Euclide Tema 2021.1D
Testimonianze dell’incontro con Raffaele Capperi, nato con la sindrome di “Treacher Collins”
Emilia Piantelli, Elisa Trovato, Sofia Venturelli, Jasmine Polvere Classe 5, scuola Primaria “P.R. Giuliani”, Madignano (Cremona)
Insegnanti:
Di Raffaele Capperi, ospite nella nostra classe 5° il giorno 8 gennaio, non voglio descrivere le sue bellissime sneakers, i suoi jeans, il suo maglione grigio lavorato a treccine,la sua mascherina riportante la scritta: “NO BULLISMO”, i suoi occhi un po’ allungati e di colore scuro, la sua carnagione chiara, i suoi capelli a spazzola, perché altrimenti vorrebbe dire che non ho capito, afferrato, ascoltato il suo messaggio: “guardare le persone dentro, non fuori!!” Raffaele è un magazziniere che abita a Monticelli d’Ongina, voi direste, una persona normale, ma lui ha una rara malattia: la sindrome di Treacker Collins. Allora penserete che sia STRANO, ma lui non si definisce così, bensì SPECIALE: ha 28 anni ed ha più coraggio di un super eroe perché NON si vuole NASCONDERE per la diversità del suo viso, per il suo modo nasale di parlare o per il fatto d’avere un apparecchio acustico che solo da qualche anno lo aiuta, finalmente, a sentire. Lui affronta tutto con CORAGGIO, anche se una volta ha sbagliato perché non ha raccontato ai suoi genitori che dei ragazzacci gli facevano del male e che lo offendevano con gesti e parole pesanti. Così ci ha dato un consiglio prezioso: “CONFIDATEVI sempre CON UN ADULTO, senza vergogna e senza timore” e secondo me ha proprio ragione, perché i grandi ci possono aiutare! Anche i social hanno aiutato Raffaele a condividere la sua storia con persone che hanno la sua stessa malattia e a farla comprendere a chi non la conosceva; certo, in tante occasioni è stato ingiustamente attaccato, si è sentito ferito, ma lui supera tutto sempre col SORRISO e con la FORZA DELLA GENTILEZZA! Grazie Raffaele: sei SUPER TOP!
Si chiama Raffaele Capperi, ha 28 anni, è un magazziniere, abita a Monticelli d’Ongina in provincia di Piacenza e venerdì 8 gennaio è stato ospite nella nostra classe 5° nella Scuola Primaria di Madignano per raccontarci la sua storia: Raffaele è un ragazzo speciale perché è nato con la sindrome di Treacker Collins, la stessa del bambino protagonista del film “Wonder”. Raffaele è esteticamente un ragazzo normale; certo, dopo aver fatto tante operazioni è logico che ora sia come tutti noi, ma prima aveva il viso deformato dalla malattia, fino a 18 anni non sentiva nessun suono e la sua vita certo non era facile. Quando è venuto ad incontrarci a scuola indossava dei jeans azzurri, un maglione tutto a trecce, favoloso e delle scarpe alla moda nere. Sebbene non ci conoscesse, ci ha raccontato, con una voce un pò nasale, ma calma e tranquilla, i tanti episodi in cui è stato bullizzato e deriso e di come solo una volta si sia veramente arrabbiato, perché il più delle volte tentava di far finta di niente e di ignorare le offese. Tra le tante cose che ci ha raccontato mi è rimasta impressa nel cuore l’ultima frase che ci ha detto, che ha fatto commuovere la nostra maestra: “La bellezza è nell’anima”, e quasi quasi mi commuovevo anch’io! Secondo me Raffaele è un enorme esempio di coraggio perchè non si è mai arreso davanti alle difficoltà, non si nasconde dagli altri, è molto sensibile e la cosa che mi piace più di lui è che è molto determinato. Ci ha anche fatto capire che tutti abbiamo dei difetti, anche se non si vedono, ed ha voluto che, presentandoci a lui, li raccontassimo, per poi darci dei suggerimenti su come migliorare. Grazie Raffaele per essere venuto da noi a farti conoscere: ti seguiremo sui social e ti sosterremo sempre. Viva la gentilezza e abbasso il bullismo!
