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Università degli Studi dell’Aquila

Corso di Laurea Triennale in Ingegneria Industriale, A. A. 2015-16

I prova parziale di Fisica Generale II – 02/11/2015

Nome Cognome Matricola Crediti

Una distribuzione di carica sferica ha densità ρ1 tra i raggi R1 e R2 e ρ2 tra i raggi R2 e R3. La distribuzione è circondata

da un guscio sferico metallico (conduttore) compreso tra i raggi R4 ed R5. Una carica di massa m e carica q si trova

nel guscio metallico a distanza d (con R4 < d < R5) dal

centro della distribuzione. Si determinino: a) la carica totale Q della distribuzione sferica (2 punti); b) il modulo del campo elettrico alle distanze R2, R3 e a metà tra R3 e R4 dal centro (2 punti); c) la densità superficiale di carica

indotta sul guscio metallico (2 punti); d) la velocità minima che bisogna fornire alla carica q per raggiungere una distanza R2 dal centro, nell’ipotesi che essa sia libera

di muoversi nei materiali attraversati (4 punti). e) Qual è il dato inutile del problema? (1 punto).

Nota: si trascuri la presenza della carica q ai fini del calcolo della carica indotta nel conduttore.

Dati: ρ1 = 1.5 μC/m3, ρ2 = 2.5 μC/m3, R1 = 20 cm, R2 = 30

cm, R3 = 40 cm, R4 = 80 cm, R5 = 100 cm, m = 0.2 mg, q =

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Soluzione

La carica contenuta in ciascuno guscio sferico può essere calcolata moltiplicando la densità per il rispettivo volume: 𝑄1 = 𝜌14 3𝜋(𝑅2 3− 𝑅 13) = 0.12 μC 𝑄2 = 𝜌24 3𝜋(𝑅3 3− 𝑅 23) = 0.39 μC La carica totale della distribuzione è quindi Q = Q1 + Q2 = 0.51 μC.

Applicando il teorema di Gauss, si può calcolare il modulo del campo elettrico E alle distanza richieste. In particolare, si vede come E dipenda solo dalla carica totale contenuta in una ipotetica superficie sferica chiusa a distanza generica r dal centro della distribuzione ed ha un’espressione simile a quella di una carica puntiforme:

𝐸(𝑅

2

) =

1 4𝜋𝜀0 𝑄1 𝑅22

=

1.2 × 10 4 V/m

𝐸(𝑅

3

) =

1 4𝜋𝜀0 𝑄 𝑅32

=

2.9 × 10 4 V/m

𝐸 (

𝑅3+𝑅4 2

) =

1 4𝜋𝜀0 𝑄 (𝑅3+𝑅42 )2

=

1.3 × 104 V/m

Poiché il guscio metallico circonda completamente la distribuzione di carica siamo in presenza di un caso di induzione completa, per cui la carica indotta sulla faccia interna (σ4) è pari in modulo alla

carica inducente ed opposta di segno, mentre quella sulla faccia esterna (σ5) è uguale sia in modulo

che segno. La densità superficiale sulle due facce sarà pertanto:

𝜎

4

= −

𝑄 4𝜋𝑅42

=

- 63 nC/m 2

𝜎

5

=

𝑄 4𝜋𝑅52

=

40 nC/m 2

Per penetrare la distribuzione sferica la carica q deve vincere soltanto la repulsione di quest’ultima, in quanto all’interno del conduttore il campo elettrico è nullo. La differenza di energia potenziale tra R4 e R2 è pari all’energia cinetica che bisogna fornire alla carica per raggiungere la distanza R2. E’

pertanto necessario calcolare la differenza di potenziale tra R4 e R2, cosa che richiede la conoscenza

dell’espressione del campo elettrico in funzione della distanza dal centro in questa regione di spazio. Tra R4 e R3, il campo elettrico è pari a quello di una carica puntiforme Q e quindi la differenza di

potenziale è:

∆𝑉

2

= 𝑉(𝑅

3

) − 𝑉(𝑅

4

) = ∫ 𝐸(𝑟)𝑑𝑟 =

𝑅4 𝑅3

1 4𝜋𝜀0 𝑄 𝑟2

𝑑𝑟 =

𝑅4 𝑅3 1 4𝜋𝜀0

𝑄 (

1 𝑅3

1 𝑅4

) =

5.7 kV Tra R3 e R2 è possibile calcolare E(r) utilizzando il teorema di Gauss:

4𝜋𝑟2𝐸(𝑟) =𝑞(𝑟) 𝜖0

(3)

La carica q(r) contenuta entro il raggio generico R2 ≤ r ≤ R3 è:

𝑞(𝑟) = 𝑄1+ 𝜌24 3𝜋(𝑟

3− 𝑅 23) Pertanto la differenza di potenziale tra R3 e R2 risulta essere:

∆𝑉1 = 𝑉(𝑅2) − 𝑉(𝑅3) = ∫ [ 1 4𝜋𝜀0 𝑄1 𝑟′2+ 𝜌2 3𝜀0(𝑟 ′𝑅2 3 𝑟′2)] 𝑅3 𝑅2 𝑑𝑟 =

=

𝑄1 4𝜋𝜀0

(

1 𝑅2

1 𝑅3

) +

𝜌2 3𝜀0

[

𝑅32−𝑅22 2

+ 𝑅

2 3

(

1 𝑅3

1 𝑅2

)] =

2.1 kV Per cui ΔV = ΔV1 + ΔV2 = 7.8 kV. La velocità minima da fornire alla carica q è quindi:

1 2𝑚𝑣𝑚𝑖𝑛

2 ≥ 𝑞∆𝑉 𝑣𝑚𝑖𝑛 = √2𝑞∆𝑉/𝑚 = 20 m/s

Il dato inutile del problema è il valore numerico della distanza d, in quanto all’interno del conduttore il campo elettrico è nullo, quindi non occorre conoscere la posizione esatta della carica q ai fini del calcolo delle differenze di potenziale.

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