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- &nbsp&nbsp&nbsp&nbsp&nbsp Ottavio Caligaris - I Solidi Platonici.

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Academic year: 2021

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(1)

I Solidi

Regolari

(2)

Cosa sono

i

Solidi Platonici

(3)

I Solidi Platonici sono solidi con-vessi delimitati da facce costi-tute da poligoni regolari tutti uguali tra loro.

Un Solido di questo genere `e individuato dal numero dei la-ti del poligono che cosla-tituisce ciascuna faccia e dal numero di facce che concorrono in un vertice.

(4)

`

E facile riconoscere che si pos-sono costruire solidi di questo genere solo nel caso in cui si scelgano facce che siano

1. Triangoli Equilateri

2. Quadrati

3. Pentagoni

(5)

Non `e possibile costruire poli-goni con facce esagonali

infatti

• almeno tre facce devono con-correre in un vertice

• l’esagono ha angoli interni ugua-li a 120o

(6)

Se le facce sono esagonali tre facce che abbiano

• un vertice in comune

• un lato in comune a due a due

devono risultare complanari, e non delimitano un solido.

(7)

Per la stessa ragione possono essere costruiti solidi regolari so-lo con

• 3, 4 o 5 facce triangolari

Infatti poich`e gli angoli di un triangolo equilatero sono di 60o, 6 triangoli che concorrono in un vertice ed abbiano un lato in comune a due a due devono

(8)

Possono inoltre essere costruiti solidi regolari solo con

• 3 facce quadrate (4 · 90 = 360) o con • 3 facce pentagonali (4·108 > 360) 7

(9)

I Solidi Platonici sono solo 5

nell’ordine

TETRAEDRO ESAEDRO OTTAEDRO

(10)

Ogni poliedro regolare `e inscrit-to in una sfera di raggio R

Possiamo supporre R = 1

Ogni poliedro regolare `e circo-scritto in una sfera di raggio

r.

(11)

Indichiamo con

• v il numero dei suoi vertici,

• e il numero dei suoi lati,

• f il numero delle sue facce,

• p il numero di spigoli per ogni faccia,

• q il numero di spigoli che si incontrano in un vertice,

(12)

• a la lunghezza dello spigolo,

• θ l’angolo diedrale formato da due facce,

• V il volume

• S la superficie

(13)
(14)

Il Tetraedro

Ha 4 facce triangolari

(15)

v : numero di vertici e : numero di spigoli f : numero di facce

p : numero di lati di una faccia q : numero di spigoli per vertice r : raggio della sfera inscritta a : lunghezza dello spigolo V : Volume S : Su[erficie θ : angolo diedrale v e f p q 4 6 4 3 3 r R = r 1 a V S 1 3 4 √ 6 8 √ 3 3 8 √ 3 27 cos θ θ 1 3 70o3104400

(16)

L’esaedro

Ha 6 facce quadrate

(17)

v : numero di vertici e : numero di spigoli f : numero di facce

p : numero di lati di una faccia q : numero di spigoli per vertice r : raggio della sfera inscritta a : lunghezza dello spigolo V : Volume S : Su[erficie θ : angolo diedrale v e f p q 8 12 6 4 3 r R = r 1 a V S 1 √ 3 2 √ 3 8 √ 3 9 8 cos θ θ 0 90o

(18)

L’Ottaedro

Ha 8 facce triangolari

(19)

v : numero di vertici e : numero di spigoli f : numero di facce

p : numero di lati di una faccia q : numero di spigoli per vertice r : raggio della sfera inscritta a : lunghezza dello spigolo V : Volume S : Su[erficie θ : angolo diedrale v e f p q 6 12 8 3 4 r R = r 1 a V S √ 3 3 2 √ 2 4 3 4 √ 3 cos θ θ 1 3 109o2801600

(20)

