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Lezione personalizzabile – Dal dopoguerra (presentazione in PowerPoint)

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(1)
(2)

di matrice antifascista:

Partito socialdemocratico

(PSDI)

Partito repubblicano

(PRI)

Partito liberale

(PLI)

eredi del fascismo:

Movimento sociale

italiano (MSI)

di formazione

recente:

Partito radicale (PR)

Verdi

Lega Nord

al referendum del 2 giugno il popolo

italiano sceglie l’assetto repubblicano

si basa sulla dottrina sociale cattolica: accettazione dei principi del liberismo, corretti da istanze di solidarietà

il 1° gennaio entra in vigore

la COSTITUZIONE

della Repubblica italiana

nasce come partito rivoluzionario

della classe operaia, ma assume progressivamente posizioni di tipo riformistico

originariamente di ispirazione marxista, si propone poi come portatore delle istanze della modernizzazione tecnologica, del dinamismo sociale e della libera iniziativa

cambia denominazione:

Partito democratico della sinistra (PDS)

Democratici di sinistra (DS) da alcune scissioni interne nascono:

Partito della rifondazione comunista (PRC)

Comunisti italiani (PDCI)

Il quadro politico dal dopoguerra al 1992

1946

1946

1948

1948

1948-92

1948-92

PARTITI MINORI

PARTITI MINORI

sistema dei partiti

DEMOCRAZIA

CRISTIANA

(DC)

DEMOCRAZIA

CRISTIANA

(DC)

PARTITO

SOCIALISTA

(PSI)

PARTITO

SOCIALISTA

(PSI)

PARTITO

COMUNISTA

(PCI)

PARTITO

COMUNISTA

(PCI)

(3)

FORZA ITALIA (FI)

FORZA ITALIA (FI)

centro-destra: POLO DELLE

LIBERTÀ (in seguito Casa delle

libertà e Popolo della libertà)

centro-destra: POLO DELLE

LIBERTÀ (in seguito Casa delle

libertà e Popolo della libertà)

è ispirato a concezioni liberistiche e si rivolge all’elettorato moderato

ALLEANZA NAZIONALE (AN)

ALLEANZA NAZIONALE (AN)

nasce da una svolta liberale del Movimento sociale italiano (MSI)

composto da: Forza Italia, Alleanza nazionale, Centro cristiano democratico (ex DC)

composto da:

Democratici di sinistra,

Partito popolare (ex DC), Verdi

centro-sinistra:

ULIVO

(in

seguito L’Unione e Partito

democratico)

centro-sinistra:

ULIVO

(in

seguito L’Unione e Partito

democratico)

le coalizioni di centro-sinistra e di

centro-destra si alternano al Governo

1996-2001

ULIVO

2001-2006

CASA DELLE LIBERTÀ E LEGA

2006-2008

L’UNIONE

2008-2011

POPOLO DELLA LIBERTÀ E LEGA

NORD

Il quadro politico dal 1992 al 2014

1992

1992

1994

1994

2011-2014

2011-2014

le forze politiche si aggregano

e formano due coalizioni

(bipolarismo)

la Magistratura avvia una serie

di processi sulla corruzione

all’interno dei partiti (stagione

di “mani pulite”)

si affermano alcuni nuovi partiti

1996-2011

1996-2011

in seguito alla crisi della maggioranza

di centro-destra si insedia per 17 mesi

il governo “tecnico” di Mario Monti

alle elezioni politiche del 2013 vince il Partito democratico

(governi Letta e Renzi) e riscuote grande successo il

(4)

processo della “ricostruzione” in seguito

alla devastazione della guerra

crisi petrolifera rallentamento dello sviluppo

crisi politica

crescita delle città industriali del Nord Italia

modernizzazione

dei costumi

CONSUMISMO

CONSUMISMO

AUTUNNO CALDO (1969)

AUTUNNO CALDO (1969)

aumento

dell’inflazione

“strategia della tensione” (terrorismo di destra e di sinistra)

