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Problema2

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Academic year: 2021

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(1)

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Indirizzi: LI02, EA02 – SCIENTIFICO; LI03 - SCIENTIFICO - OPZIONE SCIENZE APPLICATE

CALENDARIO BOREALE 1 –

EUROPA 2015

PROBLEMA 2

Sia data la famiglia di funzioni 𝑓(π‘₯) = 𝑙𝑛 (π‘Žβˆ’π‘₯

π‘₯2+4) + 𝑏π‘₯ .

1)

Determina per quale valore di a e b il grafico della funzione passa per l'origine e ha un massimo nel punto di ascissa 2.

𝑓(π‘₯) = 𝑙𝑛 (π‘Ž βˆ’ π‘₯

π‘₯2+ 4) + 𝑏π‘₯

Imponiamo il passaggio per l’origine: 0 = 𝑙𝑛 (π‘Ž

4) , π‘Ž

4= 1 , π‘Ž = 4

Con tale valore di a la funzione diventa: 𝑓(π‘₯) = 𝑙𝑛 (4 βˆ’ π‘₯

π‘₯2+ 4) + 𝑏π‘₯, π‘π‘œπ‘›π‘‘π‘–π‘›π‘’π‘Ž 𝑒 π‘‘π‘’π‘Ÿπ‘–π‘£π‘Žπ‘π‘–π‘™π‘’ π‘π‘’π‘Ÿ 4 βˆ’ π‘₯ > 0 π‘π‘–π‘œΓ¨ π‘₯ < 4 .

Calcoliamo la derivata prima:

Imponiamo che la derivata si annulli per x=2 (dove Γ¨ derivabile) 4 + 16 βˆ’ 4 + 𝑏(βˆ’16 + 8 βˆ’ 16 + 8)

2 βˆ™ 8 = 0 ,

16 βˆ’ 16𝑏

16 = 0 , 𝑏 = 1

La funzione richiesta ha quindi equazione: 𝑓(π‘₯) = 𝑙𝑛 (4 βˆ’ π‘₯

(2)

2)

Trovata l’espressione analitica della funzione, dopo aver definito il campo di esistenza, determina le equazioni degli eventuali asintoti.

L’espressione analitica della funzione Γ¨: 𝑓(π‘₯) = 𝑙𝑛 (4 βˆ’ π‘₯

π‘₯2+ 4) + π‘₯

Il suo campo di esistenza Γ¨: βˆ’βˆž < π‘₯ < 4 Determiniamo gli eventuali asintoti.

lim π‘₯β†’4βˆ’[𝑙𝑛 ( 4 βˆ’ π‘₯ π‘₯2+ 4) + π‘₯] = βˆ’βˆž ∢ π‘₯ = 4 π‘Žπ‘ π‘–π‘›π‘‘π‘œπ‘‘π‘œ π‘£π‘’π‘Ÿπ‘‘π‘–π‘π‘Žπ‘™π‘’ . lim π‘₯β†’βˆ’βˆž[𝑙𝑛 ( 4 βˆ’ π‘₯ π‘₯2+ 4) + π‘₯] = βˆ’βˆž ∢ 𝑝𝑒ò π‘’π‘ π‘ π‘’π‘Ÿπ‘π‘– π‘Žπ‘ π‘–π‘›π‘‘π‘œπ‘‘π‘œ π‘œπ‘π‘™π‘–π‘žπ‘’π‘œ (π‘›π‘œ π‘œπ‘Ÿπ‘–π‘§π‘§π‘œπ‘›π‘‘π‘Žπ‘™π‘’). lim π‘₯β†’βˆ’βˆž 𝑓(π‘₯) π‘₯ = limπ‘₯β†’βˆ’βˆž[𝑙𝑛 ( 4 βˆ’ π‘₯ π‘₯2+ 4) + π‘₯] βˆ™ 1 π‘₯= [𝐹. 𝐼. ∞ ∞] Posto 𝑓(π‘₯) = 𝑙𝑛 (4βˆ’π‘₯

