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(1)L’ATTACCAMENTO  MADRE-­‐BAMBINO  CON &nbsp

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Academic year: 2021

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(1)L’ATTACCAMENTO  MADRE-­‐BAMBINO  CON   MALATTIA  RARA:  LA  SINDROME  DI  CHARGE.   Preliminary  study.   N. Vian*†, S. Ardenghi*†, V. Salvarani*†, M. G. Strepparava† *Dipartimento di Scienze Umane per la Formazione «Riccardo Massa» †Dipartimento di Scienze della Salute, Multimedia Health Communication Laboratory Università degli Studi di Milano-Bicocca nicole.vian@gmail.com.   T. E. M U c. A P N O. NZA: i, mi c A i . D d i . I e c a i V z l i dei m mbiavano A GRA mia gravidan sere tutti fe n I o M c i t A L della simpa ca. Prima ca mo es i a o , v b e a l r u a c b nico. d a i a m e d p e p l’in r l s s i a o , c o o sitiv ia: in è pres azione i m M o ice che . n i Test po rima ecograf d e s i i M c m e . d o p ocardi te, che nistra. i sono r n s t e s i La mia e o m d p a t loro, che è priva con si a o a r g t r t o l s o o e n dicono c fo di d e a va r o n a i t l g i r g t o r a c o e p e gea dal mi no inv ale, con un e a n f e a r o colore s a h e d , n a aso. esia ped di a c r s grafi t l o o o e a d c i d o a e c r ’ i l t n e l h D agliato dano in un a ebbe avere u lo, con i risc b vita s a o i n o r n m n t v a a o a l h ò mi m mi dicono: p niocentesi a ecco, l e cose r i l e a p ì m l r Da prim ati no o. Am ello e t e s l l v i e u i l p s o i o i r P d d … o fossi in a e n l c e l o i s s s u secon i e e r q non c mosom quilla…Tran ttempo, com nalarmi o é r h c c i r i e p centes sentivo tran nel fra pevo se pug o i o I n stata . m è e a s ’ a i l a r l s z e m a n n D ravida ono em o niente, no biata: g s m a o i a n c m a v era le….La n capiv nziona a o u f n m i , n ltri si d o e a n o i t l o t g p a e f che n a d s o lla di e cose a avev l o s b : o o c a n n o a u e. sapev super n i n s o o p e n s a , o s fondo c i d n e i l o no a a o l l n m iceva na bo tua: bene, è a a v t a l così: u dici che mi d d e tto an e i: la sc tutto. u t m m r i e i h d n c Co pone inizia a i sistemava o. a n s a t i farmi i a s i d t i d s v a s e l o i a l u t n o q all’ultim cinque minu rto. Cercava vo gli nella b o o c v i e d g e a Fin o. Il m pporta r lui in razione al p n o e s i p d e a c o sentiv iotoschisi, m rsi di prepa io inve diversa: : e s s o o i f b c ita. ha la la requentare i me se niente avo a sentirm ancora part f co inci m o c on ero Inizio a gravidanza n a l l e o a b la dalla artenz à i p g vivere n i e i p nitor andica h n altri ge u o già v e v a io a. Per n e r e s i essere e attorno e d o g n : i OGGI dore, f e cosa succed d O e V r f I f V a r COME d ogni a veder a f i rnate. l o udo gli i i o g i c h g n s C o o e . l n i l g s e mi an in cri sordità ssare delle b e a r ….E u a r s e i t r a n l a e a s a s p o n i e l fortu gli farò on vog ose nec n ò c r é e v l h i l c a v r finchè o al futuro pe . Penso . o t t u t u ns cose, s n si sa o Non pe e l n o c o c r i ulle p il futu é h c r occhi s e futuro p l a n o n. S. G. IL MIO P ARTO: dopo nott i, pensieri che mi uc Dolori lan cidevano cinanti. I , nella mia medici sa figlio è na bolla son pevano, to prima, o arrivata ma hanno l’ostetrica non usciva al parto. scelto il pa urlava: “S . Il bambin rto natura pinga, co o saliva. L dentro con le. Mio sa ci vuo ’ostetrica noi. L’oste le?” Io sp premeva la trica ha de figlio è na ingevo ma pancia. M to bianco tto non c’è io c o m m b leporino è arito era e un cada vere e no attito. Hanno fatto una parola n veloce. M orrenda. ha pianto sembrav io Aveva le o a. Era sta . L’ho vist n r o: labbro ecchie pie co forse, n Incubatr gate. Era on ha pia ice. Il nos vivo, ma nto. Non tro primo altro ospe non si è degna viaggio è dale, io la to di piang stato: lui sera dopo con il vom in incubat ere. il parto in ito verso m r ic e d u a n io ’a s barellieri e olo in un ltra ambu figlio. Dig lanza sdra rano gent iuna e co n ia i li. Il primo ta digiun un’ora di s mica è sta o medico ch trada in a ta in guer m e r a può ben b h u digiuno. I o la v nza. I isto mi ha issimo alz miei paren detto: è u arsi. Non ti non c’er In seguito n parto, c’era nulla ano perch è arrivato di cena. Q é non era mio marit con che a uindi a un event o che non ngoscia è o d a f es t mi diceva tornato a Guardo fu eggiare. niente del casa. Tra ori e vedo t b u a t m t c o h b crollo e m e sono ai figlio. Vo in levo rende piedi di un i sveglio la o, non so r a mi conto s mattina. montagna angoscia e ero viva . Non chie ta. Non a . vevo nien do di mio Mio figlio era domen per nove m te perché ica e anda m esi mi ha vo in