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LICEO SCIENTIFICO SUPPLETIVA 2019 -
PROBLEMA 1
Al variare di π β β, si consideri la famiglia di funzioni:
ππ(π₯) = { 9 2(1 + π₯ π πβπ₯) πππ π₯ β₯ 0 9π 4(π₯ β 1)4 πππ π₯ < 0
a)
Discutere segno e continuitΓ della funzione ππ al variare del parametro π. Dimostrare che,
qualunque sia π β β, la funzione ππ ammette un punto di massimo assoluto di ascissa 1.
Studiamo il segno della funzione al variare del parametro π. Per π₯ β₯ 0 π π βπ π(π₯) = 9
2(1 + π₯ π
πβπ₯) > 0 πππ ππππ π₯ .
Per π₯ < 0 π π βπ π(π₯) = 9π
4(π₯β1)4 . Essendo il denominatore sempre positivo, in questo caso si ha
π(π₯) > 0 π π π > 0 ππ π(π₯) < 0 π π π < 0 . Quindi:
Se π > 0: π(π₯) > 0 πππ ππππ π₯ .
Se π < 0: π(π₯) > 0 πππ π₯ β€ 0 ππ π(π₯) < 0 πππ π₯ < 0 . Se π = 0: π(π₯) > 0 πππ π₯ β₯ 0 ππ π(π₯) = 0 πππ π₯ < 0 .
Studiamo la continuitΓ della funzione al variare del parametro π.
La funzione Γ¨ chiaramente continua per π₯ β 0, per ogni valore di π . Analizziamo la continuitΓ in π₯ = 0 . π(0) =9 2= limπ₯β0+ 9 2(1 + π₯ π πβπ₯) lim π₯β0β 9π 4(π₯ β 1)4= 9π 4
Quindi la funzione Γ¨ continua anche in π₯ = 0 se 9π 4 =
9
2βΆ π = 2.
Dimostriamo che la funzione ammette un punto di massimo assoluto in π = π per ogni π. Se π β₯ π , essendo 1 + π₯ ππβπ₯ β₯ 1 , si ha: π(π₯) β₯ 9 2. Per π₯ β +β π(π₯) β9 2 Risulta poi: πβ²(π₯) =9 2[π πβπ₯+ π₯ ππβπ₯(β1)] =9 2π πβπ₯(1 β π₯) β₯ 0 π π π₯ β€ 1.
La funzione Γ¨ quindi crescente per 0 β€ π₯ < 1 e decrescente per π₯ > 1: π₯ = 1 Γ¨ punto di massimo relativo, e anche assoluto πππ π₯ β₯ 0, con ordinata π(1) =9
2(1 + π
πβ1) >9 2
Quindi per π₯ β₯ 0 il grafico della funzione Γ¨ del tipo:
Se π < π π(π₯) = 9π 4(π₯ β 1)4 Per π₯ β ββ π(π₯) β 0+ π π π > 0 ππ π(π₯) β 0β π π π < 0 Per π₯ β 0β π(π₯) β 9 4π .
(Osserviamo che se π = 0 per π₯ < 0 πππ π’ππ‘π π(π₯) = 0: quindi in tal caso Γ¨ dimostrato che x=1 Γ¨ punto di massimo assoluto).
Studiamo la monotonia della funzione per π₯ < 0:
π(π₯) = 9π 4(π₯ β 1)4 = 9 4π(π₯ β 1) β4 , πβ²(π₯) = β9π(π₯ β 1)β5= β 9π (π₯ β 1)5
Ed essendo il denominatore negativo risulta: πβ²> 0 π π π > 0 ππ πβ²< 0 π π π < 0 . Pertanto:
Il grafico della funzione per π₯ < 0 Γ¨ del tipo:
Chiaramente se π < 0 , π₯ = 1 Γ¨ punto di massimo assoluto. Se π > 0 dobbiamo confrontare π(1) =9 2(1 + π πβ1) con 9 4π . 9 2(1 + π πβ1) >9 4π π π π πβ1> 1 2π β 1
Confrontiamo graficamente le funzioni π¦1 = ππβ1 ππ π¦ 2 =
1
2π β 1, che sono facilmente
rappresentabili (la prima, blu, si ottiene da π¦ = ππ con una traslazione verso destra di 1 e la
seconda, in rosso, Γ¨ una retta):
Si osserva chiaramente che Γ¨ sempre π¦1 > π¦2: quindi anche per π > 0 π₯ = 1 Γ¨ punto di massimo assoluto.
