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Il social reading modificherà il modello di business degli editori? Il caso Goodreads

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Academic year: 2021

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Dipartimento di Economia e Management Corso di laurea Magistrale in Marketing e Ricerche di

Mercato

Il social reading modificherà il modello

di business degli editori? Il caso

Goodreads

RELATORE:

Prof. Alessandro Gandolfo

CANDIDATO: Marta Tollemeto

ANNO ACCADEMICO

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INDICE

INTRODUZIONE………...5

CAPITOLO 1………...8

1.1 Inquadramento storico: la lettura………..8

1.2 Dalla nascita della lettura all’alfabetizzazione di massa………..9

1.3 Un’epoca di cambiamento: il nuovo millennio………..12

1.4 Le abitudini di lettura oggi……….15

1.5 Il ruolo degli editori: da tradizionali a content provider digitali?...18

CAPITOLO 2………20

2.1 Dai social network al social reading………...20

2.2 Piattaforme di condivisione dedicate alla lettura………21

2.2.1 Social book networks………22

2.2.2 Piattaforme di lettura collaborativa………..…33

2.2.3 Community di lettori e scrittori………37

2.3 Il self-publishing……….…41

CAPITOLO 3………44

3.1 Goodreads………...44

3.2 Funzionamento di Goodreads……….46

3.3 La crescita della piattaforma e l’acquisto da parte di Amazon………...48

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CAPITOLO 4………53

4.1 Metodologia della ricerca………...53

4.2 Content analysis………..54

4.3 La ricerca qualitativa tramite computer………..57

4.4 Strumenti di analisi……….58

4.4.1 Griglia di classificazione in uscita………59

4.4.2 Griglia di classificazione in entrata………..60

4.5 Campionamento………..62

CAPITOLO 5………....64

5.1 Analisi dei risultati della ricerca……….64

5.2 Contenuti in uscita………..64

5.2.1 Utilizzo di Stata………73

5.2.1.1 Numero di parole e numero di “like”………74

5.2.1.2 Numero di parole e numero di “love”………...75

5.2.1.3 Numero di parole e numero di “ahah”………...76

5.2.1.4 Test Anova……….76

5.3 Contenuti in entrata………77

5.3.1 L’utilizzo del chi quadrato e il test Anova………...85

CAPITOLO 6………89

6.1 Le community di consumo: da tradizionali a virtuali……….……….89

6.2 Un’opportunità di business per le imprese………..90

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6.3.1 Mondadori acquista Anobii………...95

6.3.2 Intervista al Dottor Gianassi di Giunti Editore………..97

CONCLUSIONI………...101

BIBLIOGRAFIA……….103

SITOGRAFIA………..106

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INTRODUZIONE

Il presente lavoro di tesi si propone di osservare e comprendere se e come e si sono modificate le abitudini di lettura degli individui in seguito alla diffusione delle nuove tecnologie dell’informazione. Il web è diventato uno dei massimi canali di espressione

di quasi tutti i business presenti oggi sul mercato, ampliando la cerchia di utenti raggiungibili grazie all’abbattimento delle barriere spazio/temporali. Anche l’ambito letterario ha subito gli impetuosi cambiamenti portati dalle ICT1 e, coloro che si occupano professionalmente del business della lettura (in primo luogo le case editrici), hanno cercato di adattarsi per cogliere le opportunità che queste modificazioni potevano portare. La lettura, si sa, è un’attività considerata, da sempre, individuale e introspettiva mentre al giorno d’oggi l’esperienza di lettura inizia ad essere condivisa tramite i social

networks.

All’interno del primo capitolo della presente tesi è trattato l’inquadramento storico della lettura: dalla sua nascita e sviluppo, al radicale cambiamento subìto nel nuovo millennio che ha spinto i maggiori gruppi editoriali ad estendere i confini del proprio operato;

Nel secondo capitolo è possibile approfondire il link che si è venuto a creare tra i social

networks e le piattaforme di social reading: nello specifico di queste ultime, sono stati

analizzati i tre gruppi che ne fanno parte e, per ognuno, sono esaminate le relative piattaforme evidenziando similarità e differenze;

Il terzo capitolo è riservato a Goodreads: la piattaforma più importante e più conosciuta a livello mondiale di social reading. In particolare, è stato approfondito il suo

1 Information and Communication Technologies, trattasi di tecnologie riguardanti i sistemi integrati di

telecomunicazione -linee di comunicazione cablate e senza fili-, i computer, le tecnologie audio-video e relativi software, che permettono agli utenti di creare, immagazzinare e scambiare informazioni.

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funzionamento e la popolarità che ha acquisito nel corso degli anni tanto da esser vista come opportunità di business non indifferente.

Trattandosi di una tesi sperimentale, nel capitolo quattro è affrontata la metodologia della ricerca che si basa sulla content analysis la quale consente di classificare un testo in macro-categorie che permettono di entrare nello specifico dei significati dello stesso con la finalità di conoscere a fondo cosa gli individui dicono e vogliono. Per fare ciò sono state create ed utilizzate due distinte “griglie di classificazione” una per i contenuti

pubblicati dalla piattaforma Goodreads rivolti agli utenti definiti –contenuti in uscita-, e una per quelli scritti dagli utenti a proposito di quanto pubblicato dalla pagina stessa, definiti – contenuti in entrata-. È spiegato, poi, il piano di campionamento effettuato per selezionare i contenuti che sono stati effettivamente rilevati e codificati.

All’interno del capitolo cinque sono presentati i risultati della ricerca. Grazie all’utilizzo

di Excel, partendo dal database iniziale che comprendeva tutti i contenuti e gli utenti campionati nel periodo di indagine, che è andato dal 1/4/2018 al 15/5/2018, sono state create tabelle pivot e grafici capaci di mostrare in modo intuitivo i risultati più

significativi del lavoro di ricerca. Grazie all’utilizzo del software Stata, è stato inoltre possibile verificare dal punto di vista statistico, se determinate variabili selezionate, si influenzassero in qualche modo.

L’ultimo capitolo, il sesto, tratta le comunità di consumo e l’evoluzione che hanno subito passando da comunità di tipo tradizionale a comunità virtuali; un’altra sezione del capitolo è dedicata a come le case editrici italiane si sono adattate o prevedono di adattarsi a tali cambiamenti, intuendone un’opportunità di business e di crescita sotto tutti i punti di vista. Per concludere, è possibile leggere un riassunto di un’intervista in

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profondità con il Dottor Gianassi: customer relationship management della casa editrice Giunti di Firenze.

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CAPITOLO 1

1.1 INQUADRAMENTO STORICO: LA LETTURA

Chi legge svolge un processo mentale di comprensione e decodifica di testi scritti. La lettura è, da sempre, uno dei principali veicoli di trasmissione di idee, conoscenze, notizie, cultura, nonché mezzo di svago, di impiego del tempo libero, di viaggio del subconscio restando in un luogo fisico statico.

Si può affermare che i mezzi tradizionali tramite cui avviene la lettura sono su carta stampata o scritta con inchiostro come libri, riviste, volantini; oggi questi mezzi stanno aumentando e arrivano a comprendere smartphone, tablet, computer.

Lo studio storico delle pratiche di scrittura e lettura riporta indietro di cinquemila anni e sottolinea come la componente rituale e socio economica sia nata contemporaneamente alle stesse pratiche appena citate.

Si può notare, quindi, che nonostante ci si trovi nel bel mezzo di un cambiamento epocale per quanto concerne il mercato del libro in generale e le abitudini di lettura degli individui in particolare, ci sia un evidente filo conduttore che collega la loro nascita a quello che sono diventate oggi. Questo filo si chiama condivisione.

La condivisione di contenuti è alla base dello sviluppo sempre più preponderante dell’ambiente digitale; ma come si colloca la lettura in questo tipo di ambiente?

La così detta “lettura fuori dal libro” arriva ad essere strettamente connessa ai social

network, piattaforme digitali che consentono di sviluppare una rete di contatti con i quali

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D’altro canto, come affermava Seneca dal libro “Lettere a Lucilio”: “Nessun bene senza un compagno ci dà gioia”.

