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muri a gravità

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Academic year: 2021

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(1)

APPUNTI DI COSTRUZIONI

MURI DI SOSTEGNO A GRAVITA’

ING. EMANUELE SPADARO

(2)

MURI DI SOSTEGNO

Calcolo della spinta della terra con il metodo di COULOMB (caso senza presenza d’acqua e di sovraccarico) 1) si calcola: 2 2 2 A ) sin( ) sin( ) sin( ) sin( 1 ) sin( sin ) ( sin K dove:

KA = coefficiente di spinta attiva;

= angolo di attrito interno della terra (vedi Tabella TER 2 pag. 85 e Tab. materiali

insilabili pag. 14 del manuale tecnico di C. Farroni e R. Zedda);

= angolo d’inclinazione della superficie del terreno, da contenere, rispetto all’orizzontale; = angolo d’inclinazione della parete interna del muro rispetto all’orizzontale;

= angolo di attrito fra terra e muro (1/2    2/3).

N.B. nel caso particolare in cui = = 0°00’00” e = 90°00’00” per il calcolo di KAsi

utilizza la seguente formula:

) 2 45 ( tg k 2 A 2) si calcola: S = ½ h2 tKA dove:

t = peso specifico della terra (vedi Tab. Ter 2/3 pag. 85);

h = altezza del muro.

fig. 1

La spinta si applica all’altezza h* dalla base del muro. In assenza di sovraccarico h* = 1/3 h.

Calcolo della spinta della terra con il metodo di COULOMB (caso con presenza d’acqua)

1) si calcola KAcome sopra;

2) si calcola:

t* = 

t- acqua

(3)

3) si calcola: S* = ½ h2 t*KA; 4) si calcola: 2 h S 2 acqua acqua ; 5) infine si calcola: S = S* + S acqua.

Calcolo della spinta della terra con il metodo di COULOMB (caso con presenza di sovraccarico)

1) si calcola KAcome sopra;

2) si calcola: t q ' h

dove: h’ = altezza di terra corrispondente al sovraccarico q; 3) si calcola: ) h ' h 2 1 ( K h 2 1 S 2 t A

La spinta si applica all’altezza h* dalla base del muro. In presenza di sovraccarico:

) ' h 2 h ' h 3 h ( 3 h h* .

Metodo grafico di PONCELET per il calcolo della spinta della terra

scala 1 : m

(4)

si procede nel seguente modo:

1. si disegna il paramento interno del muro e la superficie del terrapieno; 2. si traccia il segmento AC che formi con l’orizzontale;

3. si trova il punto medio O del segmento AC e si traccia il semicerchio che va da A a C;

4. si traccia il segmento BF che formi l’angolo  + con AB, paramento interno del

muro;

5. si traccia FG perpendicolare ad AC;

6. si punta il compasso in A e con apertura AG si traccia l’arco di cerchio GE; 7. si traccia ED (di lunghezza J) parallelo a BF;

8. si traccia DH (di lunghezza n) perpendicolare ad AC;

9. si misurano J ed n in centimetri del disegno e moltiplicandoli per m (denominatore della scala del disegno) e dividendoli per 100 si ottengono valori reali espressi in metri;

10. applicando la seguente formula si trova la spinta S:

S = ½ Jnt.

N.B. se siamo in presenza di sovraccarico sul terrapieno al posto di h si mette htot = h + h’

dove come gia detto

t

q ' h

. Mentre la spinta si applica ad ) ' h 2 h ' h 3 h ( 3 h h*

Metodo numerico di PONCELET per il calcolo della spinta della terra

fig. 3 1) si calcola:

(5)

2) applicando il teorema dei seni al triangolo ABF si calcola: ) sin( ) sin( AB AF  ;

3) applicando il teorema dei seni al triangolo ABC si calcola:

) sin( ) sin( AB AC  ;

4) applicando il primo teorema di Euclide al triangolo rettangolo AGC (un cateto è medio proporzionale fra la sua proiezione sull’ipotenusa e l’ipotenusa stessa):

AC AF

AE ;

5) per differenza si calcola:

CE = AC –AE;

6) applicando il teorema dei seni al triangolo CDE si calcola:

) sin( ) sin( CE CD  ;

7) applicando il primo teorema sui triangoli rettangoli al triangolo HDC si calcola:

n = CDsin( - );

8) applicando il primo teorema sui triangoli rettangoli al triangolo HDE si calcola:

) sin( n J ; 9) infine si calcola: S = ½ Jnt.

N.B. se siamo in presenza di sovraccarico sul terrapieno al posto di h si mette htot = h + h’

dove come gia detto

t

q ' h

. Mentre la spinta si applica ad ) ' h 2 h ' h 3 h ( 3 h h* .

