• Non ci sono risultati.

DISPENSA DI STORIA CLASSE I A

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2021

Condividi "DISPENSA DI STORIA CLASSE I A"

Copied!
21
0
0

Testo completo

(1)

1

Centro Scolastico Paritario Galileo Galilei Classe I Sezione A

Storia

Dalla Preistoria alle origini dell’ impero romano. Prof.ssa Carmela Di Genova

(2)

xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx Parte prima

LA PREISTORIA

(3)

LA PREISTORIA

Con il termina Preistoria si indica il periodo più antico e più lungo – oltre tre milioni di anni – della storia dell’ uomo. Essa inizia con la comparsa sulla terra dei primi esseri umani. Nella Preistoria l’uomo non conosce la scrittura, non sa lavorare i metalli, vive in abitazioni, in ripari dispersi. L’assenza di documenti scritti, i pochissimi reperti rimasti e la sostanziale esiguità delle testimonianze rendono la Preistoria un periodo ancora estremamente oscuro. In questo enorme lasso di tempo, il genere umano si è evoluto dai primi ominidi sino ad assumere le caratteristiche fisiche e intellettuali di oggi. Due processi, in particolare, sono stati essenziali per il futuro dell’individuo. Il primo: il passaggio da una vita basata sull’utilizzo passivo delle risorse naturali (si raccolgono i frutti degli alberi si cacciano gli animali) a un'altra di sfruttamento consapevole e di uso attivo della 4

(4)

natura (si semina e si raccoglie, si alleva e si seleziona il bestiame).IL secondo : il passaggio da forme di vita aggregata e indifferenziata (“ tutti fanno tutto” non esistono incarichi specifici ) ad altre dove compare la divisione dei compiti( ad esempio, la caccia si svolge attraverso l’ apporto e la cooperazione di più persone: alcune costruiscono le armi, altre inseguono e uccidono l’ animale, altre lo preparano perché possa essere mangiato).

Le età successive alla Preistoria- che giungono sino a oggi- e che indichiamo come epoche storiche- sono incomparabilmente più brevi della epoca Preistorica : esse si snodano lungo uno spazio di tempo di circa seimila anni. 5

(5)

L’ EVOLUZIONE DELL’ UOMO

In un’ età compresa tra i quindici e i dieci milioni di anni fa, in un clima caldo e umido, protetti da una foresta continua e ricca di cibo, i primati, appartenenti alla specie animale dei mammiferi, si moltiplicarono e si diffusero. Fu in quell’ epoca che da un tipo di primate oggi estinto – forse il Driopiteco- presero avvio alcuni processi evolutivi ben distinti gli uni dagli altri che portarono, da un lato, alle scimmie

antropomorfe ( gorilla, orango, scimpanzé, gibboni), dall’ altro, attraverso un

processo durato milioni di anni, all’ uomo. Questo tipo di evoluzione ci porta quindi a un primo fondamentale dato: l’ uomo non discende da una scimmia, ma da un

primate; i primati hanno seguito due percorsi evolutivi ben distinti, uno ha portato alle scimmie, l’altro all’ uomo. 6

(6)

Ai più lontani progenitori dell’ uomo è stato dato il nome di ominidi. Essi

comparvero circa tre milioni anni fa , probabilmente nella savana arborea, sulle rive dei grandi laghi africani. Quei primi uomini deboli e lenti nei movimenti, esposti ad ogni tipo di insidie, non avevano efficaci mezzi di difesa naturali come artigli o denti particolarmente forti, ma riuscivano egualmente a sopravvivere grazie ad alcune caratteristiche che lentamente andarono acquisendo, e che li resero differenti rispetto ad ogni altro essere vivente. Attraverso una lenta e lunga evoluzione essi assunsero la posizione eretta, sulle gambe, usarono le mani non più per appoggiarsi nel camminare ma per afferrare con forza e precisione gli oggetti, svilupparono il cervello con un’ attività molto complessa di previsioni, di esperienze, di conoscenze.

Il quadro delineato è molto sommario, molto incompleto. Numerosi sono ancora i punti oscuri, e 7

(7)

forse sono ormai irrimediabilmente perdute quelle tracce che potrebbero darci una conoscenza più precisa. I reperti sono pochissimi, non esistono certezze assolute : a volte è sufficiente la scoperta di un nuovo reperto ( un osso di una gamba , una mandibola) per rimettere in discussione un’ ipotesi che si era creduta fondata.

