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Progetto dei sistemi di controllo

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Academic year: 2021

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(1)

Dispense del corso di

Progetto dei sistemi

di controllo

Corso di Laurea triennale in Ingegneria dell’Automazione Universit`a di Siena, Facolt`a di Ingegneria

Parte I

Gianni Bianchini

Alberto Tesi

Marco Casini

c

° 2003 - Tutti i diritti riservati. Sono liberamente consentite la consultazione, la copia e la redistribuzione con qualsiasi mezzo purch´e

(2)

PROGETTO DEI SISTEMI DI CONTROLLO

1. Introduzione.

2. Modellistica.

3. Studio del comportamento ingresso-uscita dei sistemi.

4. Analisi dei sistemi in retroazione.

5. Il problema del controllo.

(3)

TESTI DI RIFERIMENTO

1. S.K. Gupta: Fondamenti di Automatica, ed. italiana di M. Innocenti, Apogeo, Milano, 2002.

2. P. Bolzern, R. Scattolini, N. Schiavoni: Fondamenti di Controlli Auto-matici, McGraw-Hill Italia, Milano, 1998.

3. A. Isidori: Sistemi di Controllo: seconda edizione, Vol. I, Siderea, Ro-ma, 1993.

4. G. Marro: Controlli Automatici: quarta edizione, Zanichelli, Bologna, 1992.

(4)

ALTRI TESTI

1. J.J. D’Azzo & C.H. Houpis: Linear Control System Analysis and Design: Conventional and Modern, McGraw-hill, New York, 1988.

2. R. Calimani & A. Lepschy: Feedback. Guida ai cicli a retroazione: dal controllo automatico al controllo biologico, Garzanti, 1990.

3. Di Stefano, Stubberud & Williams: Regolazione Automatica, Collana Schaum, Etas Libri, Milano, 1975.

4. R.C. Dorf: Modern Control Systems: sixth edition, Addison-Wesley, U.S.A., 1992.

5. G.F. Franklin, J.D. Powell & A. Emani-Naeini: Feedback Control of Dynamic Systems, Addison-Wesley, U.S.A., 1988.

6. G.F. Franklin, J.D. Powell & M.L. Workmann Digital Control of Dynamic Systems: second edition, Addison-Wesley, U.S.A., 1990.

7. A. Lepschy & U. Viaro: Guida allo studio dei Controlli Automatici, Patron, Bologna, 1983. 8. K. Ogata: System Dynamics, Prentice-Hall, Englewood Cliffs, U.S.A., 1992.

9. A. Ruberti & A. Isidori: Teoria della Stabilit`a: appunti dalle lezioni, Siderea, Roma, 1977. 10. E. Fornasini & G. Marchesini, Appunti di Teoria dei Sistemi, Edizioni Libreria Progetto,

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INTRODUZIONE

• Significato del termine Controlli Automatici: da contra rotulus (oggetto per la verifica) a control (imporre un comportamento desiderato).

• Elementi fondamentali del problema di controllo. – Sistema, processo o impianto sotto controllo.

– Modello matematico: sistemi dinamici.

– Variabili indipendenti o di ingresso: variabili di controllo e varia-bili incerte.

– Variabili dipendenti o di uscita: variabili controllate e variabili mi-surate.

(6)

FORMULAZIONE DEL PROBLEMA DEL CONTROLLO - -? M u y d yo

• Problema del controllo:

– Determinare, ad ogni istante, il valore da attribuire alle variabili di controllo u in modo tale che l’andamento delle variabili controllate y risulti sufficientemente prossimo a quello desiderato yo, qualunque

sia, fra quelli ragionevolmente prevedibili, il valore o l’andamento delle variabili indipendenti incerte d.

• Esempi.

– Controllo della temperatura di un forno. – Controllo del livello di un serbatoio.

– Azionamento di un’antenna per telecomunicazione. – Controllo dell’assetto di un aeromobile.

(7)

CONTROLLORE - - -? ? ? C u M y dm dr yo

Schema di controllo ad anello aperto

- - -? ? ? 6 C u M y dm dr yo

(8)

LA RETROAZIONE

• Definizione (AIEE, 1951)

Un sistema di controllo a retroazione `e un sistema che tende a mantenere una prescritta relazione tra una variabile ed un’altra per mezzo della comparazione di opportune funzioni di tali variabili e impiegando la differenza per realizzare il controllo.

• Moltissimi sistemi sono rappresentabili con schemi di funzionamento ad anello chiuso

Fa’ il dentista di te stesso!!!

