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La traduzione letterale è: auto-pubblicazione. Consiste nella possibilità offerta agli autori “in erba” di pubblicare le proprie opere senza ricorrere all’intermediazione di un editore. Il mezzo attraverso cui è possibile fare ciò è una piattaforma online dove l’autore può direttamente creare e vendere. La vendita avviene principalmente attraverso internet per arrivare, spesso, direttamente alle librerie che possono raccogliere gli ordini e consegnarli ai lettori. Ovviamente l’autore può anche decidere di acquistare personalmente le copie del proprio libro e trovare canali alternativi di vendita. (La redazione, 2015).

Le principali piattaforme di questo tipo disponibili sono:

Bubok (www.bubok.es)

Piattaforma di self-publishing spagnola nata nel 2008 che ha come principale obiettivo l’auto-pubblicazione di libri, da parte di autori emergenti, sia in formato digitale che in cartaceo tradizionale, in modalità gratuita. Con Bubok gli autori possono bypassare la figura dell’editore, infatti qualora volessero ricevere una copia stampata della propria

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opera o consentirne la distribuzione, il prezzo sarebbe notevolmente più basso rispetto alle case editrici e alle tipografie tradizionali.

Lulu (www.lulu.com)

Lulu è una libreria indipendente creata da Bob Young28.

Oltre ad occuparsi di vendita diretta di libri recensiti e differenziati per genere, focalizza la sua attenzione sul self-publishing. Consente ai neo autori di vendere e distribuire le copie del proprio libro ad una cifra modesta.

È possibile creare libri tradizionali, ebook, album fotografici o calendari, in formato stampato o digitale e scegliere anche il canale di vendita come Amazon, Kindle, Nook, IBooks, Lulu stessa. Consente un monitoraggio costante di ciò che sta accadendo al proprio libro, verificando le vendite ed inoltre, permette all’autore di decidere in totale

autonomia il prezzo di vendita. Tutti i servizi che fornisce sono gratuiti e offre anche supporto in merito alla scelta del design della copertina, modifica del testo, promozione pubblicitaria, ecc.

Smashwords (www.smashword.com)

Fondata da Mark Coker il quale sostiene che la mission è: “creare la migliore e unica piattaforma di distribuzione e distribuzione di e-book per i nostri autori indipendenti, editori, agenti letterari e rivenditori.”

28 Imprenditore e informatico di origine canadese, fonda lulu.com nel 2002 diventandone

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La piattaforma decide autonomamente il prezzo di vendita e poi trattiene tra il 60% e l’85% dello stesso. il prezzo medio del libro è di cinque dollari, ciò significa che gli autori ricevono minimo tre dollari per unità venduta. Consente, infine, la distribuzione di e-book in diversi formati.

Alla luce di quanto appena trattato è possibile affermare che le piattaforme dedicate agli appassionati di lettura e di scrittura sono, ad oggi, piuttosto numerose. Il social reading si colloca tra le pratiche online strettamente connesse alla creazione di legami tra individui; è associato, infatti, al bisogno delle persone di condividere pensieri, opinioni, valutazioni, passioni, nonché all’avere la possibilità di diffondere la propria opera e farsi strada in questo mondo sempre più connesso e in continua evoluzione. Tutto ciò è stato intuito dagli ideatori delle sopracitate piattaforme che sono riusciti a soddisfare i desideri e i bisogni di una fetta di mercato non indifferente.

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CAPITOLO 3

3.1 GOODREADS

Goodreads è un social network dedicato alla lettura creato nel dicembre 2006 e lanciato nel gennaio 2007 da Otis Chandler ed Elisabeth Khuri Chandler, imprenditori californiani. (Miller, 2011).

Analogamente a molte piattaforme online, permette agli utenti di registrarsi gratuitamente e di iniziare a creare un proprio profilo nel quale aggiungere i libri che hanno suscitato maggiore interesse, già letti o ancora da leggere.

Poiché si tratta di un social network a tutti gli effetti, il punto focale del suo funzionamento risiede nella possibilità di condividere commenti, punti di vista, recensioni, opinioni, giudizi e quant’altro; nonché creare community ed avviare discussioni in merito ad argomenti attinenti i libri più apprezzati. Vi è, inoltre, la possibilità di cercare e trovare amici, organizzare incontri online su tematiche di interesse e ricevere aggiornamenti in tempo reale sugli eventi legati al mondo letterario. Vi è, inoltre, la possibilità di entrare in contatto con gli stessi autori, avendo l’opportunità di rivolgere loro delle domande e, nel caso in cui si tratti di autori emergenti, è offerta l’occasione di autopromuovere la propria opera.

Gli utenti possono sentirsi molto coinvolti all’interno di tale piattaforma grazie alla possibilità di creare un proprio Schelves - scaffale online – personalizzato su cui classificare le proprie scelte letterarie, e impegnarsi attivamente nel giudizio in merito ai

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libri di loro interesse, grazie alla possibilità di dare un voto da 1 a 5 e di aggiungere recensioni29.

Punto di forza della piattaforma è la facilità d’uso e l’intuitività che ne deriva la quale consente di muoversi all’interno della stessa in modo semplice e veloce (Cordòn-Garcìa, at all. 2013).

Come tutto ciò che al giorno d’oggi appartiene alla rete virtuale, la piattaforma non è stata esente da contestazioni le quali riguardavano, nello specifico, le recensioni di determinati utenti che non solo criticavano aspramente gli autori, ma diventavano attori stessi di pesanti attacchi personali (soprannominati dalla rete: haters30) tanto da spingere Goodreads, nel 2012, a modificare i propri termini di servizio per rassicurare gli utenti e renderne più sicuro l’utilizzo. La notizia è stata diffusa sulla stessa piattaforma dal

product manager Patrick Brown nella sezione “Suggestions & Questions” il 6 agosto

dello stesso anno.

Nel momento in cui si accede al sito, la frase che più colpisce è: “meet your next favorite

book”, la quale indica uno degli obiettivi principali della piattaforma: aiutare gli utenti ad

ampliare le proprie conoscenze in ambito letterario.

Nel 2011, infatti, è stato introdotto un algoritmo in grado di segnalare le novità in fatto di libri agli utenti registrati valutando quelli presenti nelle librerie virtuali di ognuno, in modo che i nuovi suggerimenti avessero un qualche collegamento/attinenza con i gusti e le preferenze di lettura dei membri della community.

29 Trattasi di un breve commento che può essere positivo o negativo e, talvolta, può illustrare le opinioni

dell’autore della recensione stessa.

30 Definiti come professionisti dell’odio in rete, autori di critiche negative ed offensive talvolta

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