1.2 DALLA NASCITA DELLA LETTURA ALL’ALFABETIZZAZIONE DI MASSA

La nascita del libro va ricondotta all’epoca del monachesimo, in quel periodo storico che va dal IV al VI secolo durante il quale esso viene visto come merce o mezzo di sostentamento e nasceva, soprattutto, grazie alla trascrizione di testi sacri da parte dei monaci stessi. 2

Si passa, poi, dal concetto di trascrizione a quello di conservazione del libro, promuovendo così, la nascita delle prime forme di biblioteche.

Libri e scrittura iniziano ad assumere sempre più una forma di sapere3, basata su conoscenze da trasmettere di generazione in generazione.

Nel XII secolo, la biblioteca viene vista come luogo di conservazione e iniziano a comparire le figure dei primi bibliotecari.

Reinhard Wittmann afferma che già dei viaggiatori tedeschi del XVIII secolo parlavano di una rivoluzione delle abitudini di lettura. Nello stesso periodo, in Inghilterra, gli operai cercavano svago durante la pausa leggendo i giornali; nasce e si diffonde la cultura. In Germania si diffonde la così detta “epidemia di lettura”.

Il sacerdote Johann Rudolf Gottlieb Beyer nel 1796 sostiene: “lettori e lettrici, che si

alzano e si coricano con un libro in mano, lo tengono accanto a sé sul posto di lavoro, lo portano a passeggio, e non sanno più separarsi dalla lettura, una volta incominciata, finché

2 Le considerazioni che seguono sono state ispirate dal contributo di Cavalli (1987)

3 Forme di sapere intese come valori da utilizzare e tramandare in un periodo di tempo in cui scompariva

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non l’hanno terminata. Non hanno ancora trangugiato l’ultima pagina di un libro, che già si guardano intorno avidamente, dov’è possibile procurarsene un altro…” (Erfurt, 1794).

I cambiamenti venuti alla luce in questo periodo storico, segnano il passaggio da un modo di lettura “intensivo” ad uno “estensivo”: il primo era per lo più ripetitivo, scarsamente collettivo e soprattutto di contenuto religioso. Primo libro per eccellenza: la Bibbia; il secondo, invece, si basa sulla ricerca di testi nuovi e disparati con finalità informative e di intrattenimento.

Non dovendo occuparci, in questa sede, di storia della lettura, l’inquadramento temporale arriva al XIX secolo, quando la popolazione occidentale raggiunge l’alfabetismo di massa. La Gran Bretagna può vantare i più alti tassi di alfabetizzazione, arrivando al 70% per gli uomini e al 55% per le donne. (Schofield, 1981).

È dal 1890 che l’alfabetismo inizia a diffondersi uniformemente, raggiungendo il 90% della popolazione, annullando la differenza di genere che si era protratta per molti anni.

Lo sviluppo dell’educazione primaria, la riduzione della giornata lavorativa e quindi la maggiore disponibilità di tempo libero, sono alcune delle cause dell’avvicinamento dell’individuo alla lettura e, di conseguenza, alla cultura. Nel XIX secolo il romanzo è la forma letteraria per eccellenza: ammiratrici di questo debutto sono, soprattutto, le donne. Lo stesso secolo vede anche la nascita di una nuova forma di mercato basato sulle riviste femminili e sui libri di cucina. A tal proposito Cavallo e Chartier (1995) riportano che le suddette riviste: “offrivano indicazioni sulla corretta apparecchiatura, sui ruoli del marito e della moglie a tavola, sui temi appropriati per la conversazione durante i pasti, sui diversi rituali del desinare collettivo. Il pane, ad esempio, doveva essere spezzato e non tagliato alla maniera dei contadini; il vino, doveva essere bevuto puro subito dopo la zuppa, ma il decoro prescriveva di annacquarlo durante il resto del pasto. In questo modo,

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la borghesia del XIX secolo era incoraggiata ad inventare il proprio stile distintivo di comportamento sociale, o il proprio codice di gesti, che la autorizzava a riconoscere i membri della stessa classe e ad identificare gli intrusi”.

Per gli editori di quell’epoca il principale obiettivo era, appunto, la donna; la quale si avvicina al romanzo e lo apprezza grazie alla sua capacità di stimolare l’immaginazione e l’emotività, caratteristiche, da sempre, vicine al gentil sesso.

Nasce tra loro, la condivisione dei libri e il contenuto ne diventa argomento di dibattito. (Lyons, 1995).

Alla luce di quanto detto, è possibile affermare come la lettura sia, da ormai molti anni, un mezzo di condivisione e di socializzazione.

le tradizionali modalità di lettura sono riportate in tabella 1:

Lettura

esplorativa ed orientativa

Lettura selettiva Lettura estensiva Lettura intensiva

Per capire di quali argomenti tratta il testo e se sono utili rispetto al proprio scopo. Per cercare informazioni e dati specifici. Impiegata “spontaneamente”

dal lettore per il piacere di leggere.

Il lettore si sofferma su determinate parti e le integra con altre parti dello stesso.

Tabella 1: Le modalità di lettura Fonte: personale

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Ci si ritrova, nuovamente, davanti al ricordato confronto tra lettura intensiva ed estensiva: questa volta, però, si parla di neo-estensiva e neo-intensiva poiché si fanno chiaramente emergere le modifiche che sta attraversando il mondo della lettura in questi anni, provocate dall’incontro con le ICT.4

Si può pensare ad una lettura in ambito digitale inizialmente neo-estensiva, in quanto si passa velocemente da un testo ad un altro in modo orizzontale o si scorre la pagina in modo verticale; per arrivare, poi, ad una neo-intensiva creando narrazioni transmediali. (Faggiolani e Vivarelli, 2017)

1.3 UN’EPOCA DI CAMBIAMENTO: IL NUOVO MILLENNIO

Volendo soffermarsi sui mezzi di scrittura utilizzati dal passato sino ad ora, oggi si è in presenza di un’epoca di forte cambiamento. L’avvento del nuovo millennio ha,

sicuramente, portato evoluzioni negli ambiti più disparati, ma ai fini del presente lavoro risulterà interessante osservare come a partire da un oggetto così pieno di simboli e significati - come il libro - spesso fonte di emozioni o di ricordi causati dall’identificazione del lettore in uno o più personaggi o in luoghi conosciuti o che avrebbe voluto conoscere; si sia arrivati ad un documento immateriale e inconsistente -l’ebook -. Il libro sta diventando digitale. Il suo processo di trasformazione, però, è al momento piuttosto lento e limitato; negli Stati Uniti, infatti, la percentuale di lettori di

ebook è rimasta invariata negli ultimi 2-3 anni (Roncaglia, 2016).

4 Information and Communication Technologies, definite come tecnologie riguardanti i sistemi integrati

di telecomunicazione (linee di comunicazione cablate e senza fili), i computer, le tecnologie audio-video e relativi software, che permettono agli utenti di creare, immagazzinare e scambiare informazioni. Rilevanti incentivi economici favoriscono questo processo di integrazione, promuovendo la crescita delle imprese attive nel settore.

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Ma l’evoluzione dei metodi di scrittura e lettura non interessa solo il ricordato oggetto, ma tutti gli strumenti usati e tanto amati nel passato. I mezzi di lettura che stanno cambiando in modo più evidente sono quelli “fuori dal libro”, termine coniato da Margaret Mackey (2004), che viene svolta tramite supporto di strumenti digitali e della rete internet.

La pratica di lettura sta cambiando e sta assumendo un significato diverso in un contesto ancora molto indeterminato. Tutto questo è direttamente osservabile sia sull’oggetto in sé e per sé, ossia il libro, che sull’utente stesso che si ritrova catapultato, ormai da diversi anni, in un ambiente interattivo fatto di rapporti sociali basati sulla condivisione di informazioni disparate. A questo proposito, meritano un’osservazione i nuovi metodi di scambio messaggi (instant messaging) che avvengono attraverso un collegamento ad internet e tramite computer, tablet, o dispositivi mobili. Questi, sono molto più immediati e veloci di come potevano essere le e-mail agli inizi del duemila e sicuramente poco paragonabili a quelle che erano le lettere o altre forme di scrittura.

