Strumenti: - - Strutture: - - Vegetazione: -
Tipologia/decorazione anello: I/II (?); IIa Descrizione:
AS-MN 5 risulta fortemente corroso.
Bibliografia:
29 Oggetto: anello-sigillo in cristallo di rocca N° inventario:HMBr 1789
Museo/Collezione: Museo archeologico di Heraklion - Creta
Area/sito di provenienza: Necropoli di Sphoungaras, Gournia (Ierapetras) Luogo di ritrovamento: all’interno di una sepoltura in pithos capovolto.
Datazione stilistica: MM III - TM I Datazione del contesto: MM III - TM I Materiale: cristallo di rocca e bronzo Forma: ovale
Peso: -
Misure: H.1.1 cm; L. 1,4 cm; Ø - Tecnica di lavorazione: ruota abrasiva
Informazioni generali sulla decorazione: decorazione ornamentale -
architettonico?
Elementi/soggetti figurativi
- Ambiente: - - Animali: - - Creature ibride: -
- Decorazioni geometriche: griglia (linee incrociate) - Figure umane: -
- Mezzi di trasporto: -
- Oggetti non id.: elementi non id (rocce? pietra da costruzione? ramo?) - Scrittura: - - Simboli: - - Strumenti: - - Strutture: - - Vegetazione: -
Tipologia/decorazione anello: - /IIa(?) Descrizione:
AS-MN 6 risulta danneggiato e presenta una decorazione che richiama un motivo architettonico, costituito, però, da elementi non identificabili.
Bibliografia:
30
AS-MN 7
Oggetto: anello-sigillo in piombo
N° inventario: HMBl 143
Museo/Collezione: Museo archeologico di Heraklion - Creta
Area/sito di provenienza: Necropoli di Sphoungaras, Gournia (Ierapetras) Luogo di ritrovamento: all’interno di una sepoltura in pithos capovolto.
Datazione stilistica: -
Datazione del contesto: MM III - TM I Materiale: piombo
Forma: circolare Peso: -
Misure: H. 1,2 cm; L. 1,2 cm; Ø - Tecnica di lavorazione: a stampo
Informazioni generali sulla decorazione: scena figurativa cultuale? Elementi/soggetti figurativi
- Ambiente: - - Animali: - - Creature ibride: -
- Decorazioni geometriche: - - Figure umane: 1 fig. umana - Mezzi di trasporto: -
- Oggetti non id.: 10 elementi ovali - Scrittura: -
- Simboli: - - Strumenti: - - Strutture: - - Vegetazione: -
Tipologia/decorazione anello: - / IIa (?) Descrizione:
La figura umana (femminile?) stante rappresentata al centro dell’AS-MN 7 indossa una gonna campanulata, tiene le braccia piegate e le mani protese verso l’alto. Intorno alla figura sono presenti dieci elementi ovali, disposti a raggio.
Bibliografia:
31 Oggetto: anello-sigillo in oro
N° inventario: 1842. 7-28.127
Museo/Collezione: British Museum - Londra (GB) Area/sito di provenienza: Creta?
Luogo di ritrovamento: -
Datazione stilistica: MM III - TM I Datazione del contesto: -
Materiale: oro Forma: circolare Peso: 8,8 gr
Misure H.1,67 cm; L.1,67 cm; Ø 1,45 cm Tecnica di lavorazione: incisione, punzonatura
Informazioni generali sulla decorazione: scena naturalistica con animali Elementi/soggetti figurativi - Ambiente: terreno/rocce - Animali: 2 capre - Creature ibride: - - Decorazioni geometriche: - - Figure umane: - - Mezzi di trasporto: - - Oggetti non id.: - - Scrittura: - - Simboli: - - Strumenti: - - Strutture: - - Vegetazione: -
Tipologia/decorazione anello: I /IIa Descrizione:
AS-MN 8 presenta un motivo naturalistico, l’atto di accoppiamento di due capre.
Bibliografia:
Becker 2018 (R2); CMS VII, 068; Crowley 2013, I 92; Krzyszkowska 2005.
32
AS-MN 9
Oggetto: anello-sigillo in oroN° inventario:HMm1699
Museo/Collezione: Museo archeologico di Heraklion - Creta
Area/sito di provenienza: Santuario extraurbano di Kato Syme (Creta S-E) Luogo di ritrovamento: settore nord del Recinto Sacro, ritrovato in una
fossa (insieme ad altri oggetti votivi).
