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Castel Capuano. Il valore della preesistenza / Castelcapuano. The value of the existing context

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Academic year: 2021

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Benedetto Gravagnuolo

Con infinita gratitudine per tutto quanto ci ha insegnato ed ha costruito per la scuola. Il suo pensiero, il suo esempio, le sue opere ed i suoi modi di essere studioso, architetto e docente saranno sempre vivi in noi e permetteranno al Master di continuare quel percorso formativo e culturale da lui voluto, delineato ed avviato con tanta passione e generosità.

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si ringraziano / thanks to

Tutti i docenti, i tutors e gli ospiti italiani e stranieri che con i loro contributi scientifi ci hanno arricchito e sostenuto il corso di Ma-ster; Ambrogio Prezioso, Rodolfo Girardi e Giacinto Grisolia per aver dato concretezza ed incisività al lavoro del Master con la loro esperienza imprenditoriale; Giuseppe Anfuso per le foto tratte dal libro “Napoli dall’alto” Edizioni Lussografi ca - 2012; Giuseppina Carfora ed Elisabetta Di Prisco per le valide consulenze fornite; Antonietta Paladino, Eleonora Di Vicino e le strutture tecniche amministrative del Dipartimento di Progettazione Urbana ed Urbanistica, oggi confl uito nel DiArch - Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II” per il loro sostegno. Si ringrazia, inoltre, il Comune di Napoli e l’Assessorato all’Urbanistica nelle persone dell’assessore Luigi De Falco, di Giancarlo Ferulano e Laura Travaglini e la Soprintendenza BAPSAE per Napoli e Provincia per la collaborazione ed il supporto fornito. All the professors, the tutors and the Italian and international guests that enriched and supported the Master course with their contribution; Ambrogio Prezioso, Rodolfo Girardi and Giacinto Grisolia for the concreteness and incisiveness provided during the Master for course through their managerial experience; Giuseppe Anfuso for the photographes taken from “Napoli dall’alto” Edizioni Lussografi ca - 2012; Giuseppina Carfora and Elisabetta Di Prisco for the valide advices provided; Antonietta Paladino, Eleonora Di Vicino and the whole techno-administrative structure of the Department of Urban Design and Urban Planning, now DiArch - Department of Architeture of the University of Naples ‘Federico II’, for their support. To the Municipality of Naples and the Department of Urban planning in the person of Luigi De Falco, Giancarlo Ferulano and Laura Travaglini and the Soprintendenza BAPSAE per Napoli e Provincia for the cooperation and the support provided.

il Master ha svolto le sue attività nell’ambito del Progetto di AFM Edilizia “CONSTR:ACTION: Alta formazione per il Settore delle Costruzioni”, fi nanziato dall’Avviso 3/2010 di Fondimpresa. Si ringrazia per il sostegno COINOR - Centro di Servizio di Ateneo, per il coordinamento di progetti speciali e l’innovazione organizzativa.

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Università degli Studi di Napoli Federico II Scuola Politecnica e delle scienze di base

DiArch - Dipartimento di Architettura

Ferruccio Izzo

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Foreward Benedetto Gravagnuolo Authors’ note

Ferruccio Izzo, Vincenzo Corvino, Giovanni Multari

The Master and the Ancient Centre of Naples

Massimo Marrelli / The Federico II University and the historical city. Luigi De Falco / The reasons of a dialogue: the Master and the Municipality of Naples. Ambrogio Prezioso / Investing in education: a strategy for growth. Rodolfo Girardi / Contractors and education in dialogue. Mario Losasso / The Master in the new Department of Architecture. Nicola Di Battista / Studying architecture in Europe today. Some thoughts on student work. Renato De Fusco / Why a master’s program for the study of the ancient centre? Alberto Izzo / Via dei tribunali: projects for public space. Mimmo Jodice / Visual pollution. Pasquale Persico / Naples: the neighborhoods of the ancient centere and the notion of the regenerative archipelago.

The Ancient Centre: open dialogue

Alberto Campo Baeza Michael Loudon András Pálffy Christopher Platt Karl-Heinz Schmitz Jonathan Serginson

Naples, Culture Forum: education and design

Pasquale Belfiore / An initial assessment of an original experience. Roberto Vanacore / Public space in Naples’ ancient centre. Roberta Amirante / Transitorines and public space: a challenge for the ancient center of Naples. Alessandro Castagnaro / Planned stratification. Gaetano Manfredi / Historic centres of the future: a possible oxymoron. Carla Maria De Feo / From an urban project to a project on architecture.

