• Non ci sono risultati.

Guarda PONTI DI PAROLE. STRUMENTI, KNOWHOW E STRATEGIE PER LA DIDATTICA

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2021

Condividi "Guarda PONTI DI PAROLE. STRUMENTI, KNOWHOW E STRATEGIE PER LA DIDATTICA"

Copied!
5
0
0

Testo completo

(1)

PONTI DI PAROLE

Gruppo di lavoro “Adulti a bassa e media scolarità” Palermo University Press (Collana di ItaStra), 2016-2017 Siena

www.pontidiparole.com

Ponti di Parole è un’opera realizzata da un gruppo di docenti della Scuola di Lingua italiana per Stranieri dell’Università di Palermo (ItaStra) che si rivolge ad apprendenti analfabeti o con bassi o bassissimi livelli di scolarità. Il progetto si compone di due volumi, pensati per i livelli alfa e alfa 1, e di un corredo di materiali digitali, disponibili gratuitamente sul sito www.pontidiparole.com, che vanno a integrare, con testi audio, video, strumenti di verifica, test, esercizi aggiuntivi e altri materiali di supporto, i percorsi didattici presentati nei due manuali cartacei.

L’obiettivo generale dell’opera, che verrà completata dal volume Ponti di Parole - Livello Iniziale, appena pubblicato, e da altri strumenti dedicati all’italiano per lo studio, in preparazione, è di accompagnare i migranti dal primo approccio alla lingua scritta in italiano fino al conseguimento della certificazione per il permesso di lungo soggiorno e/o del superamento degli esami di stato conclusivi della scuola secondaria di primo grado.

La scelta di realizzare un’opera destinata a un profilo di apprendente così specifico deriva dalla necessità, emersa all’interno del corpo docente di ItaStra, di dare impulso a una ricerca, condivisa a livello nazionale e internazionale, che fosse finalizzata all’elaborazione di percorsi didattici e metodologie di apprendimento in grado di rispondere efficacemente alle esigenze e sfruttare adeguatamente le competenze di un’utenza non assimilabile a quella che fruisce tradizionalmente dei corsi di lingua offerti da una struttura universitaria. La tipologia di apprendente straniero considerata, infatti, spesso caratterizzata da uno svolgimento estremamente parziale dei percorsi scolastici, se non addirittura da una condizione di totale o parziale analfabetismo nella lingua materna, impone una reinterpretazione e una rimodulazione di alcune delle mete glottodidattiche, che, nella fattispecie, devono favorire un’inclusione e un’integrazione degli studenti nella società di arrivo, fornendo loro le prime chiavi di lettura della stessa al fine di potervi accedere e interpretarne correttamente i meccanismi di funzionamento.

Per tali motivi Ponti di parole opera su un doppio binario, costituito dall’esigenza:

 di offrire percorsi di alfabetizzazione in italiano che portino, nel lungo periodo, gli apprendenti a sviluppare le abilità di lettura e scrittura, fondamentali per garantire loro un pieno inserimento nella società di arrivo;

 di mettere gli apprendenti nelle condizioni di utilizzare la lingua italiana in situazioni sociali quotidiane, in modo da permettere loro di orientarsi nei principali luoghi, contesti e dinamiche delle città di arrivo, nonché di avere accesso a testi, anche complessi, che risulta primario essere in grado di comprendere, identificare e riconoscere, anche solo in alcuni dei loro elementi costitutivi.

(2)

Al fine di garantire la realizzazione di azioni didattiche in grado di rispondere ai bisogni appena individuati, l’elaborazione dei percorsi di insegnamento-apprendimento presentati all’interno dell’opera è stata guidata dall’idea di voler attribuire un ruolo centrale al testo, inteso come unità di base della comunicazione. In tal senso, in quanto espressione di determinate funzioni socio-pragmatiche, il testo consente di favorire, attraverso l’individuazione e il riuso di certe informazioni in esso contenute, lo sviluppo e il potenziamento di fondamentali competenze strategiche, che permetteranno all’apprendente di agire in maniera progressivamente più appropriata, compiuta e varia nella società di arrivo. Un simile obiettivo viene perseguito nell’opera attraverso lo sviluppo dei meccanismi dell’anticipazione, fondamentale, ai fini della comprensione, per prevedere il contenuto di un testo, e della decifrazione della lingua scritta, essenziale per lo sviluppo dell’abilità di letto-scrittura, della comprensione testuale e per l’ampliamento lessicale. Il testo, inoltre, consente di arricchire le conoscenze dell’apprendente in merito a certi elementi culturali della società di arrivo e, in particolare, rispetto alle modalità comunicative che i parlanti adottano tipicamente in certi eventi e situazioni di interazione.

