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Il Paesaggio e le sue trasformazioni tra IV e VIII sec d.C. tra costa ed entroterra. Il caso della Toscana centro meridionale

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Academic year: 2021

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Scuola di dottorato inScienze dell’Antichità e Archeologia XXX ciclo

Relazione delle attività svolte nei tre anni

Il paesaggio e le sue trasformazioni tra IV e VIII secolo d.C. fra costa ed entroterra. Il caso della Toscana centro-meridionale

Tra le attività svolte nel corso del primo anno un ruolo primario lo ha avuto la revisione della letteratura storico-archeologica esistente relativa al contesto territoriale di indagine; in particolare mi sono dedicata alla revisione dei lavori svolti da Alessandra Casini e Silvia Guideri

rispettivamente per i territori di Campiglia Marittima e Roccastrada, oggetto, in entrambi i casi, del progetto in questione.

L’analisi di questi lavori ha avuto il duplice obiettivo di delineare il quadro storico ed insediativo emerso dai surveys, con particolare attenzione alla fase tardoantica e altomedievale, e selezionare il campione di siti utili alla ricerca.

La fase successiva ha visto quindi il posizionamento su piattaforma territoriale (GIS) di questi siti, così da porre le basi per i processi di ricostruzione paesaggistica che seguiranno.

Sempre riguardo ai siti sopra citati ho provveduto al recupero dei materiali ceramici conservati presso una struttura specifica dell’Università di Siena. In entrambi i casi ho potuto constatare la disponibilità dei reperti relativi ai siti interessati; per quanto riguarda i materiali provenienti da Roccastrada questi sono stati trasportati presso il laboratorio di Ceramologia della stessa Università di Siena, dove ho avviato il lavoro di analisi tipologica.

Contemporaneamente ho proceduto con la revisione dei reperti ceramici provenienti dai territori di Follonica, Gavorrano, Pian d’Alma e Monterotondo Marittimo, oggetto di precedenti lavori da me svolti, conservati presso la stesso laboratorio, così da poter avviare il confronto tra i vari contesti territoriali.

Un altro step svolto ha riguardato la revisione parziale dei dati di scavo provenienti dal castello di Donoratico al fine di delineare il quadro insediativo relativo alle fasi interessate dal progetto; contemporaneamente ho potuto effettuare una prima ricognizione presso i magazzini della sede di Grosseto dell’Università di Siena dove sono custoditi gli stessi reperti, ma ad ora non è stato ancora possibile recuperare i materali di questo sito interessati da questa ricerca.

Sono state inoltre svolte le attività didattiche previste dalla Scuola di Dottorato attraverso le lezioni condotte dal personale docente presso i tre Atenei di Pisa, Firenze e Siena.

Infine ho preso parte agli scavi condotti dall’Insegnamento di Archeologia Medievale

dell’Università di Siena (prof.ssa Giovanna Bianchi), e alle attività seminariali interne al progetto ERC nEU-Med condotte all’interno dello stesso Ateneo.

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Le attività svolte nel corso del secondo anno si sono focalizzate sulla revisione dei materiali ceramici provenienti dal campione territoriale selezionato nell’anno precedente.

Nello specifico le analisi si sono concentrate sui reperti provenienti dalle ricognizioni topografiche, condotte negli anni ’80 del XX secolo dall’Insegnamento di Archeologia Medievale dell’Università di Siena (dott.ssa Alessandra Casini) nel territorio di Campiglia Marittima e Suvereto (LI), al fine di individuare le aree di occupazione antropica dell’area pertinenti alla fase tardoantica/altomedievale; il materiale, caratterizzato da uno stato conservativo mediamente buono, è stato sottoposto ad una prima classificazione, coadiuvata dalla schedatura informatizzata attraverso un database specifico realizzato mediante il programma Microsoft Excel.

Successivamente le parti diagnostiche sono state disegnate e fotografate per essere poi sottoposte ad un’analisi tipologica approfondita, che ha previsto la comparazione con il materiale edito

proveniente da altri scavi stratigrafici, al fine di determinare la produzione e la cronologia di riferimento.