• Sono propriamente detti sistemi di controllo a retroazione quelli in cui sono presenti e fisicamente distinti un elemento sensore ed uno di con-fronto.

(9)

SCHEMA DI CONTROLLO - - -? ? ? 6 ¾ C + A P T u y dm dr yo • C + A: controllore + attuatore. • P: Processo sotto controllo. • T : Trasduttore.

• yo: Riferimenti.

• y: Variabili controllate (anche non misurate). • u: Variabili di controllo.

• dm: Disturbi misurabili

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CENNI STORICI

• Antichit`a

• Drebbel, Incubatrice per uova, 1620 circa; • Watt, Regolatore per macchine a vapore, 1787;

• Maxwell, Analisi della stabilit`a del regolatore di Watt, 1868; • Routh, Analisi della stabilit`a per sistemi lineari, 1877;

• Lyapunov, Analisi della stabilit`a per sistemi nonlineari, 1890; • Black, Amplificatore operazionale retroazionato, 1927;

• Nyquist, Criterio di stabilit`a per sistemi retroazionati, 1932; • Bode, Metodi basati sulla risposta in frequenza, 1938;

• Wiener, Progetto di filtri ottimi, 1942; • Hurewicz, Sistemi a dati campionati, 1947; • Nichols, Carta di Nichols, 1947;

• Evans, Luogo delle radici, 1948;

• Pontryagin, Principio del massimo, 1956; • Bellman, Programmazione Dinamica, 1957; • Kalman, Controllo e filtraggio ottimo, 1960; • Dal 1960 ad oggi Teoria Moderna.

(11)

OROLOGIO DI KTESIBIOS (III sec. A.C)

Scopo: mantenere l’altezza nel vaso di alimentazione ad un valore di riferimento

(12)

REGOLAZIONE A GALLEGGIANTE (I sec. D.C)

(13)

REGOLATORE DI PORTATA (CINA, XII sec.)

(14)

INCUBATRICE PER UOVA, DREBBEL, 1620 ca.

Scopo: mantenere costante la temperatura della camera

Bruciatore Gas Mercurio e alcool Galleggiante Asta Valvola

(15)

REGOLATORE PER MACCHINE A VAPORE, WATT, 1787

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ATTENUAZIONE DEI DISTURBI IN TELEFONIA, BLACK, 1927

Schema 1: senza retroazione

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SISTEMA REALE −→ MODELLO MATEMATICO

• Definizione di modello matematico.

• Accuratezza di un modello matematico: precisione ←→ semplicit`a.

• Modelli ottenuti dalle leggi della fisica, chimica, etc . . ..

• Modelli ottenuti attraverso dati sperimentali.

(18)

CLASSIFICAZIONE MODELLI

• Modelli dinamici e non dinamici (statici).

• Modelli a parametri distribuiti ed a parametri concentrati.

• Modelli deterministici e stocastici.

• Modelli a tempo-continuo, a tempo-discreto, ed a dati campionati.

• Modelli lineari e non lineari.

• Modelli stazionari (tempo-invarianti) e non stazionari (tempo-varianti).

• Modelli causali e non causali.

(19)

MODELLI DI SISTEMI ELETTRICI

• Elementi costitutivi dei circuiti a costanti concentrate – Resistenza, Induttore, Condensatore

• Legge della conservazione della carica – Equazioni di equilibrio ai nodi • Il campo elettrostatico `e conservativo

– Equazioni di equilibrio alle maglie

• Variabili di stato

– Tensioni sui condensatori e correnti negli induttori – Relazione com l’energia del sistema

• Calcolo della funzione di trasferimento mediante risoluzione del circuito col metodo della trasformata di Laplace (vedi corso di Elettrotecnica!)

(20)

MODELLI DI SISTEMI MECCANICI • Accoppiamenti cinematici • Ruote dentate PSfrag replacements c1 c2 θ1 θ2 z1 z2 τ = z1 z2 θ2 = τ θ1 C2 = τ−1C1 • Meccanismo di rinvio PSfrag replacements y y f1 f2 y1 y2 τ = r2 r1 y2 = τ y1 f2 = τ−1f1

• Accoppiamento ruota - vite senza fine

PSfrag replacements C θ y r f y = r θ f = r−1C • Puleggia PSfrag replacements C θ y y r f1 f2 y1 y2 y2 = −y1 = r θ f2− f1 = r−1C

(21)

MODELLI DI SISTEMI MECCANICI

• Leggi della dinamica newtoniana

F = m¨x C = J ˙ω • Corpo rigido PSfrag replacements m y f C J ω f = m ¨y C = J ˙ω = J ¨θ