Un altro aspetto che assume una notevole rilevanza all’interno dei percorsi di insegnamento-apprendimento proposti in Ponti di Parole è quello dell’oralità, che si pone come il punto di partenza delle azioni didattiche presentate. Le abilità di comprensione e di produzione orale, infatti, a differenza delle corrispondenti abilità scritte, sono già padroneggiate dagli studenti nelle lingue precedentemente acquisite; l’oralità, inoltre, si configura come la modalità di interazione più immediata, che consente di soddisfare i bisogni comunicativi più urgenti del parlante; infine, lo sviluppo delle capacità di comprendere e produrre testi in forma orale consente di attribuire uno specifico valore comunicativo al lavoro sulla letto-scrittura attraverso l’attribuzione di significati anche a termini e chunk lessicali incontrati nelle attività finalizzate allo sviluppo delle abilità di lettura e scrittura.

Oltre al lavoro specifico sulla testualità, sulla letto-scrittura e sull’oralità, l’opera mira in maniera specifica a portare l’apprendente a padroneggiare altresì:

la competenza metalinguistica e, in particolare, quella metafonologica, il cui sviluppo risulta fondamentale per permettere progressivamente all’apprendente di riconoscere le singole parole all’interno del continuum fonico e di identificare, all’interno di ogni vocabolo, le sillabe e i fonemi di cui questo si compone. Il percorso di riconoscimento e acquisizione delle sillabe, ispirato al metodo sillabico, presenta le stesse in un ordine preciso: inizialmente vengono introdotte quelle vocaliche, mentre in un secondo momento si passa alla presentazione delle sillabe caratterizzate da una successione consonante-vocale. L’ordine in cui le consonanti vengono introdotte segue un criterio di utilità didattica, basato, nello specifico, sulla frequenza con cui le sillabe ricorrono in parole riscontrabili in contesti situazionali conosciuti dagli apprendenti o considerati per gli stessi utili a fini pragmatici;

competenze metodologiche, legate alla progressiva acquisizione da parte dello studente sia della capacità di sapersi orientare autonomamente nei manuali, anche grazie a una serie di simboli utilizzati per identificare e dunque rendere riconoscibili le diverse tipologie di attività svolte, sia di un approccio allo studio tipico dei contesti d’apprendimento formale di tipo scolastico;

(3)

la competenza metacognitiva, il cui sviluppo viene stimolato dall’adozione di una serie di pratiche didattiche e modalità di lavoro proposte e sollecitate con regolarità e che dunque, con l’avanzare del percorso di insegnamento-apprendimento, risulteranno sempre più familiari e riconoscibili. Si ritiene, quindi, che la riproposizione di una determinata routine lavorativa possa permettere allo studente di acquisire corrette abitudini di studio, autonomia e capacità di controllo del proprio apprendimento. Le finalità e le indicazioni teoriche e metodologiche generali finora presentate hanno guidato l’elaborazione dei percorsi didattici presentati nei due volumi di Ponti di Parole. Ciascuno di essi si compone di diciassette unità didattiche: le prime quattordici sono organizzate in tre diverse lezioni, ognuna delle quali è tarata sulla durata di circa tre ore, mentre le ultime tre coincidono con tre lezioni singole. In totale dunque, ogni volume propone un percorso di insegnamento-apprendimento da svolgersi nell’arco di centotrentacinque ore di lavoro in classe. Si tratta di percorsi compatibili col monte ore istituzionale dei Centri di Istruzione per gli Adulti (CPIA), destinatari privilegiati dei manuali, considerando tempi ulteriori da dedicare ai test di ingresso e alle verifiche. Appare significativo rilevare come nel volume alfa 1 vengano riproposte, con lo stesso ordine progressivo, le medesime unità già presentate nel livello alfa, e con esse anche una parte dei testi, degli esercizi e delle attività. Una simile scelta appare giustificabile, da una parte, con la volontà di riattivare e rinforzare conoscenze e abilità su cui si è già lavorato in precedenza, attraverso l’aggiunta di nuovi focus e la presentazione di ulteriori materiali, esercizi e attività; dall’altra, di fronte alla possibilità che i due volumi vengano utilizzati parallelamente all’interno di una medesima classe ad abilità differenziate, gli apprendenti potranno svolgere quelle attività che risultino adeguate al loro livello di competenza, rispettando quindi le tappe del loro percorso di apprendimento ed evitando di confrontarsi con compiti che si collochino su un livello di difficoltà eccessivo.

