Fa oltá di S ienze Matemati he
Fisi he e Naturali
Dottorato di Ri er a in S ienze Chimi he
Ci lo XXI
Metodologie per la rivelazione e il ri onos imento di impurezze
solide mediante sorgenti X
-Caratterizzazione di materiali omplessi on appli azione al aso
della matri e solida dell'a qua
Dr. Dariush Hampai
2005-2008
Do ente Guida Do enti
Prof.ssa MariaLetizia Terranova Prof. Sultan B. Dabagov
Nulla temendo se non di deviare
tratto da: TaoTeKing
Introduzione ix
1 Introduzione sullo studio della frazione insolubile del parti olato in luso
nelle arote di ghia io estratte on perforazione su ghia iai 1
1.1 Caratterizzazione dei arotaggi . . . 2
1.2 Metodi didatazione. . . 2
1.3 Le periodi itá limati he nelQuaternario . . . 3
1.4 Me anismi di deposizionediaerosol minerale . . . 4
1.5 Caratteristi he delparti olato insolubile . . . 5
1.6 Studi sulparti olato Antarti o. . . 5
1.7 Studi sulparti olato Alpino . . . 7
1.8 Campagna misure SSRL -2008 . . . 8
2 Des rizione generale delle te ni he e delle metodologie 11 2.1 Spettros opia diuores enza XRF. . . 11
2.1.1 Spettros opia di uores enza in riessione totale TXRF . . . 13
2.2 Imaging . . . 15
2.3 Spettros opia diassorbimentoXAS . . . 17
2.4 Interpretazione della spettros opia XANES: lasoglia
K
del ferro . . . 202.4.1 Analisidello stato di ossidazione. . . 28
2.4.2 Analisidello stato di oordinazione . . . 30
3 CryoAlp. Studio delparti olatoinsolubilepresentenelle arote dighia io 33 3.1 Il progetto CryoAlp . . . 33
3.2 Misuredella omposizioneelementaledelparti olatotramiteuores enza X on Lu e diSin rotrone . . . 35
3.3 Parametri sperimentaliperle misuredi uores enza X . . . 39
3.4 Calibrazione . . . 39 3.5 Normalizzazione . . . 45 3.6 Risultati XRF . . . 45 3.7 Risultati XAS . . . 50 3.7.1 CampioniGla iali . . . 54 3.7.2 CampioniIntergla iali . . . 58
3.7.3 Prima Comparazione Talos Dome . . . 60
3.7.4 CampioniColle delLys . . . 62
3.8.2 Campione TalosDomeTD05-1052. . . 70
3.8.3 Campione TalosDomeTD05-1279. . . 73
3.8.4 Campione TalosDomeTD05-1289. . . 76
3.8.5 Campione Colle delLys CDL03-971
µ
m0.4 . . . 793.8.6 Campione Colle delLys CDL03-1062 Repli a 1 . . . 82
3.8.7 Campione Colle delLys CDL03-1102 . . . 85
4 Prototipo di
µ
-uores enza X 89 4.1 Otti he perraggi X . . . 894.1.1 Otti he a poli apillari. . . 91
4.2 Caratterizzazione diotti he a poli apillari . . . 93
4.3 PolyCAD - un programma diray tra ing perlenti apoli apillari . . . 95
4.3.1 ConfrontosimulazionidiPolyCAD erisultati sperimentali . . . . 96
4.4 Prototipoper misuredi
µ
-uores enza X . . . 984.5 Analisidi mappature di
µ
-uores enza X . . . 1005 Con lusioni 103 A Il laboratorio di otti he per raggi X dei Laboratori Nazionali di Fras ati 107 A.1 La
µ
-dirazione; una appli azionestrumentale delle otti he poli apillari . 108 B Fondamenti di ray tra ing di apillari 111 B.1 Simulazionedi una sorgente 3D . . . 114siamediante brillanti sorgenti a raggi X di lu e di sin rotrone he on sorgenti
onven-zionali,permettonoanalisi himi o-si henoapo hiannifaprobabilmenteimpossibili.
Infatti,gliapparatisperimentali he utilizzanoradiazione Xemessa dasorgenti
onven-zionalirendono disponibili intensi ussi difotoni, su ienti all'appli azionedi te ni he
di analisi quali la uores enza e la dirazione. Tuttavia negli ultimi due de enni lo
sviluppo di otti he a poli apillari, quando ombinate on sorgenti onvenzionali,
per-mettonol'ottenimentodi fas i di raggi X di elevatissima brillanzae spot di dimensioni
mi rometri he. Tale aratteristi a é dovuta alla apa itá delle lenti a poli apillari di
ra oglieree on entrare una ampiaporzionedell'angolo solidodella radiazioneemessa.
Questa apa itá di on entrazione della radiazione X, onsente di eettuare on una
sorgente onvenzionale misure dispettros opia diuores enza ediimagingno a po hi
anni fa possibili solo on le sorgenti di lu e di sin rotrone. Negli ultimi anni é iniziato
an he lo sviluppo di apparati sperimentali portatili per esperimenti di uores enza e
dirazione soprattutto per appli azioni nella s ienza dei materiali e per lo studio e la
onservazione di beni ulturali.
Presso i Laboratori Nazionali di Fras ati dell'INFN on il mio ontributo é stato
progettato,sviluppatoerealizzato,unsistemadimi ro-spettros opia,dis ussonellatesi
nel4, in grado di realizzare una mappatura in mi ro-uores enza X (
µ
XRF) on unarisoluzione spazialedi ir a100x100
µ
m2
. Questoapparato permettean he dieettuare
Imaging ( onradiazionenon oerente), medianteun ingrandimentodell'areainanalisi
permezzo dilenti rifrattive(CRL).
Nonostantelestraordinarieprospettiveoertedalle sorgenti onvenzionalia oppiate
alenti apoli apillari,solo lete ni he ele metodologiedi indaginespettros opi he,
rea-lizzatemediantesorgentidiradiazionedisin rotrone,permettonooggiilraggiungimento
deilimitite nologi iesi i. Gliesperimenti he siavvantaggianodiqueste potenzialitá
sono soprattutto quelli rivolti allo studio di ampioni sottoposti a ondizioni estreme
quali: alte obasse temperature, alte pressioni, elevati ampi magneti i. Esistono
tutta-viaaltriesperimenti he sonooggipossibilisolo onsorgentidilu edisin rotroneesono
soprattuto quelli rivolto allo studio di aree molto pi ole, (ad esempio
submi rometri- he)odisistemiestramentediluiti(adesempiomi romolari)oin on entrazioniminime
(po hifemtogrammi). Queste ondizionisiin ontranoinmoltissimeappli azioni,e
par-ti olarmente in quasitutte leappli azioni di arattere ambientale. In queste ri er he é
infattine essario ra ogliere dati himi o-si i on elevato rapporto segnale/rumore su
ampioni aratterizzatidadiluzioniestremee/oinquantitáminimedelmateriale,spesso
omposto daparti elledidimensioni mi rometri he osubmi rometri he (nanoparti elle
aratterizza-zionedeglistati himi o-si idegliinquinantiesuquantitativiinferioriaquelliutilizzati
dai metodi himi i standard, é an ora oggipossibile solo tramitesorgentidi radiazione
di sin rotrone.
Nell'ambito delle S ienze Ambientali, oggi é estremamente attuale per i problemi
asso iati al lima e al ris aldamento globale, lo studio del trasporto atmosferi o e il
ri onos imento delle spe ie trasportate. I sistemi naturali he presentano fenomeni di
a umulodel parti olato aerotrasportato, onsentono di ra ogliere serie temporali he
fornis ono indi azioni stori he sulla ir olazione e sulle ondizioni limati he presenti
nel passato. Allo stesso tempo, la possible individuazione delle sorgenti degli aerosol
puó onsentire di ri ostruire i me anismi ed i anali della ir olazione atmosferi a nel
passato piú o meno re ente.
I ghia iai sono un naturale sistema di immagazinamento di dati limatologi i, he
onsente attraverso le pre ipitazioni di ra ogliere in serie temporalmente ordinate le
parti elle provenienti dalla ir olazione atmosferi a. Tuttavia, quasi sempre le
on en-trazioni in gio o sono talmente basse e la loro analisi rappresenta omunque una sda
an he mediante l'uso delle piú sosti ate metodologie di indagine mediante l'uso di
sorgenti diradiazione disin rotrone.
Tralediversete ni he spettros opi he, laspettros opia diassorbimento(XAS)perle
sue pe uliari aratteristi herappresentauna dellete ni he dielezioneperqueste
indagi-ni estreme. Essa onsentedistudiareun materialemediantel'e itazionediuna singola
spe ieatomi ainesso ontenuta, efornis einformazionipre isesiasullastrutturalo ale
attorno all'elemento atomi o, selezionato ome fotoassorbitore, he sulle sue proprietá
elettroni he. Parte di questa tesi é dedi ata allo studio dell'assorbimento X nella
re-gione di soglia (XANES), una regione molto sensibile alle informazioni himi o-si he
strutturali an he su ampioni on on entrazioni estreme.