Calcolo della spinta col metodo di Rankine (winkler e Levy)

Si usa per:

 terreni incoerenti ( = 0 e quindi la spinta S è orizzontale);  paramento interno sempre verticale ( = 90°);

 il calcolo della spinta S è analogo a quello di Poncelet, con la differenza che

(6)

VERIFICHE SUI MURI DI SOSTEGNO

La circolare Ministeriale L.L. P.P. n°30483/88 prevede per i muri di sostegno le seguenti verifiche:

 Ribaltamento;  schiacciamento;

 traslazione sul piano di posa (o verifica allo scorrimento);  stabilità globale.

Delle quali le prime tre sono obbligatorie.

La circolare Ministeriale prevede. inoltre, opportune opere di drenaggio e giunti tecnici.

Verifica al ribaltamento

La norma prevede che affinché sia soddisfatta la verifica al ribaltamento (cioè che sia scongiurato il pericolo che il muro ruoti intorno al punto “O” più a valle del muro), si debba avere:

5 , 1 M M r S dove:   = grado di stabilità;  Ms = momento stabilizzante;  Mr = momento ribaltante. fig. 4 Per il calcolo del momento ribaltante la formula, ricavata dalla precedente figura 4 è la seguente:

(7)

Per il calcolo del momento stabilizzante la formula, ricavata dalla figura 5 è la seguente: Ms= Pe be + P1 b1 + Pi bi + Pt bt (2) fig.5 dove: Pe = ½seh1c be = 2/3se P1 = ah1c b1 = se+ ½a Pi = ½sih1c bi = se+ a + 1/3si Pt ½sih1t bt = se+ a + 2/3si

t = peso specifico della terra

c = peso specifico del materiale con cui è fatto il muro (di norma calcestruzzo)

Verifica allo schiacciamento

La norma prevede che affinché sia soddisfatta la verifica allo schiacciamento (cioè che sia scongiurato il pericolo che il muro sprofondi), si debba avere:

2 v max , t lim dove:  v = grado di stabilità;

 lim = tensione ammissibile del terreno;  t,max = tensione massima sul terreno.

(8)

La procedura operativa per effettuare la verifica si può riassumere nei seguenti punti: 1. si calcola: P = Pe + P1 + Pi + Pt + Scos( - ) (3) 2. si calcola: P M M

u s r (u è la distanza fra il punto O e il centro di pressione,

che è il punto d’intersezione fra la retta d’azione della risultante P-S e la base del muro.)

2a. se: u bo/3 si ha che il centro di pressione è esterno al nocciolo centrale

d’inerzia, questo è un caso da evitare perché non tutto il terreno sotto il muro reagisce.

si calcola: 100 u 3 P 2 max , t

2b. se: u = bo/3 si ha che il centro di pressione è sul nocciolo centrale d’inerzia, questo è un caso accettabile.

si calcola: 100 b P 2 o max , t (4)

2c. se: bo/3 u 2/3bo si ha che il centro di pressione è interno al

nocciolo centrale d’inerzia, questo è il caso migliore. si calcola: ) b e 6 1 ( 100 b P o o max , t (6) dove: e = bo/2 – u (6)

N.B. u, e, bo nelle formule 2a 2b 2c vanno messi in cm.

Verifica allo scorrimento

La norma prevede che affinché sia soddisfatta la verifica allo scorrimento (cioè che sia scongiurato il pericolo che il muro trasli sul piano di posa), si debba avere:

3 , 1 ) sin( S f P dove:   = grado di stabilità;

 f = tang coefficiente di attrito.

Per esso si assumono di norma i seguenti valori: f = 0,70 muratura su muratura f = 0,60 muratura su sabbia

(9)

VERIFICHE SU MURI AVENTI FONDAZIONE

La figura di riferimento è la seguente n. 6. La procedura è identica a quella esposta per i muri senza fondazione, alla quale si apportano le modifiche di seguito indicate:

la (1) diventa: Mr= S h* sin( - ) – bo + ze– (h*- z)cotgcos( - ); la (2) diventa: Ms= Pebe + P1b1 + Pibi + Ptbt + Pfbf; dove: Pe = ½se(h-z)1c be = ze+ 2/3se P1 = a(h-z)1c b1 = ze+ se+ ½a Pi = ½si(h-z)1c bi = ze+ se+ a + 1/3si Pt ½si(h-z)1t Pf = bz1c bt = zebf = b/2+ se+ a + 2/3si

t = peso specifico della terra

c = peso specifico del materiale con cui è fatto il muro (di norma calcestruzzo);

la (3) diventa:

P = Pe + P1 + Pi + Pt + Pf + Scos( - )

nella (4), (5) e (6) al posto di bo si mette b dove:

b = ze + se + a + si + zi

PROGETTO A RIBALTAMENTO DEI MURI DI SOSTEGNO

fig. 6

Di norma si porrà che:

si ed se = (0,1  0,2)h

ed inoltre che:

z  al doppio del maggiore fra zi e ze

(10)

risolvendo la quale si ottiene la dimensione per il muro. Operativamente si procede come segue:

1. si calcola: A = ch; 2. si calcola: B = (h – z)c(2se + 2ze + si) + 2sit + 2zc(si + se + zi + ze) + 3Scos( - ); 3. si calcola: C = (h – z) sic( si/3 + se + ze) + sec( 2/3se + ze) + 2sit( 2/3si + se + ze) + 3S(se + ze)cos( - ) + h*sin( - ) + zc(si + se + zi + ze)2; 4. si calcola: A 2 C A 4 B B x 2

si accetta naturalmente il solo risultato positivo e lo si approssima, sempre per eccesso, come indicato dalla seguente tabella 1:

Dimensioni minime per la testa del muro

Materiale del muro Dimensione minima in testa Approssimazione dei calcoli

calcestruzzo 30cm ai 5cm superiori

muratura in mattoni

pieni di laterizio 25cm

a partire dalle configurazioni di disposizioni degli elementi di laterizio note da tecnologia

delle costruzioni muratura in elementi di

pietra naturale 40cm ai 5cm superiori

PROGETTO A SCHIACCIAMENTO DEI MURI DI SOSTEGNO (senza fondazione)

Dalla relazione 2c di pag. 8 (condizione ideale bo/3  u 2/3bo) considerando la prima

disequazione (bo/3 u) che darà il valore minimo di bo possiamo scrivere:

3 b P M M u s r o

si ricava una disequazione di secondo grado in cui x è l’incognita:

Ax2 + Bx + C  0

risolvendo la quale si ottiene x1.

Operativamente si procede come segue: 1. si calcola: A = ch/2;

(11)

2. si calcola: B = hc(2se- si) + 2Pi + 2Pt– Pe- 3Scos( - ); 3. si calcola: C = 2Pise + Pt(2se + si) - Pe(si- se) - 3Sh*sin( - ) - (se + si- h*cotg)cos( - ); 4. si calcola: A 2 C A 4 B B x1 2

N.B. se h, si ed se sono in metri anche x sarà in metri.

Dalla condizione di verifica allo schiacciamento:

2 v max , t lim

si ricava una disequazione di secondo grado in cui x è l’incognita, risolvendo la quale si ottiene x2.

fig. 7 Operativamente: 1. si calcola: h 2500 ) s s ( 2500 P P P x c lim e i lim t e i 2 .

N.B. per le unità di misura mettere: Pi in daN, lim in daN/cm2, si se h in metri.

2. in definitiva si assumerà come dimensione del muro la maggiore fra x1 e x2 sempre

(12)

PROGETTO A SCHIACCIAMENTO DEI MURI DI SOSTEGNO (con fondazione)

fig. 8

Di norma si porrà che:

si ed se = (0,1  0,2)h

ed inoltre che:

z  al doppio del maggiore fra zi e ze

Per semplicità di calcolo si suppone una fondazione a sezione rettangolare di peso:

Pf = (zi + si + 1 + ze + se)zc Dalla relazione: 3 b P P M M u f r s

si ricava una disequazione di secondo grado in cui x è l’incognita:

Ax2 + Bx + C  0

risolvendo la quale si ottiene x1.

Operativamente si procede come segue: 1. si calcola: A = ch/2; 2. si calcola: B = hc(2se- si) + 2Pi + 2Pt– Pe- 3Scos( - ) - Pf; 3. si calcola: C = 2Pise + Pt(2se + si) - Pe(si- se) - 3Sh*sin( -) - (se + si- h*cotg)cos( -) - Pf(si+ se) 4. si calcola: A 2 C A 4 B B x1 2

Dalla condizione di verifica allo schiacciamento:

2 v max , t lim

(13)

si ricava una disequazione di secondo grado in cui x è l’incognita, risolvendo la quale si ottiene x2. Operativamente: 5. si calcola: h 2500 ) s s ( 2500 P P P P x c lim e i lim f t e i 2 .

N.B. per le unità di misura mettere: Pi in daN, lim in daN/cm2, si se h in metri.

6. in definitiva si assumerà come dimensione del muro la maggiore fra x1 e x2 sempre

Figura

fig. 3 1) si calcola:
fig. 7 Operativamente: 1. si calcola: h2500 )ss(2500PPPx clim eilimtei2 .

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