Comunque nonostante le numerose lacune, gli studiosi sono abbastanza concordi nel tracciare le seguenti ipotesi di sviluppo dell’ uomo.

Stando alle testimonianze dei primi fossili ritrovati in Africa meridionale, circa 14 milioni di anni fa, proprio in quest’ area viveva un tipo di scimmia antropomorfa a cui gli scienziati hanno dato il nome di “ramapitecus”. Viveva sugli alberi, ma all’ occorrenza scendeva a terra per cacciare piccole prede.

In località formate tra 6 e 3 milioni di anni fa, frammiste a numerosi resti di animali ricompaiono 8

(8)

in Sud Africa tracce di altri antenati dell’ uomo: ossa sparse che ricomposte hanno fornito uno scheletro intero. E’ questa una scoperta recentissima e sensazionale, avvenuta nella caverna di Sterkfontein in Sud Africa; un reperto di ominide con una struttura ossea che mostra, con buona evidenza, proprio la fase di passaggio tra le grandi scimmie antropomorfe e gli antenati dell’ uomo. Questo ominide chiamato dagli storici Australopitecus, aveva sia la capacità di arrampicarsi facilmente sugli alberi, sia di camminare in posizione eretta.

Più tardi, gli australopitechi si estinsero. Sono però stati ritrovati resti di altri ominidi più alti e con il cervello più sviluppato risalenti a circa 2 milioni e mezzo di anni fa. Gli scienziati hanno chiamato questo ominide “Homo habilis” cioè uomo abile. Per ora i resti, o tracce della sua esistenza, sono stati ritrovati solo in Africa : un dato che ha 9

(9)

rafforzato l’ ipotesi secondo la quale la “culla” dell’ uomo sia stata davvero quel continente. Essi riuscivano a scheggiare la pietra e ad utilizzare le mani per fabbricare i primi utensili. Il “salto di qualità” fu grandissimo rispetto ad ogni altro essere

vivente fino ad allora vissuto; con l’ Homo habilis si verificano le tre fondamentali condizioni che caratterizzano l’ uomo, differenziandolo dall’ animale; si scoprono infatti,in uno stesso luogo e tutti assieme:

- Strumenti in pietra per eseguire lavori manuali - Resti di selvaggina

- Oggetti disposti in modo particolare su suolo, segni di un abitato e di un accampamento pensati, progettati, e non frutto del caso.

Da terreni formati circa 1 milione e mezzo di anni fa abbiamo indicazioni più numerose e diffuse: sappiamo che un ominide- a cui è stato dato il nome di Homo erectus- visse in Africa e 10

(10)

da li’ si mosse per raggiungere quelle terre che oggi chiamiamo Europa e Asia. l’Homo erectus, che significa uomo che aveva conquistato del tutto la posizione eretta era alto tra un metro e cinquanta, un metro e sessanta. Questo ominide imparò a levigare la selce, una pietra molto dura e tagliente ma, cosa ancor più importante, fece una delle più grandi scoperte della storia dell’umanità: scoprì il fuoco e imparò a catturarlo. Molto probabilmente la scoperta avvenne per caso, forse da un incendio causato da un fulmine, ma è certo che questa scoperta cambiò la vita dell’uomo. L’Homo erectus si estinse circa trecentomila anni fa. Più tardi compare un nuovo tipo di Homo, di statura media, con possente muscolatura, dotato di cervello molto

(11)

Neander dove furono trovati i primi resti. Ormai abbastanza vicino all’ uomo di oggi, visse in un tempo compreso tra 100 000 e 40 000 anni fa.