ANNI DI PIOMBO

ANNI DI PIOMBO

Trasformazioni economiche e sociali (1946-79)

ANNI ’50

ANNI ’50

ANNI ’60

ANNI ’60

ANNI ’70

ANNI ’70

MIRACOLO ECONOMICO

MIRACOLO ECONOMICO

emigrazione interna conflitti sindacali tensioni sociali potenziamento dell’industria

aumento del livello di benessere

(5)

crisi delle ideologie

esasperazione del consumismo

globalizzazione dell’economia

crisi finanziaria mondiale e conseguente

rischio "default” per i paesi con un alto debito

pubblico scomparsa dei valori di partecipazione e di solidarietà tendenza all’individualismo e al carrierismo perdita di competitività dell’economia italiana inasprimento

del carico fiscale

massiccia immigrazione dall’Est e dai paesi

extracomunitari

delocalizzazione della produzione nei paesi con un basso costo del lavoro automatizzazione

dell’industria

adesione alla moneta unica europea

Trasformazioni economiche e sociali (1980-2014)

ANNI ’80

ANNI ’80

ANNI ’90

ANNI ’90

2000-2010

2000-2010

espansione del settore terziario rivoluzione informatica ripresa economica l’economia entra in un nuovo ciclo recessivo

aumento del debito pubblico

(6)

scelte editoriali influenzate dalle leggi

del mercato

consente di accedere a una

mole sterminata di dati e di

scambiare informazioni

liberamente e in tempo reale

TELEVISIONE

TELEVISIONE

GIORNALI

GIORNALI

settore dominato dalle grandi case

editrici

rappresenta il

principale mezzo

di comunicazione

di massa

hanno un

pubblico

ristretto

(1 copia ogni 10

abitanti)

non forniscono un’informazione

critica e indipendente

è in grado di condizionare le opinioni,

i consumi e il linguaggio del pubblico

in Italia non è

sottoposta a

un’adeguata

regolamentazione

legislativa

creazione di una vera e

propria industria culturale

INTERNET

INTERNET

Istituzione della scuola

media unica (1962)

avviamento del processo di scolarizzazione di massa

Il panorama culturale italiano

principali istituzioni

culturali

principali istituzioni

culturali

ISTRUZIONE

ISTRUZIONE

EDITORIA

(7)

MARXISMO

(anni ’50-’70)

MARXISMO

(anni ’50-’70)

ESISTENZIALISMO

ESISTENZIALISMO

(anni ’40-’60)

(anni ’40-’60)

PSICOANALISI

(anni ’60-’80)

PSICOANALISI

(anni ’60-’80)

- in Italia esercita una vera e propria

egemonia sugli intellettuali, poiché si propone in chiave di storicismo (come fiducia in un processo organico della storia secondo un disegno razionale)

- attenua il radicale atteggiamento critico

nei confronti delle ideologie elaborate dalla borghesia

- G. Lukács elabora il principio del “realismo

critico” che impone di non subordinare il valore letterario all’ideologia progressista veicolata dall’opera

- la scuola di Francoforte (Adorno,

Horkheimer, Marcuse, Benjamin) conduce una critica radicale della società

industriale, definita come sistema totalitario celato sotto le apparenze della libertà

- ha il suo fondamento nella filosofia di M.

Heidegger e di K. Jaspers

- concentra la sua attenzione sul singolo, nel

suo esistere svincolato da un “essere” che gli possa conferire un senso e un

fondamento

- si diffonde in Italia grazie alle opere di J.-P.