Durante questa fase si è inoltre riservata particolare attenzione all’individuazione di specifici tipi di impasto ceramico riconosciuti, all’interno del comprensorio territoriale interessato, come indicatori significativi delle ceramiche di questo periodo.

In seguito lo stesso tipo di studio è stato effettuato sui reperti rinvenuti durante le ricognizioni di superficie effettuate dalla dott.ssa Silvia Guideri nel territorio comunale di Roccastrada (GR), al fine di determinare, anche in questo caso, le dinamiche di insediamento del periodo interessato dalla mia ricerca.

Successivamente sono stati presi in considerazione le ceramiche relative allo scavo archeologico del sito di Donoratico, condotto dall’Università di Siena tra il 2001-2009 sotto la direzione scientifica della Prof.Giovanna Bianchi. La fase di analisi del materiale, attualmente ancora in corso, è stata preceduta da una meticolosa revisione della documentazione di scavo prodotta nel corso degli anni, che ha richiesto un periodo di tempo piuttosto lungo, sulla base della quale sono stati individuati i contesti stratigrafici di provenienza dei reperti analizzati.

La definizione di un campione di materiale ceramico piuttosto significativo, ha permesso di confrontare reperti provenienti da comprensori territoriali topograficamente vicini, relativi ad un medesimo arco cronologico; quest’ultimo aspetto si è rilevato particolarmente utile nel successivo step del lavoro, attualmente in corso di elaborazione, che consiste nella definizione di una tipologia relativa alle produzioni ceramiche circolanti nella Toscana meridionale tra IV e VIII secolo d.C. A supporto di questa parte della ricerca, si è inoltre provveduto a selezionare, sulla base delle caratteristiche tipologiche e tecniche dei frammenti (quali il trattamento delle superfici e l’impasto ceramico), un campione di reperti da sottoporre ad analisi di tipo chimico-fisico finalizzate alla determinazione dell’areale di provenienza delle stesse; quest’ultimo aspetto rientra pienamente nelle linee di ricerca condotte dal progetto ERC nEU-Med coordinato dalla Professoressa Bianchi, con il quale il mio progetto di dottorato, seppure definito e presentato prima dell’avvio dello stesso ERC, condivide lo stesso comprensorio territoriale di indagine e, almeno in parte, le cronologie di interesse.

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A questo punto della ricerca, cominciano a delinearsi alcune tendenze principali, quali una differenza nelle forme dell’insediamento fra l’area costiera settentrionale e la restante parte

interessata da questo progetto; nello specifico, per quest’ultima comincia a delinearsi una maggiore tenuta insediativa ed omogeneità delle forme del paesaggio le cui ragioni potrebbero ricondursi ad una diversa gestione del territorio. Queste tendenze verranno analizzate ed approfondite nel corso del terzo anno di progetto.

Al fine di integrare i dati a disposizione relativi all’area costiera del comprensorio della Val di Cornia, ho partecipato infine alle attività di scavo condotte sul sito di Carlappiano (Piombino, LI), e allo studio dei materiali provenienti da esso e da Vetricella (Scarlino, GR), siti interessati dal

progetto nEU-Med ed indagati nei mesi di settembre e ottobre 2016.

Sono state inoltre svolte le attività didattiche previste dalla Scuola di Dottorato attraverso le lezioni condotte dal personale docente presso i tre Atenei di Pisa, Firenze e Siena.

Ho preso infine parte al I Workshop di aggiornamento del progetto nEU- Med presentando un contributo dal titolo “Circolazione e produzioni ceramiche nelle campagne. Il caso della toscana meridionale”, successivamente pubblicato nel volume degli Atti del convegno (Bianchi, Hodges (a cura di) 2018).

Il terzo anno, infine, è stato dedicato all’elaborazione finale e stesura della tesi, partecipando alle attività di laboratorio e seminariali interne la gruppo di lavoro del progetto ERC nEU-Med. Elisabetta Ponta

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