I sistemi di instant messaging sono basati, infatti, su un vero e proprio dialogo che si viene a creare tra gli utenti interessati a condividere pensieri, stati d’animo, punti di vista. I contenuti sono ricollegabili ad un linguaggio discorsivo, gergale, basato spesso su ciò che succede nel presente, qui e adesso -hic et nunc-. La nascita e lo sviluppo di questo tipo di comunicazione va ricollegato a come il mondo per primo stia cambiando. Tutto va più veloce, si ha meno tempo a disposizione per le varie attività e le persone sono sopraffatte facilmente dalla noia; hanno meno pazienza. (Faggiolani e Vivarelli, 2017) Il web è diventato un gigantesco luogo di scambio e condivisione e per poter scambiare e condividere si ha bisogno di nuovi strumenti che si adattino a questa novità sempre più presente nella quotidianità.

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Il blog, per esempio, rappresenta un ulteriore e chiaro esempio di quanto appena detto. Esso può essere considerato una evoluzione in chiave digitale del diario o dell’articolo di giornale. Ancora più interessanti sono i social network, definiti come servizi informatici

online che permettono la realizzazione di reti sociali virtuali. È qui che si possono notare

i più grandi cambiamenti delle abitudini di lettura degli individui. Tramite i social, infatti, si può incappare nelle letture più disparate: si passa da articoli di famose testate giornalistiche che hanno dovuto tecnologizzarsi andando ad aggiornare costantemente il mondo virtuale, forse ancora più – e sicuramente più velocemente- di quello offline; a pagine web che hanno effettuato l’iscrizione sui suddetti social per ottenere maggiore

visibilità e, maggiori probabilità di lettura e di condivisione. Ancora si può spaziare da pensieri personali scritti sulle proprie pagine, a condivisione di immagini, testi, canzoni. Insomma, tutto può essere ricondotto a materiale da leggere e, dal momento che il mondo va più veloce, tutto ciò si sta adeguando a questa velocità. Sono meno, ormai, le persone che nel tempo libero leggono interi romanzi; aumentano giorno per giorno, invece, coloro che con un click entrano sul (o sui) social network di fiducia per essere aggiornati sui vari ambiti di interesse.

Secondo il report di Digital In (2017), il numero di persone connesse ad internet è cresciuto del 10% in un anno e, in particolare, i social media hanno visto un aumento dell’8% dei loro utenti. Gli italiani sono risultati “campioni europei” di ore spese online, precisamente quattro ore al giorno davanti al computer e due ore e otto minuti davanti allo schermo di uno smartphone.

Questi dati fanno facilmente comprendere come ci sia un nuovo, enorme, mercato di riferimento per quasi ogni tipo di azienda. Queste, infatti, si stanno attivando da ormai diversi anni, ad assumere nuove figure professionali in grado di gestire al meglio queste novità e a cercare di prevedere, per quanto possibile, quello che succederà nel prossimo

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futuro. Quello che è certo è che cambia anche il mercato di riferimento delle case editrici e delle librerie. Queste da sempre hanno fatto riferimento ad un mercato fatto di oggetti fisici, di odori, di colori, di sapere. Siamo al centro della rivoluzione digitale, e sebbene la parola libro rievoca nella mente un’immagine di tradizione e, talvolta, antichità, la presente ricerca illustrerà come si possa convertire, in chiave moderna, praticamente ogni cosa. La resilienza, considerata in gergo come capacità di adattamento, oggi, è fondamentale se non si vuole affondare in un mare di concorrenti agguerriti e innovativi.

Occorre, infatti, riuscire a prevedere i cambiamenti che verranno e quali tra questi saranno quelli attuati per lungo tempo, avendo la capacità di applicarli e adeguarsi agli stessi, trasformandoli da terreno incognito ed inesplorato, a floridi punti di forza.

1.4 LE ABITUDINI DI LETTURA OGGI

Il 26 gennaio 2018, il presidente dell’Associazione italiana editori (AIE) Riccardo Franco Levi, ha presentato i dati derivanti dall’ultima analisi di mercato dei libri in Italia (riferita all’anno 2017.) Considerando libri, audiolibri e ebook, il fatturato delle case editrici è aumentato di 1,485 miliardi di euro, in percentuale si parla del 5,8% rispetto al 2016, anno in cui l’editoria italiana ha fatturato un totale di 2,561 miliardi di euro, l’1,2% in più del

2015. Occorre tener conto che questi dati non comprendono i libri venduti attraverso la piattaforma Amazon,5 la quale non fornisce i propri dati all’AIE. Le copie di libri vendute nel suddetto anno sono state 88,6 milioni, l’1,2% in più rispetto allo scorso anno e questo si verifica per la prima volta in sette anni. Anche il mercato di ebook e audiolibri è cresciuto: si parla del 3,2% in più rispetto al 2016 con un fatturato di 64 milioni di euro.

5 Amazon.com, Inc è un’azienda di commercio elettronico statunitense con sede a Seattle, Washington.

Vende in Italia attraverso il sito www.amazon.it ed è il primo sito di ecommerce. (https://it.wikipedia.org/wiki/Amazon.com)

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Focalizzando l’attenzione sui luoghi di vendita, le librerie tradizionali continuano ad essere preferite e sono suddivise nel seguente modo: le catene in Franchising che vantano il 44,4% delle vendite, e quelle “indipendenti” che sono responsabili del 25,2%; in questi risultati è considerata anche la stima di libri che le case editrici vendono direttamente ad Amazon. Cresce anche la percentuale di libri acquistati attraverso internet, diminuisce invece quella fatta attraverso Autogrill e supermercati. 6

Figura 1: Il mercato del libro in Italia Fonte: AIE

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Alla luce dei cambiamenti sopraesposti vien spontaneo chiedersi quale sia il comportamento dei lettori oggi e quali siano le attività cui vanno incontro prima, durante e dopo la lettura di un libro o di qualsiasi scritto.

Innanzi tutto il lettore si trova davanti alla possibilità di utilizzare più mezzi per raggiungere lo stesso scopo: Leggere. I testi digitali vengono, in realtà, letti e modificati in formato digitale già da diversi anni ma questa è stata una condicio sine qua non necessaria per la stampa moderna su libro; questi vengono visualizzati e, talvolta, acquistati grazie al web per mezzo di computer, tablet, smartphone, Kindle7.

L’aspetto più importante del digitale è l’abbattimento delle barriere spazio-temporali. Si può avere ciò che si cerca quando lo si cerca e dove lo si cerca. Gli utenti hanno la possibilità di commentare, condividere, scrivere in prima persona recensioni – basti pensare che prima le opere o gli articoli scritti erano recensiti da professionisti, oggi è uno strumento utilizzato da tutti per far emergere il proprio pensiero. Siamo davanti ad una vera e propria democratizzazione della lettura.

Ma la tecnologia è la causa di un inizio del tramonto del libro?

In realtà, come affermato nel precedente paragrafo, la percentuale di lettori di ebook è rimasta sostanzialmente invariata negli ultimi anni in Italia; essa viene vista, quindi, come una causa di modifica del ruolo primario del libro Bob Stein è il fondatore dell’Institute

for the future of the book e sostiene che effettivamente il social reading è insito nel futuro

del libro poiché leggere fa emergere, naturalmente, il bisogno degli individui di condividere e la pratica stessa di lettura si conclude solo se svolta insieme agli altri. È

7 L'Amazon Kindle, è un lettore di libri elettronici commercializzato da Amazon. Destinato dapprima al

mercato statunitense, è stato poi lanciato in tutto il mondo a partire da ottobre 2009, inizialmente solo nella versione in lingua inglese. A partire dal 1º dicembre 2011, il Kindle è disponibile anche per il mercato italiano.

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fondamentale, inoltre, il contesto in cui essa viene svolta e non può essere svincolata dal mezzo che si utilizza.

