• Non ci sono risultati.

Recensioni

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2021

Condividi "Recensioni"

Copied!
2
0
0

Testo completo

(1)

Recensioni

Rivista di psichiatria, 2006, 41, 2

123

Antonio Imbasciati Psicoanalisi e cognitivismo Armando Editore, Roma 2005, pagine 127,€ 13

Sull’abbrivio dei suoi straordinari e inimmaginabili progressi, oggi la ricer-ca sul cervello e sulla mente è domina-ta dalle teorie delle neuroscienze. Uno degli obiettivi è chiarire i modi in cui il cervello si modifica nei disturbi psi-chiatrici, al fine di facilitare la realizza-zione di trattamenti più selettivi ed ef-ficaci.

Un approccio neuroscientifico ai di-sturbi mentali, che richiede l’impiego di tecniche di visualizzazione d’avan-guardia, a che punto lascia la psicotera-pia? Eric Kandel, il famoso neuroscien-ziato, ha coraggiosamente proposto una “nuova cornice intellettuale per la psichiatria” basata su principi neuro-biologici. Ha affermato che ci troviamo sul punto di “comprendere” i sistemi mnestici ed emotivi del cervello e che questa conoscenza offre vaste opportu-nità alla psichiatria, proprio in virtù dei continui sviluppi delle neuroscienze molecolari. Le quali tendono di conse-guenza a “soppiantare – scrive Green, autore e psicoanalista di fama – la psi-coanalisi e a screditarla, dichiarandola non scientifica, ovvero poco credibile”. In effetti le sue pretese – aggiunge – “sono attualmente superate”, in quan-to la riflessione epistemologica “ne ha mostrato i limiti”.

E allora: “Vivere, pensare e stare me-glio senza Freud”. A questo fine sono dedicate le oltre 800 pagine del Livre

noir de la psychoanalyse, di Catherine

Meyer, il “libro nero” della psicoanalisi uscito di recente nelle librerie della Francia, il Paese “più freudiano al mon-do”, come lo definisce l’autrice stessa. Psichiatri e studiosi di dieci Paesi attac-cano i dogmi della psicoanalisi, metten-done in dubbio l’efficacia terapeutica e il rigore scientifico. Oltre alle note

criti-che sulla mancanza di scientificità – Karl Popper la definì “una metafisica, non una scienza” – l’opera contiene ac-cuse di “plagio”, “scarsa efficacia”, e molti particolari storici sulla “sistemati-ca falsifi“sistemati-cazione dei dati” da parte di Freud. “Si crede in Freud – afferma Ril-laer, grande freudiano pentito – come si crede nel Vangelo. Questo deve finire”. Invero, i dubbi e le critiche sulla validità della psicoanalisi risalgono già ai tempi di Freud e rimangono ricchi di motivi in tutti questi anni. In un suo memorabile saggio nel 1993, Crews demoliva la psi-coanalisi. Autori come Prioleau e colla-boratori nel loro autorevole studio sul-le psicoterapie nella sul-letteratura sono giunti alla conclusione che “i benefici della psicoterapia – una tecnica, per lo psichiatra Skepherd, “non definita, ap-plicata a casi non specificati, con risul-tati non prevedibili” – non sono mag-giori di quelli del placebo”.

Le maggiori perplessità riguardano tra l’altro l’esistenza di dati scientifici con-vincenti a non suffragare l’efficacia del-la psicoterapia. Non dovrebbe essere “più possibile – scrive Tansella – som-ministrare trattamenti di efficacia non provata”, né applicare tout court meto-di e tecniche costruiti in altri Paesi”. La ricerca evidenzia che, sin dagli inizi della pratica psicoanalitica, l’autore presentava alcuni casi clinici – per esempio, Dora, Anna O. – e annunciava di aver ottenuto “incredibili migliora-menti”, attestando in tal modo l’effica-cia del trattamento. L’approccio del “caso singolo” diventa, dunque, un pa-radigma per “valutare” gli effetti della terapia, la durata, gli obiettivi e i meto-di del trattamento, determinando le or-mai ben documentate “limitazioni” e “distorsioni” del giudizio umano. Per anni oggetto di vivaci discussioni a partire dal lavoro di Freud nel XIX se-colo, la psicoanalisi ha conosciuto un processo di “frammentazione” e di “di-spersione” (Green). Non esiste più una

singola terapia, ma un caleidoscopio di terapie, ognuna delle quali afferma di utilizzare tecniche “più o meno specifi-che”. Alcune conservano il modello della rilevanza inconscia della psicoa-nalisi, altre l’hanno evitata, alcune sono state interessate agli aspetti remoti del-la vita del paziente, altre si sono con-centrate sull’esperienza presente. La definizione di psicoterapia come “un processo interpersonale progettato per produrre una modificazione del sog-getto” (Strupp) permette così di consi-derare un gran numero di interventi come psicoterapeutici: Kazdin ha iden-tificato più di 400 terapie diverse (!), determinando una considerevole ibri-dazione tra gli approcci terapeutici per quanto riguarda sia la teoria sia la tec-nica.