Sartre e di A. Camus, i quali dalla coscienza dell’assurdo ricavano l’esigenza

dell’impegno politico come unico modo per dare un senso all’esistenza

- dopo essere stata messa al bando dalla

cultura fascista ufficiale, la psicoanalisi diviene uno degli strumenti conoscitivi da cui non possono prescindere gli scrittori

- vengono elaborate metodologie critiche

che si fondano sulle teorie di S. Freud e di C. G. Jung e che ricercano nella letteratura l’affiorare di contenuti censurati dalle norme sociali dominanti

STRUTTURALISMO

(anni ’60-’80)

STRUTTURALISMO

(anni ’60-’80)

- nasce dalle teorie linguistiche di F. de

Saussure, secondo cui la lingua non deve essere studiata nella sua evoluzione storica, ma come un insieme di elementi che vengono a comporre tra loro un sistema di rapporti funzionali

- questa novità metodologica venne in

seguito applicata a diverse discipline (antropologia, sociologia, diritto, psicologia ecc.)

- al fondo dei vari fenomeni umani lo

strutturalismo riconosce delle strutture invarianti, indipendenti dal divenire storico, ma anche dalla consapevolezza, dalla volontà, dalle scelte programmatiche dell’uomo

- negli anni ’70 il pensiero “francofortese”

influenza la critica letteraria, che predilige soprattutto gli autori impegnati e

disorganici (che esprimono una visione in contrasto con la cultura del loro tempo)

- R. Barthes estende il metodo

strutturalistico ai fenomeni letterari, che non vengono più indagati nella loro genesi storica, ma nell’organizzazione dei rapporti interni fra le unità costitutive, ai loro vari livelli (fonico, morfologico, lessicale, sintattico, retorico)

(8)

Gli orientamenti ideologici prevalenti (1960-2010)

ERMENEUTICA

(anni ’80-’90)

ERMENEUTICA

(anni ’80-’90)

DECOSTRUZIONISMO

DECOSTRUZIONISMO

(anni ’90)

(anni ’90)

POSTMODERNO

(1980-2010)

POSTMODERNO

(1980-2010)

- si tratta di una corrente filosofica ispirata

al pensiero di H. G. Gadamer

- rifiuta la prospettiva secondo cui il

processo conoscitivo sia la ricerca di strutture di significato insite nell’oggetto stesso, ponendo l’accento sul momento soggettivo del conoscere,

sull’interpretazione

- nel campo della critica letteraria ha dato

vita alla «teoria della ricezione», che studia i testi tenendo conto degli effetti da essi determinati sui lettori, cioè della serie di modi in cui sono stati recepiti ed interpretati

- si tratta di una teoria elaborata dal filosofo

francese J. Derrida

- il vero compito dell’interpretazione è

smantellare l’idea stessa di oggetto

- questa tendenza culturale parte dalla

constatazione di una realtà frantumata, complessa e incoerente

- la realtà caotica non è vissuta

tragicamente dal soggetto, ma

ludicamente, con un’accettazione divertita e soddisfatta

- l’arte rinuncia alla ricerca di soluzioni

inedite e si dedica alla ripetizione del già noto, alla ripresa degli stili del passato attraverso la combinazione e la

contaminazione degli elementi esistenti

SEMIOTICA

(anni ’60-’80)

SEMIOTICA

(anni ’60-’80)

- consiste in una teoria generale dei segni e

nasce dai fondamenti teorici dello strutturalismo

- in Italia se ne sono occupati soprattutto U.

Eco e C. Segre

- all’ambito della semiotica letteraria

appartiene anche la narratologia, che è propriamente una semiotica del testo narrativo

- la critica letteraria ispirata a questa teoria

sostiene che ogni lettura di un testo è un «fraintendimento» e che la pretesa di attingere ad un “senso” definitivo immanente ad esso è assurda

- l’approccio ermeneutico è alla base del

«pensiero debole» di G. Vattimo, secondo cui non esiste un’interpretazione

(9)

ambiti d’uso

scolarizzazione di massa

forestierismi

sviluppo industriale

sostrati dialettali

ITALIANO STANDARD

ITALIANO STANDARD

crescita economica e benessere

che può variare in base ad alcuni elementi

migrazioni interne

urbanizzazione

forte influsso

sulla lingua

d’arte

(l’ITALIANO

LETTERARIO)

forte influsso

sulla lingua

d’arte

(l’ITALIANO

LETTERARIO)

televisione e mass-media

ambienti socio-culturali contatti con le lingue straniere italiani regionali linguaggi settoriali linguaggi gergali