A tal proposito, una interessante ricerca è stata effettuata dal 2010 al 2013 coinvolgente studenti provenienti da diversi paesi del mondo e la domanda cardine posta dalla linguista americana Naomi S. Baron (2015) è stata: gli studenti preferiscono leggere e studiare su dispositivi digitali o sulla carta? I risultati emersi sono stati i seguenti: il 75% degli studenti giapponesi e americani hanno esposto preferenza circa la lettura su carta, percentuale che aumenta al 90% per i tedeschi. Altro dato importante riguarda la consapevolezza degli individui intervistati circa l’effetto “distrazione” che potrebbe prevenire dalla lettura su dispositivi digitali causato dalla presenza di internet che, quindi, potrebbe portare con un semplice click ad un cambio di pagina web, di social network, o quant’altro. Il 90% degli studenti ha, infatti, sostenuto di essere sensibile al multitasking.8

Alla luce di ciò, è chiaro sostenere che al giorno d’oggi il problema basilare non è gestire una informazione derivante dalla lettura, ma gestire l’attenzione che ognuno di noi presta alla lettura stessa a causa delle nuove abitudini di lettura su dispositivi digitali. Il sopra citato multitasking porta ad un fenomeno definito “attenzione parziale continua”.9

1.5 IL RUOLO DEGLI EDITORI: DA TRADIZIONALI A CONTENT PROVIDER DIGITALI?

Alla luce di quanto emerso dalla suddetta ricerca, si può notare come il mondo delle vendite online stia diventando un importante mercato di riferimento. Viene spontaneo,

8 Con il termine multitask si indica lo svolgere diverse mansioni contemporaneamente, fare diverse cose

allo stesso tempo. (https://www.garzantilinguistica.it/ricerca/?q=multitask?

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allora, chiedersi come le case editrici si debbano adeguare a questo nuovo scenario così diverso rispetto ciò cui erano abituate fino a non molti anni fa. Come reagiscono gli editori alla rivoluzione digitale? Si stanno trasformando in content provider?10

Dovranno riformulare il loro modello di business tenendo conto, delle novità apportate dal mondo digitale e dai nativi digitali stessi, i millenials. 11

Se, citando le parole di Lioyd (2008), prima l’editoria libraria era considerata come un “settore produttivo antico e solido, che affonda saldamente le sue radici nella cultura

della carta stampata. Il modello editoriale è evoluto nel corso della storia secondo una parabola di grande, naturale lentezza. Gli editori si sono sentiti a loro agio con un ritmo di cambiamento così rilassato. Per dirla semplicemente, il viaggio di un testo dall’autore al lettore era lineare, con l’editore che assumeva i ruoli intermedi di arbitro, filtro, custode, mercante e distributore”; oggi occorre tener presente che grazie ai nuovi mezzi

di condivisione, talvolta acquistati da editori stessi12, gli utenti riescono a sentirsi parte di una community13, il che potrebbe aumentare la considerazione positiva che hanno

dell’azienda presente sul social di riferimento. È possibile anche instaurare vere e proprie conversazioni con gli utenti stessi, che tra loro creano un dibattito riguardo interessi o punti di vista comuni (o, talvolta, contrari). Ciò che è certo è che le imprese che riusciranno a non farsi scalfire da questo periodo di cambiamenti saranno quelle che dimostreranno resilienza e capacità di adattamento, adeguandosi alle nuove esigenze che emergono giorno per giorno dal mercato dell’editoria.

10 Inteso come azienda che fornisce informazioni e dati in Internet.

http://dizionari.repubblica.it/Italiano/C/contentprovider.php

11 Definiti come quelle Persone nate tra il 1985 e il 2005.

http://www.treccani.it/vocabolario/ricerca/millennials/

12 Noto è l’acquisto della piattaforma aNobii da parte di Mondadori nel 2014

13 Per community si intende comunità online, ossia un insieme di persone interessate ad un determinato

argomento o con un approccio comune alla vita di relazione, che corrispondono attraverso internet, rete telematica, rete di telefonia.

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CAPITOLO 2

2.1 DAI SOCIAL NETWORK AL SOCIAL READING

I social network possono essere definiti come siti web che offrono servizi agli utenti registrati tra i quali i più importanti risultano essere quello della condivisione di contenuti e quello della gestione delle relazioni.

A proposito della straordinaria affermazione dei social network Tuten e Solomon (2014) affermano che: “si tratta di una cultura della partecipazione; una fede nella democrazia: la capacità di interagire liberamente con altre persone, aziende e organizzazioni; l’accesso aperto a spazi che consentono agli utenti di condividere contenuti di ogni tipo (…), e del potere di utilizzare i contenuti di altri come base per costruire qualcosa applicando il proprio punto di vista personale”.

Perché una piattaforma possa considerarsi social network, occorre che gli individui interconnessi che ne fanno parte, siano accumunati da legami sociali di diverso tipo.

I social network nati per creare e mantenere legami tra community di individui, sono riusciti in seguito ad affermarsi in numerosi altri ambiti; quello che interessa ed è oggetto del presente lavoro di tesi, concerne la lettura e la pubblicazione.

Grazie ai cambiamenti delle abitudini di lettura (Cfr. §1.4), degli utenti e alla digitalizzazione di uno degli oggetti tra i più materiali per antonomasia, il libro, il social

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La nascita degli e-book14e lo sviluppo e la diffusione delle applicazioni di condivisione, hanno contribuito alla nascita di un’unione vera e propria che ha dato vita non solo al

social reading, ma anche e a reti di discussione concernenti i libri stessi.

2.2 PIATTAFORME DI CONDIVISIONE DEDICATE ALLA LETTURA

Oggi le piattaforme di social reading sono numerose, sia in Italia che a livello mondiale. Sebbene vi siano delle differenze nelle mission di ognuna, è possibile raggrupparle in macro gruppi in funzione delle loro principali caratteristiche.

Stein (2014) collega l’aspetto sociale della lettura a quattro modalità differenti:

- Discussing a book with friends and acquaintances;

- Discussing a book online;

- Discussing a book in a classroom or living-room book group;

- Engaging in a discussion IN the margins.

(Faggiolani e Vivarelli 2017).

Alla luce di quanto riportato, è possibile distinguere le piattaforme di social reading in tre differenti tipologie:

1. Social book networks: ossia luoghi virtuali in cui gli utenti discutono i contenuti

di un libro online; si riferisce alle piattaforme che non offrono la possibilità di acquistare libri o ebook ma solo quella di recensirli e di avviare dialoghi e dibattiti online, condividendo opinioni e pensieri con i propri pari.

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2. Lettura condivisa: prevede la discussione di un libro all’interno dei margini del libro stesso. Il protagonista è il testo, messo a disposizione attraverso la piattaforma, rispetto al quale gli utenti avviano le discussioni.

3. Community di lettori e scrittori: I testi vengono condivisi dagli autori nel momento

stesso in cui sono creati per ricevere in tempo reale le osservazioni ed i commenti dei lettori.

Di seguito verranno esaminate le principali piattaforme italiane e internazionali, suddivise rispetto alle tre categorie.

2.2.1 SOCIAL BOOK NETWORKS

aNobii (www.anobii.com)

È il più importante social network dedicato ai libri attivo in Italia. L’ideazione della piattaforma è opera di Greg Sung, il quale nel 2006 ad Hong Kong, dopo aver terminato la lettura di un libro in formato digitale, sentì il bisogno di sapere se qualcun altro nella stessa città lo avesse letto e cosa ne pensasse.

La piattaforma aNobii15 consente agli utenti registrati, analogamente a Goodreads16 , di creare librerie virtuali nelle quali inserire i libri che interessano attraverso il codice ISBN17, il titolo del libro, l’autore o l’editore. I libri presenti nello scaffale virtuale possono essere già stati letti o ancora da leggere, creando una vera e propria “lista dei desideri” grazie alla facilità con cui è possibile ottenere informazioni su nuovi testi o su

15 La parola aNobii deriva da Anobium punctatum, ossia il tarlo della carta che si nutre della stessa e che

nei paesi anglosassoni diventa l’epiteto con cui vengono definiti gli amanti della lettura.

