Istologia del cristallino:
- capsula
- epitelio
- tessuto lenticolare
CAPSULA
Membrana basale elastica che ingloba le cellule epiteliali e le
fibre.
Prodotta
-anteriormente dalle membrane basali dell’epitelio lenticolare e
- posteriormente dalle membrane basali delle fibre allungate.
Più spessa all’equatore sulla superficie anteriore e posteriore,
più sottile in corrispondenza del polo posteriore.
Composta da una serie di lamelle sovrapposte una all’altra dette
FIBRILLE.
EPITELIO LENTICOLARE
Singolo strato di cellule sotto la capsula anteriore e si estende verso la curva equatoriale.
Hanno forma cuboide; la superficie basale aderisce alla capsula
mentre la loro superficie anteriore è in contatto con le fibre allungate di nuova formazione
La capacità proliferativi varia a seconda della sede: la maggior arte delle cellule epiteliali si trova nella zona centrale, zona n cui
normalmente le cellule non proliferano
Verso l’equatore le loro capacità germinative aumentano
Dal momento che le cellule della zona germinativa si dividono continuamente le cellule che si formano nuovamente sono spinte
all’interno della zona di transizione dove crescono e si differenziano e formare la massa di fibre della lente
SOSTANZA DELLA LENTE
Costituente principale della massa è composta da un
pacchetto di fibre dense con uno spazio
extracellulare molto piccolo.
Nell’adulto essa è costituita da nucleo e corticale ; il
nucleo rappresenta circa l’84 % del diametro e dello
spessore della lente.
Il nucleo è diviso in:
- embrionale (contiene le cellule delle fibre della lente
originaria,che è una vescicola.
- fetale (contiene l’embrionale e tutte le fibre aggiunte prima
della nascita)
- infantile ( costituito dall’ embrionale e fetale e tutte le fibre
aggiunte fino ai 4 anni di età)
- adulto ( costituito da 3 nuclei precedenti e tutte le fibre
aggiuntesi prima della maturità sessuale)
Corticale
Situata perifericamente e composta da tutte le fibre
secondarie formatesi dopo la maturità sessuale
Suddivisibile in corticale profonda, intermedia e
superficiale
La regione tra la parte embrionale indurita e quella
nucleare fetale (cioè le fibre aggiunte per formare il
nucleo infantile e adulto è considerata l’EPINUCLEO.
La regione tra la corticale profonda e il nucleo adulto è
considerata regione PERINUCLEARE.
Le fibre sono costantemente formate durante tutta la
vita con allungamento della zona germinativa
dell’epitelio del cristallino.
Inizialmente si formano le cellule colonnari
transizionali ma una volta che sono abbastanza lunge ,
l’estremità anteriore si muove in avanti al di sotto dello
strato di cellule epiteliali anteriori e l‘estremità
posteriore è spinta indietro verso la capsula posteriore.
Le estremità di queste fibre ad u corrono verso i poli di
entrambe le superfici capsulari.
FIBRE
Una volta che sono completamente mature le fibre si
distaccano dall’epitelio anteriore e dalla capsula posteriore :
Ogni nuovo strato di fibre secondarie formate alla periferia
del cristallino costituisce una nuova sacca di crescita.
Le fibre del cristallino si allineano in queste sacche
concentriche così che le colone di cellule radiali si estendo
dal centro della lente verso la periferia. In alcune regioni le
fibre vicine si fondono per mantenere queste colonne e
assicurare che non si sviluppino spazi tra le fibre quando il
cristallino cresce.
FIBRE
SUTURE
Si trovano al polo anteriore e posteriore. Si formano per la sovrapposizione delle estremità delle fibre secondarie in ciascun involucro di crescita.
Ogni involucro di crescita delle fibre secondarie formato prima della nascita ha una struttura anteriore a forma di Y dritta e una posteriore a forma di Y rovesciata.
Ciascuna di queste suture simmetriche è composta da tre rami disposti a 120 gradi. Le suture anteriore e posteriore sono sfalsate di 60gradi.