Il lavoro sulle diverse abilità e competenze di cui Ponti di Parole mira a favorire lo sviluppo viene svolto attraverso la presentazione di una serie di proposte didattiche, generalmente caratterizzate da una medesima scansione nell’ordine in cui vengono presentate nelle diverse unità:

le attività di comprensione orale vengono condotte seguendo una prassi ben definita che, attraverso un numero significativamente elevato di ascolti di un testo o di singoli segmenti di esso, conduce gli studenti a raggiungerne una comprensione che, inizialmente globale e generale, diviene progressivamente più precisa e analitica, fino ad essere corroborata dalla visione del video relativo alla conversazione ascoltata;

le attività di produzione orale vengono presentate in entrambi i volumi nel corso della seconda e della terza lezione di ogni unità. L’unica eccezione è rappresentata della prima unità, che propone delle attività finalizzate allo sviluppo dell’abilità considerata solamente nella terza lezione. L’impostazione del lavoro sull’oralità, dunque, prevede di norma due fasi: nella seconda lezione viene fatto riascoltare e ricostruire un frammento del dialogo proposto nella prima lezione dell’unità, richiedendo particolare attenzione, in fase di ascolto, alla progressiva segmentazione e analisi delle stringhe comunicative presentate, in modo da isolarne le parole che le compongono; in un secondo momento il focus viene spostato prima sull’intonazione

(4)

e sulla fonetica, attraverso un’attività di ripetizione di ogni stringa comunicativa analizzata, e poi sulla memorizzazione e sull’acquisizione delle sequenze considerate, presentando agli apprendenti un’attività di simulazione dell’interazione studiata; in conclusione, l’attenzione degli studenti viene nuovamente rivolta alla necessità di distinguere, all’interno del continuum fonico di ogni stringa di dialogo, le singole parole che la compongono. A tal fine, viene presentato alla lavagna lo scambio conversazionale ascoltato che va ricopiato dagli apprendenti in un’apposita sezione della pagina; nella terza lezione, infine, viene nuovamente riproposto il medesimo frammento, in relazione al quale viene condotto un lavoro manipolativo attraverso la sostituzione di alcuni termini con nuove parole, che verranno poi esercitate e impiegate in una successiva attività di simulazione dello scambio comunicativo presentato;

il lavoro sui testi, come è già stato sottolineato in precedenza, si rivela cruciale all’interno dell’opera in quanto la loro decifrazione, comprensione e uso a fini pragmatici assume una rilevanza fondamentale per permettere agli apprendenti di muoversi e agire autonomamente in determinati contesti e situazioni sociali. Il raggiungimento di tale obiettivo, animato da un’urgenza pragmatica che rende inevitabile prescindere dai tempi lunghi di acquisizione dell’abilità di letto-scrittura, viene perseguito in entrambi i volumi attraverso la presentazione di stimoli e attività che richiedono l’applicazione di strategie testuali. Tuttavia, mentre nel manuale di livello alfa il lavoro sul testo non impone l’attivazione di meccanismi di decifrazione della lingua scritta, considerato che le attività di letto-scrittura sono esclusivamente finalizzate all’acquisizione della corrispondenza grafema-fonema, il volume di livello alfa 1 presenta esercizi che si basano sull’abilità di decifrare parole del testo scritto e che favoriscono, attraverso la presentazione di determinati stimoli, una comprensione non solamente globale ma anche analitica del testo stesso;