Si affermò, invece circa 30 000 anni fa, il più evoluto essere vivente, Homo sapies sapiens o Uomo di Cro- Magnon. In tutto simile, nell’ aspetto, nella statura, nelle dimensioni della scatola cranica, nell’ andatura, all’ uomo di oggi l’ uomo di Cro- Magnon rappresenta l’ ultimo stadio evolutivo nello sviluppo dell’ uomo. la evoluzione fisica giunge al termine è può dirsi completa. 12

(12)

xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx Parte seconda

LE PRIME CIVILÀ MEDITERRANEE E GLI ANTICHI IMPERI DI ORIENTE xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx 13

(13)

INTRODUZIONE

Le epoche storiche seguono l’era della Preistoria e prendono origine dalla nascita delle prime comunità stanziali e civiltà. Le età della storia segnano il passaggio dell’uomo dallo stato primitivo a quello civile e sono contraddistinte dalla nascita della scrittura. Essa nasce per rispondere ai bisogni dell’amministrazione, del

palazzo, del tempio: si devono registrare le merci in entrata e in uscita, i quantitativi di grano, il numero degli animali ecc. I più antichi documenti scritti che possediamo riportano il via vai delle merci nei magazzini di alcune città sumere. Queste scritture, queste registrazioni si fecero incidendo su una tavoletta di argilla “disegni-segni” che divennero sempre più complessi e numerosi. Questa scrittura, introdotta con molta probabilità dai Sumeri e chiamata cuneiforme (cioè composta da segni a forma di 14

(14)

cuneo), si diffuse in molte regioni del Medio Oriente e fu usata per più di duemila anni. 15

(15)

I POPOLI DELLA MESOPOTAMIA -LA TERRA, GLI ABITANTI

La Mesopotamia è un vasto territorio solcato da due fiumi – il Tigri e l’Eufrate – che nascono sulle montagne dell’Asia Minore, scorrono affiancati per lungo tratto,

sfociano nel Golfo Persico. La regione è pianeggiante, aperta, priva di ostacoli e di frontiere naturali; è facilmente raggiungibile ed è il naturale punto di passaggio tra India e Mar Mediterraneo, tra Asia ed Europa.

Quelle zone, a partire dal 3500 a.C. circa, furono abitate, occupate, attraversate da popoli diversi che fondarono città-Stato, vi imposero il loro modo di vivere e di pensare. In quelle terre l’uomo riuscì a vivere utilizzando le acque dei fiumi

superando le difficoltà dovute alla necessità di controllare le piene e le inondazioni, gli straripamenti improvvisi e gli 16

(16)

allagamenti disastrosi, la formazione di paludi. -I SUMERI

Intorno al 3200 a.C., i Sumeri , un popolo di origine sconosciuta giunsero e si

stabilirono nella parte inferiore del Tigri e dell’Eufrate. Fondarono la Città- Stato di Uruk ed altre città fiorenti, ognuna padrona del proprio territorio con propri capi e sacerdoti, con un proprio esercito.

Con la nascita delle città la vita sociale divenne così complessa da rendere necessario inventare un sistema per registrare le merci e i nomi dei proprietari delle terre. Per questo motivo i Sumeri, con i loro granai – templi, furono i primi in Mesopotamia a usare la scrittura. Nel tempio, infatti, i sacerdoti contabili amministravano il via vai dei prodotti che dalla campagna giungevano in città, contavano le merci, verificavano che ciascuno avesse versato il proprio tributo. Inizialmente per amministrare gli scambi ricorsero a una palla di 17

(17)

argilla vuota chiamata “bulla”, dentro la quale mettevano un certo numero di pietruzze corrispondenti al numero degli oggetti consegnati o da consegnare.

Successivamente le “bulle” divennero semplici tavolette sulle quali venivano incisi disegni-segni (la cosiddetta scrittura cuneiforme).

Come già anticipato, con l’ arrivo dei Sumeri, in Mesopotamia, si passò da un’ organizzazione sociale semplice, basata sulla comunità del villaggio, a un sistema politico ed economico più complesso, noto con il nome di città-Stato. Uruk, tra il 3000 e il 2700 a.C., fu la città più importante e potente dell’ intera regione: con una popolazione di circa 20.000 abitanti fu la più grande del mondo. Abbiamo due reperti architettonici molto importanti che ci permettono di ricostruire l’ evoluzione della Stato sumera. Tra il 3000 e il 2800 a.C. vi è un unico uomo a capo della città-Stato, il sommo sacerdote, e 18

(18)

quindi nelle città- Stato di quei secoli vi è un solo edificio imponente, il tempio. In anni successivi, invece, si affianca al sacerdote un secondo capo, il re, per questo nelle città- stato sumere di epoca più tarda troviamo, accanto al tempio, anche il palazzo reale. 19

(19)

-GLI ALTRI POPOLI DELLA MESOPOTAMIA: GLI ACCADI, GLI AMORREI, I BABILONESI.