Naples, projects for the Ancient Centre

Ferruccio Izzo / Requalify via dei Tribunali. The sense of a research. Pasquale Miano / Recurring themes and strategies for Naples ancient centre: via dei Tribunali.

The west door to the historical center of Naples. A pavilion for the Forum of Cultures.

Vincenzo Corvino / Writing on stone: an occasion in the area of the Polyclinics.

San Paolo Maggiore, vico Cinquesanti, vico Maffei. Urban reconnection and redescovery of the underground.

Giovanni Multari / San Paolo Maggiore, vico Cinquesanti, vico Maffei.

Girolamini and Santa Maria della Colonna churches. The convent and the square.

Giovanni Francesco Frascino / In Sacris › the plan of the sacred space.

Castel Capuano. The East gate to the ancient center of Naples.

Renata Picone / Castel Capuano. The value of the pre-existing.

Alberto Calderoni / Research notes. The ancient centre of Naples. Federica Cerami / Photographing the historical centre.

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indice

Premessa

Benedetto Gravagnuolo Nota degli autori

Ferruccio Izzo, Vincenzo Corvino, Giovanni Multari Il Master e il Centro Antico di Napoli Massimo Marrelli / La Federico II e la città antica.

Luigi De Falco / Le ragioni di un dialogo: il Master e il Comune di Napoli. Ambrogio Prezioso / Investire nella formazione: una strategia per lo sviluppo. Rodolfo Girardi / Impresa e formazione a confronto.

Mario Losasso / Il Master nel nuovo Dipartimento di Architettura.

Nicola Di Battista / Studiare architettura oggi in europa. Riflessioni sul lavoro degli studenti. Renato De Fusco / Perché un master nel centro antico?

Alberto Izzo / via dei tribunali: progetti per lo spazio pubblico. Mimmo Jodice / Inquinamento visivo.

Pasquale Persico / Napoli, i quartieri del centro storico e la nozione di arcipelago rigenerativo. Il Centro Antico: dialogo aperto

Alberto Campo Baeza Michael Loudon András Pálffy Christopher Platt Karl-Heinz Schmitz Jonathan Sergison

Napoli, Forum delle Culture: formazione e progetto Pasquale Belfiore / Un primo bilancio d’una originale esperienza. Roberto Vanacore / Lo spazio pubblico nel centro antico di Napoli.

Roberta Amirante / Temporaneità e spazio pubblico: una sfida per il centro antico di Napoli. Alessandro Castagnaro / La stratificazione provocata.

Gaetano Manfredi / Centri storici del futuro: un ossimoro possibile. Carla Maria De Feo / Dal progetto urbano al progetto di architettura. Napoli, progetti per il Centro Antico

Ferruccio Izzo / Riqualificare via dei Tribunali: il senso di una ricerca.

Pasquale Miano / Temi e strategie non occasionali per il centro antico di Napoli: il caso di via Tribunali. La porta ovest per il centro antico di Napoli. Un padiglione per il Forum delle Culture.

› Vincenzo Corvino / Scrivere con le pietre: l’occasione dell’area dei Policlinici.

San Paolo Maggiore, vico Cinquesanti, vico Maffei. Riconessione urbana e riscoperta del sottosuolo. Giovanni Multari / San Paolo Maggiore, vico Cinquesanti, vico Maffei.

Chiesa dei Girolamini e Santa Maria della Colonna. Il convento e la piazza.

› Giovanni Francesco Frascino / In Sacris › Il dispositivo dello spazio sacro.

Castel Capuano. La porta Est per il centro antico di Napoli.

› Renata Picone / Castel Capuano. Il valore della preesistenza.

Alberto Calderoni / Appunti per una ricerca. Il centro antico di Napoli. Federica Cerami / Fotografare il centro storico.

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l progetto di restauro e valorizzazione di Castel Capuano1 come ”porta est” del centro antico di Napoli -elaborato come sperimentazione didattica nel corso della terza edizione del Master per l’anno accademico 2011 - 2012 – si fonda su un’approfondita fase di conoscenza della fabbrica e delle sue attuali valenze architettoniche e urbane, indispensabile ‘cantiere della conoscenza’ da cui far discendere un intervento culturalmente consapevole.