Il vantaggio fondamentale della lu e di sin rotrone nello studio di questi ampioni é
la sua elevata brillanza nella regione dei raggi X. Nessuna sorgente onvenzionale puó
garantire le brillanze delle sorgenti di radiazione di sin rotrone, tuttavia la possibilitá
di studiare sistemi on on entrazioni osí pi ole ome quelle del parti olato o per
s reening preliminariin situ é improbabile. Di onseguenza una parte di questa tesi é
basata sulla progettazione, la realizzazione e i test di un prototipo da laboratorio per
misure di mi ro-uores enzae imaging on raggi X.
In questi anni il mio lavoro si é dunque fo alizzatosullo studio delle otti he per
rag-gi X, e in parti olare sulle otti he poli apillariper la possibile utilizzazione ome lenti
onfo ali. La possibilitádi ombinare unao piú lentipoli apillariinuna ongurazione
onfo alerendepossibilelarealizzazionediunapparatoportatiledimi ro-spettros opia,
uno degli obbiettivi primari di questa tesi. Contemporaneamente ho parte ipato
all'e-sperimento Lo al vs. Global Climate Change - A XANES Investigation of Insolute
ComponentsinDeepI eCore ofGla iersofItalianAlpsand Antar ti a, pressoil
labo-ratorio di Lu e di Sin rotrone di Stanford (SSRL) di ui ho urato l'analisi per i limiti
delle metodologie sperimentalie a quisire l'esperienza ne essaria inquesto ampo.
In questatesi verranno dunque onfrontateleprestazioni te ni he ottenibilimediante
ottimale per la aratterizzazione di parti olato a bassissime on entrazioni elementali.
La pro edura messa a punto e he des riveremo nel apitolo 3 si basa su tre passi
distinti:
•
lo studio della sensibilitá della te ni a e in parti olare la reale apa itá di ri- onos ere la presenza di pi ole dierenze (legate ad esempio alla pro edura dipreparazione diun ampione) in ampionipreparati intempi diversi;
•
l'identi azione himi o- ristallogra o del materiale in esame, ad esempio me-diante la ombinazione dimisure diuores enza e diassorbimentoX;•
il ri onos imento mediante onfronto di una o piú te ni he di una evoluzione dei ampioniinesameri ondu ibileaparametrisi ideniti(es. tempo,areasorgente,in luso nelle arote di ghia io
estratte on perforazione su
ghia iai
I ghia i polarie i ghia iai ontinentali sono ar hivi naturali diinformazioni sul lima
passato in grado di fornire registrazioni ambientali sui ambiamenti limati i. I
aro-taggi su ghia io fornis ono, su ampie s ale temporali, i dati piú diretti e di maggior
risoluzione temporale dei parametri atmosferi i. Dalle arote di ghia io si ottengono
misure utilisia per ladeterminazione di aratteristi he limati he disigni ato globale
quali le on entrazioni di gas serra (CO
2
, CH4
) o stime di temperatura dal rapporto tradeuterioed idrogeno(δ
D)nelghia io,oppure aratteristi he disigni atoregionaleomeil ontenuto atmosferi odi aerosol.
Figura1.1: Esempiodiunasezionedi arotadighia io;questo ampioneéstatoestratto
presso illagoVostok.
Le perforazioni he onsentono di risalire indietronel tempo per i periodi piú lunghi
sono quelleottenute inGroenlandiaedinAntartide. Traqueste,laperforazionedelsito
Vostok nell'Antartide orientale ha permesso di raggiungere strati di ghia io databili
ir a 450.000 anni (450 ka). Come esempio he permette di omprendere meglio
l'im-portanzadi questi studi, i dati ottenuti dalle perforazionisu ghia io aVostok eDome
Fuji, rispettivamente di 420 e 340 mila anni (ka), mostrano una sostanziale similaritá
datiottenibilidalle analoghe perforazionisughia ioe dalleperforazionisu fondaleper
lara oltadei sedimentimarini,si éevidenziato omeil lima degli ultimi500.000anni
sia stato aratterizzato da una i li itá di periodo pari a ir a 100.000 anni.
Diversa-mente, durante la prima parte del quaternario, prima di un milionedi anni fa (1 Ma),
dominavano i lidi41 milaanni (ka). Il periodointermedio mostraun omportamento
misto,in uii dati marinimostrano entrambe lefrequenze ed un'ampiezzainferiore del
segnale limati o. Le ragioni delle diverse periodi itá, e piú in generale, i me anismi
di ampli azione he onsentono a pi ole variazioni nell'irraggiamentosolare (uno dei
fattori orrelati allefrequenze osservate) di ausare queste sensibili variazioni sul lima
globalenon sono tuttora ben omprese.
In questo quadro si ollo a il programma italiano per le perforazioni gla iali in
An-tartide. Leperforazionieseguite (Kohnen Station,Dronning Maud Land; EPICA
olla-boration,DomeC; TalosDome) hanno onsentitodiottenere aroteadaltarisoluzione
dell'ultimo periodo gla iale-intergla iale (Kohnen Station, Talos Dome) e, in maniera
omplementare, dell'intervallotemporale piú lungo nora mai ottenuto (Dome C). Nel
2004, la profonditá raggiuntadalla perforazione é pari a 3190 m, orrispondente ad un
intervallo temporale he sispinge indietro daigiorni nostrino a 740.000anni.
1.1 Caratterizzazione dei arotaggi
In generale, la ombinazione di misure himi he, si he ed isotopi he, eettuate sui
ampionidighia io, onsentono di determinare una stratigraa del arotaggio, in
or-rispondenza dei dati ottenuti da sedimenti marini. I parametri misurati riettono in
variomodole ondizioni limati he delperiododideposizione. Adesempio,lemisuredi
ondu ibilitá elettri a sono determinate essenzialmente dalle variazioni nell'a iditá del
ghia io, he a sua volta dipende in maniera omplessa dalle ondizioni limati he. La
dimensione dei grani ristallini del ghia io é inuenzata dalla presenza delle polveri,
poi hé unnumeromaggiorediparti ellesolideporta adunde rementodelledimensioni
mediedei ristalli.
In Antartide la quantitá di polveri depositate aumenta inve e sensibilmente in
or-rispondenza dei periodi freddi, a ausa di un eetto ombinato di aumentata ariditá e
intensitádel vento.
La omposizione isotopi a del ghia io é utilizzata lassi amente ome indi atore di
temperatura. Modelli isotopi i onsentono di prevedere infatti he il parametro
δ
Ddipendelinearmente on latemperaturaallealte e medie latitudini.
1.2 Metodi di datazione
La datazione dei ampioni avviene essenzialmente attraverso la omparazione delle
i- li itá osservate nei parametri misurati on gli stadi isotopi i marini noti e i dati dei
Figura1.2: Al unesezionidiuna arotadighia io. Éevidentenellaprimaunostratodi
olorenerastro ausatadadeposizionidiaerosoldioriginevul ani o,analoga
a quelle osservate inuno deinostri ampioni: TalosDome 05- 1279.
onos iuti, si eettuano essenzialmente deibest t utilizzando metodi MonteCarlo, on
un numero limitato di parametri liberi (quattro parametri sono stati utilizzatinel aso
della datazione di EPICA) perla s ala temporale [1, 2℄.
Lafonteprin ipalediinformazione ronologi aderivadalfatto helefrequenzedovute
ai movimenti orbitali sono legati all'andamentodel deuterio nel ghia io e dell'isotopo
18 dell'ossigeno atmosferi o presente nelle bolle gassose intrappolate nel ghia io [3℄,
e he riette ambiamenti nel volume globale del ghia io e nel i lo idrogeologi o [4℄.
Un'analisidellefrequenzedituttiiparametrimostralapresenzadipi hi orrispondenti
alle omponenti del parametro di insolazione di dierenti periodi: 100, 41, 23 e 19 ka.
Queste frequenze orrispondono alpassaggiodell'orbita terrestre da una ongurazione
perfettamente ir olare ad una fortemente ellitti a e poi di nuovo ad una ir olare in
ir a 100 milaanni, mentre l'obliquitáe la pre essione dell'asseterrestre hannoperiodi
rispettivamente di 41 mila e 21 mila anni. L'isolamento attraverso il ltraggio in
fre-quenza dei segnali provenienti dalle stime di temperatura, on frequenze pari a quelle
orbitali,permettedunque di omparareleintensitá on quelle dell'insolazionestimataa
diverse latitudini,e determinare,quindi, las ala temporale.
1.3 Le periodi itá limati he nel Quaternario
Esaminando i ambiamentinelle ampiezze e nelle frequenze nel lima,uno dei
parados-si del lima del Quaternario é la presenza dominante negli ultimi i li limati i della
que-Quaternario. Sulla base delle stime di volume del ghia io, sono note due transizioni
prin ipali. La rivoluzione del medio Pleisto ene (MPR) aratterizzata da un aumento
nelvolumedelghia ioglobale,ed un ambiamentonellaperiodi itádominanteda41a
100 ka. Las alatemporalediquestofenomenoditransizioneé onsiderataall'in ir adi
900 ka. Un se ondo ambiamento limati o,l'evento mid-Brunhes (MBE), orrisponde
approssimativamenteallatransizionetraglistadi marini11e12(TerminationV),
lo a-lizzata ir a430kafa. LaMBE é aratterizzatadaun ulterioreaumentodellevariazioni
nel volume ghia iato, on quattro i li gla iali-intergla iali di forte ampiezza on un
periododi100 ka.