Il Dodecaedro

Ha 12 facce pentagonali

(21)

v : numero di vertici e : numero di spigoli f : numero di facce

p : numero di lati di una faccia q : numero di spigoli per vertice r : raggio della sfera inscritta a : lunghezza dello spigolo V : Volume S : Su[erficie θ : angolo diedrale v e f p q 20 30 12 5 3 r R = r 1 a V S √ 750+330√5 15(√5+1) √ 5−1 √ 3 √ 15+7√5(√5−1)3 12√12 16 √ 25+10√5 (√5+1)2 cos θ θ 1 √ 5 116 o3303400

(22)

L’Icosaedro

Ha 20 facce triangolari

(23)

v : numero di vertici e : numero di spigoli f : numero di facce

p : numero di lati di una faccia q : numero di spigoli per vertice r : raggio della sfera inscritta a : lunghezza dello spigolo V : Volume S : Su[erficie θ : angolo diedrale v e f p q 12 30 20 3 5 r R = r 1 a V S √ 14+6√5 √ 30+6√5 4 √ 10+2√5 20+4√5 3 √ 10+2√5 10√3 − 2√15 cos θ θ √ 5 3 138o11 02300

(24)

Platone

e

I Solidi Regolari

(25)

Lo studio dei poliedri regolari risale ai Pitagorici e ad Euclide

Gi`a a loro era noto che poteva-no essere costruiti solo 5 solidi regolari convessi

Tuttavia il promo trattamento sistematico si fa risalire a Tee-teto, un discepolo di Platone,

`

(26)

I filosofi socratici non avevano particolare interesse in questio-ni matematiche,

Socrate di cui Platone era di-scepolo aveva idee poco chiare anche sul significato di numero.

Non mi permetter`o mai di dire che quando uno `e aggiunto a uno, o l’uno che deve essere aggiunto o

l’uno a cui si deve aggiungere, diventa due a causa dell’addizione di uno all’altro.

Io immagino che quando ognuno `e separato dall’altro, ognuno di essi `e uno, ma quando si avvicinano, questa `e la causa del loro diventare due. Neppure mi posso persuadere che quando una cosa `e

divisa, questa divisione `e la causa del suo diventare due, perch`e la causa di diventare due `e esattamente

l’opposto

(27)

Tuttavia Platone venne in con-tatto con la scuola dei Pitago-rici e sul frontespizio della sua accademia era addirittura affis-so il motto

(28)

Platone enfatizza la corrispon-denza dei solidi regolari con gli elementi fondamentali Tetraedro Fuoco Esaedro Terra Ottaedro Aria Icosaedro Acqua 27

(29)

Platone tenta inoltre di carat-terizzare ciascun solido regola-re mediante il numero triangoli di un certo tipo mediante i quali possono essere costruite le loro facce

Platone usa triangoli rettangoli i cui lati siano proporzionali alle terne

(30)

Mediante essi `e possibile costrui-re triangoli equilateri e quadra-ti, ma non pentagoni.

(31)

Contando i triangoli che com-pongono ciascuna faccia Plato-ne attribuisce un numero ad ogni solido ed associa al solido uno dei quattro elementi

Tetraedro Fuoco Plasma 24 Esaedro Terra Solido 24 Ottaedro Aria Gas 48 Icosaedro Acqua Liquido 120

(32)

Naturalmente il dodecaedro non pu`o essere caratterizzato da ta-li triangota-li egta-li non se ne occu-pa esplicitamente ma altre fon-ti riportano che al dodecaedro fossero associati 360 triangoli rettangoli.

(33)

Basandosi su tali numeri Plato-ne elabora una curiosa teoria in base alla quale

una particella di liquido = 5 particelle di pla-sma

oppure

una particella di liquido = due particelle di gas + una di plasma

(34)

Naturalmente solo acqua aria e fuoco possono combinarsi o scomporsi, in quanto caratte-rizzati dallo stesso tipo di trian-goli.

Il fatto che la terra sia costitui-ta da triangoli di altro tipo in-dica una difficolt`a a trasmutare e prefigura i materiali inerti.

(35)

Il Dodecaedro viene identifica-to con il quinidentifica-to elemenidentifica-to, la quintessenza.