Per quanto dopo la nascita si formano piani di sutura discontinui le suture rimangono simmetriche fino alla maturazione sessuale.
Durante infanzia si forma una struttura con sutura a sei braccia a stella semplice. Questa si modifica in una sutura a stella a nove braccia durante l’adolescenza e finalmente in una struttura a stella complessa a 12 braccia nell’età adulta
La formazione delle suture permette al cristallino di modificare la sua forma da sferica a sfera biconvessa appiattita.
PESO
Da 65 mg alla nascita
125 mg fine primo anno
150 mg fine prima decade
260 mg a 90 anni
DIAMETRO
Equatoriale:
5 mm alla nascita
10 mm a 20 anni
DIMENSIONI
SPESSORE
Aumenta ad un ritmo inferiore rispetto all’equatoriale
Distanza tra polo ant e post:
- 4 mm alla nascita
-5 mm in adulto in assenza di accomodazione
Lo spessore del nucleo diminuisce con l’età come risultato
dell’addensamento mentre lo spessore corticale aumenta man
mano che nuove fibre si aggiungono alla periferia
RAGGIO DI CURVATURA SUPERFICIE ANTERIORE
diminuisce da 16 mm all’età di 10 anni a 8 mm all’età d 80 anni
via via che la superficie diventa più curva
RAGGIO DI CURV POST : cambia poco (8 mm)
DIMENSIONI
CATARATTA NON SENILE
Trauma da concussione
L’effetto dipende dalla rottura o meno della capsula
Opacizzazione sottocapsulare sia anteriore che posteriore.
Aspetto a fiore, risultato dell’allargamento dell’edema a partire dalla estremità della fibra a causa della rottura dei processi che uniscono ogni estremità delle fibre alla successiva
Se la capsula è rotta di solito posteriormente l’acqua penetra nel cristallino e si forma una cataratta matura.
Folgorazione .
Opacità vacuolari anulari nella media periferia del cristallino; in seguito appaiono striature grigio- biancastre lungo le fibre lenticolari irradiate verso la media periferia del cristallino formando infine una opacità sottocapsulare anteriore.
Radiazioni
Radiazioni ionizzanti:
opacità sottocapsulari posteriori
Radiazioni non ionizzanti (infrarosso) Sottocapsulare anteriore
UV
Nucleare
IPONUTRIZIONE
DIABETE MELLITO
nel giovane prima miopizzaizione poi opacizzazione della lente (sottocapsulare biancastra. A fiocco di neve)
ATOPIA
a scudo opacità sottocaps ant con radiazioni corticali; proliferazione di tessuto epiteliale lenticolare
ALTERAZIONI SISTEMICHE
GALATTOSEMIA
Mancanza di uno dei tre enzimi coinvolti nella
trasformazione del galattosio in glucosio: accumulo nel
cristallino di galactilolo e rigonfiamento osmotico delle fibre
lenticolari.
Determina sottocapsulare ant e posteriore che in seguito
diventa nucleare prima di giungere a maturazione.
Associata a disturbi di crescita, ritardo mentale,
epatosplenomegalia.
IPSIA “Galvani”- Ottica - 17/12/07 Lezione n. 5 : Avellis, fisiopatologia del cristallino
TOSSICI
CORTICOSTEROIDI
Opacità discoide assiale sottocapulare posteriore MIOTICI
sottocap ant formate da vacuoli Antimalarici:
opacità lenticolare sottocapsulare posteriore a fiocco.
TOSSICI
AMIODARONE
Sott caps ant
RAME
Cataratta a girasole opacità policromatca disciforme anteriormente nella zona pupillare con speroni petaliformi che si estendono verso la periferia. Tp con penicillamina
CATARATTE INFANTILI
Più frequ:
1) Cat lamellare
bilat e sim , involucro rotondo grigio che circonda il nucleo trasparente 2) Polare ant
- Da separazione imperfetta del crist dallectoderma superficiale - Da danno epiteliale
- Da riassorbimento incompleto della tunica vascolare del cristallino