16 Di questo si parlerà in maniera più approfondita nel capitolo X.

17 L’ ISBN (acronimo dall’inglese per International Standard Book Number) è un codice composto da 10 o

13 cifre che identifica un determinato libro, o meglio, una specifica edizione di un libro. https://www.abebooks.it/libri/ricerca-codice-ISBN-10-13.shtml

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quelli più affini alle preferenze personali. Gli utenti partecipano attivamente creando recensioni, votando e condividendo opinioni; possono scambiare messaggi o commenti. È possibile visualizzare le librerie degli altri lettori che, tramite un algoritmo basato sulla compatibilità con la propria, espresso in percentuale, saranno affini ai gusti e agli interessi personali. Stando a dati del 2016 gli utenti iscritti sono più di un milione di cui 800.000 in Italia, hanno a disposizione oltre 47 milioni di titoli e sono presenti più di 177.000 gruppi cui partecipare. (Armelli, 2016).

Per diventare membro, occorre chiedere di entrare. È possibile ampliare i propri contatti sincronizzando gli amici di Facebook, la propria rubrica tramite email, o scrivendo il proprio nome.

Come per le maggiori piattaforme, anche aNobii ha lanciato sul mercato la sua applicazione per smartphone scaricabile gratuitamente dagli store.

La crescita di questa piattaforma è iniziata, grazie al passaparola, tra il 2009 e il 2010 ed è stata così improvvisa ed elevata, da diventarne la principale causa di disservizi che ha indotto molti utenti ad iscriversi altrove. Nel 2011 è stata venduta ad una start up inglese e la principale novità è l’integrazione della funzionalità social e di vendita per dar vita ad un social retailer vero e proprio. L’editor at large della piattaforma, Edoardo Brugnatelli, afferma che: “Talvolta si pensa che la lettura sia un atto solo ed esclusivamente immersivo e individuale. In realtà i libri sono oggetti che vivono di relazioni e associazioni e noi stessi che leggiamo ne parliamo in continuazione. Anobii vuole essere proprio la casa di tutti questi aspetti relazionali dei libri, una hub di lettura come avventura da condividere” (2015).

Nel 2012 è stata venduta a Sainsbury’s Supermarkets Ltd, che modifica il layout della piattaforma per gli utenti inglesi. Nel 2014, infine, L’amministratore delegato di

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Mondadori, Ernesto Mauri, resosi conto del potenziale di tale piattaforma e che conoscere cosa vogliono i lettori nel digitale è fondamentale per la crescita delle case editrici del futuro, acquista aNobii, ripresentando il modello di acquisizione tra Goodreads ed Amazon18.

Non sono previsti reindirizzamenti a siti di vendita online, in questo modo la piattaforma lascia la scelta dello store ai privati.

Aureoo (www.aureoo.com)

Aureoo è un portale italiano, nato dalle idee di Luca De Albertis, Ivano De Zaiacomo e Matteo Marzadro, presentato durante il salone del libro di Torino nel 2015 tramite la start up Bookhook.

Anche in questo caso, il libro è il protagonista indiscusso della piattaforma, tuttavia la differenza sostanziale risiede nel fatto che esso rappresenta un punto di partenza da cui, poi, nascono contenuti aggiuntivi. Ad esempio, si ha la possibilità di creare mappe concettuali interattive che puntano a costruire legami tra il libro e altri contenuti digitali: video, foto, link, audio e altri contenuti web o documenti esterni.

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25 Figura 2: Come iniziare una mappa

Fonte: https://www.aureoo.com

Come si nota dal sito, è possibile dare un titolo alla mappa, fornire una descrizione, scegliere la tipologia più appropriata, indicare l’ambito di interesse di cui fa parte e caricare una copertina.

La mappa dell’utente che ne deriva esprime la sua visione “a 360 gradi” riguardo l’argomento che ha deciso di condividere.

Dopo la registrazione, l’utente può creare una libreria personale tematica i cui titoli dei libri preferiti sono i titoli della mappa relativa che è stata creata, successivamente, sono

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collegati ai contenuti aggiuntivi. Inoltre, è possibile condividere ed entrare in contatto con gli altri utenti.

Babelio (www.babelio.com)

È stata lanciata nell’agosto del 2007 e dopo soli cinque anni è diventato un sito di

social reading a livello globale. Ogni utente può attivare il proprio account e creare la

propria libreria virtuale per iniziare ad annotare, commentare, valutare, e scambiare informazioni come avviene su altri social network per libri. Per ogni libro incluso nella propria libreria virtuale, la piattaforma aggiunge informazioni bibliografiche, critiche di altri utenti di Babelio e di utenti che stanno per leggerlo, che lo hanno già fatto o che intendono farlo. Uno degli aspetti più interessanti e originali di questa piattaforma è la rilevabilità, intesa come la possibilità di trovare libri in linea con i gusti del lettore partendo dai parametri che si basano sui titoli presenti nella sua libreria.

il motore di ricerca utilizzato per consigliare libri dal sito è arricchito dai contributi apportati dai lettori, in modo tale da creare un comportamento più sociale e semantico, nella maggior parte dei casi è possibile sviluppare appositi profili di raccomandazione in accordo i manager che il sito web mette a disposizione (Cordòn-Garcìa at all. 2013).

Copia (www.thecopia.com)

È una piattaforma di vendita online nonché piattaforma di social reading che beneficia il supporto di lettori, autori ed editori. Lanciata nel 2009 da DMC Worldwide19, conta più

19 Società tecnologica di beni di consumo.

http://www.wallstreetitalia.com/dmc-worldwide-presenta-copia-una-piattaforma-aperta-per-la-fornitura-di-libri-elettronici-con/

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di 7 milioni di iscritti. Oltre a libri, Copia dispone di riviste, quotidiani e altri contenuti digitali acquistabili e consultabili.

Permette agli utenti di acquistare libri in formato cartaceo ed ebook (dispone di circa 9 milioni di copie del primo tipo e 10.000 del secondo) e mette a disposizione le varie funzionalità dei social network offrendo la possibilità di condividere e commentare la lettura e/o le note prese a margine, con i propri amici.

In particolare, consente la condivisione di contenuti tramite i più diffusi social come Facebook, Twitter e LinkedIn.

Il sistema di navigazione e di ricerca simula il modo in cui gli utenti visualizzano e selezionano libri in una libreria.

I contenuti degli e-book più rilevanti possono essere mostrati in vari modi così che quando gli utenti navigano, trovano immediatamente gli aspetti più importanti tramite tag utente o editore, annotazioni, sulla base della popolarità di un titolo, ecc.

Questo sistema semplifica la ricerca di contenuti di qualsiasi lettura pertinente. Gli utenti possono votare, valutare e commentare e in questo modo creare legami e condividere gusti simili. I gruppi di lettura possono anche essere creati per discutere e condividere esperienze partendo dallo stesso titolo.

Library Thing ( www.librarything.com)

Piattaforma di social cataloging statunitense, fondata nel 2005 da Tim Spalding,

conta circa 2 milioni di utenti e più di cento milioni di titoli. A differenza delle altre piattaforme ricordate, essa consente di utilizzare gratuitamente fino ad un massimo di 200 titoli, oltre il quale è necessario pagare un abbonamento.

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La catalogazione e la relativa descrizione dei libri è sicuramente più efficiente grazie ad un sistema di metadati che consente di attingere informazioni da Amazon in primis, e da più di altre mille biblioteche sparse nel mondo.

Anche in questa piattaforma la ricerca avviene per titolo, autore, codice ISBN, con l’aggiunta del codice della Library of Congress20. Ultimata la catalogazione, è possibile recensire il libro, votarlo, taggarlo. Ogni utente ha la facoltà di rendere il proprio scaffale privato o meno. Sono presenti discussioni e gruppi relativamente ad ogni libro.

È presente, inoltre, una sezione dedicata ai link che rimandano a negozi fisici, biblioteche, tramite WorldCat21, e store online su cui è possibile acquistare i titoli scelti.

Grazie a Library Thing early reviewers, gli utenti possono appropriarsi di libri non ancora commercializzati in cambio di recensioni.

Openmargin (www.openmargin.com)

La mission di tale piattaforma è indicata chiaramente dallo slogan: An open space within

a book where readers share their thoughts.

Openmargin è un collective space in cui i lettori possono condividere e confrontare le proprie annotazioni fatte ai margini dei libri.