Lingua d’uso e lingua letteraria

diffusione della

lingua nazionale

diffusione della

(10)

Tra i fenomeni artistici più rilevanti del secondo dopoguerra si colloca il movimento noto in Italia con il nome di Arte povera. Nata in polemica con le forme d’arte più tradizionali, essa propone il recupero di materiali poveri, per definizione “antiartistici” (come, ad esempio, la terra o gli stracci), a cui si riconosce tutta la ricchezza di quelle capacità espressive insite nella stessa materia, al di là di ogni sovrastruttura. Questo orientamento estetico è ascrivibile all’ambito più ampio dell’arte concettuale, dove il “concetto” che l’artista vuole esprimere va al di là dell’esito estetico dell’opera.

Michelangelo Pistoletto, Venere degli stracci, 1967, calco in gesso, stracci; Collezione privata

Alberto Burri, Sacco 5P, 1953, sacco, acrilico, vinavil e stoffa su tela, Città di Castello, Fondazione Palazzo Albizzini

L’arte povera

(11)

Il Neorealismo e il romanzo

genere

autore

caratteristiche

romanzo

neorealista

- descrive l’esperienza della

Resistenza e il mondo contadino eliminando ogni concessione di tipo populistico, celebrativo e retorico

- Beppe Fenoglio

- Primo Levi

- Carlo Levi

- Vasco Pratolini

- racconta con rigore analitico e

scientifico l’esperienza della deportazione e della prigionia ad Auschwitz

- descrive la realtà contadina dell’Italia meridionale, immersa in una

dimensione ancestrale, magica e superstiziosa

- nel suo Metello, attraverso la figura di

un “eroe positivo”, descrive la lotta

operaia iniziata in Italia negli ultimi

decenni dell’Ottocento

- trae ispirazione dal pensiero marxista ed

esprime una forte tensione ideale, una volontà di partecipazione e di impegno in ambito politico e sociale

- gli argomenti prevalenti sono: gli orrori della

guerra, l’esperienza della Resistenza, i problemi della ricostruzione, le ingiustizie sociali

- la sua tendenza documentaria e cronachistica

e la scelta di uno stile antiletterario

comportano in certi casi il ritorno a soluzioni formali ormai superate e anacronistiche

(12)

soluzioni

narrative

personali

- Elsa Morante - in Menzogna e sortilegio descrive una complessa trama di

rapporti familiari avvolti in un’atmosfera surreale e onirica

- Elio Vittorini - interpreta le condizioni dell’umanità sofferente e il tema della

Resistenza attraverso il lirismo simbolico della sua scrittura

- Cesare Pavese - Alberto Moravia - Pier Paolo Pasolini

- Leonardo Sciascia

- avvia la sua ricerca di una “realtà simbolica”, fondata sul mito

e programmaticamente lontana da ogni naturalismo

- nelle opere del dopoguerra affronta tematiche neorealistiche

legate a particolari situazioni locali o regionali

- descrive l’ambiente del sottoproletariato nelle borgate

romane, celebrandone il vitalismo e l’autenticità, in polemica opposizione alla degradazione della società dei consumi

- analizza con competenza la condizione di arretratezza del

Meridione, denunciando soprattutto i fenomeni di tipo mafioso

- negli anni Sessanta abbandona il filone fiabesco e fantastico

per affrontare alcune questioni politico-sociali

- Italo Calvino - numerosi autori si allontanano progressivamente dall’esperienza del Neorealismo per soddisfare il bisogno di una più originale e matura ricerca letteraria, anche attraverso l’elaborazione di uno stile inedito e personale

- Carlo Emilio Gadda - rifiuta ogni rappresentazione naturalistica della realtà e

propone una scrittura plurilinguistica che utilizza i registri più disparati ed eterogenei, dal dialetto ai tecnicismi e ai latinismi

Il superamento del Neorealismo

(13)

narrativa della

Neoavanguardia

(Gruppo 63)