• Smorzatore (attrito viscoso) PSfrag replacements y y1 y2 f f C θ1 θ2 C f = β( ˙y1− ˙y2) C = β(ω1− ω2) = β( ˙θ1− ˙θ2)

• Molla con elasticit`a lineare PSfrag replacements y y1 y2 f f C θ1 θ C 2 f = k (y1− y2) C = k (θ1− θ2)

(22)

MODELLI DI SISTEMI MECCANICI

• Variabili di stato

- Posizione delle molle e velocit`a delle masse - Relazione con l’energia totale del sistema • Esempio. PSfrag replacements y f β y1 y2 m1 m2 k1 k2

Massa m1: f − k1(y1− y2) − β( ˙y1− ˙y2) = m1y¨1

Massa m2: k1(y1− y2) + β( ˙y1− ˙y2) − k2y2 = m2y¨2

• Funzione di trasferimento tra f e y2

G(s) = y2(s) F (s) = β s + k1 m1m2s4+ β(m1+ m2)s3+ [k1(m1+ m2) + k2m1]s2+ β k2s + k1k2 • Analogo elettrico PSfrag replacements 1 2 f f1 m1 m2 k−1 1 k−1 2 β−1 u1 u2

(23)

ANALOGIA SISTEMI MECCANICI-SISTEMI ELETTRICI

• Costruzione del circuito meccanico • Equivalenza degli elementi costitutivi

ELEMENTO MECCANICO ELEMENTO ELETTRICO

Corpo rigido Nodo di rete

Equilibrio di forze (coppie) al corpo rigido Equilibrio di correnti al nodo

Forze e coppie Correnti

Potenze, tempi, energie Potenze, tempi, energie ⇓

Circuito elettrico equivalente al sistema meccanico • Conservazione topologia.

• Le velocit`a sono analoghe a potenziali.

• Le masse sono analoghe a condensatori con armatura a terra (C = M). • Le molle sono analoghe ad induttanze (L = 1/K).

• Gli smorzatori sono analoghi a resistenze (R = 1/B).

• Le forze applicate sono analoghe a generatori di corrente (I = f) • Gli accoppiamenti cinematici sono analoghi a trasformatori.

(24)

UN CLASSICO: IL PENDOLO INVERSO • }(X, Y ) ¡¡ ¡¡ ¡¡ ¡¡ ¡¡ ¡¡ -6 ? X Y O s L mg θ

• Dinamica del moto

mL¨θ(t) = mg sin θ(t) − m¨s(t) cos θ(t)

• Modello del pendolo inverso (u(t) := ¨s(t); y(t) := θ(t))

¨

y(t) = g

Lsin y(t) − 1

Lu(t) cos y(t) (1)

y(t0) = y0 (2)

(25)

SISTEMI ELETTROMECCANICI • Variazione di flusso dell’induzione magnetica

PSfrag replacements i − → B v h f A B M N x ∆x → ∆Φ = B h ∆x

• Forza elettromotrice indotta

v = dΦ

dt = B h dx

dt

• Legge di conservazione dell’energia v i = f dx

dt → f = B h i

• Equazioni di funzionamento per macchine lineari (senza perdite) 

 

v = B h dxdt f = B h i

• Equazioni di funzionamento per macchine rotanti (senza perdite)

PSfrag replacements

ie ia

ve va

ω C

(26)

MOTORE A CORRENTE CONTINUA

Schema a controllo d’armatura.

• Flusso Φ costante ⇒ coppia proporzionale alla corrente d’armatura ia(t)

Cm(t) = KΦia(t) = KTia(t)

• Equazione elettrica del circuito d’armatura ea(t) − Rmia(t) − Lm

d

dtim(t) − em(t) = 0 • Forza contro-elettromotrice indotta

em(t) = KΦ

d

dtθ(t) = Kb d

dtθ(t) (Idealmente Kb = KT) • Equazione meccanica (con attrito viscoso + coppia resistente)

J d

2

dt2θ(t) + B

d

(27)

MOTORE A CORRENTE CONTINUA • Funzioni di trasferimento Θ(s) = 1 s KT (Js + B)(Lms + Rm) + KbKT Ea(s) +1 s Lms + Rm (Js + B)(Lms + Rm) + KbKT Cr(s)

• Approssimazione Lm trascurabile: funzioni di trasferimento

G(s) = Θ(s) Ea(s) = KT KbKT+RmB s³1 + J Rm KbKT+RmBs ´ = KM s(1 + τms) GCr(s) = Θ(s) Cr(s) = Rm KT G(s) • Servomeccanismo di posizione in corrente continua

_

PSfrag replacements θ0(t) θ(t) G(s) Rm KT C(s) Cr(t) Ea(t)

Problema di controllo: progettare C(s) in modo che l’andamento di θ(t) insegua θ0(t) minimizzando l’effetto della coppia di disturbo (incognita!)

