CAPITOLO 1 - Introduzione
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1. Introduzione
Il problema della valutazione della vulnerabilità degli edifici esistenti è un tema di estrema importanza per il territorio italiano, sul quale la percentuale dei fabbricati progettati e realizzati in assenza di prescrizioni sismiche è abbastanza elevata. La questione diventa di ancora maggior rilevanza quando è riferita ad edifici di interesse strategico come le strutture ospedaliere.
Eseguire un’analisi di vulnerabilità di una struttura significa valutare la sua propensione al danneggiamento che può essere messa in relazione con quella degli altri fabbricati presenti nella zona.
Una metodologia per l’analisi di vulnerabilità su scala territoriale deve necessariamente comprendere due fasi distinte, ovvero quella del censimento del costruito esistente, effettuato in maniera più o meno approfondita a seconda degli scopi del caso, per capire quali siano gli edifici sensibili, e quella della valutazione degli effetti che un terremoto di una data intensità può produrre sul sistema antropico, conseguita attraverso metodi di diversa natura, che spaziano dalla elaborazione statistica dei danni osservati a seguito di un evento sismico su costruzioni con caratteristiche analoghe, alla stima “meccanica” della capacità, attraverso modelli comportamentali opportunamente sviluppati, che va confrontata con la richiesta sismica.
La valutazione della distribuzione attesa dei danni sul territorio a seguito del sisma avviene integrando i risultati dell’analisi di vulnerabilità con la pericolosità stimata per la zona. Se lo studio di pericolosità è effettuato in termini probabilistici, è possibile esprimere in modo probabilistico anche le conseguenze attese sul territorio in una data area; si configura in tal modo, una vera e propria indagine di rischio sismico. Quando la sismicità di una zona è studiata in maniera deterministica, estraendo da un catalogo di sismicità storica uno o più eventi significativi, o simulando sismogrammi sintetici attesi in base ai meccanismi di sorgente ed alla
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2 propagazione delle onde nel sottosuolo, si esegue una analisi di scenario, ovvero si valutano gli effetti sul territorio di uno specifico evento sismico.
Un’indagine di scenario viene eseguita in genere quale supporto conoscitivo alla pianificazione degli interventi in caso di emergenza e le informazioni da essa fornite sono di aiuto alla Protezione Civile nell’individuazione delle situazioni critiche. Indipendentemente se finalizzata alla esecuzione di uno studio di rischio sismico o ad una indagine di scenario, l’analisi di vulnerabilità deve fornire una misura del danneggiamento atteso a causa del fenomeno sismico.
È evidente, però, che l’affidabilità dei risultati conseguiti con un’indagine di vulnerabilità su larga scala, per la quale si richiede una classificazione tipologica del costruito, è legata al grado di approssimazione con cui tale classificazione viene effettuata e quindi al genere di informazioni ed all’estensione della base di dati utilizzata nella suddivisione dell’edificato in diverse tipologie.
In questa tesi è stato studiato il padiglione 5 dell’ospedale di Castelnuovo Garfagnana. A tale scopo, è stata svolta un’ampia indagine conoscitiva per valutare l’adeguatezza dell’edificio a sopportare le azioni dei carichi statici e quelle sismiche. Dopo aver identificato le situazioni critiche, è stata analizzata la vulnerabilità della struttura attraverso la stima dei relativi indici di rischio. Infine è stato proposto un intervento di adeguamento per eliminare le criticità rilevate.
