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MC-21-induzione elettromagnetica_V2

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Academic year: 2021

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INDUZIONE ELETTROMAGNETICA

Un campo magnetico costante non produce corrente.

Un campo magnetico variabile, inducendo una d.d.p.,

può dare origine ad una corrente elettrica.

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INDUZIONE ELETTROMAGNETICA

Flusso magnetico concatenato con un circuito:

α

=

Φ

B

A

cos

L’unità di misura del

flusso magnetico nel S.I.

è il weber (Wb):

(3)

3

Legge di Faraday

La variazione di flusso magnetico concatenato con

il circuito produce una d.d.p. indotta data da:

INDUZIONE ELETTROMAGNETICA

t

V

Δ

ΔΦ

=

(4)

INDUZIONE ELETTROMAGNETICA

Legge di Lenz

Il campo magnetico

indotto è sempre tale da

opporsi alla variazione

che lo ha generato.

(5)

5

(6)

   

 

 

 

Magnetoencefalogramma, MEG

La  MEG  è  una  tecnica  che  misura  i  deboli  campi  magne8ci  prodo9  dall’a9vità  del   cervello  umano,  risultan8  dall’a9vità  sincrona  dei  neuroni:  dalla  distribuzione  dei   campi  è  possibile  risalire  alla  regione  cerebrale  a9vata.  

(7)

   

 

 

 

Il  campo  magne8co  associato  al  flusso  di  corren8  ioniche  intracraniche  è  molto   debole  (dell’ordine  di  decine  di  femto-­‐Tesla,  10-­‐15  T,  circa  1  milione  di  volte  più  

piccolo  del  campo  magne8co  terrestre)  

Principio  fondamentale  

(8)

   

 

 

 

Registrazione  del  segnale  magne8co  

Il  segnale  magne8co  molto  debole  viene  misurarato  solo  grazie  ad  un  sistema  di   rivelatori  SQUIDs  (Super  ConduSore  ad  Interferenza  Quan8ca)  molto  

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Uno  SQUID  consiste  in  una  spirale  supercondu9va  immersa  in  elio  a  -­‐269°  e   questa  temperatura  crea  un  rido9ssima  resistenza  eleSrica.  

 

Lo  SQUID  rileva  il  campo  magne8co  indoSo  dalle  corren8  eleSriche  cerebrali   e  le  trasforma  in  un  segnale  eleSrico  simile  all’EEG.  

 

Lo  SQUID  è  il  sistema  più  sensibile  ai  campi  magne8ci.  

(10)

   

 

 

 

La  MEG  permeSe  di  studiare  l’a9vità  dei  ritmi   spontanei  e  risposte  neurali  con  un  buona   risoluzione  spaziale.  

 

Infa9,  dopo  la  s8molazione  di  vari  pun8  della   pelle  è  possibile  calcolare  le  aree  in  cui  sono   proieSa8  tali  pun8  nella  corteccia  cerebrale.  

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Esempio di una ricerca in

magnetoencefalografia

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:

Analisi della funzionalità delle connessioni nervose cerebrali

nella Sclerosi Multipla

Si tratta di uno studio coordinato dalla dottoressa Franca Tecchio (Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione del CNR di Roma, Ospedale Fatebenefratelli, Isola Tiberina, Roma), che ha analizzato le connessioni nervose delle aree sensorie e motorie in relazione ai cambiamenti del volume della regione cerebrale del talamo nella SM tramite MEG.

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