Il periodo intermedio tra la MPR e la MBE é, inne, aratterizzato da un quadro
piú omplesso, ome dimostrato sia dalle misure isotopi he marine he daregistrazioni
di temperaturadella super ie marina, he indi anotemperatureestive fredde e
relati-vamente stabili prima della MPR, seguite da ampie uttuazioni tra la MPR ed MBE,
seguite da variazionian ora piú intense neiperiodisu essivi.
Per tutti gliultimiquattro i ligla iali,malgradoal une dierenze, siosserva,
all'in- ir a lastessasequenza adentedisega, omposta da aldiperiodiintergla iali,seguiti
da eventi interstadiali on temperature via via piú fredde, ulminanti on un rapido
ritorno verso il su essivo i lo intergla iale.
1.4 Me anismi di deposizione di aerosol minerale
Per quello he riguarda i ghia i antarti i, le ondizioni limati he prevalenti durante
l'inverno australeattuale, onsentono dispiegarelevariazioniosservate, neiperiodi
gla- iale/intergla iale della on entrazione di sodio, elemento he proviene prin ipalmente
da sale marinoaerosol, enella on entrazione dellepolveri, orrispondenteallafrazione
di pi ole dimensioni (<2
µ
m) dell'aerosol prodotto nelle aree ontinentali. Nelme-se di settembre nell'atmosfera e nella neve, al polo Sud viene osservato un aumento
stagionale dell'aerosol marino, fenomeno orrelatoalla massima estensione del ghia io
marino. L'eetto della maggiore distanza della sorgente di aerosol viene ampiamente
ompensato dall'aumento dell'attivitá i loni a e dalla migliore e ienza della
ir ola-zioneatmosferi ameridionale,probabilmente ausatadalvalorepiúelevatonelgradiente
di temperatura tra l'o eano e l'Antartide. Le ondizioni atmosferi he attuali possono
quindifornire unmodelloperlevariazioni limati he gla ialiesupportanouna evidente
anti orrelazionetrale on entrazioni dipolveriedisodio infunzionedelle temperature
veri ate nelle perforazioni.
Inoltre l'ariditá ontinentale, lamobilizzazioneeil trasporto delle polverisono
preva-lentiduranteiperiodigla iali. Lapresenzadiparti elledimaggioridimensioni,
veri a-tesi perlomeno durante l'ultimomassimogla iale, indi a he la ir olazione atmosferi a
alle latitudini meridionaliera piú turbolenta in quel periodo. Un minore ontenuto di
umiditá atmosferi a, portando ad un ridotto usso idrogeologi o, puó aver
signi ati-vamente ontribuito al forte aumento della deposizione dipolveri ausato della minore
1.5 Caratteristi he del parti olato insolubile
Lo studio della omponente minerale dell'aerosol depositato puó fornire, dunque,
in-formazioni molto dettagliate sulla ir olazione atmosferi a. La omponente minerale é,
infatti, una omponente attiva del sistema limati o, e ri opre diversi ruoli di
media-zione negli s ambi si i e bio-geo- himi i tra atmosfera, super ie terrestre ed o eano.
Cambiamenti nella quantitá di polveri in atmosfera sono ausati sia da modi he nel
lima(pre ipitazioni,intensitádeiventi,bilan iodell'umiditásus alaregionale), he da
modi he nellaestensione dellesorgenti dipolveriindotteda variazioni nella opertura
di vegetazione on ause siaantropogeni he he limati he.
La on entrazione e la omposizione himi a degli aerosol deposti in aree remote
varianoprin ipalmenteinfunzione della:
1. distanza dalla sorgente;
2. e ienza on uileparti ellevengono trasportate inatmosfera;
3. e ienza on uileparti ellevengono rimosse.
Nella regione antarti aquesto dipende dalla dimensionedel vorti epolare,
dall'intensi-tá della ir olazione atmosferi a e dal ontributo relativo delle dierenti sorgenti nella
regione polare di deposizione. Al ontrario, la himi a e la omposizione isotopi a del
parti olatosonone essarieperl'identi azionedelleareesorgentidelmaterialeeoli o,in
mododari ostruire il regimedi ir olazioneatmosferi o durateil periododi trasporto.
Le omponenti delle polveri sono prin ipalmente minerali, pollini, spore, eneri
or-gani he, diatomee e sali di provenienza marina; questi ultimi in atmosfera reagis ono
formando omposti solubili. In prati a la parte insolubile é l'uni a he puó essere
on-siderata simile alla omposizione della parte minerale in sé. La omposizionedovrebbe
orrispondereallamedia sullearee disuper iediasporto. Aquesto proposito,il
mate-riale di originevul ani a é hiaramenteindividuabilea ausa delladeposizione instrati
di enere molto sottili. In questi strati, eneri vul ani he e tephra sono stati osservati
in formadi glass shards o singoli mineraliinforma ristallina.
Lo studio delle uttuazioni temporalie omposizionalidegli aerosol atmosferi i,
du-rante dierenti ondizioni limati he, ore, dunque, la possibilitá di individuarela loro
onnessione on i ambiamenti limati i.
1.6 Studi sul parti olato Antarti o
Normalmentegli studi sul arotaggio antarti o si fo alizzano prin ipalmente sulle
on- entrazioni delle frazioni solubili e la misura degli isotopi stabili (ad esempio Nd e Sr),
[5, 6℄, e non sul parti olato insolubile. Studi re enti [7, 8, 9, 10℄ hanno arontato la
aratterizzazionedellepolveri on l'utilizzodisosti atete ni he analiti he(PIXE), he
on-introdurre interferenze sia la distruzione della piú pi ola quantitá di ghia io, po a
letteratura é presente riguardoallostudio delparti olato insolubile.
La te ni a PIXE (Proton-Indu ed X-ray Emission) sibasa sulla misura dello spettro
diemissioneX peruores enza, inseguitoall'e itazionemediantebombardamento on
protoni ad alta energia. Prin ipale vantaggio di questa te ni a é la apa itá di fornire
una misura simultanea, on sensibilitá molto elevata, della on entrazione di dierenti
elementi ana he a bassissime on entrazioni. Nel aso degli esperimenti realizzati [7℄
presso i Laboratori Nazionali di Legnaro dell'INFN, la soglia inferiore di rilevazione é
attorno al magnesio, mentre la soglia superiore é determinata dalle aratteristi he del
rivelatore (piú spe i amente, dallo spessore attivo del materiale del rivelatore), no
a Z=85. La rivelazione di elementi on numero atomi o inferiore al Mg, presenta la
di oltá aggiuntiva dovuta ad una e ienza intrinse a di emissione di uores enza X
rapidamentede res ente on l'abbassarsi delnumeroatomi o,afavore dell'emissionedi
elettroni.
I risultati ottenuti dai primi 2200 m della perforazione EPICA on questa te ni a,
riguardantiun intervallodi ir a220.000anni, hannomostrato he glielementipresenti
orrispondonoalle omponentipiú signi ativeindividuatenella rosta ontinentale[11,
12℄. Il sili io é l'elemento piú abbondante nella rosta terrestre, on on entrazioni
relative molto variabili tra le dierenti ro e. Tuttavia, la misura della on entrazione
di questo elemento é aetta an he dalla presenza di diatomee di origine o eani he. Il
titanio é un elemento tipi amentepresente nelle ro e, e prati amentesempre presente
in tutti i minerali delle argille e del gruppo delle mi he, he rappresentano gran parte
delle polverieoli he [12℄. Il ferrorappresentaun elementodi fondamentale importanza,
he ontrolla laproduttivitábiologi ao eani a, poi hé agis e omesorgentedinutrienti
peri sistemi biologi i,e omeagentedi atturadel arbonio in atmosfera[13℄.
L'andamentoin funzionedeltempo,o della profonditá,delle on entrazionidi questi
tre elementi, mostra un andamento molto simile a quellodella misura della
on entra-zionedipolveritotali,ossiaalte on entrazionidurantei periodifreddie on entrazioni
basseo bassissime durantei periodi aldi. L'analisidelle orrelazioni deglielementi,nei
periodigla iali,mostrano ome i oe ientiangolari dellerette di regressione,perogni
oppiadielementi,sianosempremoltosimili. Questoindi auna assenzadi
ambiamen-ti nelle aree sorgenti durante i periodi freddi negli ultimi 220.000 anni. Una onferma
si ha an he da misure isotopi he [14℄. Vi eversa, i periodi aldi mostrano orrelazioni
inferiori; questi risultati dipendono, tuttavia, an he dal livello di segnale, ovviamente
inferiorerispetto ai periodipiú freddi.
IrapportiFe/Si,Ti/SieTi/Fepermettonolavalutazionedellaevoluzionedellepolveri,
prin ipalmente durante i periodi freddi. Dierenti tipi di minerali presentano
dieren-ti rapporti tra gli elementi prin ipali. É noto he il trasporto di polveri lungo grandi
distanze eser ita una forte selezione, dipendente dal tipo dei minerali trasportati. La
gran parte di parti elledi maggiorpeso e on aratteristi he aerodinami he sfavorevoli
sononormalmenterimosse duranteleprime entinaiadi hilometridurante iltrasporto.
