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Salute Transculturale

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Academic year: 2021

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(1)

I

l tema della “salute transculturale” contiene una proposta concreta di congiunzione tra i fattori culturali e il principio universale del

diritto alla salute nel considerare questo un bene

col-lettivo, di cui tutti gli attori sociali possono e devono beneficiare. In particolar modo l'attenzione è qui rivolta a popolazione migrante. A partire dalla proposta di un 'globalismo' di salute sarà qui utilizzata la definizione di “diamante culturale” della Griswold. Lo stretto

rap-porto tra culturae società, pone l'attenzione anche sul

ruolo (funzione) dell'individuo che si esprime grazie

all'incontro e all'interazione simbolica, culturale, delle trasformazioni sociali e delle sue innovazioni. Si forma

così il diamante culturale

della salute.

A partire da tale presup-posto, il diamante culturale

porta a individuare un

per-corso di accoglienza e dia-gnostico-terapeutico che possa offrire percorsi facili-tati, funzionali alla persona, ma anche di riduzione dei

costi di welfare. Una sorta di

alleanza terapeutica

all'in-terno dell'équipe sanitaria in cui il core è la salute entro

cui i singoli operatori devono essere attori consapevoli

di una struttura sociale che funga da rete di protezione, e preveda il coinvolgimento di tutti. Gli attori sociali

pro-tagonisti di suddetto processo sono: la persona

migrante, il medico, l'infermiere, l'operatore socio-sani-tario, il mediatore transculturale, e il contesto della struttura sociale entro cui si attivano le “azioni di salute”.

L’

Evidence Based Medicine and Nursing è qui

proposta in un'ottica di complementarietàe

collaborazione. Nella pratica quotidiana si

riescono a rilevare le peculiarità di ciascuna

professiona-lità che possono essere utilizzate e ottimizzate in una

nuova struttura socio-sanitaria, al fine di garantire il

ben-essere dell'individuo. Coinvolgimento consapevole delle

parti nella promozione, prevenzioneed eventuale cura. Ciò

pone l'équipe sanitaria a supporto della persona e,

insieme a essa, in una partecipazione attiva finalizzata al

progetto salute. Alla base, le strutture socio-sanitarie e le

strategie di policy, devono consentire l'attuazione reale e

tangibile di innovazioni necessarie provenienti dai

muta-menti socio-culturali.

Il modello co-relazionale di Costantino Cipolla assume qui rilievo nell'esplicazione del

nesso esistente tra complesso

sanitario e soggetto sociale

calato in una realtà di salute

transculturale che sappia

tener conto dell'appropriatezza

del sistema di cura. L'obiettivo

è quello di creare Linee Guida,

percorsi modellizzabili e repli-cabili di percorsi di salute dedicati a popolazione migrante nel rispetto delle diversità culturali e comunicative.

La persona, inclusa all'interno dell'équipe sanitaria è

realmente cor-responsabile del raggiungimento dello stato

di benessere – sia individuale che collettivo – e del

mante-nimento del suo “capitale salute”. L'individuo posto così

al centro del trattamento, con i suoi vissuti, la sua iden-tità etno-culturale rappresenta la potenziale espressione della “Salute transculturale”.

SALUTE

TR

ANS

CULTU

RALE

di Alessandra Sannella

BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE

•Cipolla C., Moruzzi M. (a cura di) (2009), Achille Ardigò e la sociologia della salute, Rivista ‘Salute e socie-tà’, Anno VIII Supplemento al n.2/2009, Franco Angeli, Milano.

•Cipolla C., Garelli G. (2002) (a cura di), Dopo l’aziendalizzazione. Nuove strategie di governance in sani-tà, “Salute e Società”, a.I, n.1, Franco Angeli, Milano.

•Giarelli G. (2000), “La sociologia della salute: un approccio correlazionale”, in C. Cipolla, (a cura di) Principi di sociologia, Franco Angeli, Milano.

•(2003), Il malessere della medicina. Un confronto internazionale, Franco Angeli, Milano.

•Maturo A. (2003), Sociologia della malattia. Un’introduzione, Franco Angeli, Milano.

•Morrone A., Sannella A., Pitidis A. (2010),Risk of Female Genital Mutilation in Europe: perception, knowledge and detection in the National Public Health Service, Health Care for Women International Rewiev, ScholarOne.