(28)

MOTORE A CORRENTE CONTINUA

Schema a controllo di campo.

• Corrente d’armatura ia costante, flusso proporzionale alla corrente ie(t)

Cm(t) = KΦ(t)ia = Ktie(t)

• Equilibrio elettrico del circuito di campo ef(t) − Reie(t) − Le d dtie(t) = 0 • Equazione meccanica J d 2 dt2θ(t) + B d dtθ(t) = Cm(t) + Cr(t) • Funzione di trasferimento G(s) = Θ(s) Ef(s) = Kt ReB s(1 + BJs)(1 + Le Res) = Km s(1 + τMs)(1 + τes)

(29)

MODELLI DI SISTEMI IDRAULICI

• Liquidi incomprimibili, privi di viscosit`a interna e attrito con le pareti dei condotti ed in moto stazionario: legge di Bernoulli

p + ρ g h + 1 2ρ v

2

= costante p: pressione , ρ: densit`a , v: velocit`a del liquido • Carico totale idraulico

y = p

ρ g + h + v2

2 g = costante

• Viscosit`a: perdita di carico idraulico in funzione della portata q = A v (A: sezione della condotta).

PSfrag replacements q q τ1 τ2 τ3 τ4 τ5 z1 z2 z3 z4 z5

• Perdita di carico in un tratto di condotta ∆yi = yi+1− yi = fi(q)

• Linearizzazione: ∆yi = Riq + Yi, R: resistenza idraulica del tratto di

condotta £ms2 ¤ PSfrag replacements Yi ∆yi ∆yi q q linearizzazione 1 linearizzazione 2

(30)

MODELLI DI SISTEMI IDRAULICI • Moto vario: portata non costante nel tempo: q = q(t)

• Modello di un tratto di una condotta

PSfrag replacements pi mi Ai ∆xi vi pi+1

Ai: sezione della condotta

∆xi: lunghezza tratto condotta

mi = ρ Ai∆xi: massa liquido

vi = q/Ai: velocit`a

• Legge della dinamica per il fluido nel tratto (quota altimetrica costante) mi ˙vi = Ai(pi− pi+1) ⇒ pi − pi+1 = ρ ∆xi Ai ˙q ∆yi = pi − pi−1 ρ g = ∆xi g Ai |{z} Li ˙q

Li: inerzia idraulica del tratto di condotta

h

s2 m2

i

• SerbatoioPSfrag replacements

q1 q2

z

A

• Conservazione della massa: q1− q2 = A ˙z

• Eq. di Bernoulli al pelo libero: p costante, v ' 0 ⇒ ˙z = ˙y q1− q2 = A ˙y

(31)

MODELLI DI SISTEMI IDRAULICI

• Esempio di circuito idraulico

• Pressione atmosferica come pressione di riferimento • Primo serbatoio

qi − q1 = A1˙y1

• Primo tratto di condotta

y1− y2 = R1q1

• Secondo serbatoio

q1− q2 = A2˙y2

• Secondo tratto di condotta (uscita fluido a pressione atmosferica) y2− 0 = R2q2

(32)

MODELLI DI SISTEMI IDRAULICI

• Equivalente elettrico

• Equivalenza generale tra circuiti idraulici ed elettrici

ELEMENTO IDRAULICO ELEMENTO ELETTRICO

Portata Corrente

Carico idraulico Tensione Capacit`a idraulica Capacit`a

Resistenza idraulica Resistenza elettrica Inerzia idraulica Induttanza

(33)

MODELLI DI SISTEMI IDRAULICI

• Valvola ad apertura variabile

PSfrag replacements q q ϑ z1 z 2 τ1 τ2 ∆y = y2− y1 ' Y0+ R q − λϑ Y0 : costante di linearizzazione

R : resistenza idraulica media ϑ : angolo di apertura

(34)

SERVOMOTORE OLEODINAMICO PSfrag replacements x f xp A pin p1 p2 q1 q2 in out out

• Equazioni delle valvole di ingresso e di uscita (linearizzate) yin − y1 ' Y + Rinq1− λinx

y2 − yout ' Y + Routq2− λoutx

q1 = q2 = q

• Bernoulli: il fluido nelle due camere ha stessa quota e velocit`a p1− p2 = ρg(y1− y2)