Entrounadistanzadial unemigliaiadikm, questogenere diselezioneéprobabilmente
in-durante i diversi periodi possono essere orrelate on ambiamenti nelle aree sorgente.
L'in remento della super ie delle aree sorgente derivante dall'espansione delle piane
daumi gla ialie l'aumento nell'esposizione della rosta orrispondente al de remento
nellivellomarino sono, insiemeallaridotta opertura vegetale, laragione deiprin ipali
ambiamenti delle aree ontinentali. Quindi le maggiori super i disponibili per
l'ero-sione delvento aumentano la on entrazione atmosferi adi polveri on un valormedio
deirapportielementalimaggiormentevi inoalla omposizionedella rosta ontinentale
[12℄
Durante i periodi aldi, gran parte delle aree olpite dall'erosione del vento vengono
operte dallarisalitadellivellodelmare edallavegetazionee,quindi, learee super iali
sono aratterizzate della formazione e dall'evoluzione dei suoli. Per queste ragioni la
quantitádipolveripresenteinatmosferadiminuis e,edirapportielementalisono
deter-minatidall'estensionedella operturadeisuoliedaifenomenidialterazione super iale
(weathering), dovuto apro essi pedogeni i.
1.7 Studi sul parti olato Alpino
Cosí ome perlo studio delle orrelazionitra levariazioni limati he globali e leanalisi
delle arote di ghia io estratte on perforazioni profonde nella alotte polari, an he i
ghia iaialpini possono essere utilizzati per lo studio stori o su s ala lo ale della
om-posizione himi aedelle ondizioni si he dell'atmosfera, immagazzinatodall'a umulo
dellepre ipitazioni nevose.
A dierenza dei ghia iai antarti i, tuttavia, nella atena alpina i ghia iai he
on-servano inmaniera imperturbatala neve aduta sitrovano solamente sopra laquota di
4000 metri s.l.m., dove la temperatura media si mantiene inferiore ai -10
◦
C e
l'a u-mulodineve si puó mantenere ostante nell'ar odegli anni. I sitiadatti devono inoltre
mostrarela presenza di selle o alotte,per ridurrele deformazioni della stratigraa del
ghia io dovute ai movimenti delle masse gla iali. In Italia sulle Alpi, uno dei po hi
siti he presentano queste aratteristi he é il Colle del Lys, a ir a 4250 m, nel
grup-po del monte Rosa, un ba ino di alimentazionedel Ghia io di Gorner, dove una zona
semipianeggiantepermette diottenere un a umulopo odisturbato daimovimenti del
ghia io, on ussi super ialie profondi limitati.
Nel aso dei ghia iai alpini, la datazione delle arote si basa sul rinvenimento di
orizzonti di riferimento orrelati ad eventi stori i, ome il pi o di trizio dovuto alle
esplosionitermonu leari inatmosferaneglianni '60, olapresenza dilivellidipolveriad
alta on entrazione, dovute altrasporto disabbie dalNordAfri a. Nel Colle delLys in
questomodoéstatovalutatol'a umulonevoso medio,pari a1.6mdia qua
equivalen-te. Metodi omplementari didatazione sibasano su misure isotopi he inspettrometria
di massa e misure himi he, he ries ono ad evidenziare la variabilitá stagionale delle
temperature. An he in questo aso la omposizione isotopi a dell'ossigeno permette,
utilela misuradella on entrazione dell'ammonio,legatoallafoto himi aatmosferi a e
altrasporto delle masse d'ariaarri hite diinquinantinegli strati bassi dell'atmosfera.
I trasporti invernali, di queste masse d'aria ad alta quota, sono limitati
dall'abbas-sarsi dello strato limite planetario, orrispondente ad una inversione invernale termi a
ben denita. Pertanto nei mesi invernali si instaura alle alte quote una ondizione di
troposfera libera, mentre gli ioni ammonio e i nitrati derivanti dall'attivitá antropi a
seguono levariazioniin altitudinedellostrato limite, he sialza al disopra dei5000 m,
solod'estate. In aggiunta sono stati evidenziati on hiarezza un serie dieventi estremi
ditrasporto eoli o dimateriale rostalea lunga distanza, dallearee deserti he delNord
Afri atra il1972 ed il 1996.
Le sorgenti di parti olato ri onos iute ad oggi sono quella di origine antropi a,
ma-rina e rostale, dierenziate nelle on entrazione elementali. La sorgente marina viene
ri onos iuta dalla presenza di sodio, loro e potassio in pi ole quantitá, ed i
rappor-ti loro/sodio fornis ono valori tipi i dell'a qua di mare. Elevate quantitá di al io e
magnesio aratterizzano inve e polveri di sorgente rostale, mentre solfati, nitrati ed
ammonio aratterizzano polveri di origine antropi a. Il potassio presenta un problema
aperto, poi hé sembra omportarsi in maniera diversa da al io e magnesio. Ferro ed
alluminio inne sono onsiderati elementi rostali indi atori dei depositi sahariani, e
l'asso iazione on al io e magnesio éimportanteperl'azione neutralizzante he questi
elementisvolgono nei onfronti delpH nevoso.
1.8 Campagna misure SSRL - 2008
Nel maggio 2008 presso lo Stanford Syn hrotron Radiation Lightsour e (SSRL, San
Fran sis o, CA), sono stati misurati al uni ampioninaturalipreparati presso il
Dipar-timentodi S ienze Ambientali dell'Univeristá di Milano Bi o a. In parti olare:
•
parti olato proveniente dalla perforazione di Talos Dome in Antartide (159◦
04'
E, 72
◦
46'S,2316 msul livellodelmare), eettuatanelquadro della International
Trans Antar ti S ienti Expedition(ITASE)[15℄.
•
parti olato provenientedallaperforazioneeettuatanel2003sulghia iaodelLys (versante italianodelMonteRosa, 45◦
93'N, 7
◦
86'E,4282msullivellodelmare);
•
standard mineralogi i.Lo studio della omposizione himi o-mineralogi a delle parti elle é omplesso,
trat-tandosipotenzialmentediquarzo,feldspati,mineralidelleargille,ovvero prin ipalmente
sili ati. Pertanto, l'obiettivo degli esperimenti é sia la determinazione della
omposi-zione himi a he la natura mineralogi a delle polveri ltrate. Le misure hanno avuto
l'obiettivo di misurare le on entrazioni atomi he degli elementi presenti (Si, Al, Mg,
K, Fe, Ti), da onfrontare on i risultatiottenuti on laPIXE [7, 16℄ e gli spettri
d'as-sorbimento XANES in orrispondenza di al une soglieK di assorbimento deimetalli di
La on entrazione di parti elle in questi ampioni é molto bassa e, omunque,
om-presatraun massimodi10
6
parti elle on dimensioni ompresetra1
µ
me5µ
mper m3
nelle sezioni a massima on entrazione del ghia iaio del Lys (eventi sahariani), no a
2000 parti elle/ m
3
,peri ampioniantarti i. Ilrapportosuper ialeparti elle/ghia io
nel ghia io naturale é stato stimato, mediante l'utilizzo di un ontatore di parti elle,
dell'ordine di
3 · 10
−9
∼ 3 · 10
−8
.
Tuttii ampionisonostatipreparatiede ontaminatiinuna amerapulita lasse1000,
mediantel'utilizzodiunapro edurastandard he ri hiedeun lavaggio ina qua MilliQ
ripetutopertrevolteperognisezionedighia io(siaessoghia ioalpino he antarti o).
Su essivamentelapro eduraha omportatolafusionedei ampioniinbe kerdivetro
peri ampionialpini ein orning(tubi da entrifuga) peri ampioniantarti i.
Lapro eduradideposizionedellepolverisultroinpoli arbonatoébasatasull'utilizzo
di un apparatodi ltrazioneusato perla preparazionedei ampioniperleanalisi PIXE
e per la dirazione X. Sono stati an he preparati al uni ampioni (nominatibian hi)
diriferimento on a quaultrapura pervalutarela ontaminazione(tipi amenteassente)
e ri ondu ibileal materialeutilizzatoper laltrazione.
Iltri ondeposizionedistandardminerali(ossididiferroetitanio)edipolverialpine
sono stati su essivamente posti in Petri sterili. Per evitare he i ltri aderissero alle
pareti( ari heelettrostati he)dellePetriéstatofattoinmodo helamembranaaderisse
ad un fogliettodi paralm. I ampioniantarti i sono stati ssatisu apposititelaietti in
teon etutte ledeposizionisono stateeettuatemedianteunami ropipettaingrado di
dividere in modopre iso ivolumi di ampione fuso.
La preparazione delle deposizioni su wafer in sili ioha ri hiesto un pro edimento di
preparazione identi o a quello di deposizione su membrane in poli arbonato. La fase
su essiva di deposizione suwafer in sili ioébasata su:
•
un ltro posto in5 mldi a qua milliQall'internodi una provetta;•
un bagno ad ultrasuoni per 5 minutiper separare le polveri minerali dal ltro in poli arbonato;•
un deposizione medianate mi ropipetta del liquido ontenuto nelle provetta sul wafer in sili ioposto suuna piastraris aldante.Tuttalavetreriautilizzataperlaltrazionedei ampioniéstatalas iataperun'intera
notte in bagno a ido (a ido nitri o) e su essivamente lavata e passata in bagno ad
ultrasuoniper 15minuti. I waferinsili iosono stati lavati on a qua MilliQ,las iati in
bagnoa idoperunanottee,an heloro, su essivamentelavatie hiusi in uvettesterili
In questa sezione verranno presentate le diverse te ni he utilizzate in questo lavoro di
tesi. La prima é la spettros opia di uores enza per raggi X (XRF), una te ni a
o-munemente utilizzata per la determinazione delle on entrazioni atomi he elementali.
