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Teoria allenamento 2 FORZA

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Academic year: 2021

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In movimento – Marietti Scuola © 2010 De Agostini Scuola S.p.A. – Novara

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In movimento – Marietti Scuola © 2010 De Agostini Scuola S.p.A. – Novara

La definizione di forza

Per forza s’intende la capacità dell’apparato neuro-

muscolare di vincere o contrapporsi a un carico esterno con un impegno muscolare.

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In movimento – Marietti Scuola © 2010 De Agostini Scuola S.p.A. – Novara

Tipi di forza:

• Forza massima o massimale: si può definire come la capacità del muscolo di esprimere la massima tensione possibile con una contrazione volontaria.

• Forza veloce: è la capacità di esprimere elevate tensioni muscolari nel minor tempo possibile, infatti, sarebbe più

corretto chiamarla forza esplosiva.

• Forza resistente: è la capacità di esprimere elevate tensioni per un tempo relativamente lungo.

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In movimento – Marietti Scuola © 2010 De Agostini Scuola S.p.A. – Novara • A livello strutturale

la composizione del muscolo • A livello nervoso

utilizzazione delle unità motorie

• A livello della componente elastica

nel muscolo

lo stiramento potenzia la contrazione

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In movimento – Marietti Scuola © 2010 De Agostini Scuola S.p.A. – Novara • Ipertrofia

- aumento delle miofibrille

- sviluppo del tessuto connettivo - aumento della vascolarizzazione - aumento del numero delle fibre (?) • Modificazione delle fibre

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In movimento – Marietti Scuola © 2010 De Agostini Scuola S.p.A. – Novara

• Capacità di reclutamento: l’allenamento della forza stimola il sistema nervoso a far

intervenire un numero sempre maggiore di unità motorie e di conseguenza ad aumentare il numero di fibre muscolari

coinvolte nella contrazione.

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In movimento – Marietti Scuola © 2010 De Agostini Scuola S.p.A. – Novara • Concetto di energia potenziale

elastica (ciclo stiramento-accorciamento): il muscolo

sviluppa una maggiore forza se prima di contrarsi viene allungato. Durante l’allungamento il muscolo immagazzina energia elastica che nella successiva fase di contrazione verrà restituita, andando a sommarsi alla forza della componente contrattile del muscolo.

Fattori legati alla componente elastica del muscolo

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In movimento – Marietti Scuola © 2010 De Agostini Scuola S.p.A. – Novara • Il regime concentrico: è

l’allenamento più tradizionale della forza, quello più usato per

aumentare la massa muscolare: durante la contrazione i punti di

inserzione muscolare si avvicinano, determinando lo spostamento di parti del corpo

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In movimento – Marietti Scuola © 2010 De Agostini Scuola S.p.A. – Novara

I regimi di contrazione

Il regime eccentrico: consiste nel cedere lentamente, frenando la

discesa di un sovraccarico molto elevato, spesso superiore a quello massimo.

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In movimento – Marietti Scuola © 2010 De Agostini Scuola S.p.A. – Novara

Il regime isometrico: consiste nello sviluppo di un’elevata tensione

muscolare, mantenendo fermo il corpo o una sua parte in una determinata posizione. Si può eseguire sia con sovraccarichi che

senza, mantenendo la posizione scelta fino al completo esaurimento (isometria totale) o esercitando una spinta massimale per 3-6

secondi contro una resistenza fissa (isometria massimale). Poiché l’effetto di tale allenamento è specifico per l’angolo articolare mantenuto.

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In movimento – Marietti Scuola © 2010 De Agostini Scuola S.p.A. – Novara

Il regime pliometrico: sfrutta la

proprietà del muscolo di

immagazzinare e restituire energia elastica e trova applicazione per lo sviluppo della forza veloce, in

particolare degli arti inferiori.

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In movimento – Marietti Scuola © 2010 De Agostini Scuola S.p.A. – Novara

L’elettrostimolazione: è una forma particolare di

allenamento isometrico. La contrazione del muscolo si ottiene attraverso la stimolazione elettrica che un apparecchio invia a elettrodi applicati sulla pelle, in corrispondenza del muscolo da allenare. È molto utilizzata in riabilitazione e la sua efficacia è legata all’intensità di stimolazione che avvicina la soglia del dolore.

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In movimento – Marietti Scuola © 2010 De Agostini Scuola S.p.A. – Novara

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In movimento – Marietti Scuola © 2010 De Agostini Scuola S.p.A. – Novara

Carico e sovraccarico

Esercizi a carico naturale o a corpo libero: sfruttano semplicemente

il peso del proprio corpo come resistenza da vincere.

Esercizi con sovraccarichi: al peso corporeo viene aggiunto un

carico ulteriore, opportunamente scelto e graduato, per aumentare lo

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In movimento – Marietti Scuola © 2010 De Agostini Scuola S.p.A. – Novara Concetto di 1RM: 1 RM è quel

“peso” che permette di realizzare una sola ripetizione di un

esercizio.