Collocato all’inizio del decumanus major dello schema ippodameo dell’antico tessuto greco-roma-no della città, in prossimità delle mura medievali poi ampliate dagli aragonesi, l’antico maniero normanno, accogliendo al suo interno le funzioni di carcere e Tribunale, è divenuto nel corso dei se-coli, il luogo della Giustizia in città, al punto da esserne percepito nell’immaginario collettivo come il principale simbolo. L’indagine storica e cartografica restituisce la continuità del ruolo urbano svolto dall’edificio come luogo di attraversamento e collegamento tra aree diverse della città collocate

Castel Capuano. The value of the existing context.

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he project for the restoration and renewal of Castel Capuano as the “East Gate” of the Naples ancient centre carried out during third edition of the Master’s program was based on the extensive exploration of the urban fabric and its current architectural and urban value. This preparatory work was indispensible for the production of a culturally aware project.

Situated at the beginning of the decumanus major of the Hippodamean plan of the ancient Greek/Roman city near the medieval walls (later enlarged by the Aragonese), the old Norman castle containing a prison and the courts has become, over the centuries, the site of Justice in the city to the point of being perceived as its main symbol.

Today, after the recent transfer of court functions to a newly constructed building in the Centro Direzionale in Naples, Castel Capuano is empty - ‘without’ the vital function that had characterised it for centuries. It has become prey to a progressive process of abandonment which

Castel Capuano.

La porta est per il

Centro Antico di Napoli.

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Bruna di Palma Felice de Silva

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1. Lanificio 25, centro di produzione artistica e culturale 2. Complesso religioso di S.ta Caterina a Formiello 3. Porta Capuana

4. tracciato delle antiche mura difensive 5. ex fontana pubblica del Formiello 6. Castel Capuano

7. Piazza Garibaldi 8. Palazzo Ricca 9. area della Duchesca 10. Fondazione Banco di Napoli 11. ex ospedale di S.ta Maria della Pace 12. via Tribunali

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extra e intra moenia.

Attualmente Castel Capuano, a seguito della recente de-localizzazione delle funzioni lega-te all’esercizio della Giustizia in un manufatto di nuova edificazione situato al Centro Dire-zionale di Napoli, si presenta assolutamente svuotato della vitale funzione che lo ha carat-terizzato per secoli, e in preda ad un progressivo processo di abbandono che ha dato avvio ad un impoverimento sociale ed economico dell’area al contorno. In tale quadro Castel Capuano co-stituisce al contempo, per il contesto urbano prossimo e per tutto il centro antico della città, un’opportunità, che, se ben colta, potrà funge-re da volano per la riqualificazione dell’intera area urbana. Quest’ultima si presenta ricca di episodi di elevato valore storico-artistico con i quali innestare sinergie di riqualificazione in un percorso di fruizione consapevole e cultural-mente avveduta: il complesso di Santa Caterina a Formiello con il Lanificio, la Porta Capuana con il tracciato delle antiche mura, il Palazzo Ricca e, su via Tribunali, la storica sede della Fondazione Banco di Napoli e l’Ospedale di Santa Maria del-la Pace, e, sull’altro del-lato, del-la zona deldel-la Duchesca e la piazza Garibaldi con la Stazione sono al-trettanti imprescindibili riferimenti con i quali ‘fare sistema’ in un quadro di riqualificazione di

ampio respiro.

Castel Capuano ha subìto nel corso dell’Ottocen-to un complessivo programma di ristauro2che

ha consegnato alla città un Palazzo di Giustizia all’altezza dei coevi esempi mitteleuropei, ade-guato ai criteri di ‘decoro’ e rappresentatività necessari per una funzione percepita, ora come allora, quale strumento del vivere civile. Restau-ro, dunque, ma anche ristrutturazione, ammo-dernamento e ampliamento furono nel XIX secolo gli intenti perseguiti prima dal Giovanni Riegler, alle soglie dell’Unità nazionale, e poi da Federico Travaglini, Achille Sannia e Alessandro Bottassi, nel 1890, per un complessivo program-ma di riqualificazione artistica e funzionale che ebbe lo scopo di dare un adeguato assetto ai vari rami del Tribunale e di incrementare la ‘mo-numentalità’ dello storico immobile.