Traqueste te ni he troviamoi sistemi TXRF (TotalRee tion X Ray Fluores en e) in
ui il fas io di raggi X in ide sul ampione a basso angolo. Tale te ni a permette di
migliorarenotevolmente il livello minimorivelabile (Minimum Dete tion Limit,MDL),
avvi inandoloa quellidelle te ni he oggipiú performanti.
Laspettros opiaXAS(X-rayAbsorptionSpe tros opy)sibasasullostudiodella
for-maspettraledell'assorbimentofotoelettri oinfunzione dell'energiadeifotoniin identi.
Questate ni apermettediottenereinformazionidi arattereelettroni oesullastruttura
lo ale intorno aun atomoe itato inbase all'energia deifotoni in identiselezionati.
La ombinazione di queste te ni he dierenti permette di identi are e studiare
so-stanze presenti in tra ienei materialio in matri isolide.
2.1 Spettros opia di uores enza XRF
Laspettros opiaospettrofotometriaXRFéuna te ni aanaliti abasatasull'analisi
del-l'emissione di lu e di uores enza da un ampione esposto a radiazione X. Durante il
pro esso fotoelettri o,se l'energia
E
0
della radiazione X in idente é maggiore dell'ener-gia di soglia di assorbimento di un livellodi ore, gli elettronisono e itati dagli stratipiú interni, las iando delle la une. Questo stato e itato é una ongurazione instabile
e su essivamente glielettronidegli stati piú esternitransis ono ailivelliinferiorino a
olmare lala una reatasi nell'e itazione (gura2.1). Nel pro esso di riarrangiamento
degli elettroniviene emessaradiazione X, detta uores enza X, la ui energia
aratteri-sti a é data in prima approssimazione dalla dierenza tra le due energie di legame dei
rispettivi livellielettroni i oinvoltinelpro esso.
In un ampione in ui sono presenti dierenti spe ie atomi he il fas io X in idente
puó e itaretutte lespe ie la uienergiaelettroni adilegame éinferioreall'energia dei
fotoni in identi. Poi hé i livellielettroni i dieris ono perogni elemento, ias una delle
spe ie e itateemetterá un segnaledi uores enza allelunghezze d'onda aratteristi he
dell'elemento. L'analisi dello spettro della radiazione emessa, in funzione dell'energia
dei fotonius enti dal ampione, sará pertanto aratterizzata dalla presenza dipi hi di
emissione, a dierentienergie, aratteristi idi ogni spe ie atomi apresente.
Figura2.1: S hemadelle possibilitransizioni elettroni he, dailivelliadenergiemaggiori
a quellidelle la une.
1. la sezione d'urto della fotoionizzazione,
p
i
, ossia la probabilitá he un elettrone venga e itato;2. laprobabilitá
f
ditransizionerelativadeglielettronida ias unodeilivelliatomi isuperiori allostato las iato va ante;
3. la probabilitá di emissione radiativa, ossia la probabilitá he la transizione di
dise itazione determini l'emissione diun fotone diuores enza (
ω
).L'emissione di un fotone di uores enza é un pro esso su essivo all'assorbimento del
fotone he determina l'emissionediunelettrone appartenenteaduno deilivelliprofondi
K,L,M,et ., ealla reazionediunala unainunostatodi ore. Ilvaloredel oe iente
di assorbimento é determinato dalla somma dell'assorbimento da parte di tutti i livelli
on energia di legame inferiore all'energia dei fotoni in identi. Ad esempio, nel aso
in ui l'energia di e itazione sia superiore alla soglia K, si ha per il oe iente di
assorbimento
µ = σµ
K
+ µ
L1
+ µ
L2
+ µ
L3
+ µ
M 1
+ µ
M 2
... = τ + σ
coh
+ σ
inc
, doveµ
K
... sonoi oe ientidiassorbimentoparzialiperidierentilivelliatomi iK,L,M...,mentrela se onda uguaglianza onsidera he il oe iente di assorbimento totale é ostituito
dalle sezioni d'urto elasti a(
τ
)ed anelasti a ( oerente ed in oerente,σ
coh
eσ
inc
). Sidenis e il rapporto diassorbimentoallasogliar
K
ome lafrazione del oe iente di assorbimento atomi o dovuta ad una parti olare soglia di assorbimento, rispetto aloe ientedi assorbimento fotoelettri odovuto allerimanentisoglie. Il valore di
r
K
si puó ri avare misurando la sezioned'urto diassorbimentoprima e dopo lasoglia.r
K
=
τ
K
τ
K
+ τ
L1
+ τ
L2
...
=
τ
K+∆
τ
K−∆
(2.1)in funzione dell'energia dei fotoni in identi, sono tabulati per ias una spe ie atomi a.
Per la regione on numero atomi o ompreso tra 11 e 50 l'andamento per il livello K
puó essere espresso in primaapprossimazione dall'equazione
r
K
= 17.54 − 0.6608 · Z + 0.01427 · Z
2
− 0.00011 · Z
3
(2.2) La probabilitá he un fotone in idente e iti elettroni da un livello K, é data dap
K
= (r
K
− 1)/r
K
, una quantitá he va su essivamente moltipli ataper il oe iente diassorbimento dimassaµ
perottenere laprobabilitá omplessiva.Il se ondotermineda onsiderareélaprobabilitá he, inseguitoalla reazione diuna
va anza di ore, si osservi una transizione da un parti olare livello elettroni o. Questo
valore
f
K−L2,3
varia perogni soglia e per ogni elemento.Il terzo fattore é la probabilitá di emissione di un fotone di uores enza (
ω
), heprende in onsiderazione i due possibili me anismi di transizione degli elettroni dai
livellisuperiori aquellovuoto: la ontemporaneaemissionediun fotone diuores enza,
oppurel'emissionediunelettronese ondario,pereettoAuger, he vienepoiemessoda
un terzolivelloatomi opostoadenergieprossimeall'energiadiFermi. Idueme anismi
sono ompetitivi: sesidenis eilparametrodiresadiuores enza
ω
omelaprobabilitáhevengaemessounfotoneeallostessomodosidenis eilparametrodiresainelettroni
η
,valel'identitá[8,17℄η + ω = 1
(2.3)Inparti olare,ilparametro
ω
K
, he denis e laprobabilitádiemissionediun fotone K, é una funzione res ente del numero atomi o. Nella regione degli elementi leggeri, onZ<30, laprobabilitádiemissioneradiativaésempresfavorita rispettoall'emissione non
radiativa,e vi eversa.
L'intensitá naledelle righe di uores enza per laspe ie i-esima sipuó s rivere ome
I
i
∝ µ(E)p
K
f
K−L2,3
ω
K
ρ
i
(2.4)dove
ρ
i
é la on entrazione della spe iei
nel ampione [18℄. La proporzionalitá dell'eq 2.4tiene onto di moltifattori: parametri geometri i, l'angolo di in idenza e dirivela-zioneed eetti di matri e(fattore importantese il ampione é spesso dove é ne essario
tener onto an he del fenomeno di riassorbimento delle emissioni se ondarie da parte
degli atomi ir ostanti). Nei ampioni presi in esame in questo lavoro, poi hé questi
sono aratterizzati da on entrazioni parti olarmente basse, é relativamente sempli e
ottenere, a partire dalle intensitá misurate dei pi hi di uores enza, le on entrazioni
dellesingole spe ie presenti.
2.1.1 Spettros opia di uores enza in riessione totale TXRF
Una evoluzione della spettros opia XRF é la osidetta Total Ree tion X-ray
Fluore-s en e (TXRF): questa misura un segnale di uores enza X in parti olari ondizioni
sperimentali, ossia quando la radiazione in idente viene fatta in idere on un angolo
ConsiderandolaleggediSnell,
cos(θ)/ cos(θ
v
) = n
v
/n
,ilfas iorifrattoédeviatoverso l'interfa ia. Quindi,poston
v
=1en
<1(4.1), l'equazione di Snell écos(θ
v
)
cos(θ)
= n < 1
(2.5)ossia
cos(θ
v
) < cos(θ)
e, dato he, per pi oli angoli, la funzione oseno é monotona de res ente,θ < θ
v
. Si denis e l'angolo riti o o di Fresnelθ
c
tale hecos(θ
c
) = n
. Dall'eq. 2.5, si ottienecos(θ) = 1
, ossiaθ = 0
. Il fas io in idente viene, pertanto,totalmenteriesso. Considerando he il valore dell'indi e di rifrazione nella regione dei
raggiXéprossimoall'unitá,l'angolo riti oper uiavvienelariessionetotaleépi olo.
Nel aso in ui il materialesia sili io on un fas io in idente di 10keV, l'angolo riti o
é approssimativamente0.17
◦
,pari a ir a 3mrad.
Figura2.2: Rappresentaziones hemati a delfenomeno della riessione totale esterna.