Nella stessa area in cui si stanziarono i Sumeri e in quegli stessi anni ( all’ incirca attorno al 3000 a.C.), ma un poco più al nord, nella Mespotamia centrale, si stabiliʹ un altro popolo, Gli Accadi, pastori provenienti da occidente, probabilmente di origine semitica, che via via insediandosi in quei luoghi, fondarono città ( Akkad, Kish, Sippar) e divennero sedentari.

Fra i due gruppi, i Sumeri e gli Accadi, i rapporti erano in genere buoni; nelle città del Sud prevalevano i Sumeri, in quelle del nord erano più numerosi gli Accadi; si celebravano matrimoni misti, ed entrambi i gruppi avevano accesso ai vari mestieri e alle posizioni di comando. Verso il 2350 a.C. comparvero due grandi condottieri: Sargon di 20

(20)

Akkade e alcuni anni più tardi suo nipote Naram- Sim. Entrambi entrarono nelle leggende sumere come eroi invincibili ; conquistarono, unificarono l’ intera regione e fondarono “l’ impero universale” (il mondo allora conosciuto era la Mesopotamia e poche regioni circostanti,dal Golfo Persico al mediterraneo, dalle montagne dell’ Iran al deserto dell’ Arabia) . Naram- Sim assunse il titolo di “re delle quattro parti del mondo”. Il regno cadde verso il 2150 a. C. per l’ invasione di popoli nomadi, i Gutei, solo allora le città Sumere riottennero l’ indipendenza.

Tra il 2000 e il 1800 a.C. un popolo nomade, gli Amorrei, entrarono in Mesopotamia, e vi stanziarono. Fondarono la città di Babele, la futura Babilonia: era nato lo stato babilonese. Qualche secolo più tardi verso il 1700 a.C. i Babilonesi, sotto la guida del grande re Hammurabi, estesero il proprio potere su tutta la Mesopotamia. L’ impero 21

(21)

babilonese estese pace ed ordine per un lungo periodo e per la prima volta nella storia, per opera del re Hammurabi furono promulgate leggi scritte valide per tutti i sudditi.

Hammurabi fu un grande condottiero, conquistatore di estesi territori che resero potente Babilonia. Ma la fama di Hamurrabi è affidata soprattutto al suo codice, una raccolta di leggi ( o più correttamente sentenze pronunciate dal re ) di ben 282

articoli. Leggendolo se ne può trarre una conoscenza precisa del mondo babilonese tra il 1800 e il 1700 a.C. La società appare divisa in tre classi: gli uomini liberi, i dipendenti statali e gli schiavi. I reati si pagano e si estinguono con compensazioni in denaro o con pene fisiche proporzionate al danno arrecato secondo la legge del

taglione ( cioè dell’ occhio per occhio dente per dente) . Ma esso è soprattutto un grande testo celebrativo della gloria e della sacralità del sovrano.

Riferimenti

Documenti correlati

 In Capitale circolante (aumento dell’attivo circolante ha un effetto negativo sul NCF: i crediti non hanno un risconto effettivo nella cassa  più crediti ho meno cassa ho. Anche

Quando inizia la nostra storia(ottobre 2018), ricco di 13 mappe/carte storiche (8 sono planisferi) si apre con una citazione di Cicerone (De Oratore) in «versione originale

Alcuni gruppi di sostanze sono sempre presenti (zuccheri, acqua, sali minerali, acidi organici, enzimi etc.) ma le loro proporzioni possono subire variazioni

● La storia delle Alpi e di tutte le catene alpine inizia circa 200 milioni di anni fa all’inizio. dell’Era

● Apertura del mare Tetide, chiusura della Paleotetide. ● Inizia la frammentazione della

Spiega come cambiò per l'uomo preistorico il modo di procurarsi il

Quegli uomini e quelle donne non conoscevano la scrittura: non hanno potuto lasciarci libri o documenti scritti. Ma nei luoghi dove essi vissero

Gli uomini antichi si chiedevano come fosse nata la