FORMA ZWITTERIONICA
Proprietà a.a : alti p.f., solubilità in acqua, proprietà acido base perché classificabili come anfoteri
Amminoacidi essenziali
Cisteina e tirosina essenziali in assenza di metionina e fenilalaninaAlcuni amminoacidi vengono modificati quando fanno già parte della catena proteica
Nella parete cellule vegetali
Nella protrombina
Nella miosina
Nella elastina
Nella glutatione perossidasi Nel collageno
Amminoacidi non proteici intermedi del ciclo dell’urea e nella biosintesi dell’arginina
In un a.a. acido o basico ci sono 3 pKa, il PI negli acidi è tra pK1 e pK2, nei basici tra pK2 e pK3
Residuo N-terminale
Macromolecole proteiche
Nelle cellule costituiscono il 50% della
sostanza secca
Oligopeptidi n. a.a. <10
Polipeptidi n. a.a 10-50
PROTEINE
↓
Catene polipeptidiche (con PM>5000) che si avvolgono in forme biologicamente attive
Alla grande varietà di funzioni delle proteine corrisponde una grande varietà di strutture tridimensionali. Ogni proteina presenta diversi livelli di organizzazione che si integrano originando la sua conformazione tridimensionale specifica (proteina allo stato nativo).
Conformazione NATIVA conformazione che la proteina → assume in condizioni fisiologiche stabili
Struttura finale legata alla necessità di nascondere gli a.a. idrofobici al solvente acqua, dalla tendenza della catena
polipeptidica di arrotolarsi in senso destrorso e dalla necessità di formare il massimo numero di legami a H e di interazioni
FUNZIONI PROTEINE
•Modulano l’espressione dei geni (es.ribonucleasi)
•Regolano il metabolismo come enzimi e ormoni (es. insulina) •Trasportano ioni o molecole attraverso liquidi circolanti o membrane (es. emoglobina)
•Intervengono nella coagulazione del sangue (es. trombina) •Proteggono l’organismo dalle infezioni (es. anticorpi)
•Intervengono nelle contrazioni muscolari (es. miosina o actina) •Partecipano a generazione e trasmissione di impulsi nervosi (es. sinapsina)
•Costituiscono la struttura di tessuti di sostegno (es. cheratina, fibroina)
•Rappresentano forme di deposito di principi nutritivi (es. ovoalbumuina, caseina)
Classificazione delle proteine
-In base alla funzione (enzimatica, ormonale, di
trasporto etc.)
-In base a caratteristiche fisiche e funzionali:
Proteine fibrose
di forma allungata,
fisicamente resistenti, insolubili in acqua
Proteine globulari
di forma sferica, compatte,
con interno idrofobico ed esterno idrofilo
-
In base alla composizione chimica
Proteine
semplici
(comp.
elementare
costante 50% C, 23% O, 16% N, 7% H,
max 3% S)
Proteine
coniugate
(glicoproteine,
lipoproteine, nucleoproteine, flavoproteine)
Struttura primaria sequenza amminoacidica
nella catena polipeptidica
Restrizioni dell’elica:
•Repulsione gruppi R carichi in prossimità
delle parti C o N terminale •Dimensioni R adiacenti •Presenza di prolina
Struttura secondaria ad -elica
La catena polipeptidica assume nello spazio una disposizione regolare e ripetitiva. Questa disposizione regolare e ripetitiva è stabilizzata da legami …H… tra il gruppo –NH- di un legame peptidico e il gruppo –CO- di un altro
3,6 residui per giro Passo di 5,4 Å Legame idrogeno ottimale (2,8 Å) tra C=O e NH di quattro residui successivi
Struttura terziaria: è data dalla combinazione di più
regioni ad alfa-elica e/o beta-foglietto collegate tra
loro da segmenti che formano delle anse. Le regioni
ad ansa costituiscono in genere il sito funzionale della
proteina: il sito attivo di un enzima o il sito di legame
di una proteina di trasporto o di un anticorpo. La
struttura terziaria è stabilizzata da legami secondari
che si stabiliscono tra le catene laterali degli
aminoacidi; in alcune proteine abbiamo un legame
covalente, il
ponte disolfuro
che si stabilisce fra due
gruppi sulfidrile (SH) di due catene laterali di cisteina.
Struttura quaternaria: la proteina è
formata da più catene polipeptidiche
(subunità) unite con lo stesso tipo di
legami che stabilizzano le struttura
terziaria. Per esempio l’Hb è un
tetramero formato da due subunità
identiche alfa e due beta disposte
simmetricamente
Variazioni, anche minime, nella struttura
primaria di una proteina alterano la sua
forma tridimensionale (in quanto modificano le
interazioni
tra
gli
amminoacidi)
compromettendone
la
funzionalità.
L’attività biologica di molte proteine (enzimi,
recettori, proteine del citoscheletro) è regolata in
risposta a stimoli differenti, così da adattarla alle
esigenze della cellula
Proteina con due diversi domini, cioè regioni che si presentano come unità strutturali distinte (da 40 a 400 a.a.)