π‘₯2+4) + π‘₯ e 𝑔(π‘₯) = π‘₯ calcoliamo le rispettive derivate:

𝑓′(π‘₯) = 1 + π‘₯

2βˆ’ 8π‘₯ βˆ’ 4

(4 βˆ’ π‘₯)(π‘₯2 + 4) , 𝑔

β€²(π‘₯) = 1

Notiamo che le funzioni f e g sono continue in un intorno di βˆ’βˆž , sono ivi derivabili e la derivata della g non si annulla in tale intorno; inoltre il limite si presenta nella forma indeterminata ∞

∞ ; possiamo quindi applicare la regola di de L’Hȏpital. Calcoliamo, se

esiste, il limite del rapporto delle derivate:

lim π‘₯β†’βˆ’βˆž 𝑓′(π‘₯) 𝑔′(π‘₯)= limπ‘₯β†’βˆ’βˆž 1 +(4 βˆ’ π‘₯)(π‘₯π‘₯2βˆ’ 8π‘₯ βˆ’ 42 + 4) 1 = limπ‘₯β†’βˆ’βˆž βˆ’π‘₯3 βˆ’π‘₯3 = 1 = limπ‘₯β†’βˆ’βˆž 𝑓(π‘₯) π‘₯ = π‘š lim π‘₯β†’βˆ’βˆž[𝑓(π‘₯) βˆ’ π‘šπ‘₯] = limπ‘₯β†’βˆ’βˆž[𝑙𝑛 ( 4 βˆ’ π‘₯ π‘₯2 + 4) + π‘₯ βˆ’ π‘₯] = βˆ’βˆž

(3)

3)

Determina l'area della regione piana delimitata dalla retta tangente alla curva nell'origine, dalla curva stessa e dalla retta passante per il suo punto di massimo e parallela all'asse y.

L’equazione della tangente alla curva nell’origine Γ¨: 𝑦 βˆ’ 0 = 𝑓′(0) βˆ™ (π‘₯ βˆ’ 0); risulta: 𝑓′(0) = 1 +βˆ’4 16 = 1 βˆ’ 1 4 = 3 4 ; quindi: 𝑦 = 3 4π‘₯ 𝑓′(π‘₯) = 1 + π‘₯ 2βˆ’ 8π‘₯ βˆ’ 4 (4 βˆ’ π‘₯)(π‘₯2 + 4)= 16 βˆ’ 4π‘₯ + 4π‘₯2βˆ’ π‘₯3+ π‘₯2 βˆ’ 8π‘₯ βˆ’ 4 (4 βˆ’ π‘₯)(π‘₯2 + 4) = βˆ’π‘₯3+ 5π‘₯2βˆ’ 12π‘₯ + 12 (4 βˆ’ π‘₯)(π‘₯2 + 4)

Ricordiamo che la derivata si annulla in x=2, quindi βˆ’π‘₯3+ 5π‘₯2βˆ’ 12π‘₯ + 12, si puΓ² scomporre con la regola di Ruffini in:

βˆ’π‘₯3 + 5π‘₯2 βˆ’ 12π‘₯ + 12 = βˆ’(π‘₯ βˆ’2)(π‘₯2 βˆ’ 3 π‘₯ + 6)

Ricordando che x<4, risulta 4-x>0, quindi 𝑓′(π‘₯) β‰₯ 0 se βˆ’(π‘₯ βˆ’2)(π‘₯2 βˆ’ 3 π‘₯ + 6) β‰₯ 0

PoichΓ© il delta di (π‘₯2 βˆ’ 3 π‘₯ + 6) Γ¨ negativo, il trinomio Γ¨ sempre positivo. Pertanto: 𝑓′(π‘₯) β‰₯ 0 se βˆ’(π‘₯ βˆ’2) β‰₯ 0 , βˆ’π‘₯ + 2 β‰₯ 0 , π‘₯ ≀ 2

La funzione Γ¨ quindi crescente se x<2 e decrescente se 2<x<4: in x=2 abbiamo quindi un massimo relativo, che Γ¨ anche massimo assoluto; tale massimo vale:

𝑓(2) = 𝑙𝑛1

4+ 2 = 2 βˆ’ 𝑙𝑛4 β‰ˆ 0.6

Rappresentiamo graficamente qualitativamente la funzione f insieme alla tangente nell’origine ed alla parallela all’asse delle y passante per il punto di massimo (x=2):

(4)

L’area richiesta si ottiene attraverso il seguente integrale definito: π΄π‘Ÿπ‘’π‘Ž = ∫ [3 4π‘₯ βˆ’ 𝑙𝑛 ( 4 βˆ’ π‘₯ π‘₯2+ 4) βˆ’ π‘₯] 𝑑π‘₯ = 2 0 ∫ [βˆ’π‘™π‘› (4 βˆ’ π‘₯ π‘₯2+ 4) βˆ’ 1 4π‘₯] 𝑑π‘₯ = 2 0

Integrando per parti si ottiene: 𝐼 = ∫ 𝑙𝑛 (4 βˆ’ π‘₯ π‘₯2 + 4) 𝑑π‘₯ = ∫(π‘₯)β€²βˆ™ 𝑙𝑛 ( 4 βˆ’ π‘₯ π‘₯2+ 4) 𝑑π‘₯ = π‘₯𝑙𝑛 ( 4 βˆ’ π‘₯ π‘₯2+ 4) βˆ’ ∫ π‘₯ βˆ™ π‘₯2 βˆ’ 8π‘₯ βˆ’ 4 (4 βˆ’ π‘₯)(π‘₯2 + 4) 𝑑π‘₯ = = π‘₯𝑙𝑛 (4 βˆ’ π‘₯ π‘₯2+ 4) βˆ’ ∫ π‘₯3βˆ’ 8π‘₯2βˆ’ 4π‘₯ 16 βˆ’ 4π‘₯ + 4π‘₯2βˆ’ π‘₯3 𝑑π‘₯

Eseguendo la divisione del polinomio π‘₯3βˆ’ 8π‘₯2 βˆ’ 4π‘₯ per il polinomio 16 βˆ’ 4π‘₯ + 4π‘₯2βˆ’ π‘₯3

si ottiene come quoziente π‘ž(π‘₯) = βˆ’1 e come resto π‘Ÿ(π‘₯) = βˆ’4π‘₯2βˆ’ 8π‘₯ + 16

Quindi: π‘₯3βˆ’ 8π‘₯2βˆ’ 4π‘₯ 16 βˆ’ 4π‘₯ + 4π‘₯2βˆ’ π‘₯3 = βˆ’1 + βˆ’4π‘₯2βˆ’ 8π‘₯ + 16 16 βˆ’ 4π‘₯ + 4π‘₯2βˆ’ π‘₯3 = βˆ’1 + βˆ’4π‘₯2βˆ’ 8π‘₯ + 16 (4 βˆ’ π‘₯)(π‘₯2 + 4) = = βˆ’1 + 4π‘₯ 2+ 8π‘₯ βˆ’ 16 (π‘₯ βˆ’ 4)(π‘₯2+ 4) 4π‘₯2+ 8π‘₯ βˆ’ 16 (π‘₯ βˆ’ 4)(π‘₯2+ 4)= 𝐴 π‘₯ βˆ’ 4+ 𝐡π‘₯ + 𝑐 π‘₯2+ 4 = 𝐴(π‘₯2+ 4) + (π‘₯ βˆ’ 4)(𝐡π‘₯ + 𝐢) (π‘₯ βˆ’ 4)(π‘₯2+ 4) π‘‘π‘Ž 𝑐𝑒𝑖: (𝐴 + 𝐡)π‘₯2+ (𝐢 βˆ’ 4𝐡)π‘₯ + 4𝐴 βˆ’ 4𝐢 = 4π‘₯2+ 8π‘₯ βˆ’ 16 π‘žπ‘’π‘–π‘›π‘‘π‘–: { 𝐴 + 𝐡 = 4 𝐢 βˆ’ 4𝐡 = 8 4𝐴 βˆ’ 4𝐢 = βˆ’16 ⟹ β‹― ⟹ { 𝐴 = 4 𝐡 = 0 𝐢 = 8 ∫ π‘₯ 3βˆ’ 8π‘₯2 βˆ’ 4π‘₯ 16 βˆ’ 4π‘₯ + 4π‘₯2 βˆ’ π‘₯3 𝑑π‘₯ = = ∫ (βˆ’1 + 4 π‘₯ βˆ’ 4+ 8 π‘₯2+ 4) 𝑑π‘₯ = βˆ’π‘₯ + 4 ln|π‘₯ βˆ’ 4| + 4 ∫ 1/2 1 + (π‘₯2)2 𝑑π‘₯ = = βˆ’π‘₯ + 4 ln(4 βˆ’ π‘₯) + 4π‘Žπ‘Ÿπ‘π‘‘π‘” (π‘₯ 2) + 𝑐 Ed infine: 𝐼 = π‘₯𝑙𝑛 (4 βˆ’ π‘₯ π‘₯2 + 4) + π‘₯ βˆ’ 4 ln(4 βˆ’ π‘₯) βˆ’ 4π‘Žπ‘Ÿπ‘π‘‘π‘” ( π‘₯ 2) + 𝑐 Quindi:

(5)

π΄π‘Ÿπ‘’π‘Ž = ∫ [βˆ’π‘™π‘› (4 βˆ’ π‘₯ π‘₯2+ 4) βˆ’ 1 4π‘₯] 𝑑π‘₯ = 2 0 βˆ’ ∫ [𝑙𝑛 (4 βˆ’ π‘₯ π‘₯2+ 4) + 1 4π‘₯] 𝑑π‘₯ = 2 0 = βˆ’ [π‘₯𝑙𝑛 (4 βˆ’ π‘₯ π‘₯2 + 4) + π‘₯ βˆ’ 4 ln(4 βˆ’ π‘₯) βˆ’ 4π‘Žπ‘Ÿπ‘π‘‘π‘” ( π‘₯ 2) + 1 8π‘₯ 2] 0 2 = = βˆ’ [2𝑙𝑛 (1 4) + 2 βˆ’ 4𝑙𝑛2 βˆ’ 4π‘Žπ‘Ÿπ‘π‘‘π‘”(1) + 1 2βˆ’ (βˆ’4𝑙𝑛4)] = = βˆ’ [βˆ’2𝑙𝑛4 +5 2βˆ’ 4𝑙𝑛2 βˆ’ 4 βˆ™ πœ‹ 4+ 4𝑙𝑛4] = βˆ’ [βˆ’4𝑙𝑛2 + 5 2βˆ’ 4𝑙𝑛2 βˆ’ πœ‹ + 8𝑙𝑛2] = = βˆ’ [5 2βˆ’ πœ‹] =(πœ‹ βˆ’ 5 2) 𝑒 2 β‰… 0.64 𝑒2 = π΄π‘Ÿπ‘’π‘Ž

4)

Calcola infine il volume del solido generato dalla rotazione attorno all'asse x della parte di piano delimitata dalla tangente in O, dalla bisettrice del primo quadrante e dalla retta passante per il suo punto di massimo e parallela all'asse y.

Il volume del solido richiesto si ottiene

sottraendo al volume del cono di raggio AH=2 e altezza OH=2 il volume del cono di raggio BH=3/2 e altezza OH=2. Quindi: 𝑉 =1 3πœ‹π΄π» 2βˆ™ 𝑂𝐻 βˆ’1 3πœ‹π΅π» 2βˆ™ 𝑂𝐻 = = 1 3πœ‹ βˆ™ 𝑂𝐻 βˆ™ (𝐴𝐻 2βˆ’ 𝐡𝐻2) = =1 3πœ‹ βˆ™ 2 βˆ™ (4 βˆ’ 9 4) = 7 6πœ‹ 𝑒 3 β‰… 3.665 𝑒3 = 𝑉

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