Raffaele Capperi è un ragazzo piacentino che i nostri insegnanti hanno invitato a scuola, dopo averci fatto vedere il film “Wonder” e parlato dell’importanza di essere diversi. Raffaele, come August, il protagonista del film, è affetto dalla rara malattia di Treacker Collins e nella sua vita ha sofferto molto. Ce lo ha raccontato e noi l’abbiamo ascoltato stando attenti ad ogni sua parola. Avevamo già parlato più volte in classe di bullismo e Raffaele ha condiviso con noi i tanti episodi in cui a scuola ogni giorno ha subito episodi di bullismo: alla scuola d’infanzia i bambini avevano paura di lui, lo chiamavano “MOSTRO”ed alcune mamme non volevano iscrivere i loro figli nella sua stessa sezione. Alla scuola primaria lo prendevano in giro, con offese gratuite e lo tenevano in disparte perché lui era sordo. Persino alle superiori il suo professore di sostegno gli diceva tante parolacce, anziché aiutarlo, e questa cosa lo umiliava molto. A noi sembra molto sbagliato che un adulto agisca in modo cosi cattivo, anziché rincuorarlo, incoraggiarlo e sostenerlo durante i momenti difficili! Per fortuna Raffaele decise di parlarne con suo padre, che andò a scuola e volle incontrare tutti i professori; spiegò a tutti la situazione e da quel giorno, fortunatamente, le cose iniziarono a migliorare. Ancora oggi però Raffaele riceve tante offese sui social, come Facebook, Tik Tok o Instagram. Cosi tante offese ricevute hanno fatto nascere in lui uno stato di depressione, che significa che sei proprio tanto, tanto triste. Lui infatti sentiva delle voci che gli dicevano di buttarsi dal balcone o fare del male ai suoi cari, ma, meno male non le ascoltava. Noi possiamo immaginare quanto è stato male e ci dispiace che per guarire debba prendere tante medicine:noi odiamo prendere le medicine, quindi lo possiamo capire! Secondo noi la vita di Raffaele è stata davvero impegnativa e difficile, ma adesso lui è felice: si è accettato per come è, non perfetto, certo, ma: “Chi
non ha dei difetti?”. “Siamo tutti belli, a modo nostro.” Questo Raffaele ci ha insegnato!
Sofia Venturelli e Jasmin Polvere
Davide Capperi con gli alunni della classe 5A e gli insegnanti Maria Paola Piacentini, Clara Guercilena e Alex Corlazzoli
“Cos’è la malattia per te? Hai avuto dei veri amici? Quante operazioni hai fatto? Come ti sentivi prima di ogni intervento chirurgico?”. A rispondere a queste domande fatte dai bambini della classe quinta della scuola primaria di Madignano, nei giorni scorsi è stato Raffaele Capperi, il 25enne piacentino nato con la sindrome di “Treacher Collins”, una malattia congenita dello sviluppo craniofacciale. Un bambino venuto al mondo e cresciuto nei primi anni senza mento senza lo zigomo e, soprattutto senza sentire nulla fino a 19 anni. Raffaele è l’ "Auggie" italiano del film “Wonder” diventato famoso grazie alla sua scelta di raccontarsi attraverso “Tik Tok” e alla partecipazione alla trasmissione “Tú sí que vales”. Invitato dagli insegnanti Maria Paola Piacentini, Clara Guercilena e Alex Corlazzoli, il giovane di Monticelli d’Ongina ha subito colto l’occasione per incontrare un gruppo di bambini di dieci anni e dialogare con loro sulla sua esperienza. Una testimonianza toccante: “Da piccolo non capivo. I miei genitori non mi hanno mai parlato della mia malattia e io non ho mai chiesto nulla a loro. I bambini all’asilo non erano ancora in grado di comprendere così qualcuno si allontanava quando passavo io. Ricordo ancora una compagna che piangeva vedendomi. Ho subito offese per strada e anche alle superiori”. Raffaele non ha dimenticato ma non ha mai provato rabbia nei confronti di nessuno, nemmeno di Dio: “A uccidere è l’indifferenza. A far male è l’ignoranza. Ricordatevi ragazzi, chiedere aiuto non è un segno di debolezza. Fatelo se qualcuno vi fa del male”. Poi le operazioni, il ritorno dell’udito a 19 anni: “Per la prima volta ho sentito i miei passi, il suono delle campane; è stato il momento più bello della mia vita. Finalmente ho potuto prendere la patente e i miei genitori erano meno preoccupati quando uscivo”. Negli ultimi tempi la svolta: “Ho capito che non potevo non raccontare la mia storia. Potevo essere utile ad altri. Così ho scelto “Tik Tok” ed è stato subito un successo. Ho scelto di parlare di me per sensibilizzare le persone”. Raffaele ha poi risposto alle domande di ogni bambino che nel farle ha raccontato anche un proprio difetto: “Sono basso; ho pochi amici; mi sento insicuro”. A ciascuno un consiglio prezioso e un monito per tutti: “Fatevi valere non fatevi sopraffare da nessuno”.