Datazione stilistica: TM IA
Datazione del contesto: MM III - TM IB Materiale: oro
Forma: ovale Peso: 2,07 gr
Misure: H. 0,9 cm; L. 1,8 cm; Ø 1,25 cm Tecnica di lavorazione: incisione, punzonatura
Informazioni generali sulla decorazione: commemorazione di una vittoria? Elementi/soggetti figurativi
- Ambiente: pavimentazione isodoma (cortile?) - Animali: -
- Creature ibride: -
- Decorazioni geometriche: -
- Figure umane: 2 fig. maschili, 1 fig. femminile - Mezzi di trasporto: -
- Oggetti non id.: - - Scrittura: -
- Simboli: stella cadente?
- Strumenti: oggetto a forma di omega (ω) - Strutture: -
- Vegetazione: -
Tipologia/decorazione anello: III/IIb Descrizione:
AS-MN 9 (Runner’s Ring) sigillo votivo(?): unico anello-sigillo ritrovato in un contesto sacro.
Al centro, un uomo corre a grande velocità: ha lunghe gambe, i suoi piedi non toccano il suolo, indossa una cintura e un perizoma, ha i capelli al vento. La posizione del braccio allungato in avanti e l’arco della schiena enfatizzano il movimento dinamico. Sopra la figura è rappresentata una stella cadente (?).
A sx, di fronte al corridore, è presente una fig. maschile(?) in piedi, avvolta in un lungo mantello, tiene in mano uno strumento a forma di omega. A dx, è rappresentata una fig. femminile con un profilo simile ad un volatile: indossa una lunga gonna a balze e un corpetto aperto sul seno, un braccio è piegato davanti al petto mentre l'altro è sollevato verso il corridore. L’ambiente è costituito da una pavimentazione isodoma (cortile?).
Bibliografia:
33 Oggetto: anello-sigillo in oro
N° inventario: HMm1720
Museo/Collezione: Museo archeologico di Heraklion - Creta Area/sito di provenienza:Necropoli di Poros Katsambas (Cnosso)
Luogo di ritrovamento: tomba a camera (in associazione con AS-MN 11)
Datazione stilistica: TM IA/IB Datazione del contesto: TM IA/IB
Materiale: oro Forma: ovale Peso: 3,88 gr
Misure: H.1,66cm; L. 1,86 cm; Ø 1,96 cm Tecnica di lavorazione: incisione, punzonatura Informazioni generali sulla decorazione: scena di culto Elementi/soggetti figurativi
- Ambiente: paesaggio roccioso - Animali: 2 uccelli
- Creature ibride: -
- Decorazioni geometriche: -
- Figure umane: 1 fig. femminile, 1 fig. maschile - Mezzi di trasporto: -
- Oggetti non id.: - - Scrittura: -
- Simboli: sole, luna, cometa - Strumenti: -
- Strutture: - - Vegetazione: -
Tipologia/decorazione anello: III/IIc Descrizione:
A sx, è seduta una donna, fiancheggiata da due uccelli con le ali spiegate. Sul lato dx, una fig. maschile in piedi, di profilo, allunga un braccio verso di lei. Nella parte superiore della scena è presente la linea ondulata del cielo, il sole, la luna e il motivo della stella cometa.
Possibile rappresentazione del tempo, basata sui cicli astrali del sole e della luna.
Bibliografia:
34
AS-MN 11
Oggetto: anello-sigillo in oroN° inventario: non pubblicato Museo/Collezione: -
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Area/sito di provenienza: Necropoli di Poros Katsambas (Cnosso) Luogo di ritrovamento: tomba a camera (in associazione con AS-MN 10)
Datazione stilistica: TM IA/IB Datazione del contesto: TM IA/IB Materiale: oro
Forma: - Peso: -
Misure: H. -; L. -; Ø - Tecnica di lavorazione: -
Informazioni generali sulla decorazione: scena di culto Elementi/soggetti figurativi - Ambiente: - - Animali: - - Creature ibride: - - Decorazioni geometriche: - - Figure umane: - - Mezzi di trasporto: - - Oggetti non id.: - - Scrittura: - - Simboli: - - Strumenti: - - Strutture: - - Vegetazione: - Tipologia/decorazione anello: - Descrizione:
Epifania di una divinità maschile (?). Il sigillo non è ancora stato pubblicato.