All'angolodella riessione totale, il ampo elettri odovutoal fas ioX ostituis e nel
materialeun'onda evanes ente, he haun andamento esponenzialmentede res ente nel
materiale infunzione della profonditá
z
:ǫ = ǫ
0
e
−z/ξ
(2.6)esedeniamo
ξ
laprofonditádipenetrazionedel ampoelettri o,questo é onnato suuna regionez<
ξ
.La te ni a TXRF, ombina la uores enza X on il fenomeno della riessione totale,
e permette di ottenere la massima sensibilitá super iale. In aggiunta, la omponente
di fas io in idente non interagente on il ampione non viene diusa elasti amente o
inelasti amentedallamatri e,mariessa. Inquesto asoilsegnalera oltodal
rivelatore. La presenza di un fondo elevato, he si aggiunge al segnale di uores enza
proveniente dal ampione, difattoridu e ilvalore limite dirilevabilitádegli elementi in
tra e (Minimum dete tion Limit,MDL), dato dall'equazione
MDL = C · 3
√
B
S
(2.7)in ui
C
éla on entrazionedell'elementodiinteresse,B
ilsegnaledifondoedS
ilsegnaleproveniente dal ampione. La riduzione del segnale difondo
B
édunque fondamentaleinquantoél'uni oparametro he puópermetterediottimizzareunesperimentoaparitá
dirivelatore. Grazie all'utilizzodella TXRF ottenuta tramite sorgenti onvenzionali,il
migliorMDL di ontaminanti di Fe su substrati di Si é di ir a 5*10
9
atomi/ m
2
, pari
aduna on entrazione super iale di 10
−5
atomi ontaminantinel aso diun materiale
puro ompatibile on le attualite nologieelettroni he. Lo sviluppo te nologi ori hiede
peró maggiorisensibilitáottenibili solotramitel'utilizzo della radiazione disin rotrone
he spingendo questo limite no a ir a 9*10
7
atomi/ m
2
[19, 20℄.
L'uso della lu e di sin rotronegarantis e due fondamentalivantaggi perla TXRF:la
disponibilitádiunintensoemono romati oussodifotoni,elapolarizzazionelinearedel
fas io. Quest'ultima aratteristi apermettediridurreulteriormentela omponentedella
radiazione in idente diusa nella direzione del rivelatore. Questo poi hé la diusione é
proporzionalealquadratodel osenodell'angolo ompresotrailvettoredipolarizzazione
lineareela direzionedira oltadellaradiazionediusa. Ladiusioneéquindi nullanel
aso in ui la ra olta dei fotoni avviene nella direzione del ampo elettri o del fas io
in idente. L'appli azionedella lu e disin rotrone a tuttele problemati he delles ienze
ambientali, in ui gli elementi di interesse sono spesso presenti in quantitá minime, é
dunquela onseguenza degli enormi vantaggi he essa puó orire.
2.2 Imaging
Findalla s operta deiraggi Xallane delXIXse olo,uno deimaggiorivantaggi oerti
dalla radiazione X é stato, ed é, quello di poter visualizzare l'interno di sistemi non
trasparentiallalu evisibile(gure2.3). Ime anismisi i he determinanoil ontrasto
determinanoiltipodiimaging: leradiograeperassorbimento,moltoutilizzatein ampo
medi o-diagnosti o, latopograaX oimagingperdirazioneallaBraggutilizzataper
lostudio dei difetti delle strutture himi he, il phase imaging, introdotto negli anni '70
utilizzandostrumentiinterferometri iin mododarendere tridimensionalelaradiograa
perassorbimento. Lalu e disin rotronegenera unfas iodiradiazione Xestremamente
stabileeomogenea, nettamentesuperiore rispettoa quelle generate dasorgenti diraggi
X onvenzionali e he onsentono di ottenere risoluzioni spaziali ed un ontrasto non
raggiungibilepre edentemente.
L'imaging on radiazione X si divide in:
•
imaging a ontrasto di fase in ombinazione on la mi rotomograa (tomograa ologra a);•
imaging tramite mi rofas io X, ome la mi rotomograa di uores enza o di dif-frazione;•
imaging didirazione allaBragg.Figura2.3: (Sinistra)Prima radiograadella mano della Sig.raBertaRöentgen, moglie
del Prof. Röengten. (Destra) Immagine X di un pes e ottenuto tramite
sorgente onvenzionale eotti he a poli apillari[21℄.
Uno deleappli azioni dell'imagingfondamentale é lostudio dielementiin tra ia. In
ampobiologi o,la omprensione deime anismiedelle onnessioni funzionalifrageni,
proteine e ioni metalli i sono dipendenti dalle on entrazioni degli elementi metalli i
e dal relativo stato di oordinazione. Queste strutture non sono ristalline e dunque
le te ni he strumentali tradizionali non sono appli abili. Con lo sviluppo di sorgenti
brillanti di radiazione X é possibile ottenere fas i sempre piú pi oli permettendo di
raggiungererisoluzioni mi rometri he. In gura 2.4 émostrata la mappatura in
mi ro-uores enzadiun ar inomaovari oumanodeglielementiC, IeFe[22,23℄; siosservino
lezone a diverse distribuzioni di on entrazione.
Figura2.4: Mappatura inmi ro-uores enzaperelementidiC, I eFeperuna elluladi
ar inoma ovari oumano.
esempioappli ativo,in gura 2.5viene mostrato lostudio dell'assorbimentoe
dell'ima-ging di una testinadi un dis o magneti o harddisk. Lagura mostra una immaginedi
mi ros opia perfotoemissione(XPEEM) e lerelative sogliedi assorbimento delCe del
F [24, 25℄.
Figura2.5: a) Spettro di assorbimento XANES alla soglia K del C; b) spettrospettro
di assorbimento XANES allasoglia Kdel F; )immagine di mi ros opia X
(area di
∼
150µ
m) ottenuta su una testina per un dis o magneti o di unhard disk.
2.3 Spettros opia di assorbimento XAS
Laspettros opiaXASstudial'andamentodel oe ientediassorbimentodiunasostanza
in funzione dell'energia della radiazione X in idente. L'attenuazione dell'intensitá del
fas ioin idente, quando attraversa un ampione dispessore
d
é des ritta dalla legge diBeer-Lambert
I = I
0
e
−µ(E)d
(2.8)Figura2.6: S hemaillustrativodellaleggediBeerLambert: unfas iodilu ediintensitá
I
0
attraversa uno spessorel
diuna soluzione a on entrazionec
ene emerge on intensitá I1
.L'intervallodi energiapiú omunemente utilizzatoper gliesperimenti di
assorbimen-to é ompresa tra 1 a 50 keV da oprire i livelli di ore dal Na al Gd. L'interazione
radiazione-materiaalle energie onsiderate é rappresentata in primo luogo
dall'assorbi-mento fotoelettri o, in ui un fotone e ita un elettrone (fotoelettrone) da uno strato
interno (elettrone di ore) di un atomo (assorbitore) di energia opportuna. Un
se on-do me anismo é la diusione, elasti a (diusione Thomson) o anelasti a (diusione
Compton).
LaXASsibasaprin ipalmentesullostudio dell'assorbimentofotoelettri oinfunzione
dell'energia: al res ere di questa, il oe iente
µ
presenta un andamento de res ente,on al une dis ontinuitá di tipo gradino, note ome soglie di assorbimento in
orri-spondenzadelleenergiedeilivelliatomi i. InunospettrodiassorbimentodiradiazioneX
lesogliesitrovanopertantoalleenergie orrispondentia quelledilegamedegli elettroni
appartenentialle diverse spe ie atomi he presenti nel ampione.
Osservando unospettroadaltarisoluzone,il oe ientemostraan he al une
struttu-reni, determinatedallastruttura elettroni aeatomi a ir ostantel'atomoassorbitore.
La regioneappena al dilá della soglia di assorbimento é nota omunemente ome
XA-NES (X-ray Absorption Near Edge Stru ture) e si estende in funzione della simmetria
del sistema in esame da 50 a 100 eV dalla soglia stessa. Alla soglia di assorbimento il
fotoelettrone on energia ineti azero haidealmente un amminolibero medio innito
he diminuis e rapidamente on l'aumentare della sua energia ineti a. Nella regione
XANESilfotoelettrone on energie ineti he maggioridi5eVeinferioria ir a 100-150
eV ha un pi olo ammino libero medio ( ir a 3 a 5 Å) dovuto a interazioni
anelasti- he on gli elettronidi valenza on e itazioni di oppie elettrone-bu a e di os illazioni
elettroni he ollettive dette plasmoni. Inoltre in questa regione di energia ineti a del
fotoelettrone, l'ampiezza di s attering elasti o da parte degli atomi vi ini all'atomo
multiplo (MS). Queste sono sensibili alla geometria di oordinazione dell'atomo
assor-benteovvero agliangoli ealle distanze di legame. Dal onfronto tragli spettri XANES
sperimentali di diversi omposti é possibile identi are diverse strutture lo ali intorno
alsitodell'atomo assorbente.
La regione su essiva a quella della risonanza di S attering Multiplo he si estende
tipi amente oltre i 50 eV dopo la soglia é omunemente nota ome EXAFS (Extended
X-rayAbsorptionFineStru ture). Il ontributodominanteinquesta regioneenergeti a
édato dai ammini diS attering Singolo(SS) del fotoelettrone.