Platone dice che

”Dio ha usato questo solido per l’intero universo”

Interpreta il fatto che esso sia costituito da triangoli incommen-surabili con quelli dei quattro

(36)

non `e accettabile che la quin-tessenza si trasformi o venga generata dalle sostanze elemen-tari.

(37)

Keplero ed l’Armonia

dei Mondi

(38)

Molto pi`u tardi un altro impor-tante studioso, Joahn Kepler, fu colpito dalle particolarit`a dei solidi regolari e tent`o di attri-buire loro caratteristiche cosmo-goniche.

Preparando una lezione di geo-metria, si accorse che il

(39)

gio del cerchio circoscritto ad un triangolo equilatero e quello in esso inscritto erano propor-zionali alle orbite di Saturno e Giove.

(40)
(41)

Tent`o allora di inserire tra le or-bite di due pianeti successivi un poligono regolare

I pianeti conosciuti all’epoca era-no Mercurio Venere Terra Marte Giove Saturno

(42)

Tent`o allora di usare i poliedri regolari, che tra l’altro erano tanti quanti necessari per es-sere inseriti tra i pianeti allora conosciuti, e dopo aver prova-to tutte le possibili combinazio-ni ne trov`o una che aveva una certa corrispondenza con i dati orbitali dell’epoca.

(43)
(44)

Sfera dell’orbita di Saturno

Cubo

Sfera dell’orbita di Giove

Tetraedro

Sfera dell’orbita di Marte

Dodecaedro

Sfera dell’orbita di Terra

Icosaedro

Sfera dell’orbita di Venere

Ottaedro

Sfera dell’orbita di Mercurio

(45)
(46)
(47)

Ad una valutazione mediante i dati dell’epoca tale ipotesi po-teva sembrare plausibile ma Ke-plero stesso si rese conto che i dati sperimentali non concor-davano con la sua teoria e de-dic`o la sua vita allo studio delle orbite dei pianeti ricavando le sue tre celebri leggi.

(48)

Riportiamo per la cronaca i va-lori dei rapporti tra sfera circo-scritta e sfera incirco-scritta di ogni poliedro regolare OSaturno OGiove = 1.83 RCubo rCubo = 1.73 OGiove OM arte = 3.41 rT etraedro RT etraedro = 3 OM arte OT erra = 1.52 rDodecaedro RDodecaedro = 1.26 OT erra OV enere = 1.38 rIcosaaedro RIcosaedro = 1.26 OV enere OM ercurio = 1.86 rOttaedro ROttaedro = 1.73 42

(49)
(50)

Dato un poliedro regolare se ne pu`o costruire un altro usando come vertici i punti medi delle sue facce.

I solidi cos`ı ottenuti si dicono duali l’uno della’altro

(51)

si pu`o verificare che

Ottaedro ed esaedro

e

Dodecaedro ed icosaedro

sono mutuamente duali, men-tre il tetraedro `e duale di se stesso

(52)
(53)
(54)
(55)

Dodecaedro,

Icosaedro

e

(56)

La Sezione Aurea

Problema: Dividere il segmen-to AB in due parti AT e T B delle quali una sia media pro-porzionale tra l’altra ed il seg-mento intero. A T B Deve essere AB T B = T B AT 50

(57)

AT + T B T B = T B AT AT T B + 1 = T B AT

(58)

Se chiamiamo τ = T B AT avremo τ = 1 + 1 τ da cui 51

(59)

τ = 1 ± √ 5 2 =          1.618033987.... −0.618033987.... e τ = 1 + √ 5 2 = 1.618033987

(60)

Consideriamo ora un rettango-lo i cui lati abbiano lunghezze proporzionali ad 1 e a τ

e consideriamo tre rettangoli di questo tipo a due a due orto-gonali

(61)

Congiungendo i vertici di cia-scuno dei rettangoli si ottiene un icosaedro,

(62)

Inoltre congiungendo i punti me-di delle facce me-di un dodecae-dro si ottengono tre rettango-li ortogonarettango-li i cui lati sono in proporzione aurea.

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