Bibliografia:
35 Oggetto: anello-sigillo in oro
N° inventario: HMm1034
Museo/Collezione: Museo archeologico di Heraklion - Creta Area/sito di provenienza: Sellopoulo (Cnosso)
Luogo di ritrovamento: tomba a camera n.4, sepoltura n. I - vicino alla
mano sx dell’individuo (in associazione con AS-MN 48)
Datazione stilistica: TM IA/IB
Datazione del contesto: TM II - TM IIIA1
Materiale: oro (elettro - Au 68%, Ag 30,1%, Cu 1,9%) Forma: ovale
Peso: 2,6 gr
Misure: H. 1,10 cm; L. 1,95; Ø 1,58 cm Tecnica di lavorazione: incisione, punzonatura Informazioni generali sulla decorazione: scena di culto Elementi/soggetti figurativi
- Ambiente: rocce - Animali: uccello - Creature ibride: -
- Decorazioni geometriche: - - Figure umane: 1 fig. maschile - Mezzi di trasporto: -
- Oggetti non id.: - - Scrittura: -
- Simboli: crisalide, stella cometa? - Strumenti: -
- Strutture: 1 colonna di culto? betilo - Vegetazione: albero sacro, fiori
Tipologia/decorazione anello: III/IIb Descrizione:
al centro, una fig. maschile è in ginocchio, appoggiata alla roccia di forma ovale (betilo). Si volta all’indietro con la parte superiore del corpo e con la testa, allunga il braccio in direzione di un uccello che sta volando giù dal cielo. Quest’ultimo tiene nel becco una crisalide (?). Nella parte superiore è rappresentata una cometa.
Sul lato dx, un albero sacro sorge dal terreno roccioso, mentre a sx. è presente una colonna di culto (?): raffigurazione del santuario (?).
Bibliografia:
Becker 2018 (R10); Crowley 2013, E 237; Dimopoulou - Rethemiotakis 2004; Popham et alii 1974.
36
AS-MN 13
Oggetto: anello-sigillo in oroN° inventario: HMm1629
Museo/Collezione: Museo archeologico di Heraklion - Creta Area/sito di provenienza: Necropoli di Poros Katsambas (Cnosso) Luogo di ritrovamento: tomba a camera
Datazione stilistica: TM IB
Datazione del contesto: MM III - TM I Materiale: oro
Forma: ovale Peso: -
Misure: H. 1.1 cm; L. 2,1 cm; Ø 1,4 cm Tecnica di lavorazione: incisione, punzonatura
Informazioni generali sulla decorazione: scena di culto Elementi/soggetti figurativi
- Ambiente: - - Animali: 2 uccelli - Creature ibride: -
- Decorazioni geometriche: -
- Figure umane: 2 fig. maschili, 2 fig. femminili - Mezzi di trasporto: -
- Oggetti non id.: - - Scrittura: -
- Simboli: crisalide, cometa, occhio - Strumenti: -
- Strutture: piedistallo, recinto (dell’albero sacro) - Vegetazione: albero sacro, crocus
Tipologia/decorazione anello: III/IIb Descrizione:
Sacred Conversation’s Ring.
A sx, un uomo scuote l’albero sacro circondato dal recinto.
A dx, una figura femminile è seduta, fluttuante, circondata da due uccelli con le ali spiegate: è la divinità.
Al centro, davanti alla dea, è rappresentato un uomo, in piedi su un piedistallo, mentre allunga il braccio in avanti.
In alto, è presente una figura femminile fluttuante di piccole dimensioni, con lunga gonna a balze: epifania delle divinità.
Nella scena sono presenti numerosi simboli: occhio, crisalide e cometa.
Bibliografia:
Becker 2018 (R14); Crowley 2013, E 19; Dimopoulou - Rethemiotakis 2000.
37 Oggetto: anello-sigillo in piombo
N° inventario: 11384
Museo/Collezione: Museo archeologico di Haghios Nikolaos - Creta Area/sito di provenienza: Palazzo di Mallia
Luogo di ritrovamento: Quartiere Delta - abitazione Δα, stanza 8
(insediamento)
Datazione stilistica: TM I
Datazione del contesto: MM III - TM I Materiale: piombo
Forma: ovale Peso: -
Misure: H. 1,24 cm; L. 2,23 cm; Ø - Tecnica di lavorazione: a stampo
Informazioni generali sulla decorazione: scena di culto Elementi/soggetti figurativi
- Ambiente: - - Animali: - - Creature ibride: -
- Decorazioni geometriche: - - Figure umane: 3 fig. femminili - Mezzi di trasporto: -
- Oggetti non id.: - - Scrittura: - - Simboli: - - Strumenti: - - Strutture: - - Vegetazione: - Tipologia/decorazione anello: - Descrizione:
AS-MN 15 in pessimo stato di conservazione.
