Abstract
Il trauma è una patologia ad alta complessità rappresentando la quarta causa di morte in tutto il mondo e la prima per soggetti di età inferiore a 40 anni nei paesi industrializzati. Mortalità ed esiti in termini di disabilità sono fortemente influenzati dalle risorse disponibili per la gestione del paziente politraumatizzato. L’adozione di specifici protocolli di trattamento e l’adesione a linee guida codificate consentono l’ottimizzazione del percorso terapeutico.
Le lesioni non penetranti rappresentano circa i 2/3 dei traumi addominali totali. Il coinvolgimento degli organi parenchimatosi addominali si verifica nel 31% dei politraumi; milza e fegato sono gli organi maggiormente interessati con una frequenza del 13% e 16% rispettivamente.
Se la gestione incruenta delle lesioni dei parenchimi addominali da trauma chiuso sembra a oggi essere l’unica potenzialmente in grado di consentire la restitutio ad integrum anatomica e funzionale restano da definire quali siano i criteri di inclusione e i fattori di rischio predisponenti il fallimento così da poter attribuire a ogni paziente una classe di rischio in base alla quale tessere la programmazione terapeutica e pianificare il follow up.
Questo studio ha come obiettivo la valutazione retrospettiva delle modalità di gestione e l’analisi delle criticità del trattamento incruento delle lesioni degli organi parenchimatosi addominali da trauma chiuso nei pazienti presi in carico dall’U.O. di Chirurgia d’Urgenza Universitaria negli ultimi 5 anni.