b)
Indicata con π la funzione ottenuta da ππ per π = 2, stabilire se π Γ¨ derivabile in π₯ = 0. Studiare
lβandamento della funzione π specificandone gli asintoti, i punti di flesso e lβampiezza in gradi dellβangolo formato dalle tangenti sinistra e destra nel punto di non derivabilitΓ . Determinare i valori delle costanti positive h e k tali che, considerata la funzione
π(π₯) = β[1 + (3 β ππ₯)πππ₯β1] si abbia π(3 β π₯) = π(π₯) per π₯ β₯ 0. Se π = 2 la funzione f ha equazione: π(π₯) = { 9 2(1 + π₯ π 2βπ₯) πππ π₯ β₯ 0 9 2(π₯ β 1)4 πππ π₯ < 0
Utilizzando i calcoli giΓ fatti con π generico nel punto a), abbiamo che: Per π₯ > 0: πβ²(π₯) =9 2π 2βπ₯(1 β π₯); lim π₯β0+ π β²(π₯) =9 2π 2 = π +β²(0) Per π₯ < 0: πβ²(π₯) = β 18 (π₯β1)5; limπ₯β0β π β²(π₯) =18 = π ββ²(0)
Quindi la funzione non Γ¨ derivabile in π₯ = 0, dove cβΓ¨ un punto angoloso.
Studiamo lβandamento della funzione.
Sfruttando quanto giΓ fatto con π generico possiamo dire che: π(π₯) > 0 πππ ππππ π₯ π πππ π’ππ‘π π(0) =9
2, πππ π πππ ππ π πππ’π‘π ππ π = (1; 9
2(1 + π) Il grafico della funzione ha π¦ = 0 come asintoto orizzontale per π₯ β ββ e π¦ =9
2 come asintoto
orizzontale per π₯ β +β .
La funzione Γ¨ crescente per π₯ < 1 e decrescente per π₯ > 1. Cerchiamo i flessi.
Per π₯ < 0: πβ²(π₯) = β 18
(π₯β1)5 = β18(π₯ β 1)β5; πβ²β²(π₯) =
90
(π₯β1)6 > 0 π πππππ π π π₯ < 0: per π₯ < 0 concavitΓ sempre verso lβalto, nessun flesso.
Per π₯ > 0: πβ²(π₯) =9
2π
2βπ₯(1 β π₯); πβ²β²(π₯) = β― =9 2 π
2βπ₯(π₯ β 2) β₯ 0 π π π₯ β₯ 2:
per π₯ > 0 abbiamo: concavitΓ verso il basso se π₯ < 2 e verso lβalto se π₯ > 2; flesso per π₯ = 2: πΉ1 = (2;27
Osserviamo che in x=0, pur essendoci un cambio di concavitΓ , non cβΓ¨ un punto di flesso perchΓ© la funzione non presenta una (unica) tangente. Ricordiamo che un punto di flesso Γ¨ un punto in cui la curva attraversa la tangente.
Il grafico della funzione Γ¨ quindi il seguente:
Calcoliamo lβangolo formato dalle due semitangenti nel punto angoloso, dopo aver notato che si tratta di un angolo ottuso; il coefficiente angolare della semitangente sinistra Γ¨ π1 = 18 = πββ²(0)
e quello della semitangente destra Γ¨ π2 = 9 2π
2 = π
+β²(0) > π1 . Detto πΌ lβangolo ottuso fra le due semitangenti si ha:
π‘ππΌ = π1β π2 1 + π1π2 = 18 β92 π2 1 + (92 π2) (18) β β0.0254 , πΌ = π‘πβ1(β0.0254) = 180Β° β π‘πβ1(0.02544) = 178.54Β° .