• Uscita fluido a pressione atmosferica (presa come pressione di riferimento) yout = 0

• Pressione sul pistone

(35)

SERVOMOTORE OLEODINAMICO • Dinamica del pistone

m¨xp = A ∆p − f − β ˙xp

m: massa pistone, β: coefficiente di attrito viscoso • Portata q = A ˙xp • Schema a blocchi PSfrag replacements q f k1 k2 A A 1 s ∆p ˙xp x 1 xp β+ sm + + − − PSfrag replacements f 1 s u x xp G(s) Gd(s) + − G(s) = k1A βc + m s , Gd(s) = 1 βc + m s , βc = β + k2A2

(36)

UN ALTRO CLASSICO: MODELLO DI UN SERBATOIO ? qi ¾ d -Condotta ? 6 h Attuatore idraulico galleggiante q qu riferimento ¡¡ ¡¡ ©©© ¡¡ ¾ -¾ ¨ ¥ @@ ¡¡ Valvola j Serbatoio S Au Ai Ai

• Modello del serbatoio e della condotta.

– Principio di conservazione della massa qi − qu = S

dh dt

– Bernoulli (velocit`a pelo trascurabile, pressione atmosferica) ρgh = 1 2ρ q2 u A2 u

(37)

MODELLO DI UN SERBATOIO

• Modello del serbatoio.

d dth(t) = − Au√2g S p h(t) + 1 Sqi(t)

• Modello della condotta.

qi(t) = q(t − T )

• Modello condotta+serbatoio (u(t) := q(t); y(t) := h(t))

d dty(t) = − Au√2g S p y(t) + 1 Su(t − T ) (4) y(t0) = y0 (5) (6)

(38)

MODELLO DI UN SERBATOIO ¾ -d Condotta ? 6 h qi qu ¡¡ ¡¡ ©©© -¨ ¥ @@ ¡¡ Valvola Serbatoio S Au Ai

• Schema a blocchi modello non lineare.

m - - - - -¾ 6 ritardo dAiqˆ−1 S−1 D−1 AuS−1 p 2g(·) qi(t) h(t)

• Schema a blocchi modello linearizzato (∆h e ∆qi sono le variazioni).

m - - - - -¾ 6 ritardo dAiqˆ−1 S−1 D−1 A2uS−1g ˆq−1 ∆qi(t) ∆h(t)

(39)

MODELLI DI SISTEMI TERMICI

• I fenomeni termici (es. conduzione del calore) sono in genere rappresen-tati da equazioni alle derivate parziali.

• Ipotesi di temperatura costante spazialmente ⇒ costanti concentrate – Corpi di piccole dimensioni e fluidi perfettamente mescolati • Capacit`a termica Q = C · ∆T C = Cs · M PSfrag replacements C Q

Q: calore scambiato, ∆T : variazione temperatura, Cs: calore specifico.

• Conservazione dell’energia (trasformazione isocora) q = dQ dt = C dT dt = dU dt PSfrag replacements C Q T, C q

q: potenza termica, U : energia interna La temperatura T `e una variabile di stato

• Modello di conduzione a costanti concentrate (resistenza termica) q = 1 R (T0− T ) PSfrag replacements C Q T, C q T q T0 R

(40)

ESEMPIO: TERMOMETRO A MERCURIO PSfrag replacements q T, C T0 R

R = resistenza termica del bulbo C = capacit`a termica del bulbo T = temperatura del bulbo T0 = temperatura del liquido

       q = 1 R(T0− T ) (conduzione) q = C dT dt (conservazione energia) R C dT dt = T0− T −→ T = −˙ 1 RC T + 1 RC T0 s T (s) = − 1 RC T (s) + 1 RC T0(s) −→ G(s) = T (s) T0(s) = 1 1 + s C R • Analogo elettrico PSfrag replacements C T T0 R

(41)

ESEMPIO: SCALDABAGNO PSfrag replacements C T Ta Ti, qi To, qo R q qa qt Conservazione dell’energia qi + q = qt + qa+ q0 • qt = C dT dt • q0 = n CsT • qi = n CsTi • qa = T − T a R

qt = calore assorbito dall’acqua

R = resistenza termica dell’acqua n = flusso d’acqua in transito Cs = calore specifico dell’acqua

C ˙T + n cs(T − Ti) + T − Ta R = q ˙ T = −1 C µ n Cs+ 1 R ¶ T + n Cs C Ti | {z } ingresso + 1 R C Ta | {z } ingresso + 1 C q |{z} ingresso PSfrag replacements C T Ta Ti R 1 n Cs q

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