• Non ci sono risultati.

Guarda Premessa - Ricordare Dino Formaggio

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2021

Condividi "Guarda Premessa - Ricordare Dino Formaggio"

Copied!
3
0
0

Testo completo

(1)

Premessa – “Ricordare Dino Formaggio” Adriana Zeni Formaggio

Materiali di Estetica – N. 7.3: 2020, Pagina 5

Premessa – Ricordare Dino Formaggio

di Adriana Zeni Formaggio [email protected]

In occasione del centenario della nascita di Dino Formaggio (Milano, 28 luglio 1914) il Comune di Teolo (Padova) ha voluto celebrare nell’autunno del 2014 il suo per molti anni concittadino con una mostra nel Museo di Arte contemporanea a lui intitolato e locato nel Comune Euganeo, sorto per suo desiderio nel 1993 grazie alla donazione di opere di suoi amici artisti.

Nella mostra era esposta una raccolta di sue opere, fra le quali i lontani e bellissimi ritratti dei suoi allievi alle Scuole Elementari di Motta Visconti, tracciati a matita su di un piccolo album da disegno, insieme ai delicati acquerelli – soprattutto di paesaggi – ed ai ritratti ad olio.

Il maggiore spazio espositivo della mostra era occupato dalle statue di dimensioni assai diverse e concepite in vari momenti della sua vita e spesso costruite assemblando pezzi di scarto scovati nelle officine dei fabbri. Agiva in lui una fortissima necessità espressiva, una incoercibile volontà di comprensione dell’arte, che lo portava a ripercorrere quadri di autori da lui amati per riprenderne la pennellata, le figure e la composizione.

Alla domanda postagli da un laureando: «Che cosa rappresenta per Lei, Professore, l’arte?» Dino Formaggio rispose: «L’arte è stata il senso stesso della mia vita, se per senso si intende la direzione».

Quindi “fare” l’arte, ma insieme indagarne il mondo in tutte le sue componenti. E qui si colloca il lungo percorso teoretico per costituire il fondamento della dottrina dell’Estetica come “Teoria generale della sensibilità”, maturato e concretizzatosi in pubblicazioni riconosciute come fondamentali nel campo degli Studi Estetici e non solo. Egli si confrontò costantemente e con rigore con contenuti e apporti da una pluralità di

(2)

Premessa – “Ricordare Dino Formaggio” Adriana Zeni Formaggio

Materiali di Estetica – N. 7.3: 2020, Pagina 6

discipline, in una ricerca che lo vide negli ultimi anni approfondire i più avanzati sviluppi della Psicoanalisi e delle Scienze Fisico-Matematiche.

Dino Formaggio, diplomato maestro dopo studi perlopiù serali alternati a fasi di lavoro manuale come operaio nelle fabbriche milanesi, inizia a Motta Visconti, da insegnante elementare, il suo lungo iter nell’insegnamento. Laureatosi in Filosofia con Antonio Banfi nel 1938, divenne Professore nei Licei e quindi nelle Università di Pavia, Padova e Milano.

Sorretto da un’autentica passione per la sua scelta professionale, comunicava i frutti della sua ininterrotta ricerca, non solo intellettuale, imprimendo alle lezioni e agli interventi una intensa e personalissima connotazione.

Il 7 novembre 1933 – a 19 anni – affida a un foglietto di quaderno queste parole:

Inizio oggi il mio dovere di insegnante a Motta Visconti, dovere che io intendo compiere con la pratica totalitaria delle mie energie fisiche e spirituali, dovere che io non sento come imposizione esteriore, ma veramente come qualcosa che è dentro di me, come un’intima voce a cui io rispondo con l’integra dedizione del mio essere. Inizio il mio insegnamento a Motta non solo, ma la prima stessa vita di insegnante, vita che fu già un prodotto del mio idealismo e che ora viene veramente ad attuarsi nella realtà pratica. Faccio voto che lo scontro tra idealismo e realtà pratica non sia troppo duro. Io mi adopererò in modo da conciliare queste due cose, idealismo e realtà, che si sogliono considerare termini opposti, sicché ne derivi un tutto compatto e concorde nello sforzo.

A molte riflessioni – e non è questa la sede per farle – ci conduce questo prezioso frammento, il più datato da me trovato durante la ricerca di documenti e materiali nell’Archivio personale del Filosofo destinata al “Fondo Dino Formaggio”, sorto nel 2018 presso la Biblioteca di Filosofia dell’Università Statale degli Studi di Milano.

Troviamo in questo testo un giovanissimo Dino Formaggio che si affaccia alle soglie dell’insegnamento e che è già in nuce quel Maestro di vita e di pensiero, quale diverrà e verrà riconosciuto nel corso della sua lunga e intensa vita.

(3)

Premessa – “Ricordare Dino Formaggio” Adriana Zeni Formaggio

Materiali di Estetica – N. 7.3: 2020, Pagina 7

Nell’ambito della celebrazione del centenario della nascita del Filosofo, è stato organizzato nei mesi di settembre e ottobre 2014 un ciclo di conferenze in collaborazione con l’Università degli Studi di Padova, Dipartimento di FISPPA, diretto dal Prof. Vincenzo Milanesi.

Di seguito sono riportati i contributi offerti nelle tre giornate di studio da colleghi che con lui hanno operato e che, in parte, sono stati suoi diretti allievi. Testi che illuminano e rimandano come un prisma la figura e il pensiero di Dino Formaggio e il suo sviluppo in decenni di studio e riflessione.

Riferimenti

Documenti correlati

(A) Hierarchical clustering analysis of the 553 rat miRNAs expressed in the kidney of 9-week-treated rats under the different experimental conditions (SHAM, UNX, DOCA, and

Anche nella valutazione delle lesioni neopla- stiche della via escretrice la uTC-MD fornisce un’am- pia serie di informazioni altrimenti difficilmente otte- nibili: la

Il complesso progetto della terza fase della Pnice, inizial- mente attribuito a epoca romana sulla base di rinvenimen- ti ceramici al di sotto del muro di contenimento, è stato di

Politecnico di Milano | Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni, Corso di Laurea Magistrale in Architettura Ambiente costruito - Interni | Anno

Gli impianti dovevano sorgere in luoghi soleggiati, ed essere orientati verso sud o sud ovest (occidente invernale), così le aule erano già riscal- date dal sole.. Gli ambienti

Dai campioni di cagliata all’estrazione, formaggio a 1 giorno e a 7 mesi di stagionatura sono stati isolati 614 ceppi, di cui 550 erano batteri lattici (LAB).. I 550 LAB

Al rientro dal periodo di Direzione è stato impiegato presso il Comitato per i Progetti delle Navi e delle Armi Navali in qualità di Capo del 2° Ufficio del 3° Reparto