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Onde di materia: da de Broglie a Schrodinger

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Academic year: 2021

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Lezione 8 - L’equazione di Schr¨

odinger

Unit`

a 8.2 Onde di materia: da de Broglie a

Schr¨

odinger

Luca Salasnich

Dipartimento di Fisica e Astronomia “Galileo Galilei”, Universit`a di Padova

(2)

Relazione di dispersione: luce vs materia (I)

Abbiamo visto varie volte la relazione di dispersione per la luce monocromatica:

ω = c k , (1)

dove ω `e la frequenza angolare, k `e il vettore d’onda, mentre k = |k| il numero d’onda.

Moltiplicando questa relazione per la costante di Planck ridotta ~ otteniamo

~ω = c ~k , (2)

ovverosia

E = c p , (3)

dove E = ~ω = hν `e l’energia di una particella di luce (il fotone) e p = ~k = h/λ `e il modulo della sua quantit`a di moto p, con h la costante di Planck non ridotta, ν = ω/(2π) la frequenza lineare e λ = 2π/k la lunghezza d’onda.

(3)

Relazione di dispersione: luce vs materia (II)

L’energia E di una particella non relativistica di massa m non soggetta a forze esterne `e data da

E = p

2

2m , (4)

dove p `e la quantit`a di moto della particella e p = |p| `e il suo modulo. Seguendo le ipotesi del 1922 di Louis de Broglie, assumiamo di poter scrivere

E = (5)

p = ~k (6)

dove ω e k sono rispettivamente la frequenza angolare e il vettore d’onda dell’onda quantistica monocromatica associata alla particella. Ne segue subito che la relazione di dispersione di questa onda monocromatica quantistica di materia di de Broglie risulta

ω =~k

2

2m . (7)

E’ importante sottolineare che, diversamente dal caso dell’onda di luce, nell’onda di materia quantistica la relazione di dispersione dipende esplicitamente dalla costante di Planck ridotta ~.

(4)

d’Alambert vs Schr¨

odinger (I)

Precedentemente abbiamo mostrato che la relazione di dispersione della luce monocromatica

ω = c k (8)

si ottiene facilmente a partire dall’equazione di d’Alambert del campo elettrico  1 c2 ∂2 ∂t2− ∇ 2  E(r, t) = 0 , (9)

nell’ipotesi che il campo elettrico sia un’onda piana

(5)

d’Alambert vs Schr¨

odinger (II)

La domanda che si pose Erwin Schr¨odinger fu la seguente: data la relazione di dispersione

ω = ~k

2

2m (11)

dell’onda quantistica di materia di de Broglie, assumendo che quest’onda sia descrivibile come un’onda monocromatica del tipo

ψ(r, t) = ψ0ei (k·r−ωt), (12)

qual’`e l’equazione differenziale che mi permette di ottenere la relazione di dispersione sopra indicata?

Nel 1926 Schr¨odinger trov`o risposta alla sua domanda. L’equazione differenziale da lui cercata risulta essere

i ~∂t∂ψ(r, t) = −~

2

2m∇

2ψ(r, t) . (13)

E’ infatti facile verificare che sostituendo l’Eq. (12) nella Eq. (13) si trova l’Eq. (11).

(6)

Regole di quantizzazione (I)

A partire dall’onda piana monocromatica, sia per l’equazione di

d’Alambert che per l’equazione di Schr¨odinger, la relazione di dispersione si ottiene tenendo conto che

∂t ←→ −i ω , (14)

∇ ←→ i k , (15)

cio`e: applicando la derivata prima temporale alla funzione onda piana si ottiene la stessa funzione moltiplicata per −i ω, mentre applicando le derivate prime spaziali alla funzione onda piana si ottiene la stressa funzione moltiplicata per i k. Ricordiamo che i =√−1.

Queste espressioni si possono anche scrivere come

ω ←→ i ∂

∂t , (16)

k ←→ −i ∇ , (17)

(7)

Regole di quantizzazione (II)

Moltiplicando anche per ~ si ha allora

~ω ←→ i ~

∂t , (18)

~k ←→ −i ~∇ . (19)

Ricordando che E = ~ω e che p = ~k si ottiene in definitiva

E ←→ i ~

∂t , (20)

p ←→ −i ~∇ . (21)

Queste espresioni sono note come regole di quantizzazione: dalla formula che lega l’energia E alla quantit`a di moto p di una particella con queste regole si ottiene l’equazione differenziale che descrive l’onda associata alla particella.

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