Se l'energia del fotone in idente é superiore all'energia di legame dell'elettrone,
l'e - essodienergiaviene edutoalfotoelettrone, hepuó osíinteragire ongliatomivi ini,
propagandosi omeun'onda sferi a. Questapuó essere retrodiusa dagliatomi vi ini,e
interagire on sé stessa; l'ampiezza dell'interferenza delfotoelettrone on séstesso sará
ostruttiva e distruttiva, dando luogo ad un segnale os illatorio. Il segnale EXAFS é
quindifunzione delledistanze interatomi he, dell'intornoatomi olo ale edeldisordine.
Figura2.7: S hema he mostral'origine si a delsegnaleEXAFS.
Il oe iente di assorbimento é des ritto dalla regola d'oro di Fermi. Posto
ψ
i
la funzioned'ondaelettroni adellostato iniziale,ossiadello statodi ore,eψ
f
lafunzione d'ondaelettroni a nale, determinata dalla sovrapposizione delle onde sferi he us entee retrodiusa,
µ
(E) édato da:µ(E) = (4π
2
αn)E
X
f
|hψ
i
| b
H|ψ
f
i|
2
ρ(E
f
)
(2.9)dove
H
b
é l'operatoreHamiltonianodiinterazione,ρ(E
f
)
éladensitá deglistati nali,n
ladensitáatomi aeα
éla ostantedistruttura ne ( ir a 1/137). Al variaredell'ener-gia, la relazione di fase tra le due omponenti ambia, poi hé dipende dalla lunghezza
d'onda del fotoelettrone e dalla distanza interatomi a. La variazione della relazione
di fase in funzione dell'energia inuenza l'ampiezza dello stato nale sul sito di ore,
dandoluogo ad un fenomeno diinterferenza he modula il oe ientedi assorbimento,
generando osí un segnale os illatorio. La frequenza delle os illazioni EXAFS dipende
so-dell'ondaretrodiusasulsitodelfotoassorbitore. IlsegnaleEXAFS
χ(k)
édenito omela dierenza fra il oe iente
µ(k)
in funzione del numero d'ondak =
p
(2m/~
2
)E
0
e il oe iente di assorbimento atomi o normalizzato ossiaχ(k) = (µ(k) − µ
0
)/µ
0
. Con al uni passaggi [26, 8,27℄, épossibile ottenere l'espressione lassi a delsegnaleχ(k) =
S
2
0
k
X
j
N
j
f
j
(k, π)
e
−2σ
2
j
k
2
R
2
j
e
−2Rj
λ
sin (2kR
j
+ δ
j
(k))
(2.10) doveS
2
0
é il fattore he tiene onto delle perdite anelasti he,N
j
eR
j
sono, rispettiva-mente, il numerodegli atomidiusoriappartenenti allaj
-esimasferadi oordinazione elarelativadistanza,
f
j
(k, π)
eδ
j
(k)
sono l'ampiezza di riessione e lavariazionedifase del fotoelettrone eσ
2
j
ilfattore di Debye-Waller della opia assorbitore-diusore.Questa espressione ontiene informazioni riguardante la distanza degli atomi primi
vi ini,manon la relativageometria in quantol'approssimazione sibasa sulla diusione
delfotoelettronedapartediunsingoloatomo. Questaapprossimazioneéessenzialmente
valida a energie lontane dalla soglia, per le quali il amminolibero medio degli
elettro-ni é relativamente orto (po hi Å) e l'energia del fotoelettrone é maggiore rispetto al
potenzialedi interazione, gura2.8.
Nella regione prossima alla soglia, aumenta sia il ammino libero medio he la
pro-babilitá di diusione a grande angolo. Questo omporta un aumento dei pro essi di
diusione multipla. Nella regione di soglia, il ammino libero medio é elevato (
δ
> 10Å)esonopresentiunnumeromoltoelevatodi amminidis atteringmultiplo he
rendo-nonon prati a l'interpretazione intermini di struttura lo ale. Nellaregione intermedia
(Intermediate Multiple S attering, IMS),
δ ∼
5-10 Å, inve e i ontributi di s atteringmultiplosono limitati ed é possibile simulare an he lageometria lo ale delsistema.
Diverse sono le parti olaritá he aratterizzano la spettros opia XAS. Tra le piú
im-portanti la selettivitá della spe ie atomi a, dato he si puó selezionare l'energia della
singola soglia di assorbimento, la possibilitá di determinare la struttura lo ale intorno
all'atomoassorbitoreelapossibilitádiinvestigarean heleproprietáparzialielo alidelle
struttureelettroni he. Questo rendela XASuna sonda strutturalelo aleestremamente
selettivae a urata.
2.4 Interpretazione della spettros opia XANES: la
soglia
K
del ferroIn questo paragrafo verrá dis ussa una interpretazione della spettros opia XANES, in
parti olare riferita alla soglia
K
del ferro. Una ompleta ed esaustiva dis ussione épresentata nella tesi di dottorato delDr. Cibin [8℄.
Il ferro é l'elemento di transizione piú abbondante nella terra, tanto he il suo i lo
bio-geo- himi oéunpro essodirilevanzaglobale. Laspe iazioneelareattivitádelferro
Figura2.8: Rappresentaziones hemati a delpro essodiassorbimento. a)assorbimento
del fotone; b) propagazionedell'onda sferi a dell'elettroneemesso; )
Figura2.9: EsempiodiunospettroXAS onlediversezonespettrali: lapre-edge (PE),
la regioneXANES di FMS, diIMS e diSS (EXAFS).
sonostati misuratiaSSRL, sono fo alizzatiallostudio dimineraliedifasisolide ri he
diferro, omuni nel suolo eneisedimenti.
Analisi dei materiali di riferimento
I omposti del Fe appartengono a diverse lassi di minerali, lassi abili in base alle
dierenzein energiaed intensitáneimassimi diassorbimento[28℄.
Comeprimoesempiovieneillustratol'assorbimentoXperal unisolfuridiriferimento.
In gura2.10 sono onfrontatigliassorbimentiallasogliaKdelFedeidue polimordel
bisolfurodelferro(FeS
2
): lapiriteelamar asite,dell'arsenopirite(FeAsS),dellatrilitite (FeS) edella pirrotite (Fe1−x
S). I primi 4 riferimentipresentano un punto diinessione nelpre-edge a ir a 7112 eV ed un esso nelpi o prin ipale a ir a 7118 eV; il quintoampione, la pirrotite, si distingue nettamente dagli altri, avendo un esso del pi o
prin ipalespostatoadenergiepiú elevate. LospostamentodellasogliaperFeedel
mas-simo verso energiepiú elevate indi anoun potere ationi o, onsistente on la presenza
nellastrutturadiioniFe
2+
eFe
3+
,ne essari per ompensareleva anze ationi he. T
ut-tavia, i solfuri,ad e ezione della pirrotite, presentano strutture molto simili, e la loro
identi azione in un ampione ignoto é omplessa. I solfuri sono omunque fa ilmente
distinguibilidagli ossidi, inquanto presentano strutture aratteristi he a basse energie.
Nella lassedeifosfati,gliassorbimentideiminerali ontenentiferropresentano
strut-ture del tutto simili(gura2.11) indi ando per ilferro un sito dilegame simile.
Fe
2+
, Mg2+
) (Mn, Fe)3+
2
O4
, maghemite,γ
-Fe2
O3
, e magnetite, Fe3
O4
, ontengono Fe onstatodiossidazionevariabilesianeisitiottaedri i hetetraedri i;questo omportalapresenzadiunpre-edgeedos illazionimultiple[28℄. An he sequestimineralipresentano
una variabilitá, i loro spettri di assorbimento sono in generale ri onos ibili rispetto a
quelli deillosili ati.
Figura2.12: Spettri XANES del ferrodi al uniossidi (spinelli)di riferimento.
Ingura2.13sonomostratigliassorbimentidiruggineverde, unapatinad'alterazione
ontenente idrossido di Fe
2+
e Fe
3+
in forma multipla on arbonato e solfato. Questi
minerali sono prevalenti in suoli ridotti e fornis ono prodotti dalla orrosione del ferro
[29, 30, 31℄. I riferimenti in esame, he sono della stessa lasse mineraledell'idro al ite
e della piroaurite, ontengono sia Fe
2+
he Fe
3+
ottaedri o in strati onnessi da anioni
interstrato e on legameidrogeno [32℄.
Riguardosempregliossidi,iriferimenti on Fe
3+
egliossi-idrossidi on Fein
oordi-nazioneottaedri ahanno aratteristi hepo odistinguibili. Ingeneralepresentanosoglie
allargate e massimi nelle derivate intorno a i 7123-7127 eV. In parti olare, la ferriidrite
e la goethite, he sono entrambe fasi di ossi - idrossidi, hanno aratteristi he spettrali
quasi identi he, mentre la lepido ro ite é simile, ma non identi a. Di onseguenza, gli
idrossidi di Fe
2+,3+
sono distinguibili da misture di ossidi di Fe
3+
, ma l'identi azione
dei singoli mineralinelle due lassi é omunque di ile.