Ripetizione: movimenti uguali

eseguiti in successione.

Serie: gruppi di ripetizioni che si eseguono per un certo numero di volte.

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In movimento – Marietti Scuola © 2010 De Agostini Scuola S.p.A. – Novara

Metodo degli sforzi massimali: consiste nel lavorare con

carichi che consentono di effettuare da 1 a 3 sollevamenti, impiegando quindi il 90-100% della propria forza massima. È il metodo più efficace per migliorare la forza massima, ma è adatto solo ad atleti di grande esperienza e ben preparati.

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In movimento – Marietti Scuola © 2010 De Agostini Scuola S.p.A. – Novara

Principali metodi di allenamento

Metodo degli sforzi ripetuti: si tratta di eseguire un numero

variabile di serie di esercizi con carico costante. L’intensità di lavoro (vale a dire la percentuale del carico massimo, la velocità di sollevamento, il numero di ripetizioni) e la durata del recupero variano in funzione del tipo di forza che si desidera sollecitare. L’effetto allenante si riscontra nelle ultime ripetizioni, dove per riuscire a sollevare il carico occorre reclutare le fibre non ancora impiegate o affaticate.

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In movimento – Marietti Scuola © 2010 De Agostini Scuola S.p.A. – Novara

Principali metodi di allenamento

Metodo degli sforzi dinamici: si tratta di eseguire esercizi con

carico medio (50- 60%), leggero (30%), ma anche senza carico, alla

massima velocità.

Il numero di ripetizioni varia in relazione alla velocità di sollevamento (e quindi del carico), che nel caso della forza esplosiva è massima e di conseguenza il numero di ripetizioni arriva a 8-10 per 3-5 serie e recupero di 3 minuti tra le serie.

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In movimento – Marietti Scuola © 2010 De Agostini Scuola S.p.A. – Novara

Principali metodi di allenamento

La combinazione dei metodi: una volta apprese le azioni tipiche

dei diversi regimi di forza sarebbe opportuno combinare i metodi e i regimi presentati. Possono essere combinati sia nella seduta che nella serie.

Per combinarli nella seduta basta inserire, per un determinato gruppo muscolare, esercitazioni riguardanti i diversi regimi di

contrazione in modo da determinare le condizioni di adattamenti sempre nuovi da parte del muscolo. All’interno della serie possono essere alternate contrazioni isometriche (che sviluppano la forza massimale), concentriche (sviluppano la forza massimale e la forza esplosiva), eccentriche e pliometriche (sviluppano la forza

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In movimento – Marietti Scuola © 2010 De Agostini Scuola S.p.A. – Novara

Principi per l’allenamento della forza 1/3

Specificità: ogni muscolo o gruppo muscolare, per ottenere

miglioramenti nella forza e nella prestazione, deve essere oggetto di un allenamento specifico.

Riscaldamento: va curato iniziando con quello generale e poi

proseguire con quello specifico, in cui si eseguiranno alcune serie con carichi bassi prima di iniziare l’esercizio con i

sovraccarichi pesanti.

Maggiore difficoltà con pesi liberi: gli esercizi con i bilancieri

e i manubri presentano maggiori difficoltà di controllo rispetto alle macchine, per cui prima di impiegarli con carichi elevati occorre aver bene assimilato la tecnica esecutiva.

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In movimento – Marietti Scuola © 2010 De Agostini Scuola S.p.A. – Novara

Principi per l’allenamento della forza 2/3

Incrementi graduali: i principianti devono usare carichi bassi per

favorire l’adattamento biologico, oltre che del muscolo, di tendini e di strutture articolari.

Espirare durante lo sforzo: si inspira durante la fase eccentrica, si

espira durante quella concentrica, evitando le fasi di apnea.

Utilizzare tutta l’ampiezza di movimento del gesto: per mantenere

l’ottimale estensibilità di muscoli e tendini occorre che i vari gruppi

muscolari lavorino sempre accorciandosi e allungandosi completamente.

Concentrazione: Durante l’esecuzione, concentrarsi sull’esercizio e sui

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In movimento – Marietti Scuola © 2010 De Agostini Scuola S.p.A. – Novara

Principi per l’allenamento della forza 3/3

Sedute: privilegiare più sedute brevi ma intense, piuttosto

che poche e prolungate.

”Ascolto” delle sensazioni: se necessario, non avere

paura di modificare il programma di allenamento.

Attenzione all’affaticamento: quando si è esausti si può

andare incontro più facilmente a traumi dell’apparato locomotore.

Stretching: concludere la seduta con alcuni minuti di

esercizi di allungamento.

Assistenza: quando si utilizzano carichi elevati con il

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