Il nome si riferisce allo spazio vuoto che circonda il testo, usato tradizionalmente dai lettori per annotare pensieri, riflessioni e quant’ altro.

20 È la biblioteca nazionale USA, con oltre 158 milioni di documenti al suo interno, è la più grande del

mondo.

21 È il più grande catalogo bibliografico mondiale; registra le collezioni di 72.000 biblioteche

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La piattaforma opera su due distinti sistemi: uno attraverso le note fatte dal lettore nell’applicazione per iPad22, e l’altro direttamente sul sito web dove i commenti del singolo utente sono uniti a quelli di altri lettori sulla stessa opera.

Il lettore può importare ogni tipo di lavoro sull’applicazione per iPad ed essi possono essere anche incorporati attraverso un account Dropbox23. Una volta che il libro è stato importato, Openmargin collega l’utente agli altri lettori dello stesso libro.

Ogni nota fatta tramite la piattaforma viene inserita automaticamente sul profilo dell’utente, il quale ha la possibilità di verificare direttamente quali sono le note aggiunte di recente e quali libri hanno ricevuto il maggior numero di commenti; è consentito anche sfogliare un libro al fine di per legger le annotazioni ai margini.

Perfectbook (www.perfectbook.it)

Creata nel 2013 da Chiara Bauducco e Andrea Vassallo, è una piattaforma sviluppata in Italia. La sua particolarità consiste in una serie di domande rivolte agli utenti, per individuare il libro ideale per ognuno in quel determinato momento. Definita dagli ideatori come un “motore di ricerca emozionale”, basa le sue domande sugli stati d’animo, i gusti e gli interessi degli individui in modo da fornire una lista di titoli che potrebbero suscitare interesse. Vengono anche fornite recensioni e link per acquistare i testi che rimandano ai più grandi rivenditori online. Anche in questo caso è possibile costruire una libreria personale e gli iscritti possono comunicare e interagire con gli altri utenti, scambiando opinioni e consigli.

22 È un dispositivo tablet multi-touch, commercializzato da Apple, in grado di riprodurre file multimediali

e di connettersi ad internet.

23 Si tratta di un servizio di archiviazione su internet che offre la possibilità di sincronizzare

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30 Riffle ( www.rifflebooks.com)

Avviata nel 2013 ha come mission la connessione tra lettori, scrittori, editori e libri. È possibile sincronizzare i contatti tramite i principali social network: Facebook e Twitter. L’utente può accedere ad una libreria digitale, aggiungere libri ai propri scaffali o eventualmente acquistarli tramite piattaforme online. È, inoltre, possibile votare il libro assegnando un punteggio, lasciare un commento, partecipare a gruppi di discussione. Attraverso una specifica funzionalità è possibile trovare la libreria più vicina ai propri gusti letterari.

Grazie al servizio RiffleSelect, gli individui registrati possono accedere ad una selezione di libri basata sulle preferenze di lettura messa a disposizione direttamente dagli editor, che consente anche uno sconto per un breve periodo.

Scribd (www.scribd.com)

Scribd è una biblioteca digitale che consente la condivisione di documenti e che si presenta come una libreria online alla quale gli utenti possono accedere per visualizzare: libri, documenti di ogni tipo, spartiti musicali, ecc. Ma anche contribuire alla sua espansione caricando direttamente i propri lavori. Contiene circa un milione di titoli e 60 milioni di documenti ed è stata fondata nel 2007 da Trip Adler, Jared Friedman e Tikhon Bernstam. La versione gratuita consente di accedere a tre contenuti al mese; sottoscrivendo l’abbonamento mensile, invece, è possibile accedere ai contenuti i quali possono essere scaricati anche senza disporre di una connessione internet. Anche qui è possibile selezionare le categorie di maggior interesse e, nonostante la piattaforma sia disponibile esclusivamente in lingua inglese, possono essere cercati libri in italiano, inserendo direttamente il titolo.

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Ha messo a disposizione di autori ed editori, gratuitamente, il BookID, un sistema automatico di protezione del copywright.

Sono già presenti le versioni per smartphone di Scribd.

Totalboox (www.totalboox.com)

Start-up israeliana, si inserisce a metà strada tra una libreria digitale ed una community. Come tutte le piattaforme di social reading consente la valutazione e la recensione dei libri, ma la parte innovativa e in cui si differenzia riguarda le modalità di pagamento degli

e-book acquistabili. L’utente ha, infatti, la possibilità di selezionare ed aggiungere

gratuitamente un libro alla propria libreria online, iniziarne la lettura e successivamente decidere di non proseguire qualora non fosse interessato. Il prezzo sarà calcolato sulla base delle pagine effettivamente lette secondo un modello di business chiamato:

pay-as-you-read.

Whichbook (www.openingthebook.com/whichbook/)

Creata nel 2002, si discosta dalle piattaforme di social reading tradizionali in quanto il suo obiettivo principale è quello di aiutare coloro che sono indecisi sulla scelta del libro da leggere a trovare quello più adatto ai loro gusti e alle loro esigenze.

L’utente non è costretto a registrarsi sul sito web, può subito iniziare a scegliere le

caratteristiche che desidera del libro: caratteristiche che spaziano dalla lunghezza, dal luogo di ambientazione, dall’età, all’etnia del protagonista. Ciò che maggiormente distingue Whichbook dalle altre piattaforme è come essa sia in grado di stabilire il grado di coincidenza tra quello che l’utente vuole leggere e quello che offre la piattaforma. Ciò

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si basa su dodici caratteristiche che possono essere scelte: felice-triste; divertente-serioso; bello-disgustoso; gentile-violento e così via. Viene mostrato il livello di ogni elemento nel libro, così da rendere più facile la selezione o meno dello stesso all’utente.

Zazie ( www.zazie.it )

Ideato da Digitpub24 in collaborazione con la giornalista Barbara Sgarzi, già agente di aNobii in Italia, è una piattaforma di social reading realizzata in Italia su cui gli utenti possono incontrarsi, discutere e condividere le proprie passioni in merito alla lettura. Anche qui è possibile creare lo scaffale, archiviare libri, recensirli e votarli.

Marco Ghezzi, uno degli ideatori della piattaforma afferma: “Abbiamo ideato un progetto che affianca sul web i grandi player internazionali: il nostro è il primo social network dedicato ai lettori italiani. E infatti il nome deriva dalla protagonista dell’indimenticabile romanzo di Raymond Queneau: come quella ragazzina, anche noi lettori vogliamo avere uno sguardo curioso sul mondo dei libri. E anche un po’ ribelle” (Armelli, 2015).

La principale novità consiste nella modalità di catalogazione dei testi. Se è comunque possibile farlo in base al genere, all’autore, al titolo, o alla recensione, si aggiunge una nuova modalità di voto: lo stato d’animo, altrimenti detti: Mood. È possibile visitare anche gli scaffali altrui, indicare come, dove e quando è meglio leggere un determinato titolo e vedere, analogamente, come sono stati catalogati dagli altri utenti.

Più un iscritto è attivo sulla piattaforma, più ottiene punti bonus che gli consentiranno di partecipare ad incontri con autori, anteprime, sconti speciali.

24 Digitpub Srl è una società con sede a Milano che offre una piattaforma tecnologica per la distribuzione

di libri digitali dedicata agli editori indipendenti di piccole e medie dimensioni e gestisce un negozio online di e-book.

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L’applicazione per smartphone di Zazie, estende le funzionalità del sito internet, permettendo la geolocalizzazione dei libri. È possibile, infatti, collegare il libro che si sta leggendo al luogo nel quale si sta svolgendo tale attività.

Di seguito è riportata una tabella riepilogativa:

Tabella 2: Piattaforme di social book networks. Fonte: elaborazione personale

2.2.2 PIATTAFORME DI LETTURA COLLABORATIVA

Bookshout! (www.bookshout.com )

Fondata nel 2010 da Jason Illian, contiene all’interno del catalogo circa 1 milione di

e-book e collabora con oltre 1000 editori. La piattaforma non è un tipico social network

nonostante consenta di invitare gli amici e di “seguire” gli utenti dei quali, tuttavia, non si possono conoscere le collezioni.