In gura 2.15 sono mostrati gli spettri di assorbimento di al uni llosili ati di
rife-rimento. I llosili ati on strutture diverse e on dierenti quantitá di Fe
2+
e Fe
3+
FeeFe
2+
. Adierenzadeglialtri ampionidiriferimento,la lorite, he ontieneunalto
tenore diFe
2+
e Fe
3+
é hiaramentedierente. Levariazionitraglialtrillosili atisono
minime, ma indi ano una notevole variabilitá delle aratteristi he spettrali di questo
vasto gruppo di minerali.
Tra questi riferimenti, lo spettro del Fe dell'illite é uni o, e puó essere distinto dai
minerali del gruppo della smettite. Lo spettro del Fe nell'illite é tra tutti quello piú
simileaimi a eidei sedimenti. Comunque,glispettri XANESdituttii llosili atisono
notevolmentedistintidaquelle degli idrossidie degli ossidi,e iórende laspettros opia
XANES utile per una possibile identi azione e quanti azione del Fe nei suoli e nei
sedimenti.
Neillosili ati,l'elementoditransizionepiú omuneéilFe: questopuóesserepresente
indiversi stati diossidazione e di oordinazione. La per entuale degli atomidi Fenella
strutturaéestremamentevariabile,dato hepuó sostituiresiailSinelfogliotetraedri o,
siailMgol'Alnelfoglioottaedri o. Inoltre, puóvariarean he notevolmenteilrapporto
tra i due stati possibili di ossidazione del Fe stesso, ovvero Fe
2+
/Fe
3+
. Gli spettri di
assorbimento XANES in questi sistemi sono pertanto il risultato della sovrapposizione
del segnale proveniente da tutti gli atomi di Fe, sia in oordinazione tetraedri a he
ottaedri a e neidue stati diossidazione Fe
2+
,Fe
3+
.
L'analisi XAS appli ata ai llosili ati onsente di fornire risposte dirette alla loro
aratterizzazione, poi hé sono ben evidenziabili una serie di aratteristi he spettrali,
distintive di ias uno deiparametri sopra elen ati. Laposizionedella soglia di
assorbi-mento dipende dalle proprietá elettroni he dell'atomo fotoassorbitore e, dunque, dallo
stato di ossidazione; uno studiosulla posizionepermette, quindi, di identi are lostato
di ossidazione del Fe. La forma spettrale é inve e tipi a della oordinazione atomi a.
Solfuri Pirite FeS
2
Mar asite FeS2
Arsenopirite FeAsS Troilite Amorfa FeS Pirrotite Fe1−x
S FosfatiFerro FosfatoSinteti o Fe
3
PO4
Purpurite (Mn,Fe)PO
4
Ferrisiklerite Li(Mn,Fe)PO4
Ossidi Ja obsite (Mn2+
,Fe2+
,Mg2+
)(Fe,Mn)3+
2
O4
Maghemiteγ
Fe2
O3
Magnetite Fe3
O4
Ematiteα
Fe2
O3
Lepido ro iteγ
FeO(OH) Goetiteα
FeO(OH) Ferridrite Fe2
O3
· 0.5
H2
O S orodite FeAsO4
·
2H2
O Fillosili atiClorite Na
0.5
(Al,Mg)6
(Si,Al)8
O18
(OH)12
· 5
H2
O Illite (K,H3
O)(Al,Mg,Fe)2
(Si,Al)4
O10
[(OH)2
,(H2
O)℄ Nontronite Na0.3
Fe3+
2
(Si,Al)4
O10
(OH)2
· n
H2
O Smettite (Na,Ca)Al4
(Si,Al)8
O20
(OH)4
· 2
H2
OVermi ulite (Mg,Fe
2+
Figura2.15: Spettri XANES delferro dillosili atidi riferimento.
2.4.1 Analisi dello stato di ossidazione
Numerosi sono i lavori basati sullo studio dello stato di ossidazione del Fe nei
minera-li, on entrati, prevalentemente, sull'analisidella regionedi pre-soglia; questa presenta,
infatti,dellestrutturediintensitáeposizionevariabilease ondo dellostato
dell'elemen-to assorbitore. In generale questa analisi si é basata sulle pro edure di estrazione del
segnale, omunemente piuttosto debolerispetto allestrutture prin ipalidi soglia, e sui
metodi di analisi delle strutture on best t basati sull'adozione di opportune funzioni
des rittive delle omponenti spettrali del pre-edge. I risultati delle numerose ed
appro-fonditeinvestigazionidiretteaquest'analisihannoportatoalladeterminazionedis hemi
di interpretazione, basati sulla rilevazione delle intensitá e delle posizioni dei entroidi
delle strutture di pre-edge in numerosi ampioni standard di diversa oordinazione e
stato diossidazione per il Fe,utilizzabilinella determinazione di questi parametri nello
studio di ampionidalla struttura lo ale dell'assorbitorenon nota. Per una trattazione
ompleta sirimandaal riferimento[28℄.
Leanalisidelle strutturedipre-soglianonsono tuttaviasemprepossibili,inquantole
intensitá delle strutture dipre-edge sono notevolmente inferiori a quelle delle strutture
di soglia. Inoltre, ome nel aso di materiale on on entrazioni bassissime in ui gli
spettri di assorbimento hanno un rapporto di segnale/rumore sfavorevole, il segnale di
pre-sogliarisultadi ilmenteleggibile,siainintensitá he inposizionedel entroideper
l'assorbitore; an he nel aso dei llosili ati é possibile orrelare la posizione in energia
della sogliaallostatodiossidazionedelFe. Ingura2.16 sonoriportatial unispettri di
mi hetriottaedri he ondierentirapportidiFe
2+
/Fe
3+
. ConilFenellostato
essenzial-mentedi oordinazioneottaedri a,éevidente he laposizionedellasoglianeillosili ati
sisposta in maniera ontinuaun funzionedello stato di ossidazione, [8℄.
Figura2.16: Spostamento della soglia di assorbimento in funzione dello stato medio di
ossidazione delFe,[8℄.
In gura 2.16 si riporta la variazione, in funzione del rapporto Fe
3+
/(Fe3+
+Fe2+
)),dell'energia orrispondentealvalore di0.8del oe ientediassorbimentonormalizzato,
ome riportato in gura 2.16, al olata per una serie di 10 mi he triottaedri he on
rapporto di Fe on stato di ossidazione variabile[33℄.
La posizionedella soglia misuratain questo modopresenta un andamentomonotono
res enteinfunzionedellavalenzadelFe. Nerisultaunospostamentomediodellasoglia
di ir a 1 eV nei sistemi in ui predomina la omponente spettrale del Fe
2+
rispetto a
quelli in ui prevale la omponente spettrale di Fe
3+
. In dettaglio, i ampioni in ui
predominala omponentespettraledelFe
2+
si on entranonellaregioneabassa energia
(7120-7122 eV), mentre i ampioni on lapiú altafrazione di Fe
3+
si on entrano nella
zonaattornoa7124eV.Inalternativaallostudiodellapre-soglia, omenel asonostrodi
ampionia bassissima on entrazione, utilizzandoil gra o 2.17 ome urva di
alibra-zioneépossibiledimostrare omesiapossibiledeterminare,mediantelarilevazionedella
Figura2.17: Plot di alibrazione per lo spostamento della soglia di assorbimento in
funzione dello statodi ossidazione medio delFe,[33℄.
2.4.2 Analisi dello stato di oordinazione
Limitatamenteallostudiodeillosili ati,ilFe puó trovarsiin oordinazionetetraedri a
(al posto di un Si) oppureottaedri a (al posto delMg o dell'Al). In tutti i ampioni di
riferimento studiati, la presenza di Fe in oordinazione tetraedri a é aratterizzata da
unastrutturamar atadellapre-soglia,diunastrutturamoltointensaattornoai7150eV
e diuna sempli e os illazione di lungo periodo nella regioneIMS (tra 7180 e 7200 eV).
Al ontrario,nei ampioniin uiilferroéprevalentementein oordinazioneottedri a, il
pi o di pre-sogliaé po ointenso e di ilmente estraibile ome segnale,é presente una
struttura strettanella whiteline,évisibileun pi oounaspalla attornoa7140-7145 eV
e la struttura della regioneIMS presenta piú os illazioni.
Sianel asodimi he triottaedri he he dimi he diottaedri he,glispettri di ampioni
adalta on entrazionediFenelpianoottaedri o(maggioredi0.5)presentanounadoppia
struttura di soglia on intensitá onfrontabile, la ui se onda omponente ompare a
basse energie rispetto al pi o delle mi he on Fe a basse on entrazioni. La se onda
omponenteabasseenergieéspiegabile onlamaggioreprobabilitáditrovareuna oppia
Fe-Fe nella primashell di oordinazionerispetto allemi he on bassa on entrazione di
Fe(in uisi hasolamenteFe-Mg, nel aso triottaedri o,o Fe-Al,nel aso diottaedri o).
InbaseallaregoladiNatoli,[34,35℄,lospostamentoversobasse energieéimputataalla
maggioredistanzaFe-Feinquiadistanzedilegamemaggiore orrispondonospostamenti
delle strutture adenergie inferiori.
Nei llosili atiladistribuzionedeisitiottaedri i sono talidapoterli lassi are ome