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Il Romanzo francese contemporaneo, a cura di Gianfranco Rubino

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Studi Francesi

Rivista quadrimestrale fondata da Franco Simone

 

171 (LVII | III) | 2013

FRANCO SIMONE E LA STORIOGRAFIA LETTERARIA -Atti della giornata di studi nel centenario della nascita

promossa dall’Accademia delle Scienze di Torino in

collaborazione con «Studi Francesi» Torino - 24

maggio 2013

Il Romanzo francese contemporaneo, a cura di

Gianfranco Rubino

Francesca Lorandini

Edizione digitale URL: http://journals.openedition.org/studifrancesi/2887 DOI: 10.4000/studifrancesi.2887 ISSN: 2421-5856 Editore

Rosenberg & Sellier Edizione cartacea

Data di pubblicazione: 1 dicembre 2013 Paginazione: 648

ISSN: 0039-2944

Notizia bibliografica digitale

Francesca Lorandini, « Il Romanzo francese contemporaneo, a cura di Gianfranco Rubino », Studi

Francesi [Online], 171 (LVII | III) | 2013, online dal 30 novembre 2015, consultato il 18 septembre 2020.

URL : http://journals.openedition.org/studifrancesi/2887 ; DOI : https://doi.org/10.4000/studifrancesi. 2887

Questo documento è stato generato automaticamente il 18 settembre 2020.

Studi Francesi è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.

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Il Romanzo francese contemporaneo, a

cura di Gianfranco Rubino

Francesca Lorandini

NOTIZIA

Il Romanzo francese contemporaneo, a cura di Gianfranco RUBINO, Bari, Laterza, 2012

(«Manuali Laterza - Istituzioni di Letteratura francese», 324), pp. 148.

1 I cinque saggi che compongono Il Romanzo francese contemporaneo offrono

un’interessante panoramica sulla narrativa francese dagli anni Ottanta ad oggi grazie all’organizzazione strutturale definita nel primo (Gianfranco RUBINO, Da un secolo

all’altro, pp. 3-11) e problematizzata in quelli successivi. L’analisi è da subito imperniata

intorno alla categoria del «ritorno»: «ritorno alla narrazione, ritorno al soggetto, ritorno al reale» (p. 11) sono le tre linee direttrici dell’intero volume, che mira ad approfondire così il rinnovato interesse del romanzo nei confronti della storia, dell’individuo e della società. Le nozioni che la stagione formalista e testualista degli anni Sessanta e Settanta aveva dichiarato morte o superate – l’autore, la storia, i personaggi, il racconto – sembrano infatti aver ritrovato il prestigio perduto, rimesse in gioco con un diverso e forse maggiore grado di consapevolezza.

2 Il secondo capitolo (Dominique VIART, Romanzo ludico e minimalismo, pp. 12-31) è

dedicato alla disamina di quei percorsi in cui l’affabulazione, la narrazione, l’intreccio, hanno un ruolo centrale. Tramite la ripresa delle strategie del romanzo di genere (noir, romanzo d’avventura, romanzo popolare, romanzo fantastico) o del cinema, nella narrativa contemporanea sembra infatti manifestarsi un gusto ritrovato per il racconto, certo non ingenuo o puramente giocoso, ma in cui è presente una dimensione critica prima sconosciuta. Etichette quali “romanzo ludico” o “romanzo minimalista” vengono qui scardinate per mostrare le sfaccettature di un romanzo postmoderno diventato più intimista, ma non per questo meno corrosivo. Nel terzo capitolo vengono indagate le strategie rappresentative in cui si declina il rapporto tra Romanzo e Storia

Il Romanzo francese contemporaneo, a cura di Gianfranco Rubino

Studi Francesi, 171 (LVII | III) | 2013

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(Gianfranco RUBINO, pp. 32-61). Quel che conta ora non è tanto la ripresa del passato

(che si tratti di preistoria o di età moderna), ma il particolare cortocircuito che il romanzo realizza nello scontro con il tempo presente. Montaggio, contaminazione, contrappunto, sono i termini chiave che descrivono tale scontro: tramite la mescolanza di documento e finzione, la narrativa francese contemporanea interroga le origini stesse della nostra civiltà, seguendo un paradigma indiziario che si rifà tanto a Borges quanto all’archeologia del sapere verso cui si sono indirizzate le scienze umane nel secondo Novecento. Il capitolo Romanzo e società (Paolo TAMASSIA, pp. 62-88) spiega come

quella dicotomia tra engagement e intransitività della scrittura che aveva caratterizzato la stagione precedente della narrativa francese sia ora articolata diversamente. In questa prospettiva, viene mostrato come l’utilizzo insolito del fait divers e la rivisitazione del polar si carichino di una dimensione politica nuova, meno ideologica e più interessata a chiarire le contraddizioni interne alla società. Al rapporto tra individuo e collettività si aggiungono i problemi generati dal nuovo contesto socioculturale: la società dei consumi e dello spettacolo e la cultura di massa hanno creato infatti nuovi tipi di alienazione che il romanzo cerca ora di decifrare, di demistificare. Scrivere la vita (Annie OLIVER, pp. 89-113), infine, mette in evidenza il

modo in cui il campo del “biografico” ha invaso la narrativa contemporanea, nella forma della cronaca di fatti realmente accaduti o attraverso la finzionalizzazione dell’esperienza personale. Vengono qui analizzati i nuovi racconti di infanzia o di filiazione; viene mostrato l’interesse crescente verso il frammento di vita, propria o altrui; viene chiarito come l’interrogazione del quotidiano si realizzi grazie agli strumenti affinati negli ultimi decenni dalla sociologia. È in questo capitolo che viene ripercorsa tanto la vicenda critica del termine autofiction quanto le sue diverse realizzazioni.

3 Il volume non propone categorie vincolanti e le diverse tendenze cui i saggi fanno

riferimento sono illustrate da un’analisi dettagliata delle opere prese in esame. Si profila così una costellazione di romanzieri che, pur consapevoli che i grands récits (Lyotard) della modernità non hanno più ragion d’essere, hanno voluto esplorare territori nuovi. Si tratta di scrittori convinti che il romanzo possa e debba essere ancora un luogo privilegiato di riflessione critica sull’esistente; e che, attraverso le loro opere, hanno saputo dimostrarlo.

Il Romanzo francese contemporaneo, a cura di Gianfranco Rubino

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