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L’utente può intervenire evidenziando o inserendo i propri commenti nei margini del testo, tuttavia l’accesso a tali annotazioni è limitato al lettore sul suo profilo a meno che egli non decida di rendere pubblica la sua libreria e le relative attività svolte.

Glose (www.glose.com)

Piattaforma di social reading nata nel 2013 grazie all’intuizione di Nicolas Princen e Julien Chaumond deve il suo nome alla “glossa”: annotazioni tra le interlinee o ai margini che in origine accompagnavano i testi biblici o giuridici. Glose è organizzata come uno

store online contenente 300.000 titoli delle più famose case editrici; l’utente può

registrarsi gratuitamente e accedere a questo store consultando un catalogo personalmente o seguendo i consigli di altri. Vi è la possibilità di scaricare gratuitamente un estratto del testo e scegliere solo in seguito se procedere o meno con l’acquisto. Anche in questo caso è possibile annotare ai margini del libro delle considerazioni personali o aggiungere link, foto o video. Tali “integrazioni” personali possono essere condivise o meno dall’utente

che può stabilire quindi, se entrare o no a far parte delle discussioni in corso sulla piattaforma. Il profilo degli iscritti contiene i libri personali che possono essere catalogati come “letti” o “da leggere”, e possono essere votati.

Lea. Libri e altro (www.lealaterza.it)

È uno dei pochi casi italiani nati dalla collaborazione tra una casa editrice (Laterza) e Bookliners25 con la finalità di adattarsi ai cambiamenti in atto nelle abitudini di lettura

25 Bookliners è un sito web italiano creato per consentire agli utenti di commentare il testo dei libri

inserendo anche link. Canzoni e video. I commenti possono essere inseriti come appunti personali o in gruppi di lettura.

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degli utenti. Non è possibile acquistare e-book tramite la piattaforma che, invece, fornisce la possibilità di leggere l’intero libro in streaming. Anche in questo caso è possibile evidenziare il testo ed integrarlo con personali annotazioni ed altri tipi di contenuti. Gli utenti dispongono di uno scaffale personale con libri letti o ancora da leggere, possono decidere di far parte o di avviare gruppi di lettura “a tema”. I titoli disponibili sono circa 600 e fanno parte del catalogo della casa editrice Laterza la quale mette a disposizione un mese di prova gratuita. Qualora si voglia acquistare un libro cartaceo, viene fornito il link diretto allo store Laterza.

Librare (www.librare.org )

È una piattaforma italiana nata nel 2014 con l’obiettivo di mettere in risalto i punti di forza del patrimonio librario delle biblioteche italiane. Si rivolge ad insegnanti e studenti della regione Piemonte, consentendo loro di usufruire di quattro applicazioni differenti. Le prime due sono complementari e sono denominate Librare e Librando: Librare consente di trovare i metadati26 di un libro e di registralo nella biblioteca scolastica; la seconda fornisce agli studenti la possibilità di condividere commenti e recensioni relative ai testi in oggetto.

Successivamente si trova CBook che consente di condividere annotazioni, note, commenti e altre risorse eventuali. La quarta applicazione è denominata First Life che dà la possibilità di ideare e creare mappe collaborative tra gli utenti.

http://www.downloadblog.it/post/13572/bookliners-il-social-network-tutto-italiano-che-ti-fa-entrare-nei-libri

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36 Pandoracampus ( www.pandoracampus.it )

Portale italiano nato dalla volontà della casa editrice il Mulino di riunire gli editori specializzati in manuali per le scuole superiori.

È possibile scaricare gratuitamente un capitolo al mese di ogni libro; lo studente può scegliere se acquistare il manuale intero o un accesso allo stesso per la durata di sei mesi. Dal momento che la piattaforma è stata pensata appositamente per studenti ed insegnanti, ai primi è data la possibilità di verificare i progressi dello studio grazie a dei test ed in base alle date degli esami; i professori possono, invece, creare contenuti personalizzati.

Sul testo multimediale possono essere fatte annotazioni e sottolineature, inoltre è possibile condividere appunti, fare delle domande in merito a ciò che si sta leggendo a coloro che si trovano allo stesso punto della lettura del testo.

Thepigeonhole ( www.thepigeonhole.com )

Piattaforma nata nel 2004 utilizzabile online o tramite applicazione per Apple IPhone prevede una parte di libri del catalogo gratuita ed una a pagamento. L’utente ha la possibilità di decidere se partecipare a specifici gruppi di discussione, crearne uno ex novo, o tenere per sé ogni pensiero e/o opinione. È possibile commentare, evidenziare, inserire materiale di vario tipo al margine del testo ed accedere a schede di libri, articoli, link, interviste e altri contenuti multimediali.

Ogni libro è suddiviso in un numero di parti dette staves, concesse al lettore a scadenze prefissate così che si possa controllare il suo tempo di lettura e l’utente stesso cerchi di rimanere al passo.

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37 Tabella 3: Piattaforme di lettura collaborativa.

Fonte: elaborazione personale

2.2.3 COMMUNITY DI LETTORI E SCRITTORI

Ewriters ( www.ewriters.it )

Si tratta certamente di una delle prime piattaforme con queste caratteristiche. Nata nel 2000 in Italia, conta circa 7000 autori e scrittori iscritti. Sono disponibili più di 60.000 testi, messi a disposizione dei lettori che li leggono assiduamente – è possibile, infatti, visualizzare il numero di lettori - ma essi non possono partecipare attivamente utilizzando vere e proprie funzioni social, vale a dire commentando o condividendo opinioni e idee, in quanto essa è priva di tali funzionalità. Tale piattaforma possiede, infatti, un orientamento più rivolto a favore dello scrittore che non al lettore; sulla libreria personale, infatti, possono essere salvati i testi pubblicati e non quelli che si hanno, si stanno, o si desidera leggere.

A seguito della nuova regolamentazione europea sul trattamento dei dati personali27, l’aggiornamento della piattaforma è stato sospeso. Sarà pertanto possibile continuare soltanto a consultare il sito web, ma non sarà più possibile pubblicare e commentare

27 Regolamento (UE) n. 2016/679 Noto con la sigla GDPR nel quale la Commissione europea intende

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contenuti. La redazione informa gli utenti direttamente sulla home page di Ewriters, di non essere in grado di sostenere in breve tempo ed economicamente, tali cambiamenti.

Ilmiolibro (www.ilmiolibro.it )

È la più grande community italiana di lettori e scrittori, definita anche piattaforma di

self-publishing. Chiunque ha la possibilità di pubblicare un racconto, una storia, un libro o un ebook.

I lettori sono i principali protagonisti, poiché ricoprono le vesti di talent scout a tutti gli effetti. Essi infatti possono determinare il valore del libro leggendolo, selezionandolo e scrivendo recensioni il tutto con finalità di condivisione. Nel caso invece, si fosse interessati a far conoscere la propria opera, la piattaforma consente di investire pochi euro, di partire da schemi grafici preimpostati, e di farsi conoscere in poco tempo.

Libboo (www.libboo.com)

Piattaforma gratuita di social reading e social writing, definita anche di scrittura partecipativa, dà la possibilità agli scrittori di condividere le storie e ai lettori di interagire con gli stessi. Mensilmente viene resa nota una classifica degli scrittori più letti e commentati dagli utenti. È possibile scrivere in gruppo tramite un vero e proprio gioco di

squadra. Dopo la pubblicazione del primo capitolo della storia, chiunque può partecipare

alla continuazione della stessa, creando delle ramificazioni del racconto che prenderà la piega definitiva sulla base delle parti che hanno ottenuto maggior gradimento da parte del pubblico dei lettori. Il passo successivo è la realizzazione di un e-book messo successivamente in vendita.

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39 The iNCIPIT (www.theincipit.com)

Piattaforma italiana di racconti interattivi online, ideata da Marco Paccagnella, Manuel Colombo e Damiano La Maida. Il concetto di fondo è caratterizzato dalla possibilità, da parte di autori in erba, di condividere un racconto con gli utenti, i quali possono votarlo e commentarlo scegliendo di volta in volta la continuazione più gradita della storia.

