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Osserva. Ascolta. Immagina. Kit. Design inclusivo per le persone ipovedenti nei musei d'arte

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Academic year: 2021

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Valentina Lokumcu

Relatorice - Alessandra Dal Ben

Correlatrice- Valeria Donnarumma

Osserva. Ascolta. Immagina. Kit.

Design inclusivo per le persone ipovedenti nei musei d’arte.

3. 4.

1. 2.

3. Guida, linee di forza.

(2)

Abstract

La leggibilità di testi e immagini è una componente fonda-mentale per la progettazione grafica di un artefatto in gene-rale; se si parla di musei, l’attenzione dovrebbe essere mag-giore. I prodotti dedicati alle persone con disabilità visiva che hanno un’acuità visiva ridotta richiedono un’elaborazione ancora più accurata. L’accesso alla cultura è un diritto di tut-ti. Spesso le didascalie nei musei sono scritte in un carattere molto piccolo, le cartine non sono chiare, ecc. Questi elemen-ti, condizionano la possibilità delle persone ipovedenti di fruire delle opere d’arte. È un problema di comunicazione che può essere risolto. La scelta del tema non è casuale; fin da bam-bina ho potuto sperimentare cosa significhi avere una forte miopia. La sola correzione possibile sono le lenti a contatto. La domanda che mi sono posta è: com’è possibile migliorare la leggibilità di testi e immagini per le persone ipovedenti, nel contesto di una visita museale?

Svolgimento

La prima fase di ricerca è incentrata sugli aspetti dell’acces-sibilità e l’integrazione culturale all’estero, in Svizzera e in Ti-cino. Parallelamente ho effettuato dei sopralluoghi nei musei d’arte per valutarne l’accessibilità museale. Segue una parte scientifica riguardante le disabilità visive, poi più nello specifi-co, le patologie legate all’ipovisione che ho scelto di prendere in considerazione: glaucoma, degenerazione maculare e reti-nite diabetica.

Conclusioni

Successivamente, ho svolto delle interviste presso il centro diurno, per persone cieche e ipovedenti (casa Andreina). Esse mi hanno spiegato le loro problematiche ed hanno conferma-to i dubbi in mericonferma-to all’utilizzo della comunicazione. Un’esper-ta del servizio tiflologico mi ha aiuUn’esper-taUn’esper-ta a comprendere meglio i problemi che insorgono maggiormente; mi ha indirizzata a fare le scelte giuste del target e definire i criteri di leggibili-tà. Inoltre le discussioni con progettisti ed esperti nel settore sono state utili nella scelta del mezzo di comunicazione idea-le. La seconda parte di ricerca, invece, è dedicata ai progettisti sensibili al tema e ai criteri di leggibilità.

Questo percorso mi ha orientata alla realizzazione di un kit che il museo d’arte mette a disposizione delle persone ipo-vedenti, per poter fruire dei contenuti in totale autonomia, tramite informazioni visive e audio. La particolarità di questo kit è che non implica la riprogettazione della comunicazione museale, ma solo l’inclusione, è perciò un’idea applicabile an-che ad altri enti.

La scelta del tema non è casuale; fin da bambina ho potuto sperimentare cosa

significhi avere una forte miopia. La sola correzione possibile sono le lenti a

con-tatto. La domanda che mi sono posta è: com’è possibile migliorare la leggibilità di

testi e immagini per le persone ipovedenti, nel contesto di una visita museale?

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