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buito in modo significativo ad una ri-significa-zione degli spazi dell’antico castello, soprattut-to dei luoghi di interfaccia tra l’edificio e la città, rafforzandone il carattere identitario di tempio

della Giustizia. È in tale ottica che nel corso del

XIX secolo furono:

- ristaurati i prospetti, e in particolare quello principale e quello meridionale;

- risistemato il Gran Cortile con la ridefinizione delle facciate e la collocazione al suo interno delle funzioni che richiedevano maggiore in-tegrazione e interscambio con il contesto ur-bano;

- migliorati i percorsi orizzontali, con la creazio-ne dell’androcreazio-ne-galleria, vero asse nord-sud per l’attraversamento dell’edificio;

- incrementati i collegamenti verticali, con la creazione del nuovo scalone monumentale; - rafforzato il sistema delle corti, con la

creazio-ne dei due cortili detti del Vaglio;

- riqualificate e ri-semantizzate artisticamen-te le sale rappresentative del piano nobile e in particolare la Cappella della Sommaria e il Gran salone dei busti;

- collocati gli archivi e le sale dei corpi di reato nella zona dell’antico maniero, con la carat-teristica ‘teoria a quattro’ di volte a vela pog-gianti su un unico pilastro centrale;

- conservata la Cappella delle carceri al piano terra3;

- create, nella zona di ampliamento sud-est al piano terra, le sale rappresentative dove ospi-tare manifestazioni.

Tali scelte compiute nell’Ottocento hanno influ-ito sul palinsesto attuale della fabbrica al punto da costituirne i valori identitari forse più radi-cati nella vita e nella fruizione delle edificio. Da essi occorre partire per una ri-considerazione sul futuro destino dell’edificio e per impostare un progetto consapevole di restauro e valoriz-zazione. Quest’ultimo, conservando le specifi-cità architettoniche, artistiche, distributive e ‘materiche’ che lo caratterizzano, dovrà mettere

a sistema i valori attualmente presenti, conside-randoli come altrettante opportunità per ‘aprire’ l’edificio alla città e rafforzarne il ruolo di polo civile e culturale che ha egregiamente svolto Castel Capuano, La porta Est per il Centro Antico di Napoli.

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per secoli.

Nel lavoro didattico svolto nell’ambito del Ma-ster, a partire da un’attenta lettura dell’attuale palinsesto di Castel Capuano, si è prevista la conservazione dell’edificio nelle sue attuali valenze, prevedendone una complessiva valo-rizzazione che mira, con interventi minimi, in alcuni casi reversibili, ad incrementarne la qua-lità architettonica, lavorando – come già aveva-no fatto i tecnici dell’Ottocento – a migliorare i percorsi orizzontali e verticali e a rafforzarne l’identità e l’interazione con il contesto urbano, fino a ri-definirne il ruolo, quale ‘porta d’accesso’ all’area forse più densa di stratificazione dell’in-tero centro antico cittadino. In questo senso la perfetta assialità esistente tra l’accesso princi-pale al Castel Capuano e il decumano maggiore ha supportato tale scelta, nel tentativo di legare

la zona dello schema ippodameo con l’area ur-bana attorno alla piazza Enrico De Nicola, alle spalle del castello, rivolta verso la stazione ferro-viaria e gli storici ‘quartieri bassi’ della città. La proposta progettuale elaborata dal grup-po 4, comgrup-posto dagli architetti Felice De Silva e Bruna Di Palma - rifacendosi ai criteri della massimizzazione della permanenza, del mini-mo intervento, della compatibilità del ‘nuovo’ rispetto alla preesistenza e della riconoscibi-lità e identità figurativa delle ‘aggiunte’ che si sono rese necessarie - ha previsto un progetto basato sul concetto della permeabilità dell’edi-ficio al piano terra rispetto ai contesti urbani al contorno, attualmente molto diversificati, e del miglioramento del sistema dei percorsi verticali e orizzontali all’interno dell’edificio.

Utilizzando inoltre il sistema dei quattro cortili Castel Capuano, La porta Est per il Centro Antico di Napoli.

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has triggered the social and economic decay of its surrounding context. In this perspective, Castel Capuano has become - for its nearby urban context and for the city’s entire ancient centre city - an opportunity that, if well managed, could catalyze the regeneration of the entire area.