giro io marito dicembre. con un ac non aveva Arrivo da c appatoio p fatto la va sola in pa riproposto ligia, er scaldar tologia ne nell’osped m o i n p a e a t r le a c La prima c le: un lab hé era nuovo: pa irinto che osa, mi se reti grigie h n a tivo soliss nno e linoleum non mi im ima. Era maginavo d i m e r d a ch a per terr ssurdo da Io mi sen a. tivo da so e fosse così estetic vedere, in a la e in co a m c la notte”. e c n e t ttabile e e. lpa. I med Quella not ici mi dico te e molte passato n no: “Non altre notti ove mesi sappiamo le ha pass in ospeda fare tappe se passa ate, invec le. Noi era zzeria in o e . H v a a s m a p nche edale. Sia o stufi di v passeggin mo tornat ivere in os o come se i a pedale e d casa con m fosse una ossigeno e i io figlio e navicella fili ovunqu a v e s v p amo il aziale: co e. n. bombole a d. L A DI A È stat GNOSI: a mio fi una una d ot gl mette io. Siccom toressa, m e è un re ins esi do ieme a a tutt s i ndrom po, a dirc tutti i i i tes i co er ta t gene esser tici su sselli per v ara, hanno sa aveva e d el icata di no . Cred di noi. La d edere cosa dovuto i, era oc ott fosse. no arriva Oltre ta dop umani, m he abbiano oressa ha c a per e o di n non c f atto e rcato esem i lasci oi al r di s p e p avano epart r i o all’oss i e l n a z psi o. a su us ig nato a eno. Era e cire col ba Hanno fat cologa è to es m è metà pe dicem nutrito co bino che e perch n i l so ra att rienza: é mi s bre e accat ndino e io la v l’ho tr o naso igilia ovato ntivo fuori g s a o in inc e la C d s n a trico. o torn l mon ubatr PAP, u a d t a o i c . e col a casa E’ n resp L a m ca attina irator ino su ppellino di Ba di Natale l viso. bbo N atale.    . INTRODUZIONE: il ruolo dell’attaccamento risulta uno dei fattori di mediazione nella relazione tra trauma infantile e il superamento del trauma stesso. Gli effetti a breve e a lungo termine di esperienze traumatiche legate alle numerose ospedalizzazioni, vissute all’esterno della famiglia, dovrebbero essere mediati dai modelli mentali sviluppati dal soggetto rispetto alle proprie relazioni di attaccamento con le figure adulte di riferimento (caregiver). È importante dunque evidenziare i pattern di attaccamento madre-bambino con malattia rara, per poter attuare piani di intervento atti ad aumentare la consapevolezza delle madri sul proprio stile di accudimento e migliorare la relazione diadica madre-bambino. OBIETTIVI: attraverso l’auto narrazione di madri con figli affetti da Sindrome di Charge, ci si pone l’obiettivo di 1. studiare gli stili di attaccamento madre-bambino con malattia rara 2. migliorare la qualità di vita della diade caregiver-bambino. METODI: si ricorre ad una metodologia quali-quantitativa: 1. metodologia quantitativa: sono stati previsti gli strumenti somministrati (AQS e ASQ). Per valutare l’attaccamento alla madre, si utilizza la versione AQS specifica per la rilevazione dell’attaccamento alla madre.. 1.2 AQS: Q-descrizioni delle madri: le osservazioni sono self-report, (le risposte sono date dalle madri stesse). A tutte le madri coinvolte nella ricerca, è stato chiesto di partecipare volontariamente allo studio per descrivere: • i comportamenti che i figli manifestavano nei loro confronti. Tutte le madri coinvolte hanno accettato di collaborare. 1.3: ASQ: self - report, per misurare le differenze individuali nell’ attaccamento adulto. Verrà, infine, esplorata la significatività statistica delle relazioni tra i dati ottenuti da entrambe le procedure utilizzate. 2. metodologia qualitativa: prevede l’utilizzo della propria autobiografia scritta, seguendo quattro momenti dati dal ricercatore. • I questionari, in forma anonima, vengono restituiti compilati on line. 3. Attraverso il supporto di specifici software, inoltre, si esplorerà il contenuto dei testi (in termini di frequenza, co-occorrenza e concordanza delle parole) con l’utilizzo di diverse tecniche di analisi testuale.. BIBLIOGRAFIA:. Albanese, O., Lafortune, L., Daniel, M.F., Doudin, P.A., Pons, F. (2006). Competenza emotiva tra psicologia ed educazione. Milano: Franco Angeli. Albanese, O., Molina, P. (2008). Lo sviluppo della comprensione delle emozioni e la sua valutazione. La standardizzazione italiana del test di comprensione delle emozioni (TEC). Milano: Unicopli. Anolli L., Ciceri R. (1997). La voce delle emozioni. Verso una semiosi della comunicazione vocale non-verbale delle emozioni. Milano: Franco Angeli. Antonietti, A., Castelli, I., Fabio, R. A., Marchetti, A. (2002), Teoria della mente nella sindrome di Rett: effetti di un training, Ciclo di Vita e Disabilità, 4, 301-329 Antonietti, A., Castelli, I., Fabio, R. A., Marchetti, A. 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