l’obiettivo di far acquisire agli apprendenti una consapevolezza fonologica viene perseguito, come detto in precedenza, attraverso la presentazione di attività che, se nel volume di livello alfa mirano a guidare l’apprendente fin dal riconoscimento dei suoni delle parole, nel testo di livello alfa 1prendono avvio dall’individuazione dei confini di parola;

lo sviluppo della competenza di letto-scrittura viene guidato attraverso la presentazione di una sequenza di attività riguardanti le sillabe progressivamente introdotte all’interno delle singole unità. Nello specifico, si procede, secondo sequenze regolari e reiterate, all’individuazione delle sillabe focalizzate all’interno di parole presenti nei testi (cfr. supra), per poi passare ad attività volte a stimolare la creazione di una consapevolezza nel legame tra fonema e grafema, ad esercizi finalizzati al completamento di termini con le sillabe introdotte, fino all’individuazione delle sillabe trattate in parole nuove e ad attività di lettura e dettato che riguardano sia singoli termini sia, nel livello alfa 1, frasi e testi. Nel volume di livello alfa 1, inoltre, l’offerta didattica si arricchisce di attività di ricomposizione di parole e di esercizi finalizzati anche alla trascrizione di termini attraverso la conversione dal maiuscolo al minuscolo e viceversa, nonché di alcune attività ludiche;

(5)

la riflessione sulla lingua, prerogativa esclusiva del volume alfa 1, viene stimolata attraverso la presentazione di attività metacognitive e metalinguistiche attraverso le quali gli apprendenti vengono spinti, sotto la guida del docente, a ipotizzare, in maniera induttiva e sulla base di quanto presentato nelle situazioni comunicative analizzate, la presenza di regolarità nell’analisi di forme e strutture linguistiche al fine di poter individuare delle regole generali relative all’elemento linguistico considerato.

In conclusione, Ponti di Parole propone, nel suo complesso, percorsi di insegnamento-apprendimento che, grazie all’adozione di precise scelte strategiche e metodologiche, consentono di condurre apprendenti analfabeti o scarsamente scolarizzati, con delle tempistiche e un’articolazione didattica specificamente pensati per tale tipologia di utente, all’acquisizione delle abilità di lettura e scrittura e all’apprendimento della lingua italiana fino a un livello sufficiente a conseguire la certificazione per il permesso di lungo soggiorno. La centralità assunta dall’apprendente, unitamente alla valutazione dei suoi bisogni specifici e del bagaglio di competenze sviluppate, permettono al progetto di Ponti di Parole di accompagnare individui con un profilo così particolare nel processo di acquisizione linguistica e di mettere gli stessi nelle condizioni di sapersi orientare nella società di arrivo e di giungere, in ultima analisi, a una piena inclusione nella stessa. Salvatore Cavaliere

Riferimenti

Documenti correlati

Two classic papers on the relationship between trade and factor movement are Mundell (1957) and Markusen (1983). Mundell showed that substitution holds in the Heckscher- Ohlin

seguito dell’ottenimento di una autorizzazione “A person shall not act as a gangmaster except u ” (6, (1)). ’espressione gangmaster system in lingua inglese per rendere il

In particular, Figure 4.7 shows results in terms of fairness versus throughput, for traffic monitoring and video- surveillance (LQ), respectively. The former is characterized by a

Mean pressure coefficients around the middle section of the system composed by the square section and the airtight screen in smooth (a) turbulent (b) flow (characterized by

The thesis consists of the project for a high rise building located in the central part of the city of Eindhoven, The Netherlands, whose final features are reached through a

Il fiume Nilo nasce in Sudan, attraversa l’Egitto e sfocia in un grande delta nel Mediterraneo.. Durante il regno egizio, le acque del fiume Nilo inondavano i terreni ogni anno

A previous study carried out on primary and secondary school teachers found that interpersonal relations in school environments and the personal image teachers have of themselves

Raman, commonly used in association with FTIR (Fourier Transform Infrared), is an ideal tool for measuring residual water contents in glassy volcanic materials,