Determiniamo ora i valori delle costanti positive h e k tali che, considerata la funzione
π(π₯) = β[1 + (3 β ππ₯)πππ₯β1] si abbia π(3 β π₯) = π(π₯) per π₯ β₯ 0. π(3 β π₯) = β[1 + (3 β π(3 β π₯))ππ(3βπ₯)β1] =
9
2
(1 + π₯ π
2βπ₯)π π βΆ
{ β = 9 2 π = 1 (πππ£ππππ ππ π πππ π(3 β π₯)β 1 =2 β π₯)I valori richiesti sono quindi: β =9
c)
Con un acceleratore di particelle si prepara un fascio di protoni aventi energia cinetica pari a 42 πππ. Per indirizzare tale fascio verso un bersaglio desiderato, si utilizza un campo
magnetico uniforme, ortogonale alla traiettoria dei protoni, di intensitΓ 0,24 π. Trascurando gli effetti relativistici, descrivere il moto di ciascun protone allβinterno del campo e calcolare il raggio di curvatura della traiettoria.
Per la legge di Lorentz il fascio di protoni si muove su una traiettoria circolare nel piano passante per il punto P in cui i protoni entrano nel campo magnetico e perpendicolare alla direzione del campo magnetico. Dalla relazione: ππ£π΅ = ππ =ππ£ 2 π , π π ππ‘π‘ππππ ππ ππππππ ππ ππ’ππ£ππ‘π’ππ: π = ππ£ ππ΅
Conoscendo lβenergia cinetica πΈπ del fascio di protoni, possiamo calcolare la velocitΓ con cui un protone entra nel campo magnetico:
πΈπ = 1 2ππ£ 2 , π£ = β2πΈπΆ π , π = π (β2πΈπ ) πΆ ππ΅ = β2ππΈπΆ ππ΅ = π πΈπΆ = 42 πππ = 42 β 106β 1.602 β 10β19 π½ = 6.728 β 10β12π½ π = 1.673 β 10β27ππ , π = 1.602 β 10β19 πΆ , π΅ = 0.24 π Quindi: π =β2ππΈπΆ ππ΅ = β2 β (1.673 β 10β27ππ)(6.728 β 10β12π½) (1.602 β 10β19 πΆ)(0.24 π) = 3.902 π
d)
Il fascio di protoni, allβuscita della zona in cui Γ¨ presente π΅β , viene fatto penetrare in acqua. Si indichi con β(π₯) lβenergia del protone, espressa in megaelettronvolt (MeV), dopo x centimetri (cm) di cammino in acqua e sia πβ lβenergia ceduta allβacqua dal protone nel tratto ππ₯. Supponendo che la funzione π¦ = βπβ
ππ₯ possa essere approssimata con la funzione π¦ = π(π₯),
ponendo β =9
2 π π = 1 , calcolare lβenergia β assorbita dallβacqua nei primi 3 centimetri di
cammino del protone.
La funzione π(π₯) ha equazione: π(π₯) = β[1 + (3 β ππ₯)πππ₯β1] =9 2[1 + (3 β π₯)π π₯β1] Da π¦ = βπβ ππ₯ otteniamo quindi: βπβ(π₯) = π(π₯) ππ₯.
PerciΓ² lβenergia assorbita dallβacqua nei primi 3 cm di cammino del protone Γ¨: ββ = β« π(π₯) 3 0 ππ₯ = β« 9 2[1 + (3 β π₯)π π₯β1] 3 0 ππ₯ =9 2 β« ππ₯ 3 0 +9 2β« (3 β π₯)π π₯β1ππ₯ 3 0
Cerchiamo una primitiva di (3 β π₯)ππ₯β1 integrando per parti:
β«(3 β π₯)ππ₯β1ππ₯ = β«(3 β π₯)(ππ₯β1)β²ππ₯ = (3 β π₯)ππ₯β1β β«(β1)ππ₯β1ππ₯ = = (3 β π₯)ππ₯β1+ ππ₯β1+ πΆ ββ =9 2 β« ππ₯ 3 0 +9 2β« (3 β π₯)π π₯β1ππ₯ 3 0 = 9 2[π₯]0 3+9 2[(3 β π₯)π π₯β1+ ππ₯β1] 0 3 = =27 2 + 9 2[π 2β (3 πβ1+ πβ1)] =27 2 + 9 2(π 2β 4 πβ1) β 40.129 πππ
Quindi lβenergia assorbita dallβacqua nei primi 3 cm di cammino del protone Γ¨ 40.129 πππ .