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Il Campo Elettrico

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Academic year: 2021

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Il Campo Elettrico

Alunno: Vitaliano Francesco Classe 4° A

Liceo Scientifico E.Majorana Prof.ssa Cinzia Vittoria

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Qualsiasi carica elettrica ha attorno a se un campo elettrico. Con carica intendiamo un corpo elettrico positivo o negativo.

Se prendiamo due bacchette di plastica e le strofiniamo, esse si respingeranno. Se

invece strofiniamo una bacchetta di plastica e una di vetro, esse si attrarranno.

Se il vetro si carica positivamente, perde un elettrone. La plastica si carica negativamente e acquista un elettrone. Possiamo

dividere i materiali in conduttori e isolanti.

• I conduttori prendono e acquistano elettroni, avendo legami deboli

• Gli isolanti cedono e acquistano elettroni, avendo legami forti

TIPI DI ELETTRIZZAZIONE: PER STROFINIO

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TIPI DI ELETTRIZZAZIONE: PER CONTATTO

Un conduttore caricato negativamente, toccando un corpo neutro, farà si che le cariche si vadano a distribuire in modo uguale su tutta la superficie. Per verificare se un corpo è

effettivamente carico, usiamo uno strumento chiamato

elettroscopio, ovvero uno strumento costituito da un’asta verticale, con all’estremità superiore un piattello, e a quella inferiore un lamina d’oro.

Toccando con una bacchetta caricata elettricamente il piattello, la lamina si aprirà.

Abbiamo quindi due cariche: e

Fra queste due cariche ci sarà una forza, che potrà essere Attrattiva o repulsiva. Questa forza dipende dalle cariche e dalla distanza.

F = = 

Costante nel vuoto

 

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TIPI DI ELETTRIZZAZIONE: PER INDUZIONE

Se noi avviciniamo una bacchetta caricata negativamente ad una

sfera, le cariche positive andranno a posarsi dalla parte della bacchetta e quelle negative dall’altra parte della sfera.

Se dall’altro lato, noi toccassimo la sfera con un dito, prenderemmo tutte le cariche negative e la sfera resterà caricata positivamente.

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Vettore di Campo Elettrico

• La presenza di una carica elettrica modifica le caratteristiche dello spazio che la circonda

• La carica avverte una forza elettrica, che è dovuta alle nuove proprietà della zona dello spazio in cui essa si trova.

Una carica di prova è una carica elettrica puntiforme abbastanza piccola da non modificare il sistema fisico che si intende studiare.

La formula per trovare il vettore di campo elettrico sarà:

Dove F sarà la forza esercitata sulla carica di prova.

 

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Se Q è positiva le due cariche Q e q si attrarranno, se q è negativa le due cariche si respingeranno:

• Se abbiamo una carica negativa e positiva nello spazio il campo si rafforza perché le due cariche si attraggono ed al centro il

nostro campo sarà più forte.

• Se abbiamo due cariche uguali, esse si respingono e il campo elettrico al centro sarà quasi nullo.

La carica elettrica dipende anche dal mezzo considerato:

Sappiamo che se q subisce le forze di Coulomb la formula sarà:

E =

dove E sarà il corpo nel vuoto.

La formula finale sarà quindi:

 

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Il flusso del campo elettrico

Se si vuole calcolare il flusso ) del campo elettrico attraverso una superficie Ω che non è piana o su cui il campo elettrico non è

costante bisogna suddividere Ω in n parti così piccole da soddisfare le condizioni di definizione.

 

Data una superficie piana descritta dal vettore e un campo elettrico costante sulla superficie orientata il flusso del campo elettrico è

definito dalla relazione;

() =

 

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Teorema di Gauss

Il teorema di Gauss per il campo elettrico stabilisce che il flusso

elettrico attraverso una superficie chiusa è direttamente proporzionale alla carica totale contenuta dentro la superficie. ()=

Consideriamo una sola carica puntiforme Q+ e la superficie Ω attraverso cui si calcola il  flusso del campo elettrico è una sfera di raggio r con il centro in Q+.

Per calcolare il flusso ΦΩ ( E) attraverso la sfera, questa va divisa in n parti così piccole da  poterle considerare piane,il vettore (E) è in ogni zona della sfera parallelo al 

corrispondente vettore (S) e dato che i punti della sfera si trovano tutti alla stessa distanza  dalla carica puntiforme che genera il campo i vettori (E) hanno tutti lo stesso modulo per  cui facendo la sommatoria di tutte le superfici ( Sn) la formula va riscritta come: 

ΦΩ (E) = E =

che è il teorema di Gauss, dimostrato in questo caso particolare.

×  

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