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Mario Cucinella Architects. Nido d’infanzia a Guastalla

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Academic year: 2021

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PROGETTO

M ario Cucinella Archit ect s

Team: Mario Cucinella, Marco dell’Agli (responsabile di progetto), Alberto Casarotto, Irene Sapenza, Ferruccio Palumbo, Alberto Bruno, Yuri Costantini (modello) REALIZZAZIONE

ATI - Scisciani e Frascarelli Impresa Edile, Tolentino (MC) (capogruppo) CRONOLOGIA

2014, progetto 2015, realizzazione FOTO

Moreno Maggi

Nido d’infanzia a Guast alla,

Reggio Emilia

Nursery School in Guastalla, Reggio Emilia

Il terremoto che il 20 maggio 2012 ha scosso l’Emilia non ha

danneggiato soltanto numerose abitazioni ma anche edifici pubblici e scolastici. Nella controllata agitazione della ricostruzione si è distinto, per raffinatezza progettuale e perizia costruttiva, l’asilo nido comunale di Guastalla, progettato dallo studio Mario Cucinella Architects e costruito in pochi mesi, fra il 2014 e il 2015. L’edificio, frutto di una gara di appalto integrato bandita nel 2013, sostituisce i due precedenti nidi danneggiati dal terremoto.

Lo studio Cucinella ha portato a termine altri progetti di ricostruzione di edifici scolastici post-sisma in Emilia, fra i quali, nel 2013, si segnala quello di Mirabello, in provincia di Ferrara, che condivide con l’asilo di Guastalla alcuni caratteri compositivi1. La disposizione lineare degli ambienti in pianta, uno sviluppo volumetrico prettamente orizzontale, la scansione ritmica dei telai portanti della struttura sono elementi compositivi che Mario Cucinella ha messo a punto durante l’apprendistato presso lo studio di Renzo Piano, fra il 1987 e il 1992, e che sono rinvenibili in alcuni dei capolavori del celebrato maestro come la sede della Fondation Beyeler (1992-1997) a Riehen, in Svizzera2. Caratteri che segnano anche la cantina vinicola Bulgari (2009-2013) a San Casciano dei Bagni progettata, non a caso, da altri due allievi di Renzo Piano: Massimo Alvisi e Junko Kirimoto3.

Tuttavia nell’asilo di Guastalla è rinvenibile un passo ulteriore, che immette un accordo dissonante in questo misurato spartito. Il piccolo edificio, di un solo livello, è ottenuto dalla

moltiplicazione seriale di telai strutturali in legno, intervallati da schermi vetrati su entrambi i prospetti principali.

Al primo sguardo l’asilo risulta dunque immediatamente comprensibile, elementare, dalle proporzioni perfette. L’altezza contenuta è aderente al paesaggio della pianura emiliana di Guastalla, digradante verso il Po, e i telai in legno alludono ai fusti snelli dei filari di alberi che segnano l’intorno. Inoltre, particolare non trascurabile viste le premesse che hanno portato alla costruzione dell’edificio, il legno assicura ottime qualità antisismiche.

Tuttavia la geometria regolare che caratterizza i prospetti è sorprendentemente contraddetta all’interno: uno spazio organico dettato dall’intradosso dei telai, ritagliati secondo una sequenza di profili sinuosi.

Se evidente sembra l’ispirazione al ventre materno – al quale i piccoli abitanti dell’asilo nido dovrebbero sentirsi istintivamente legati – a un architetto esperto come Cucinella non saranno stati estranei riferimenti quali il “ living pod” (1966) di David Green o gli interni filanti degli edifici di Zaha Hadid.

Un ponderato contrasto fra regolarità e licenza che prosegue anche nella disposizione degli ambienti in pianta. Il corpo di fabbrica principale, dalla pianta rettangolare, accoglie, accoppiate, sei aule e i relativi servizi, collegate da un corridoio continuo che si restringe e si allarga a contenere due spazi polifunzionali che, assieme a un patio, agiscono da filtro e supporto agli ambienti didattici. Di contro, al prospetto

posteriore, sono agganciati due blocchi curvilinei che contengono gli spazi di servizio per il personale, schermati anch’essi da sottili doghe di legno.

testo di Lorenzo Ciccarelli

1 L’edificio di Mirabello è stato presentato recentemente sulle pagine di questa rivista. Si veda: Scuola temporanea a Mirabello, in “ l’industria delle costruzioni” , 445, 2015, pp. 60-63.

2 Fondation Beyeler, Fondazione Renzo Piano, Genova 2009.

3 C. Conforti, Scivolando fra le colline senesi: una cantina di Alvisi Kirimoto, in “ Casabella” , 827-828, 2013, pp. 90-97.

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PiantaPlan

Prospetti frontali Front elevations

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NIDO D’INFANZIA A GUASTALLA, REGGIO EMILIA NURSERY SCHOOL IN GUASTALLA, REGGIO EMILIA

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The earthquake that shook the region of Emilia on the 20 May 2012 damaged a vast number of homes and public and scholastic buildings. Amidst the controlled frenzy of reconstruction, one project stands out for the elegance and intelligence of its construction: the municipal nursery school in Guastalla, designed by Mario Cucinella Architects and completed in only a few months, between 2014 and 2015. The result of an integrated tender call announced in 2013, the building substitutes two previous nursery schools damaged by the earthquake. Cucinella’s office completed other projects to reconstruct scholastic buildings after the earthquake, including, in 2013, that in Mirabello, in the province of Ferrara, which shares a number of compositional elements with the school in Guastalla. The linear arrangement of the plan, a primarily horizontal volume and a rhythm of structural frames; the elements of architecture embraced by Mario Cucinella during his time as an apprentice in the office of Renzo Piano, between 1987 and 1992, elements which can be found in some of the famous architect’s masterpieces. That said, the nursery in Guastalla takes a further step forward and introduces a dissonant note within this harmonious score. This small building, only one storey in height,

is obtained through the serial multiplication of laminated structural wood frames, separated by panes of glass on both of the main façades. At first glance, the nursery is thus immediately comprehensible, elementary, and perfectly proportioned. Its low height responds to the flat Emilian landscape of Guastalla, sloping down toward the Po River, while the wood frames allude to the slender trunks of the rows of trees surrounding the building. What is more, wood offers optimum resistance in the event of an earthquake. Yet the regular geometry characterising the elevations is surprisingly contradicted on the interior: an organic space dictated by the inner faces of the frames, cut and shaped to create sinuous profiles.

This carefully considered contrast between regularity and freedom continues also in the layout of the spaces in plan. The main rectangular volume hosts six classrooms and their relative service spaces, arranged in pairs and connected by a continuous corridor that tapers and expands to contain two multipurpose areas that, together with a patio, serve as a filter and support to the spaces of learning. Contrary to all of this, two curvilinear blocks are attached to the rear elevation: they contain staff areas screened by a skin of slender wooden slats.

NIDO D’INFANZIA A GUASTALLA, REGGIO EMILIA NURSERY SCHOOL IN GUASTALLA, REGGIO EMILIA

La geometria regolare che caratterizza i prospetti esterni è contraddetta all’interno da uno spazio organico scandito dall’intradosso dei telai in legno, ritagliati secondo una sequenza di profili sinuosi

The regular geometry characterising the external elevations is contradicted on the interior by an organic space marked by the inner faces of the wooden frames, cut and shaped to create sinuous profiles

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