Ogni testo condiviso è diviso in dieci episodi e l’autore scrive la parte successiva basandosi sulle valutazioni espresse dai lettori relativamente alla parte precedente. La conclusione di ogni frammento è contraddistinta da una domanda: “Come continuerà la storia?”; a questo punto l’autore propone tre diverse continuazioni coinvolgendo attivamente gli utenti e facendoli partecipare ad una sorta di sondaggio online. Ogni persona può esprimere una sola preferenza e la continuazione del racconto più votata, costituirà il successivo capitolo.

Trattandosi a tutti gli effetti di una piattaforma di social reading, è consentito agli utenti di condividere commenti, idee, suggerimenti ed opinioni in merito ai capitoli letti.

Le storie possono ricevere dei punti chiamati INCIPOINTs e quelle che ne ottengono di più - insieme ad un alto numero di commenti – saranno, poi, quelle con maggiore visibilità. Lo scopo è, ancora una volta, quello di creare flussi di commenti tra i lettori, di dar vita a conversazioni online che creino stimoli in entrambi i versi. Dalla parte dell’autore e da quella del lettore.

La piattaforma mette a disposizione degli autori che hanno raggiunto il più alto numero di INCIPOINTs e di commenti, degli esperti di marketing e comunicazione che li possano supportare e che possano contribuire alla realizzazione del racconto in formato e-book.

Sono disponibili dieci diverse categorie di racconto, in grado di soddisfare ogni tipo di preferenza: racconti da brivido, di passione, di fantascienza e quant’altro.

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Come ogni tentativo di business che si rispetti, la piattaforma è stata testata, prima del definitivo lancio, nel 2011 dimostrando come le fiabe più conosciute secondo le indicazioni e i suggerimenti dei lettori hanno preso pieghe del tutto inaspettate rispetto alla versione originaria.

Wattpad (www.wattpad.com)

Fondata nel 2006 a Toronto da Allen Lau e Ivan Yuen, è una comunità di lettori e scrittori che parla più di 50 lingue diverse. La registrazione è gratuita e può avvenire tramite account Facebook e Google; dopo di ciò, gli autori possono pubblicare i propri racconti in toto, o capitolo per capitolo, avendo la facoltà di decidere con quale cadenza temporale sottoporre la parte successiva ai lettori. Ogni storia contiene dei “dettagli della storia” in forma di tag, parole chiave che agevolano la ricerca della stessa o di contenuti affini. Al fine di rende più interessante l’utilizzo della piattaforma, dal 2010 è stato introdotto un concorso per premiare le storie più accattivanti e apprezzate.

Wattpad è stata trampolino di lancio per autori emergenti che hanno visto realizzare il proprio sogno di pubblicazione e successo dell’opera. Dal 2016 vi è, inoltre, la possibilità di mettere in contatto gli scrittori con editori e case cinematografiche.

I lettori, dal canto loro, possono usufruire dei servizi tipici social; possono infatti creare la libreria personale, votare i racconti, recensirli e ovviamente condividerli.

Interessante è la cura dei rapporti degli scrittori con gli utenti affezionati, poiché possono in prima persona dare consigli e rispondere ai commenti.

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41 Tabella 4: Community di lettori e scrittori

Fonte: elaborazione personale

2.3 IL SELF-PUBLISHING

La traduzione letterale è: auto-pubblicazione. Consiste nella possibilità offerta agli autori “in erba” di pubblicare le proprie opere senza ricorrere all’intermediazione di un editore. Il mezzo attraverso cui è possibile fare ciò è una piattaforma online dove l’autore può direttamente creare e vendere. La vendita avviene principalmente attraverso internet per arrivare, spesso, direttamente alle librerie che possono raccogliere gli ordini e consegnarli ai lettori. Ovviamente l’autore può anche decidere di acquistare personalmente le copie del proprio libro e trovare canali alternativi di vendita. (La redazione, 2015).

Le principali piattaforme di questo tipo disponibili sono:

Bubok (www.bubok.es)

Piattaforma di self-publishing spagnola nata nel 2008 che ha come principale obiettivo l’auto-pubblicazione di libri, da parte di autori emergenti, sia in formato digitale che in cartaceo tradizionale, in modalità gratuita. Con Bubok gli autori possono bypassare la figura dell’editore, infatti qualora volessero ricevere una copia stampata della propria

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opera o consentirne la distribuzione, il prezzo sarebbe notevolmente più basso rispetto alle case editrici e alle tipografie tradizionali.

Lulu (www.lulu.com)

Lulu è una libreria indipendente creata da Bob Young28.

Oltre ad occuparsi di vendita diretta di libri recensiti e differenziati per genere, focalizza la sua attenzione sul self-publishing. Consente ai neo autori di vendere e distribuire le copie del proprio libro ad una cifra modesta.

È possibile creare libri tradizionali, ebook, album fotografici o calendari, in formato stampato o digitale e scegliere anche il canale di vendita come Amazon, Kindle, Nook, IBooks, Lulu stessa. Consente un monitoraggio costante di ciò che sta accadendo al proprio libro, verificando le vendite ed inoltre, permette all’autore di decidere in totale

autonomia il prezzo di vendita. Tutti i servizi che fornisce sono gratuiti e offre anche supporto in merito alla scelta del design della copertina, modifica del testo, promozione pubblicitaria, ecc.

Smashwords (www.smashword.com)

Fondata da Mark Coker il quale sostiene che la mission è: “creare la migliore e unica piattaforma di distribuzione e distribuzione di e-book per i nostri autori indipendenti, editori, agenti letterari e rivenditori.”

28 Imprenditore e informatico di origine canadese, fonda lulu.com nel 2002 diventandone

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La piattaforma decide autonomamente il prezzo di vendita e poi trattiene tra il 60% e l’85% dello stesso. il prezzo medio del libro è di cinque dollari, ciò significa che gli autori ricevono minimo tre dollari per unità venduta. Consente, infine, la distribuzione di e-book in diversi formati.

Alla luce di quanto appena trattato è possibile affermare che le piattaforme dedicate agli appassionati di lettura e di scrittura sono, ad oggi, piuttosto numerose. Il social reading si colloca tra le pratiche online strettamente connesse alla creazione di legami tra individui; è associato, infatti, al bisogno delle persone di condividere pensieri, opinioni, valutazioni, passioni, nonché all’avere la possibilità di diffondere la propria opera e farsi strada in questo mondo sempre più connesso e in continua evoluzione. Tutto ciò è stato intuito dagli ideatori delle sopracitate piattaforme che sono riusciti a soddisfare i desideri e i bisogni di una fetta di mercato non indifferente.

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CAPITOLO 3

3.1 GOODREADS

Goodreads è un social network dedicato alla lettura creato nel dicembre 2006 e lanciato nel gennaio 2007 da Otis Chandler ed Elisabeth Khuri Chandler, imprenditori californiani. (Miller, 2011).

Analogamente a molte piattaforme online, permette agli utenti di registrarsi gratuitamente e di iniziare a creare un proprio profilo nel quale aggiungere i libri che hanno suscitato maggiore interesse, già letti o ancora da leggere.

Poiché si tratta di un social network a tutti gli effetti, il punto focale del suo funzionamento risiede nella possibilità di condividere commenti, punti di vista, recensioni, opinioni, giudizi e quant’altro; nonché creare community ed avviare discussioni in merito ad argomenti attinenti i libri più apprezzati. Vi è, inoltre, la possibilità di cercare e trovare amici, organizzare incontri online su tematiche di interesse e ricevere aggiornamenti in tempo reale sugli eventi legati al mondo letterario. Vi è, inoltre, la possibilità di entrare in contatto con gli stessi autori, avendo l’opportunità di rivolgere loro delle domande e, nel caso in cui si tratti di autori emergenti, è offerta l’occasione di autopromuovere la propria opera.

Gli utenti possono sentirsi molto coinvolti all’interno di tale piattaforma grazie alla possibilità di creare un proprio Schelves - scaffale online – personalizzato su cui classificare le proprie scelte letterarie, e impegnarsi attivamente nel giudizio in merito ai

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