- Carlo Cassola - Giorgio Bassani - Dino Buzzati

- lo scopo fondamentale della loro produzione è l’intrattenimento di un vasto

pubblico di massa

- si avvalgono di soluzioni narrative più tradizionali e affrontano argomenti

disimpegnati

romanzo

di consumo

- Edoardo Sanguineti - Giorgio Manganelli - Luigi Malerba - Alberto Arbasino

- oppongono una violenta reazione contro la letteratura consumistica e

mercificata, che promuove le ideologie capitalistico-borghesi

- Ottiero Ottieri - Paolo Volponi - Lucio Mastronardi - Nanni Balestrini - Giuseppe Tomasi di Lampedusa - Sebastiano Vassalli - Antonio Tabucchi

- analizzano il mondo della fabbrica, per coglierne i meccanismi produttivi e le

ripercussioni sul piano della psicologia sociale e delle abitudini di vita

- sperimentano nuove forme narrative per adeguarsi ai radicali cambiamenti

sociali e culturali degli anni Sessanta

- attraverso il confronto con le epoche passate cercano di comprendere meglio i

problemi del presente

- propongono concezioni differenti della storia, come ripetizione inevitabile di

errori o come fuga dal presente

romanzo

di critica sociale

romanzo storico

La narrativa degli anni Sessanta

(14)

- Pier Vittorio Tondelli - Andrea De Carlo - Aldo Busi - Enrico Brizzi - Italo Calvino - Umberto Eco

- conducono una profonda riflessione narratologica sulla scorta delle teorie

linguistiche e semiotiche

- elaborano due nuove forme di narrazione:

• il metaromanzo (un romanzo che discute su se stesso e sulle proprie scelte compositive, mettendo a nudo i meccanismi strutturali)

• il romanzo intertestuale (costruito utilizzando citazioni di testi antichi e moderni, ricavate sia dai generi alti sia da quelli bassi della letteratura)

- riflette le inquietudini e i disorientamenti

giovanili sulla scia di modelli americani (J. D. Salinger e gli autori della beat generation)

romanzo

postmoderno

romanzo

generazionale

- Niccolò Ammaniti - Aldo Nove - Tiziano Scarpa - Isabella Santacroce - Andrea G. Pinketts

narrativa dei

“cannibali”

- punta su un horror truculento ispirandosi al

cinema, ai fumetti, ai cartoni animati, agli spot televisivi, ai videoclip e ai videogiochi

- contengono elementi

postmoderni: • il riciclaggio di opere

precedenti

• la mescolanza di livelli alti e bassi

• la contaminazione con altre forme della cultura e della comunicazione

di massa

La narrativa dagli anni Sessanta ad oggi

(15)

poesia

di argomento

civile

- abbandonano l’oscurità delle

soluzioni ermetiche e aprono a forme di comunicazione più accessibili

- promuovono una concezione

impegnata della letteratura

- Rocco Scotellaro

- Sandro Penna

- Giorgio Caproni - al centro della sua riflessione vi è il senso

dell’inconoscibilità del reale e del limite intrinseco all’esercizio poetico, insufficiente a penetrare l’essenza delle cose

- rifiuta ogni astratto simbolismo per promuovere

immagini concrete della realtà quotidiana

soluzioni

poetiche

personali

- Franco Fortini

- Mario Luzi

- le tematiche di denuncia e di protesta sociale

lo avvicinano all’esperienza del Neorealismo

- nella prima fase della sua produzione

affronta argomenti resistenziali con cadenze popolari

- a partire dal dopoguerra nelle sue poesie la ricerca dell’assoluto e del mistero

dell’esistenza si accompagna all’attenzione verso la realtà più propriamente umana

- Vittorio Sereni - Giovanni Giudici - Giovanni Raboni - Andrea Zanzotto - Amelia Rosselli

- le loro esperienze poetiche possono essere accomunate nella cosiddetta “linea

lombarda”, caratterizzata da un contatto più diretto con le cose e da una viva tensione morale

