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Riconoscere e gestire la sepsi

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Academic year: 2021

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RICONOSCERE E GESTIRE LA SEPSI

La Diagnosi

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La Diagnosi

Sommario

Introduzione ... 3 Definizione ...3 Il Fattore tempo ... 3 Situazioni cliniche ... 4 Infezione... 4 SIRS ... 5 Sepsi ... 5 Sepsi grave ... 6 Shock settico ... 6 Shock criptico ... 6

Individuazione paziente settico... 6

Nella prassi ... 7

Screening tool ... 7

Score MEWS ... 7

Il Lattato ... 8

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La Diagnosi

Introduzione

Definizione

La sepsi è una condizione clinica molto frequente che, qualora progredisca verso la sepsi grave e lo shock settico, è associata ad alta mortalità.

Il Fattore tempo

La tempestiva identificazione dei pazienti con sepsi grave e il rapido attivarsi di un trattamento adeguato hanno un impatto significativo sulla sopravvivenza del paziente.

Ridurre la mortalità dei pazienti con sepsi grave significa pertanto definire uniformi interventi in merito a:

• riconoscimento tempestivo della sepsi edelle insufficienze d'organo sepsi correlate,

• diagnosi tempestiva del focus infettivo, • inizio tempestivo della terapia efficace.

Il “fattore tempo” si è dimostrato rilevante, tanto da far riproporre per

La “golden hour” (letteralmente “ora d’oro”) indica un intervallo temporale privilegiato in cui trattamenti tempestivamente ben eseguiti sono determinanti per il miglioramento dell’outcome del paziente. Come già dimostrato per diverse situazioni cliniche, quali l’infarto miocardico, il politrauma, l’ictus ischemico cerebrale, l’intervento precoce, anche per la sepsi grave si dimostra risolutivo per il buon esito clinico.

La diagnosi precoce, pur non semplice, è fondamentale per intervenire in maniera efficace.

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La Diagnosi

Situazioni cliniche

Sai quali sono le modalità con cui la sepsi può svilupparsi e aggravarsi? In una grave situazione settica la reazione infiammatoria parte dall’organo infetto e, se non opportunamente arginata, finisce con il coinvolgere la funzionalità di organi a distanza.

È necessario definire e poter riconoscere situazioni cliniche quali: • la SIRS,

• la sepsi,

• la sepsi grave e • lo shock settico.

che corrispondono a livelli di gravità crescenti. Vediamoli nel dettaglio.

Infezione

Sai dare una definizione di infezione?

L’infezione è il processo patologico causato dall'invasione di tessuti e/o fluidi normalmente sterili da parte di micro-organismi patogeni o potenzialmente patogeni.

L’infezione è accompagnata dalla presenza di segni e sintomi clinici a carico dei vari organi interessati.

La sede dell’infezione può essere polmonare, gastrointestinale, vie urinarie/ginecologica, cute e tessuti molli, SNC (Sistema Nervoso Centrale), e altro.

Quali sono i segni, sintomi e fattori di rischio di infezione? • Tosse, catarro, pleurodinia,

• Dolore, distensione addominale, • Diarrea,

• Disuria, disturbi apparato genitale, • Cefalea, rigor nucale,

• Cellulite, infezione di ferite, • Artrite (settica),

• Possibile endocardite, • Catetere venoso in situ.

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La Diagnosi

SIRS

La SIRS, o Sindrome della Risposta Infiammatoria Sistemica, indica l'attivazione della risposta infiammatoria aspecifica, indipendentemente dalle cause scatenanti. Può quindi accompagnarsi o meno ad un evento infettivo.

Vediamo nel dettaglio quali sono i criteri per identificare la SIRS: • Temperatura superiore a 38° o inferiore a 36°,

• Frequenza cardiaca superiore a 90 battiti per minuto (bpm), • Frequenza respiratoria superiore a 20 atti/min o pressione parziale arteriosa dell’anidride carbonica (PaCO2) inferiore o uguale a 32 mmHg

• Globuli bianchi superiori a 12.000 o inferiori a 4.000, • Glicemia superiore a 140 mg/dl in assenza di diabete,

• Alterazione acuta del sensorio non diversamente spiegabile. Ricordiamo che la SIRS per convenzione è definita dalla presenza contemporanea di almeno 2 dei criteri elencati.

Sepsi

La sepsi è l'associazione tra risposta infiammatoria sistemica (SIRS) e presenza, documentata o anche soltanto sospetta, di un focus infettivo.

La sepsi è quindi determinata dalla coesistenza di infezione e SIRS. È peraltro possibile che nella pratica clinica si presentino pazienti con SIRS per cause non infettive (traumi, ustioni, pancreatiti non infette).

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La Diagnosi

Si parla di Sepsi grave

Quando la situazione infettiva si aggrava e il processo infiammatorio diventa sistemico, intervengono processi di ipoperfusione tissutale e disfunzione di organi “a distanza” rispetto a quello originario del processo infettivo.

Per fare una corretta diagnosi di sepsi grave la disfunzione d’organo non deve essere preesistente e non deve riguardare l’organo fonte del processo settico.

Questo in quanto meccanismi complessi attivati a seguito del processo infettivo fanno sentire il loro effetto, direttamente o indirettamente, anche a distanza rispetto all’organo inizialmente sede di infezione.