During the Master’s program, a project for the building’s preservation was designed starting from a careful reading of the current Castel Capuano plan. The complex renewal project sought, through minimal, in some cases reversible, interventions, to improve architectural quality, working - like the designers in the 1800s already had - to improve horizontal and vertical circulation and to reinforce the identity and interaction with the urban context, redefining its role as

‘access gateway’ to the ancient city centre. The proposal was based on the need for increasing the building’s permeability on the ground floor with regard to its highly diversified urban context.

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esistenti all’interno del complesso, il progetto ha previsto al loro interno lo svolgimento del-le funzioni coldel-lettive e comunicative del-legate al Forum delle Culture, localizzando nel cortile del Vaglio nuovo, alla quota più bassa di piaz-za De Nicola, una tenso-struttura temporanea, facilmente removibile, destinata ad ospitare un info-point e una struttura di accoglienza negli spazi del castello, che funga anche da “porta est” al centro antico e da icona identificativa della manifestazione.

L’idea-guida delle scelte progettuali è stata la volontà di recuperare le relazioni urbane di Castel Capuano, creando un asse di percorren-za dell’edificio in senso est-ovest - nell’intento di collegare l’area retrostante al castello, porta orientale al Forum previsto nel 2013, con il

de-cumanus major – e recuperando, secondo l’idea

ottocentesca, l’androne-galleria che attraversa l’edificio in senso nord-sud, con la riapertura del vano di passaggio ad arco previsto dal Travagli-ni sulla facciata nord.

Grande attenzione è stata prestata ai colle-gamenti verticali, che servono innanzitutto a superarre il salto di quota che attraversa l’e-dificio in senso est-ovest; a tale scopo è stata recuperata l’antica scala esistente nella torre e attualmente occlusa da tamponature, e creato un nuovo corpo scala con ascensore retrostan-te all’inretrostan-terno dell’esedra che fa da sfondo al Gran Cortile, posizionata in asse con l’ingresso principale all’edificio. Coniugando le istanze di conservazione del palinsesto attuale con quelle di una accessibilità allargata al manufatto, si è creata una nuova ascensore che collega il livello più basso di piazza De Nicola con la quota del Gran Cortile e di via Tribunali fino al secondo livello, per non intaccare gli orizzontamenti a volta esistenti ai piani superiori.

Il collegamento, mediante l’attraversamento di Castel Capuano, del centro antico con la zona di piazza Enrico de Nicola, passa anche attraver-so una riqualificazione urbana di quest’ultima, attualmente degradata e sottoutilizzata, con la sistemazione della pavimentazione, dell’illumi-nazione e dell’arredo urbano e con l’interazione tra tali spazi esterni ed alcuni ambienti interni Castel Capuano, La porta Est per il Centro Antico di Napoli.

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al castello, come l’area storicamente occupata dalle carceri, attualmente abbandonata, che viene nel progetto adibita a funzioni di acco-glienza collegate al Forum delle culture. Un nuovo piano pavimentato con materiali natura-li di provenienza locale (pietra lavica) lega, nella proposta progettuale, l’area attorno a Castel Ca-puano alla piazza De Nicola e alla zona di Porta Capuana e al complesso di Santa Caterina a For-miello con il Lanificio, richiamando l’idea di una possibile sinergia tra elementi fortemente iden-titari. Rispetto alla preesistenza la proposta – ri-mandando ad uno specifico progetto il restauro complessivo del manufatto - prevede il restauro della Cappella delle carceri quale elemento qua-lificante del piano terra, con la liberazione dei tramezzi che attualmente impediscono la per-cezione della spazialità originaria caratterizzata dalla sequenza di tre volte a crociera affrescate. La sperimentazione ha anche previsto il proget-to di restauro delle superfici dei prospetti delle quattro corti, secondo criteri che guidano verso la conservazione degli antichi intonaci e dei se-gni sedimentati, con l’eliminazione, secondo gli insegnamenti di Cesare Brandi, degli agenti de-gradanti, ma non della ‘patina’ che testimonia il passaggio dell’opera nel tempo.

