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Modelli analitici e caratterizzazione sperimentale per il consolidamento di murature miste.

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Academic year: 2021

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Introduzione

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Introduzione.

Questa tesi si prefigge lo scopo di riunire e ampliare la documentazione esistente in letteratura sulla caratterizzazione meccanica delle murature negli edifici esistenti.

Questo campo riveste, oggi più di ieri, una grande importanza, in quanto le conoscenze acquisite negli ultimi anni nel campo dell’ingegneria, specialmente in quella antisismica, hanno messo in evidenza come le costruzioni in muratura siano state concepite nel corso dei secoli senza quegli accorgimenti che l’evoluzione delle tecniche moderne di analisi ha dimostrato essere necessari.

Considerando poi il fatto che, il patrimonio edilizio italiano è costituito in gran parte da costruzioni che utilizzano la muratura come struttura portante, e che molto spesso, la densità più alta di edifici con questa tipologia edilizia si trova nelle zone a più alto rischio sismico (come la dorsale appenninica) ci rendiamo immediatamente conto di che importanza può avere, specialmente per il nostro paese, un argomento di questo tipo.

Progettare un intervento edilizio su un edificio esistente, un adeguamento alle norme sismiche più moderne o solo cercare di migliorare le prestazioni che un edificio in muratura può opporre ad un evento sismico, necessita di partire sempre dalla conoscenza delle caratteristiche meccaniche intrinseche (di resistenza e di rigidezza), che il materiale muratura possiede.

Diventa quindi di fondamentale importanza, definire delle metodologie di indagine sperimentale che consentano a coloro che si trovano di fronte a questo problema, di poter caratterizzare meccanicamente il materiale costituente l’edificio sul quale interverranno. Questo lavoro di sperimentazione e d’indagine è partito già da alcuni anni, ma la difficoltà di reperire la materia prima da indagare e il notevole dispendio economico che tutto questo comporta, hanno fatto sì che il lavoro proseguisse lentamente e pieno di imprevisti.

E’ così che in questo scenario così complesso e ricco d’incertezze, abbiamo avuto anche noi la volontà, la possibilità e forse anche la presunzione di dare il nostro contributo per ampliare le conoscenze acquisite fino ad oggi.

Grazie alla provincia di Pisa che ha messo a disposizione alcune porzioni di muratura all’interno di un edificio di sua competenza, abbiamo potuto così testare una tecnica di indagine sperimentale che possa, dopo i consueti affinamenti necessari, venire in soccorso

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Introduzione

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di quanti si trovano nella necessità di determinare i parametri meccanici caratteristici di una muratura.

Supportati così anche dalle indicazioni contenute nell’OPCM 3431 del 2005, che prevede e indirizza la possibilità di indagare le murature esistenti, ci siamo apprestati ad inoltrarci in questo campo che fino ad oggi, era per noi quasi sconosciuto.

Riporteremo in questo lavoro la descrizione dei metodi di indagine utilizzati durante le nostre sperimentazioni e metteremo in evidenza i risultati ottenuti, ma anche le difficoltà incontrate e gli errori commessi; mostrando alla fine come tutto il lavoro svolto possa trovare la sua giustificazione ed essere utilizzato per le normali applicazioni che un ingegnere strutturista si troverà di fronte ogni qualvolta dovrà intervenire su un edificio esistente in muratura.

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