Vediamo nel dettaglio quali sono i criteri di disfunzione d’organo: • Cardiocircolatorio: (pressione arteriosa sistolica inferiore a 90

millimetri di mercurio o pressione arteriosa media inferiore a 65 millimetri di mercurio o riduzione della pressione arteriosa sistolica superiore a 40 millimetri di mercurio rispetto al basale) PAS<90 o PAM < 65 o riduzione PAS > 40mmHg,

• Respiratorio: SpO2 <90% o P/F<200-250,

• Renale: diuresi < 0.5 ml/kg/h per 2 ore o creatinina > 2 mg/dl o > 50% basale,

• Epatico: bilirubina > 2 mg/dl o transaminasi > 2 volte limite superiore,

• Ematologico: INR>1.5 o aPTT > 60 sec o PTL < 1X105 /μl o

• Neurologico: confusione, disorientamento, delirio, • Metabolico: lattati > 2 mmol/l o deficit BE > 5mEq/l.

Ricordiamo che per definire la sepsi grave è sufficiente una sola disfunzione d’organo.

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La Diagnosi

Shock settico

Si definisce shock settico uno stato d'insufficienza circolatoria caratterizzato da ipotensione sepsi-indotta persistente nonostante un adeguato riempimento volemico con almeno 20/30 ml/kg (millilitri di cristalloidi per kilogrammo).

L’ipotensione sepsi indotta è dovuta a molteplici fattori, quali l’ipovolemia assoluta, l’ipovolemia relativa per vasodilatazione e l’ipocinesia cardiaca a genesi plurifattoriale.

Shock criptico

Lo shock criptico è l’espressione della disfunzione del microcircolo indotta dalla sepsi. Esprime una situazione di sepsi grave in cui l’evoluzione verso uno stato di shock (come già definito) appare imminente.

Lo shock criptico viene definito come un incremento del lattato, oltre i 4 mmol/l, sepsi correlato, in presenza di valori pressori normali o anche elevati.

Individuazione paziente settico

L’individuazione dei pazienti con sepsi grave rappresenta uno dei passaggi più delicati.

Allo stato dell’arte attuale, il malato gravemente settico è un paziente che può presentare

• segni di SIRS e

• infezione accertata o presunta, • segni di disfunzione d’organo.

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La Diagnosi

Nella prassi

La descrizione dell’evoluzione del quadro settico finora illustrata rappresenta una semplificazione didattica.

Nella realtà la sepsi grave può palesarsi alla prima valutazione con segni e/o sintomi di un danno d’organo (in presenza di sospetta o certa infezione) anche senza criteri di SIRS.

Il riscontro di una disfunzione d’organo infatti può essere il primo sintomo di sepsi che giunge all’attenzione del clinico che sta valutando un paziente.

Screening tool

Per screening tool intendiamo uno strumento che consente il riconoscimento precoce e il monitoraggio della gravità clinica del paziente.

Score MEWS

Lo Score MEWS (Modified Early Warning Score) è uno strumento che permette di:

• individuare rapidamente i pazienti con parametri vitali in peggioramento o già alterati,

• valutare l’andamento clinico, definendo un programma di rivalutazione nel tempo in base al punteggio,

• attivare il sistema di “allarme”,

• selezionare i malati che potrebbero giovarsi di un controllo più stretto e/o di un trasferimento in altra area ospedaliera. Anche in assenza di parametri di laboratorio, lo Score MEWS è rapidamente calcolabile dal personale infermieristico perché utilizza parametri immediatamente disponibili, alcuni dei quali comunemente raccolti per tutti i pazienti ricoverati.

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La Diagnosi

È definito dalla valutazione di parametri come: • frequenza cardiaca,

• frequenza respiratoria, • pressione sistolica, • stato neurologico, • temperatura corporea.

Si rivela pertanto utile per individuare e monitorare i pazienti con sepsi grave.

Il Lattato

Il lattato ha valore predittivo di outcome fin dalla presentazione del paziente in pronto soccorso e il suo andamento nel tempo può rappresentare un indicatore prognostico.

Non è un indicatore patognomonico della sepsi grave, in quanto può innalzarsi in diverse altre situazioni. In ogni caso è sempre un indicatore di grave alterazione del metabolismo cellulare e nella sepsi rappresenta l’indice di gravità più attendibile.

Quindi il valore del lattato deve essere sempre dosato perché fornisce informazioni molto preziose circa lo stato del microcircolo, che è il vero cardine della comparsa della disfunzione d’organo. Come si interpreta il suo valore?

• un valore superiore a 2 mmol/l lascia supporre la presenza di un danno d’organo,

• un valore di lattati superiore 4 mmol/L definisce uno “shock imminente” (criptico se non accompagnato da ipotensione).

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La Diagnosi

Passaggi chiave

• Di fronte ad un quadro di SIRS è bene sempre pensare ad una possibile causa settica e ricercarla. Tuttavia la SIRS può associarsi a cause non infettive: in tal caso si modificheranno gli atteggiamenti terapeutici.

Quindi: cerca sempre i segni di sepsi nel paziente con SIRS. • I quadri di sepsi, sepsi severa e shock settico si presentano

spesso come fasi successive di aggravamento della sintomatologia settica. Tuttavia, talvolta, nell’osservazione dei casi settici, la presentazione può essere più complessa ed il paziente può presentare la sepsi grave o lo shock settico senza due o più criteri di SIRS.

Pertanto: cerca sempre i segni di sepsi severa nel paziente

settico,

Di fronte ad un quadro infettivo (anche in assenza di SIRS), bisogna sempre ricercare i segni di disfunzione d’organo.

• L’elemento critico della sepsi severa è l’ipossia tissutale che porta alla disfunzione d’organo, ed esiste una chiara relazione fra il numero di organi disfunzionanti, la durata della disfunzione e la sopravvivenza. Il lattato è un indice importante della disfunzione d’organi.

Il valore del lattato deve sempre essere dosato: esso fornisce un’informazione molto utile circa lo stato del microcircolo, vero cardine della comparsa della disfunzione d’organo.

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