Recenti studi hanno dimostrato, poi, che una notevole parte della “variabi-lità” degli esiti terapeutici non è chiari-ta né dalle differenze tra procedure te-rapeutiche formalmente definite né dalle differenze tra gruppi di pazienti né dall’interazione tra questi due fatto-ri (Garfield). Ricerche che esaminano la proporzione di varianza presentata da gruppi di pazienti – come il tipo di disturbo, tecnica di trattamento – per esempio, terapia cognitivo-comporta-mentale (TCC) piuttosto che terapia interpersonale (TIP) e la loro intera-zione, hanno rivelato che nell’esito del-la psicoterapia anche con trattamenti relativamente omogenei esiste una ri-levante variabilità. La quale viene spie-gata non sulla base di peculiarità del paziente o della tecnica di trattamento, ma associata a caratteristiche personali del terapeuta. Si fa osservare, inoltre, che l’impatto del trattamento farmaco-logico in combinazione con la psicote-rapia varia in relazione alle condizioni che vengono prese in esame. La combi-nazione di questi trattamenti, in molti casi, sembra essere più efficace di ognuno dei trattamenti considerati

(2)

Recensioni

Rivista di psichiatria, 2006, 41, 2

124

latamente, in particolare alcune forme di depressione e di ansia. Per alcuni di-sturbi, e per alcuni pazienti, può essere indicato il trattamento farmacologico. Un paziente con una grave depressione caratterizzata da marcati sintomi fisio-logici può trarre vantaggio dal ricorso ai farmaci, in relazione sia alla rapidità della risposta sia al rapporto efficacia-costi.

Esaminando gli studi riguardanti pa-zienti con depressione acuta e cronica, nonché pazienti con schizofrenia e di-sturbo bipolare, si rileva che la com-pliance ai farmaci spesso è esaltata in sperimentazioni che combinano

tratta-mento farmacologico e “gestione clini-ca” (Elkin). Il principio è che il pazien-te dovrebbe ricevere trattamenti di in-tensità ottimale condotti da terapeuti con un livello di capacità personale e professionale, adeguato alle condizioni del paziente.

Le ricerche, infine, hanno accertato ri-petutamente che i clinici sono “male informati” e “poco interessati” ai risul-tati degli studi sulla psicoterapia (Cohen, et al.). Di qui, l’importanza della messa a punto di linee-guida e protocolli clinici, con l’obiettivo di “in-tegrare” i risultati di ricerca con la pra-tica corrente.

I miglioramenti nella cura dei pazienti psichiatrici richiedono un approfondito esame delle evidenze relative ai metodi di intervento terapeutico. Questo mo-dello presuppone che ricercatori, clini-ci, responsabili dei servizi e utenti lavo-rino insieme per raggiungere il fonda-mentale obiettivo di migliorare lo stato di salute mentale non solo individuale, ma della “società tutta”.

Guido Brunetti

Collaboratore del Dipartimento di Scienze Psichiatriche. Insegnamento di Psicopatologia, Università La Sapienza, Roma - Copyright - Il Pensiero Scientifico Editore downloaded by IP 118.70.52.165 Mon, 07 Jun 2021, 15:52:04

Riferimenti

Documenti correlati

Nel 1984 si realizzò, separatamente dall’internet, la loro rete internazionale di collegamento (dieci anni più tardi c’erano decine di migliaia di BBS negli

Le moderne tecnologie e la nostra vita quotidiana: come alcune. grandi invenzioni hanno cambiato radicalmente la

“… “… queste parole siano utili a tutti queste parole siano utili a tutti coloro che credono nella necessità coloro che credono nella necessità?. che l'immaginazione abbia

La serie storica di partenza è stata individuata nella successione di tavole di mortalità a livello nazionale relative al periodo 1975-2005; la scelta di partire dalla seconda metà

Quali sono le grandezze fisiche che permettono di descrivere il circuito elettrico?. Illustra le leggi

• Sogna ciò che ti va; vai dove vuoi; sii ciò che vuoi essere, perché hai solo una vita e una possibilità di fare le cose che vuoi fare.. • Puoi avere abbastanza felicità

Moderazione Marina Manganaro Proiezione del film “ Balie da latte ” di A.Dadà e A.Borsetti Venier .. Storie di migrazione e creatività Intervento musicale di

Dalla Sars all'Aviaria: così sono state gestite le altre epidemie.. » ORA NTA93 T