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elemento pieno segnale ingresso

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elemento pieno segnale ingresso emiciclo

connessione verticale

Demolizione controsoffitti Demolizione strutture orizzontali Nuova costruzione - strutture orizzontali Nuova costruzione - strutture verticali Demolizione strutture verticali

Gran Cortile Piazza di via Tribunali

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Coordinatore del corso di Master Benedetto Gravagnuolo Responsabile scientifico Ferruccio Izzo

Direttore laboratorio di ricerca progettuale Alberto Izzo

Direttore laboratorio di ricerca storico-critica Renato De Fusco

Direttore laboratorio di sostenibilità finanziaria e amministrativa Pasquale Persico

Direttore laboratorio di arti visive Mimmo Jodice Comitato scientifico Roberta Amirante Pasquale Belfiore Alessandro Castagnaro David Chipperfield

Claudio Claudi de Saint Mihiel Vincenzo Corvino Renato De Fusco Nicola Di Battista Rodolfo Girardi Benedetto Gravagnuolo Alberto Izzo Ferruccio Izzo Mario Losasso Mimmo Jodice Pasquale Miano Giovanni Multari Renata Picone Pasquale Persico Marco Petreschi Ambrogio Prezioso Michelangelo Russo Edoardo Souto de Moura Roberto Vanacore

Docenti laboratorio di ricerca progettuale Progettazione Architettonica Roberta Amirante

Pasquale Belfiore Vincenzo Corvino Carla Maria De Feo Nicola Di Battista

Giovanni Francesco Frascino Alberto Izzo Ferruccio Izzo Pasquale Miano Giovanni Multari Rik Nys Marco Petreschi Roberto Vanacore Giuseppe Zampieri Restauro dell’Architetiura Renata Picone Urbanistica Michelangelo Russo Tecnologia dell’Architettura Mario Losasso Valeria D’Ambrosio

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Docenti laboratorio di ricerca storico-critica Alessandro Castagnaro

Renato De Fusco Benedetto Gravagnuolo Joseph Rykwert Docenti laboratorio arti visive Mimmo Jodice

Docenti laboratorio di sostenibilità finanziaria Pasquale Persico

Contributi didattici ai laboratori

Coordinamento dei contributi didattici Alberto Calderoni Progettazione Architettonica Mauro Vincenti Alberto Calderoni Restauro dell’Architettura Arianna Spinosa Luigi Veronese Ricerca storico-critica Giuseppe Maria Montuono Colomba Sapio Sostenibilità finanziaria e amministrativa Felicia Sembrano Arti visive Federica Cerami Contributi disciplinari Archeologia Stefano De Caro Progettazione architettonica e urbana András Pálffy Christian Jabornegg Jonathan Sergison Alberto Campo Baeza Tony Fretton Fermin Vázquez Christopher Platt Valentin Bearth Filena Di Tommaso Matteo Fioravanti Donatella Caruso Restauro e valorizzazione dei beni culturali Ugo Carughi Claudio Varagnoli Storia e critica Gaetana Cantone Fabio Mangone Strutture Gaetano Manfredi Urbanistica e mobilità Laura Travaglini Giancarlo Ferulano Fotografia ed arti visive Salvatore Pope Velotti Luciano Romano Mario Nanni

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Finito di stampare per conto di paparo edizioni nel mese di luglio 2013. collana Master di II Livello

Progettazione di Eccellenza per la Città Storica

Yearbook 2010/2011 _ Comitato Scientifico Renato De Fusco Mimmo Jodice Alberto Izzo Pasquale Persico _ Comitato di Redazione Alessandro Castagnaro Vincenzo Corvino Ferruccio Izzo Giovanni Multari Roberto Vanacore _ Segreteria di Redazione Alberto Calderoni _ Paparo Edizioni _ graphic design & layout OHOHdesign › Francesco Galiero _ fotografia

L’immagine di copertina e di pagina 2, 10, 38, 72-73, 81, 90-91, 93, 109, 116-117, 121, 132-133, 149, 154, 159, 161, 172, 176, 178-179, 185, 186-187 sono di Studio F64 › Paolo Cappelli & Maurizio Criscuolo. Le foto di pagina 106, 120, 123, 140, 158 sono tratte da Napoli dal cielo di Giuseppe Anfuso, Edizioni Lussografica - Caltanisetta 2012. Le altre foto presenti nel volume sono state realizzate dagli studenti del Master diretto da Mimmo Iodice all’interno del LABORATORIO DI ARTI VISIVE

_ regista e videomaker Gianpaolo De Siena _ traduzioni Annamaria Guardabasco Ilene Stengut © copyright 2013 Università degli Studi di Napoli Federico II - Dipartimento di Architettura

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in collaborazione con

timing/16:32:00

ISBN: 978 88 97083 74 0

Università degli studi di Napoli Federico II Dipartimento di Architettura

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IS B N : 97 8 8 8 970 8 3 7 4 0

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