Sono rappresentate 3 fig. femminili in processione nell’atto di adorazione, con una mano si toccano il capo. Le donne indossano una lunga gonna campanulata a balze.
Bibliografia:
38
AS-MN 15
Oggetto: anello-sigillo in bronzoN° inventario: HMBr970
Museo/Collezione: Museo archeologico di Heraklion (Creta) Area/sito di provenienza: Campagna di Avgos, Kavoussi (Creta E) Luogo di ritrovamento: tesoretto ritrovato nella campagna di Avgos
all’inizio del XX secolo.
Datazione stilistica: TM I
Datazione del contesto: MM III - TM I Materiale: bronzo
Forma: ovale Peso: -
Misure: H. 1,5 cm; L. 2,4 cm; Ø 1,6 cm Tecnica di lavorazione: incisione
Informazioni generali sulla decorazione: scena di culto Elementi/soggetti figurativi
- Ambiente: rocce - Animali: - - Creature ibride: -
- Decorazioni geometriche: - - Figure umane: 2 fig. femminili - Mezzi di trasporto: -
- Oggetti non id.: - - Scrittura: - - Simboli: - - Strumenti: - - Strutture: -
- Vegetazione: albero sacro
Tipologia/decorazione anello: II/Ia Descrizione:
la scena si svolge in un paesaggio roccioso e al centro è presente un albero sacro. A dx, una donna seduta alza la mano; mentre a sx, una figura femminile cammina verso l’albero e si porta una mano al petto
Secondo Niemeier viene rappresentata un’epifania divina.
Bibliografia:
Becker 2018 (R6); CMS II,3 305; Crowley 2013, E 121, Niemeier 1989; Hastings 1905.
39 Oggetto: anello-sigillo in oro
N° inventario: HMm170
Museo/Collezione: Museo archeologico di Heraklion - Creta Area/sito di provenienza: Cnosso
Luogo di ritrovamento: Temple Tomb?
Datazione stilistica: TM IB Datazione del contesto: TM I Materiale: oro
Forma: ovale Peso: 29,4 gr
Misure: H. 2.45 cm; L. 3.55 cm; Ø 1,65 cm Tecnica di lavorazione: incisione, punzonatura
Informazioni generali sulla decorazione: scena di culto - ciclo epifanico Elementi/soggetti figurativi
- Ambiente: mare, rocce (ambiente marino, litorale) - Animali: -
- Creature ibride: -
- Decorazioni geometriche: motivi di riempimento a onde - Figure umane: 4 fig. femminili, 1 fig. maschile
- Mezzi di trasporto: barca - Oggetti non id.: - - Scrittura: - - Simboli: crisalide - Strumenti: -
- Strutture: santuario (3), santuario con corna di consacrazione - Vegetazione: albero sacro (2)
Tipologia/decorazione anello: III/Vc Descrizione: Minosse Ring.
Immagine complessa, costituita da 4 diverse scene. In primo piano, una donna tiene un remo e traghetta sull’acqua un’imbarcazione (a forma di un cavalluccio marino), sulla quale viene trasportato un santuario/struttura a gradoni.
A sx, una fig. femminile è seduta su un piedistallo/santuario costituito da due gradoni in blocchi isodomi e sormontato da corna di consacrazione. Sopra la scena è rappresentata un’epifania divina: una piccola fig. femminile scende dal cielo. A dx, è rappresentata una donna mentre scuote l’albero circondato da una struttura con blocchi isodomi.
Sullo sfondo del paesaggio marino è presente una grande formazione rocciosa, sormontata da un santuario con un albero sacro, quest’ultimo viene scosso da una figura maschile che tiene una crisalide nella mano dx. D. e R. hanno menzionato la possibilità che potrebbe essere una tripla rappresentazione della divinità (prima fluttua nel cielo, poi siede sull'altare e infine controlla la nave) e hanno anche sottolineato l'alto contenuto simbolico della scena, in cui gli elementi aria, acqua e terra sono uniti per rappresentare la potenza minoica su terra e mare.
Bibliografia:
Becker 2018 (R44); Crowley 2013, I, 18; Dimopoulou - Rethemiotakis 2004.