- elabora un linguaggio scomposto e disarticolato, che riflette l’impossibilità di stabilire

un rapporto organico tra il soggetto e la realtà, profondamente lacerata e caotica

- la sua poesia è caratterizzata da una grande versatilità linguistica che cerca di dare

espressione alla sofferenza interiore da cui scaturisce l’ispirazione

- ricercano una forma

semplice e chiara

- recuperano l’uso delle rime

e dei metri tradizionali

- ricreano vivide sensazioni

attraverso la concretezza dei riferimenti

- Alda Merini - nelle sue liriche il contrasto tra pulsioni erotiche e afflato mistico-religioso si compone

in un dettato di limpida chiarezza

La poesia italiana nel dopoguerra

(16)

poesia

“sperimentale”

- Pier Paolo Pasolini - Roberto Roversi - Francesco Leonetti - Maurizio Cucchi - Milo De Angelis - Valerio Magrelli - Giuseppe Conte - Patrizia Cavalli - Patrizia Valduga

- ripudiano la non comunicazione proposta dalla Neoavanguardia, per tornare a un’idea

della poesia capace di trasmettere il suo messaggio estetico al lettore

- ricercano soluzioni espressive personali, originali e innovative, alla ricerca di un

rapporto diretto con il pubblico

poesia della

Neoavanguardia

e del Gruppo 63

- Elio Pagliarani - Alfredo Giuliani - Edoardo Sanguineti - Nanni Balestrini - Antonio Porta

- si riuniscono intorno alla rivista bolognese “Officina”

- reagiscono alle persistenti propensioni ermetiche (l’individualismo e la tensione verso

una dimensione assoluta, metastorica, dell’esistenza)

- attraverso lo sperimentalismo promuovono un’idea della cultura e della letteratura

come strumenti per il rinnovamento della società

- sconvolgono le forme tradizionali del discorso, puntando su un caos verbale come

corrispettivo di un mondo solo in apparenza razionalmente ordinato, ma in realtà irrazionale e caotico

- contro il fenomeno della mercificazione dei prodotti culturali, rifiutano di assecondare

le attese più facili del pubblico e assumono atteggiamenti provocatori e

anticonvenzionali, utilizzando un linguaggio difficile, al limite dell’incomprensibilità

soluzioni

poetiche

personali

La poesia degli anni Sessanta e Settanta

(17)

teatro

dialettale

esperienze teatrali

personali

- Eduardo De Filippo

- eleva il teatro dialettale a un livello di dignità e risonanza nazionale

- recupera la tradizione del realismo ottocentesco fondendola con le istanze della

poetica neorealista

- porta sulla scena la vita dell’uomo comune alle prese con le difficoltà e le miserie

quotidiane dell’esistenza

- Carmelo Bene

- Dario Fo - si riallaccia alle più antiche tradizioni teatrali, dalla comicità giullaresca e

carnevalesca del Medio Evo e del Rinascimento alle forme della Commedia dell’Arte

- riserva un ampio spazio alle questioni di attualità, alla satira politica e di costume

- Bertolt Brecht

- Samuel Beckett

- propone numerosi riadattamenti di opere teatrali di ogni epoca mettendo sempre al

centro il ruolo dell’attore, che non deve interpretare ma ricreare il testo

- sostiene una concezione del teatro come strumento politico che deve indurre il

pubblico a una presa di coscienza critica dei problemi della realtà

- esprime nelle sue opere la totale mancanza di senso della realtà con toni spesso

comici e grotteschi e con procedimenti di tipo clownesco

- i suoi testi offrono soluzioni teatrali rivoluzionarie, che sconvolgono le strutture

tradizionali

teatro dell’assurdo

- Eugène Ionesco

teatro politico

- porta all’assurdo la banalità dei gesti e delle parole della vita quotidiana

- conduce una critica feroce nei confronti della società contemporanea e denuncia i

pericoli derivanti dall’omologazione di massa

Esperienze teatrali in Italia e in Europa

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