(2)

I

l tema della “salute transculturale” contiene una proposta concreta di congiunzione tra i fattori culturali e il principio universale del

diritto alla salute nel considerare questo un bene

col-lettivo, di cui tutti gli attori sociali possono e devono beneficiare. In particolar modo l'attenzione è qui rivolta a popolazione migrante. A partire dalla proposta di un 'globalismo' di salute sarà qui utilizzata la definizione di “diamante culturale” della Griswold. Lo stretto

rap-porto tra culturae società, pone l'attenzione anche sul

ruolo (funzione) dell'individuo che si esprime grazie

all'incontro e all'interazione simbolica, culturale, delle trasformazioni sociali e delle sue innovazioni. Si forma

così il diamante culturale

della salute.

A partire da tale presup-posto, il diamante culturale

porta a individuare un

per-corso di accoglienza e dia-gnostico-terapeutico che possa offrire percorsi facili-tati, funzionali alla persona, ma anche di riduzione dei

costi di welfare. Una sorta di

alleanza terapeutica

all'in-terno dell'équipe sanitaria in cui il core è la salute entro

cui i singoli operatori devono essere attori consapevoli

di una struttura sociale che funga da rete di protezione, e preveda il coinvolgimento di tutti. Gli attori sociali

pro-tagonisti di suddetto processo sono: la persona

migrante, il medico, l'infermiere, l'operatore socio-sani-tario, il mediatore transculturale, e il contesto della struttura sociale entro cui si attivano le “azioni di salute”.

L’

Evidence Based Medicine and Nursing è qui

proposta in un'ottica di complementarietàe

collaborazione. Nella pratica quotidiana si

riescono a rilevare le peculiarità di ciascuna

professiona-lità che possono essere utilizzate e ottimizzate in una

nuova struttura socio-sanitaria, al fine di garantire il

ben-essere dell'individuo. Coinvolgimento consapevole delle

parti nella promozione, prevenzioneed eventuale cura. Ciò

pone l'équipe sanitaria a supporto della persona e,

insieme a essa, in una partecipazione attiva finalizzata al

progetto salute. Alla base, le strutture socio-sanitarie e le

strategie di policy, devono consentire l'attuazione reale e

tangibile di innovazioni necessarie provenienti dai

muta-menti socio-culturali.

Il modello co-relazionale di Costantino Cipolla assume qui rilievo nell'esplicazione del

nesso esistente tra complesso

sanitario e soggetto sociale

calato in una realtà di salute

transculturale che sappia

tener conto dell'appropriatezza

del sistema di cura. L'obiettivo

è quello di creare Linee Guida,

percorsi modellizzabili e repli-cabili di percorsi di salute dedicati a popolazione migrante nel rispetto delle diversità culturali e comunicative.

La persona, inclusa all'interno dell'équipe sanitaria è

realmente cor-responsabile del raggiungimento dello stato

di benessere – sia individuale che collettivo – e del

mante-nimento del suo “capitale salute”. L'individuo posto così

al centro del trattamento, con i suoi vissuti, la sua iden-tità etno-culturale rappresenta la potenziale espressione della “Salute transculturale”.

SALUTE

TR

ANS

CULTU

RALE

di Alessandra Sannella

BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE

•Cipolla C., Moruzzi M. (a cura di) (2009), Achille Ardigò e la sociologia della salute, Rivista ‘Salute e società’, Anno VIII Supplemento al n.2/2009, Franco Angeli, Milano.

•Cipolla C., Garelli G. (2002) (a cura di), Dopo l’aziendalizzazione. Nuove strategie di governance in sanità, “Salute e Società”, a.I, n.1, Franco Angeli, Milano.

•Giarelli G. (2000), “La sociologia della salute: un approccio correlazionale”, in C. Cipolla, (a cura di) Principi di sociologia, Franco Angeli, Milano.

•(2003), Il malessere della medicina. Un confronto internazionale, Franco Angeli, Milano.

•Maturo A. (2003), Sociologia della malattia. Un’introduzione, Franco Angeli, Milano.

•Morrone A., Sannella A., Pitidis A. (2010),Risk of Female Genital Mutilation in Europe: percep-tion, knowledge and detection in the National Public Health Service, Health Care for Women International Rewiev, ScholarOne.

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